Kate Moss fashion designer per Equipment

Per il prossimo autunno/inverno 16-17 Kate Moss  ha lanciato una capsule collection per il marchio Equipment, composta da maglioni style rock, blazer (capo must have nell’armadio di Kate), camicie, pantaloni slim 5 tasche e dalla linea a palazzo e giacche militari.

 

(fonte equipment.com)
(fonte equipmentfr.com)

 

Kate Moss è il direttore creativo della campagna (fonte equipment.com)
Kate Moss è il direttore creativo della campagna (fonte equipmentfr.com)

 

 

Siamo entusiasti del fatto che Kate abbia preso parte a ogni fase del processo. La sinergia è stata facile, grazie alla relazione costruita negli anni tra il lei e il nostro brand , e non vediamo l’ora di espanderla ancora”, ha dichiarato Jack Schwefel, CEO dell’azienda.

 

Accanto alla Moss hanno posato Susie Cave ed Ella Richards (fonte equipment.com)
Accanto alla Moss hanno posato Susie Cave ed Ella Richards (fonte equipmentfr.com)

 

(fonte equipment)
(fonte equipmentfr.com)

 

 

La collezione Kate Moss for Equipment, verrà celebrata la sera del 1° giugno con un party esclusivo alla Chiltern Firehouse di Londra, alla presenza della modella e Net-A-Porter che venderà la collezione sul suo portale fino il 15 giugno prossimo.

 

(fonte equipment.com)
(fonte equipmentfr.com)

 

(fonte equipment.com)
(fonte equipmentfr.com)

 

 

Kate Moss for Equipment sarà in vendita dal 2 giugno in esclusiva su equipmentfr.com, nei negozi monobrand Equipment, nel temporary pop-up store di Londra, in 62 Blandford Street, dal 2 al 9 giugno e presso alcune boutique nel mondo.

 

 

 

Per la cover fonte equipmentfr.com

“La moda oltre il mito”: l’omaggio a Marilyn Monroe

La moda oltre il mito” è l’incredibile omaggio di Torino alla diva Marilyn Monroe, per celebrare i novant’anni dalla nascita dell’attrice americana, scomparsa prematuramente all’età di trentasei anni, il 5 agosto 1962 a Brentwood.

Palazzo Madama, dal 1° giugno al 19 settembre prossimo, ospiterà ben 150 oggetti personali, appartenuti alla celebre icona.

 

Marilyn Monroe by George Barris
Marilyn Monroe by Alfred Eisenstaedt

 

 

 

Lettere, vestiti, accessori, articoli di bellezza, documenti, oggetti di scena e spezzoni di film, appunti su quaderni, contratti cinematografici e scatti fotografici (inediti e originali) dei fotografi Bernt Stern, Alfred Eisenstaedt, George Barris e Milton Greene: il percorso espositivo, racconta stralci della vita di un personaggio che, in brevissimo tempo, è riuscito a fare breccia nei cuori di milioni di americani e del resto del globo.

 

Bert Stern. Striped Scarf, 1962
Bert Stern. Striped Scarf, 1962

 

 

Di spregiudicata bellezza, a cinquantadue anni dalla sua scomparsa, Marilyn Monroe incarna ancora il mito di bellezza intramontabile. Con un corpo che oggi definiremmo curvy, la sex symbol  ha fatto traballare la Casa Bianca con la presunta love story con il Presidente John Fitzgerald Kennedy e la successiva relazione clandestina con Robert Kennedy, ministro della Giustizia americano, nonché fratello di John.

 

Marilyn Monroe by George Barris
Marilyn Monroe by George Barris

 

 

Archiviata la sua morte per suicidio, la dea del cinema hollywoodiano è ancora simbolo di bellezza nel mondo. “I don’t mind living in a man’s world, as long as I can be a woman in it“, intonano tuttora i suoi fans, orfani di una donna che, nel bene o nel male, ha catalizzato su di sé l’attenzione dei media ed ha messo a tacere la critica.

 

Marilyn Monroe by Milton Greene, 1955
Marilyn Monroe by Milton Greene, 1955

 

 

La mostra, realizzata da Fondazione Torino Musei in collaborazione con Brentwood Exhibitions e Expona, racconta non solo il successo pubblico di Marilyn ma anche la quotidianità di una donna fragile e sfortunata.

 

 

Per maggiori informazioni sulla mostra www.palazzomadamatorino.it

 

Louis Vuitton presenta la collezione Crociera 2017

Brandelli di stoffa. La collezione Cruise 2017 di Louis Vuitton appare un atto dissacratorio nei confronti della moda.

Se è vero che in essa è vivida l’atmosfera anni ’80, Nicholas Ghesquière, ha selezionato dettagli non proprio convincenti per raccontare un viaggio a ritroso in un passato che poco ha concesso alla moda.

 

NITEROI, BRAZIL - MAY 28:  A model walks at Louis Vuitton 2017 Cruise Collection at MAC on May 28, 2016 in Niteroi, Brazil.  (Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
La collezione è stata presentata presso il Museo di Arte Contemporanea di Niteroi  (Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

NITEROI, BRAZIL - MAY 28:  A model walks at Louis Vuitton 2017 Cruise Collection at MAC on May 28, 2016 in Niteroi, Brazil.  (Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

 

La collezione, gioca molto sui pattern e i sui colori. Onde sinusoidali, “investono” i capi delineando un mood carioca, in omaggio alla città di Rio de Janiero che ha ospitato l’evento.

Asimmetria totale e sovrapposizioni: la cruise 2017 della maison francese, ricorda fortemente il défilé autunno/inverno 15-16 per aver raccontato una donna dal pronunciato temperamento, pronta a vivere nella giungla urbana sempre più futuristica.

 

(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

 

Predominano le linee affusolate, ma non mancano parka over e particolari in ruches, che conferiscono alla collezione un look meno avveniristico.

Leggere goffrature, inoltre, movimentano gli abiti color block.

Ho così ammirato la forza di Oscar Niemeyer. La sua visione, la sua radicalità e anche la sua utopia. Essere in grado di far sfilare una collezione di moda in uno spazio così architettonicamente potente è un’esperienza sensoriale. A Rio de Janeiro, tutto quello che ho visto vibra di movimento e di una energia esplosiva che si mescola tra modernismo e tropicale. Sono rimasto affascinato dalla costante dualità tra la natura e l’urbanistica e l’esplosione pittorica che crea. Per me, la questione principale era cercare di incorporare nella mia collezione tutti questi elementi che fanno parte della cultura brasiliana, senza dimenticare che io sono solo un visitatore che porta i suoi riferimenti culturali parigini e francesi” ha dichiarato lo stilista.

 

(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

 

Nicholas Ghesquière, volge un’attenta analisi sugli accessori. L’iconica Speedy veste un allure del tutto nuovo con stampe decise, quasi caleidoscopiche. L’intramontabile stereo a cassette Boombox, diventa una borsa a mano in tela monogram.

Meno convincenti, le calzature. Orripilanti, gli ibridi ankle boots/infradito bianchi.

 

 

(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
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(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

 

 

 

 

 

Fonte immagini www.buro247.ru

Bulgari Hotels and Resorts conquista Mosca

Bulgari annuncia l’apertura del suo primo hotel a Mosca nel 2019, dopo l’opening della boutique Bulgari che ha visto la partecipazioni di numerose celebs come Carla Bruni, Miroslava Duma e Luke Evans.

Bulgari Hotels and Resorts ha firmato, in realtà, un accordo con l’investitore russo Alexey Bogachev per introdurre il marchio di lusso romano a Mosca.

 

Cortile Bulgari Hotels and Resort a Mosca (fonte amica.it)
Cortile Bulgari Hotels and Resorts a Mosca (fonte amica.it)

 

 

L'hotel di Lusso di Bulgari, inaugurerà nel 2019 (fonte amica.it)
L’hotel di Lusso di Bulgari, inaugurerà nel 2019 (fonte amica.it)

 

 

Dopo Milano, Bali, Londra, Shanghai, Pechino e Dubai (questi ultimi tre nel 2017), è giunto il momento di aggiungere ulteriore glamour al Cremlino e a Piazza Rossa.  Bulgari Hotels and Resorts, sorgerà  adiacente al Conservatorio di Stato di Mosca P. I. Tchaikovsky (una delle università musicali più importanti del mondo), a circa 300 m dalle maggiori attrazioni della città.

 

Jean-Christophe Babin e Alexey Bogachev (fonte Atlan/Bulgari)
Jean-Christophe Babin e Alexey Bogachev (fonte Atlan/Bulgari)

 

 

Il progetto iniziale, prevede 65 camere e suites tra cui una sorprendente Bulgari Suite di ben 300 mq con un’esclusiva terrazza di 600 mq che offrirà una magnifica vista di Mosca e del Cremlino. Gli ospiti potranno usufruire, peraltro, di una gamma completa di servizi di lusso: una spa di 1600 mq, un ristorante, un bar  e una piscina di 25 metri.

 

 

Fonte cover Amica

Boy: la nuova fragranza di Chanel

Robert Capel era un uomo fortunato. Robert Capel era più che una fonte d’ispirazione.

Potrebbe essere definito colui che ha contribuito ai fasti di una fra le maison di lusso più apprezzate al mondo.

Boy Capel, fu il primo a credere nelle potenzialità di Mademoiselle Coco Chanel, investendo parte del suo patrimonio (era un abile giocatore di polo n.d.r.) nella prima boutique di Gabrielle Bonheur, a Deauville.

 

Boy Capel fu l'unico grande amore di Coco Chanel (fonte blogdimoda)
Boy Capel fu l’unico grande amore di Coco Chanel (fonte blogdimoda)

 

 

Coco ne era perdutamente innamorata:” È stata la grande occasione della mia vita: Avevo incontrato qualcuno che non mi avviliva. Aveva una personalità molto forte, singolare, una natura ardente e concentrata. Mi ha formata, ha saputo sviluppare ciò che avevo di unico, a spese del resto. […] Per me è stato un padre, un fratello, tutta la mia famiglia”, è la confessione di Coco ripresa da Claude Delay in Coco Chanel. Genio Passione Solitudine, ed. Lindau.

Boy morì a soli 38 anni, il 22 dicembre 1919, a causa di un incidente stradale, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore della stilista.

 

La relazione tra Coco e Boy durò solo 12 anni (fonte blogdimoda)
La relazione tra Coco e Boy durò solo 12 anni (fonte blogdimoda)

 

 

Amandoti ho capito che la vita non è bella perché è nostra. È  bella perché esiste qualcuno a cui donarla…”, dichiarò Gabrielle al più grande amore della sua vita.

A distanza di novantasette anni, maison Chanel rende omaggio a Capel, con il profumo Boy: l’ultima fragranza della collezione Les Exclusives de Chanel.

Occorrerà attendere il prossimo giugno 2016 per acquistare Boy, presentato nel classico flacone di vetro trasparente con monogramma e tappo magnetico, nella versione 75 e 200 ml.

Nella fragranza, gli accordi principali sono il geranio rosa e la lavanda (provenienti dal sud della Francia) ed ancora: la scorza di limone e di pompelmo, la vaniglia, il sandalo, fiori d’arancio.

 

Boy è la prima fragranza Chanel dal nome maschile (fonte blogdimoda)
Boy è la prima fragranza Chanel dal nome maschile (fonte blogdimoda)

 

 

Olivier Polge, creatore di Boy ha così spiegato il profumo: “Nel lavorare a questa fragranza non ho sicuramente cercato di creare un unisex, volendo piuttosto immergermi nel mondo delle fragranze maschili… dimostrando come possano essere facilmente indossabili da una donna. […]Non si è trattato insomma di creare una via di mezzo ma, al contrario, l’obiettivo era realizzare una fragranza decisamente maschile. E — come per molte altre cose nella vita — a determinarne il genere è la persona che la indossa“.

 

 

 

Levi’s e Google: nasce il primo giubbotto smart

Il mondo sarà sempre più connesso grazie a Levi’s Commuter x Jacquard by Google Trucker Jacket, la giacca ideata da Levi’s in collaborazione con Google.

La partnership tra i due colossi americani, che risale al 2015, ha prodotto una giacca che rimane connessa allo smartphone e che consente a chi lo indossa, di poter rispondere alle telefonate, leggere gli sms oppure ricevere indicazioni stradali come un vero navigatore.

 

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Il giubbotto è stato sviluppato da Advanced Technology and Projects (la divisione di Google che si occupa dei progetti più innovativi dell’azienda), mentre il design e i materiali sono stati curati da Levi’s.

 

 

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Il dispositivo è rimovibile per la ricarica e per consentire il lavaggio del tessuto

 

 

Il polsino, è una specie di smartwatch collegato al dispositivo attraverso il Bluetooth. Questa novità, permetterà soprattutto a chi si sposta sulle due ruote, di percorrere le strade in piena sicurezza, evitando distrazioni che potrebbero causare incidenti anche gravi.

Il giubbotto è ancora in fase di perfezionamento e sarà disponibile solo a partire dalla primavera del 2017.

 

 

 

Rihanna designer per Dior

Tre scatti che portano la firma del fotografo Jean-Baptiste Mondino, annunciano l’imminente collaborazione tra Rihanna e Dior.

La cantante barbadiana vestirà i panni di designer per una collezione di occhiali da sole ispirati al personaggio di Geordi La Forge di Star Trek.

Tra RiRi e la maison di lusso francese, è ormai scoccata la scintilla. Dopo averla scelta come testimonial della campagna Secret Garden, la griffe si affida alla creatività della giovane star, che pare si voglia avvicinare al fashion biz non solo come testimonial, ma anche come stilista.

 

(fonte Jean-Baptiste Mondino)
(fonte Jean-Baptiste Mondino)

 

 

Rihanna, ha già avuto esperienze nel mondo della moda siglando per Puma, la collezione FENTY PUMA BY RIHANNA e per Manolo Blahnik, una serie di sandali e cuissards in jeans.

Sono ossessionata da sempre dagli occhiali da sole di La Forge. Quando sono andata da Dior e ho visto tutti i materiali con cui avrei potuto divertirmi tutto è venuto naturale. – Ha commentato Rihanna – Ho trascorso una giornata con il loro ufficio stile. Ho iniziato facendo ricerca negli archivi per vedere cosa avevano fatto in passato, e poi ho iniziato a prendere dimestichezza con i materiali. Così mi sono seduta e ho iniziato a disegnare fino a che il lavoro non mi ha soddisfatto, con l’aiuto del team di Dior. Durante lo stesso giorno abbiamo scelto i materiali e i colori, e una settimana dopo ho visto il primo prototipo”.

 

Rihanna designer per Dior (fonte Jean-Baptiste Mondino)
Rihanna designer per Dior (fonte Jean-Baptiste Mondino)

 

 

Il prezzo degli occhiali, oscillerà tra gli 890 dollari per il modello base e 1,950 per la versione luxury con dettagli in oro 24kt.

La collezione Dior By Rihanna, potrebbe essere disponibile nelle boutiques e nei negozi selezionati, a partire da giugno 2016.

 

 

 

Fonte cover Jean-Baptiste Mondino

H&M: Kenzo firma la capsule collection

In molti se lo chiedevano da tempo: chi sarà la griffe che collaborerà con H&M per l’annuale capsule collection?

La storia si ripete ormai dal lontano 2004 quando,  Karl Lagerfeld, prestò la sua creatività per il colosso di moda low cost svedese. Negli anni e in successione temporale si sono susseguiti: Stella McCartney, Elio Fiorucci, Solange Azagury-Partridge (2005), Viktor & Rolf (2006), Roberto Cavalli (2007), Rei Kawakubo e Comme des Garçons (2008), Matthew Williamson, Jimmy Choo, Sonia Rykiel (2009),Sonia Rykiel, Lanvin (2010), Versace (2011),  Versace, Marni, Maison Martin Margiela (2012), Isabel Marant (2013), Alexander Wang (2014) e Balmain (2015).

Per il 2016, saranno Carol Lim e Humberto Leon, designers di Kenzo, a firmare la nuova collezione che sarà in vendita a partire dal 3 novembre prossimo in 250 stores in tutto il mondo e sul sito ufficiale del brand.

 

 

 

 

 

Fonte cover H&M

“La Traviata” Di Valentino e Coppola

Ieri, 24 maggio 2016, è andata in scena al Teatro dell’Opera di Roma, “La Traviata”: l’opera del maestro Giuseppe Verdi, rielaborata da Jader Bignamini sotto la regia di Sofia Coppola.

Presentata in anteprima ad un parterre selezionato il 22 maggio scorso, “La Traviata” si è aggiudicata il favore del pubblico, ma non ha convinto alcuni critici che vedono, secondo il loro punto di vista, un dramma depurato dalla sua natura sentimentalista.

 

Violetta Valery indossa un abito rosso disegnato da Valentino Garavani (® Yasuko Kageyama / Teatro dell'Opera di Roma)
Violetta Valery indossa un abito rosso disegnato da Valentino Garavani (® Yasuko Kageyama / Teatro dell’Opera di Roma)

 

Bozzetto disegnato da Valentino Garavani per "La Traviata"
Bozzetto disegnato da Valentino Garavani per “La Traviata”

 

Valentino Garavani, Pierpaolo Piccioli e Maria Grazia Chiuri (fonte www.telegraph.co.uk)
Valentino Garavani, Pierpaolo Piccioli e Maria Grazia Chiuri (fonte www.telegraph.co.uk)

 

 

Si apre il sipario: un lungo scalone bianco in primo piano. Sullo sfondo, un salone. Violetta, scende dall’alto e giunge sul pavimento e accende due candele posate su un tavolo: la sala viene rischiarata da una fioca luce. Inizia la festa.

Tutto è curato nei dettagli. L’ambiente è raffinato ed elegante, così come costumi di scena. Gli uomini, indossano una cravatta nera e le donne, lunghe vesti leggiadre. Violetta, interpretata magistralmente da Francesca Dotto, apre le porte della sua dimora parigina ai suoi invitati e ad Alfred Germont, interpretato da Antonio Poli. I tre atti, vengono interpretati fedelmente, ma forse la storia perde in parte il suo dramma.

 

Bozzetto abiti coro disegnati da Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli
Bozzetto abiti coro disegnati da Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli

 

Una scena de "La Traviata" (fonte d.repubblica.it)
Una scena de “La Traviata” (fonte d.repubblica.it)

 

 

La sofferenza di Violetta, che sussurra “Addio, del passato bei sogni ridenti” negli ultimi istanti della sua vita, è appena accennata. “La Traviata” di Sofia Coppola stride per alcuni versi con il libretto di Francesco Maria Piave, trascende dai sentimenti, quelli puri, raccontati una sera di domenica 6 marzo 1853, con la prima nel Gran Teatro La Fenice.

Che tanto clamore sia dovuto per gli abiti di scena Haute Couture firmati da Valentino Garavani e dagli stilisti Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli?

Violetta Valery indossa abiti di Alta Moda, lontani dai tradizionali costumi adottati per ogni pièce teatrale, solitamente confezionati con tessuti di bassa qualità.

 

Primo manifesta de "La Traviata" presentata al Teatro la Fenice di Venezia, domenica 6 marzo 1853 (fonte wikipedia)
Primo manifesta de “La Traviata” presentata al Teatro la Fenice di Venezia, domenica 6 marzo 1853 (fonte wikipedia)

 

Manifesto de "La Traviata" in scena al Teatro dell'Opera di Roma dal 24 maggio al 30 giugno (fonte Teatro dell'Opera)
Manifesto de “La Traviata” in scena al Teatro dell’Opera di Roma dal 24 maggio al 30 giugno (fonte Teatro dell’Opera)

 

 

Straordinario, l’abito nero con strascico verde petrolio del primo atto, come il vestito bianco con una liseuse de voile che Violetta indossa in campagna.  Esplosione di  rosso nella festa a casa di Flora nel secondo atto, con scollo abbondante chiuso da una spilla gioiello.

Il palcoscenico diventa una passerella di delicate ed eleganti creazioni. Di magnificenze sartoriali, create non solo dall’estro creativo degli stilisti, ma anche dalle mani laboriose delle sarte del Teatro dell’Opera.

Con un investimento di circa 1,8 milioni di euro, “La Traviata” ha segnato il suo primo record. Il sovraintendente del Costanzi, Carlo Fuortes ha dichiarato che già dal 20 maggio, il Teatro ha incassato 1,2 milioni di euro ricavati dalle prevendite.

Lo spettacolo sarà presentato con 15 repliche, fino al 30 giugno prossimo.

 

 

 

Fonte  cover ® Yasuko Kageyama / Teatro dell’Opera di Roma

African Catwalk: il nuovo progetto editoriale di Per-Anders Pettersson

African Catwalk” è il nuovo progetto editoriale del pluripremiato fotografo di moda Per-Anders Pettersson, che racconta il continente africano in tutto il suo misterioso glamour.

 

Il glam della moda africana vista da Per-Anders Pettersson (fonte proof.nationalgeographic.com)
Il glam della moda africana vista da Per-Anders Pettersson (fonte proof.nationalgeographic.com)

 

Pettersson è affezionato al continente africano (fonte galleriacarlasozzani.org)
Pettersson è affezionato al continente africano (fonte galleriacarlasozzani.org)

 

 

Presso Galleria Carla Sozzani, martedì 31 maggio alle ore 19.00, verrà presentato il libro “African Catwalk” edito da Kehrer Verlag;  attualmente è in corso la mostra omonima, curata da Alessia Glaviano, photo editor di Vogue Italia e L’Uomo Vogue.

 

Kinshasa Fashion Week Congo (fonte galleriacarlasozzani.org)
Kinshasa Fashion Week Congo (fonte galleriacarlasozzani.org)

 

Johannesburg Fashion Week (fonte galleriacarlasozzani.org)
Johannesburg Fashion Week (fonte galleriacarlasozzani.org)

 

 

African catwalk esprime, attraverso le immagini, l’estro della moda africana, sempre più in fermento. È un excursus nella bellezza e nella complessità della moda Made in Africa, composta da magnifiche stampe che siglano le collezioni degli stilisti africani, sempre più attenti all’indagine sartoriale.

 

Backstage della DAKAR Fashion Week (fonte proof.nationalgiographic.com)
Backstage della Dakar (Senegal) Fashion Week (fonte proof.nationalgiographic.com)

 

Pettersson ha preso parte ad oltre 40 settimane della moda in tutta l’Africa (fonte peranderspettersson.com)
Pettersson ha preso parte ad oltre 40 settimane della moda in tutta l’Africa (fonte peranderspettersson.com)

 

 

Pettersson, già attivo durante la prima fashion week tenutasi a Johannesburg nel 2009, è tra i primi fotografi di moda che, con passione, ha immortalato una kermesse che fino a pochi anni fa era ritenuta piuttosto marginale e poco influente.

 

Il libro di Per-Anders Pettersson è edito da Kehrer Verlag (fonte galleriacarlasozzani.org)
Il libro di Per-Anders Pettersson è edito da Kehrer Verlag (fonte galleriacarlasozzani.org)

 

 

Il continente africano mostra tutto il suo glam grazie ai 75 scatti presenti in African Catwalk (fonte galleriacarlasozzani.org)
Il continente africano mostra tutto il suo glam grazie ai 75 scatti presenti in African Catwalk (fonte galleriacarlasozzani.org)

 

 

L’opera di Per-Anders mostra in tutto il suo splendore, il volto di un’Africa quasi del tutto sconosciuta ma patinata; un continente selvaggio e martoriato da numerose guerre civili e da una povertà quasi assoluta.

“African Catwalk”, raccoglie 75 immagini inedite, selezionate da Per-Anders Petterson in cinque anni di lavoro dal 2010 al 2015 in più di 15 diverse nazioni Africane.

 

 

 

Fonte cover Galleria Carla Sozzani

Aston Martin Vanquish Zagato concept: stile a Villa d’Este

Aston Martin Vanquish Zagato Concept è il frutto di una collaborazione di notevole eccellenza tra la casa automobilistica Aston Martin e l’azienda milanese attiva nel design e nella produzione di carrozzerie, Zagato.

Il bolide creato da Andrea Zagato e Marek Reichman, è un prototipo one-off realizzato in occasione del concorso d’Eleganza di Villa d’Este, tenutosi a Como dal 21 al 22 maggio scorso.

 

Il design dell' Aston Martin Vanquish Zagato è stato curato in Italia da Zagato (fonte Aston Martin)
Il design dell’ Aston Martin Vanquish Zagato è stato curato in Italia da Zagato (fonte Aston Martin)

 

 

Con una scocca rivestita in fibra di carbonio, la Aston Martin Zagato Concept, rende omaggio all’Aston Martin One-77 per gli specchietti in dotazione e al modello Vulcan per i fanali posteriori; il tetto a doppia bolla, inoltre, richiama fortemente gli anni cinquanta.

 

L'auto è stata costruita in Inghilterra (fonte Aston Martin)
L’auto è stata costruita in Inghilterra (fonte Aston Martin)

 

 

Eleganza sopraffina e carattere sportivo, la Aston Martin Zagato Concept, premia i suoi 600 CV, con prestazioni da vera supercar.

Gli interni, curati nei particolari, sono stati realizzati in bronzo anodizzato, in fibra di carbonio e in pelle di pregiata qualità.

 

 

 

Fonte cover Aston Martin