“The Floating Piers”. Boom di visitatori sul lago d’Iseo

Più di 80mila persone, giunte da tutta Italia e dal resto del mondo, hanno calcato in soli due giorni la passerella/opera dell’artista Christo, registrando un boom di visite sul lago d’Iseo.

The Floating Piers“, la piattaforma galleggiante ideata del maestro bulgaro, sarà percorribile dal 18 giugno  al 3 luglio 2016

Con un’estensione di  4,5 km, l’installazione creata da Christo, può essere giudicata una tra le opere su grande scala di Land Art, che la storia abbia mai registrato.

 

Christo (Vladimirov Yavachev) è ritenuto uno fra i maggiori rappresentati della land Art (fonte immagine LaStampa.it)
Christo (Vladimirov Yavachev) è ritenuto uno fra i maggiori rappresentati della land Art (fonte immagine LaStampa.it)

 

 

Il pontile, formato da 200.000 cubi in polietilene ad alta densità, è stato interamente rivestito da 70.000 mq di tessuto giallo.

Ritenuta utile per far conoscere gli anfratti del lago d’Iseo, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, ha giudicato “The Floating Piers“, una mera trovata commerciale. Secondo il professor Sgarbi, “Una passerella esiste perché porta in un luogo e non perché porta a se stessa” rinunciando, così, a far conoscere le meraviglie del lago, ai visitatori.

Se “The floating Piers“non avrà il merito di far confluire gli avventori, nei principali luoghi d’interesse del lago, secondo Sgarbi sarà un insuccesso.

La passerella dovrebbe essere un ponte ideale tra l’antico ed il moderno, un passaggio che ti porta dall’idea divertente di venire a vederla  a vedere tutto quello che c’è sulle sponde del lago o dei laghi“, ha dichiarato Sgarbi alla giornalista del “Corriere della Sera“, Daniela Morandi.

 

 

Fonte cover meteoweb

 

Stella McCartney lancia la prima collezione uomo

La nuova collezione avrà un approccio moderno, incoraggiando un guardaroba senza stagioni e sarà fedele alla filosofia sostenibile e responsabile del brand“. Con questa nota, la stilista Stella McCartney annuncia l’ingresso del suo omonimo marchio, nel menswear.

 

PARIS, FRANCE - MARCH 03:  Cara Delevigne walks the runway during the Stella McCartney show as part of the Paris Fashion Week Womenswear Fall/Winter 2014-2015 on March 3, 2014 in Paris, France.  (Photo by Francois Durand/Getty Images)
Le collezioni Stella McCartney sono dettate dal minimalismo (fonte immagine getty images)

 

 

La collezione, sarà presentata il prossimo 10 novembre 2016 a Londra e verrà accompagnata dal defilé resort donna 2017.

I capi che saranno presentati, seguiranno l’ideologia del marchio, da sempre attento a non utilizzare vello di animale nel confezionamento dei capi.

Seguendo il trend del “see now, buy now“, i look esibiti saranno venduti a dicembre nei principali wholesale accounts nel mondo, sul sito ufficiale stellamccartney.com e all’interno del nuovo showroom del quartiere parigino Saint-Germain- des Prés.

 

 

Fonte cover L’officiel Singapore

 

Milano Moda Uomo. Dsquared2 contro l’omofobia

E’ a David Bowie che il duo di stilisti canadesi Dean e Dan Catten, dedicano la collezione primavera/estate 2017 presentata durante la prima giornata di Milano moda uomo.

L’evento si è svolto nel cortile del quartier generale della maison, in via Ceresio a Milano ed ha riconfermato la forza dirompente dei gemelli Catten, nel comunicare il loro linguaggio.

 

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La collezione, è very strong! Ciò che attira l’attenzione, sono indubbiamente gli ankle boots con platform, ricoperti completamente da effetti sparkling, che ricordano l’artista inglese a cui va l’omaggio del progetto creativo di Dsquared2.

Se è vero che il fil rouge del defilé, rimane il jeans (in questa occasione aderente che sfiora la caviglia, strappato o con effetto délavé ), gli effetti luce sui top e sui capospalla sono i protagonisti della collezione.

 

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Dean e Dan, rivestono i giubbotti in pelle con applicazioni pop e le t-shirt, con croci ricavate dalle spille di balia; confezionano, inoltre, pantaloni sartoriali leggermente scampanati, che sfiorano la caviglia.

Quanto era giusto David! – dichiarano Dean e Dan alla chiusura della sfilata – Quanto era avanti! Questo show è fatto per stupire, per dare una scossa, la collezione di vendita è tutta un’altra cosa. Per il defilè però abbiamo deciso di spingere sulle atmosfere clubbing che ricordano la Londra degli anni Settanta, con ragazzi dall’identità molto strong“.

 

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La passerella è tutta per loro, quando irrompono dal backstage con nastri arcobaleno al collo e cuissards tacco 16: Dean e Dan, lanciano un messaggio ben chiaro, lasciando al pubblico libertà di interpretazione.

 

 

 

Fonte immagini milanofashiontrends

Pitti Uomo. Il grande ritorno di Raf Simons

Stazione Leopolda, Firenze. Trecento manichini, uno differente dall’altro, invadano gli spazi della struttura rappresentando i fasti professionali dello stilista belga.

Raf Simons presenta la collezione primavera/estate 2017: un viaggio retrospettivo lungo la sua florida carriera. Il suo, è stato un ritorno atteso da tutti, dopo il clamoroso addio alla direzione creativa di Dior, nell’ottobre del 2015.

 

(Fonte Ansa)
(Fonte Ansa)

 

(Fonte Ansa)
(Fonte Ansa)

 

 

Il designer, presenta un defilé paradigmatico del suo estro. La passerella è libera da sedie: il front row è una mischia di un pubblico pronto ad applaudire il lavoro dello stilista.

Camicie bianche, chiuse da una stringa nera al collo. La collezione parte proprio da questo  indumento, arricchito da stampe che immortalano, in alcuni casi, i nudi del celebre fotografo americano Robert Mapplethorpe.

 

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(Fonte Ansa)

 

 

(Fonte gq italia)
(Fonte gq italia)

 

 

Ampiezze over, quelle disegnate da Raf Simons. Gilet, trench: ogni capospalla è comodo ed abbinato a capi più slim come i pantaloni svasati leggermente sul fondo, confezionati con tessuti tecnici o pelle.

Predominano il nero ed il bianco, ma la palette di colori non storce il naso al rosso acceso e al verde.

 

 

Fonte cover GQ Italia

Pitti Uomo. Gosha Rubchinskiy omaggia Pier Paolo Pasolini

L’ eclettico Gosha Rubchinskiy, giovane designer russo che si diletta anche nella professione di fotografo e videomaker, ha presentato durante Pitti Uomo 90, una collezione fresca e giovanile, ispirata alle generazioni nate dopo il 1991.

Improntato sullo sportwear, il defilé di Gosha è un susseguirsi di sweatshirts, accompagnati da shorts ginnici e canotte en pendant.

 

(fonte theindustrylondon)
(fonte theindustrylondon)

 

(fonte theindustrylondon)
(fonte theindustrylondon)

 

 

 

La ricerca di Gosha Rubchinskiy coniuga un’estetica dura e struggente delle culture giovanili della Russia post sovietica – ha sostenuto Lapo Cianchi, direttore comunicazione & eventi di Pitti Immagine – con eleganti inflessioni sportswear e suggestioni artistiche provenienti dalla fotografia e dal cinema, autentiche passioni culturali e imprescindibili riferimenti nel suo processo di formazione. Il tutto filtrato dall’utilizzo consapevole e quasi ossessivo delle tecnologie multimediali. Ed è questo vivo sistema di riferimenti e di linguaggi che gli consente di esprimere una non banale riflessione sociale”.

 

(fonte theindustrylondon)
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(fonte theindustrylondon)
(fonte theindustrylondon)

 

 

Lo stilista russo, ha concepito una primavera/estate 2017 all’insegna dello sport, coniugando comodità alla cura dei dettagli.Tutte le sue collezioni, prendono ispirazione dal passato, quello oscuro della sua patria. Potremmo definirlo il visionario di un codice estetico basato sullo streetstyle che incontra la storia ma che stride, giustappunto, con il mondo easy del fashion biz.

 

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(fonte theindustrylondon)

 

 

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(fonte theindustrylondon)

 

 

Lo stilista Gosha Rubchinskiy (fonte theindustrylondon)
Lo stilista Gosha Rubchinskiy (fonte theindustrylondon)

 

 

La sua collezione non sarà forse banale? Probabilmente si! Esteticamente, infatti, nulla fa presagire la volontà di rinnovare l’estetica della moda. L’imput comunicativo, che si lega alla figura di Pier Paolo Pasolini viene “rattoppato” da accordi commerciali con Fila, Sergio Tacchini e Robe di Kappa, brand di sportwear che compaiono sulle felpe e che pare abbiano ricevuto un compenso da capogiro per vedere il loro marchio cucito sulle creazioni di Gosha Rubchinskiy.

 

Otranto. Steve McCurry in mostra con “Icons”

E’ famoso soprattutto per la fotografia “Ragazza afgana” incontrata nel 1984 nel campo profughi di Peshawar, ma Steve McCurry è forse uno dei fotoreporter statunitensi più apprezzati al mondo.

McCurry ha vissuto parte della sua lunga e florida carriera, ignaro del pericolo che le zone di guerra potevano, suo malgrado, offrirgli.

 

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Weligama, Sri Lanka, 1995. Steve McCurry

 

 

Sharbat Gula "La ragazza afgana". Steve McCurry
Sharbat Gula “La ragazza afgana”. Steve McCurry

 

 

Ha fotografato conflitti internazionali come la guerra in Iran, Beirut, Cambogia ed ancora Afghanistan e la Guerra del Golfo, offrendo a testate giornalistiche di rilevanza internazionale come il National Geographic Magazine, reportage che si concentrano, soprattutto, sulla natura distruttiva che un conflitto determina prima nell’individuo e, successivamente, sui territori colpiti.

 

Vietnam 2013. Steve McCurry
Vietnam 2013. Steve McCurry

 

 

E’ stato insignito di alcuni premi come Magazine Photographer of the Year, assegnato dalla National Press Photographers’ Association e, per quattro anni consecutivi, il primo premio al concorso World Press Photo Contest. Ha vinto, inoltre. l’Olivier Rebbot Memorial Award per ben due volte.

La forza comunicatrice di Steve McCurry, è ora ad Otranto, con la mostra “Icons“che sarà possibile visitare dal 19 Giugno al 2 Ottobre 2016 presso il Castello Aragonese della città salentina.

 

Sanaa Yemen 1997. Steve McCurry

 

 

In esposizione, 100 scatti della produzione del fotografo americano che mostrano la sensibilità acuta dell’autore delle immagini. Paesaggi devastati dall’odio e volti segnati dal terrore e dalla fame.

La mostra è arricchita da una audioguida in cui McCurry illustra la sua esposizione e racconta il ritrovamento, dopo diciassette anni di Sharbat Gula, la “Ragazza Afgana”, che ritrovò ormai matura: “La sua pelle è segnata, ora ci sono le rughe, ma lei è esattamente così straordinaria come lo era tanti anni fa“, disse dopo l’incontro.

 

India. Steve McCurry
India. Steve McCurry

 

 

La mostra è organizzata da Civita Mostre in collaborazione con SudEst57.

Il catalogo dell’esposizione è stato curato da Biba Giacchetti.

Per maggiori dettagli su “Icons” visitate il sito www.stevemccurryicons.it

 

Pitti Uomo. I gladiatori di Fausto Puglisi

L’uomo che rappresento a Pitti ha una sua dimensione e un’umanità speciale, che rivela quanto in realtà non ci siano differenze ma un solo desiderio di riscatto e di bellezza assoluta: è, ripeto, Umanità.” –  dichiara Fausto Puglisi  per raccontare la collezione che ha presentato durante Pitti Immagine – “Gli uomini che ho scelto hanno condiviso con me storie molto diverse e speciali lasciandomi un segno emotivo profondo e ispirandomi nell’evoluzione di questo progetto.”

 

(fonte Ansa)
(fonte Ansa)

 

 

Uomini, appunto, che hanno avuto un passato travagliato alle spalle (sei di loro sono detenuti nel carcere di Sollicciano, a Firenze) oppure che si dilettano nel calcio come i giocatori (dodici in tutto) del Calcio Storico Fiorentino.

 

(fonte fashionblog.it)
(fonte fashionblog.it)

 

(fonte firenze.repubblica.it)
(fonte firenze.repubblica.it)

 

 

La collezione presentata da Puglisi, è la rappresentazione massima dell’estro creativo dello stilista che ci ha abituati, ormai da tempo, a capi dall’allure forte e che riecheggiano i fasti dell’antica Grecia o i costumi dell’impero romano.

Gladiatori 2.0, insomma, che nascondono però un animo dolce e mansueto. La collezione che ha sfilato alla Stazione Leopolda, alterna chiodi in pelle con borchie e stemmi e pantaloni o camicie floreali, in netta opposizione tra loro.

 

(fonte NewPressPhoto)
(fonte NewPressPhoto)

 

 

I capi si sovrappongono. Gli shorts, coprono i pantaloni vissuti, strappati; le camicie, sono lasciate sbottonate e lasciano intravedere tatuaggi che rivelano vita vissuta.

Lo stilista siciliano, riporta la cruda realtà della vita quotidiana, in passerella. Coraggio ed ancora forza: l’uomo di Fausto Puglisi, è un combattente puro, impavido. “Detesto gli ypster e tutti questi perfettini che passeggiano per strada, pettinati e con la giacchina giusta. Meglio, molto meglio,  i miei gladiatori“, ha dichiarato il designer a fine sfilata.

 

 

 

Fonte cover gq italia

Pitti Uomo. 2W2M presenta “Le cirque du denim”

2W2M, il marchio prodotto da Compagnia del Denim, presenta durante l’edizione Pitti Uomo 90, la collezione primavera/estate 2017 composta interamente da jeans “couture”.

Il brand, che si ispira al denim Made in Japan, propone una collezione di capi che hanno, come tema, il circo.

L’arte circense, effimera  ma divertente e coinvolgente, si staglia prepotentemente sul jeans con superlativi ricami che rappresentano la donna con il serpente e ancora: la tigre, l’elefante e la foca che gioca con la palla.

 

La collezione P/E 2017 2W2M presentata a Pitti Uomo 90 (fonte 2W2M
La collezione P/E 2017 2W2M presentata a Pitti Uomo 90 (fonte 2W2M

 

 

La presenza del marchio 2W2M a Pitti Uomo, ha raggiunto picchi di spettacolarità, grazie  alle opere dell’artista africano Afran, che hanno fatto da cornice alle creazioni del direttore creativo Alessandro Marchesi e della stilista Chantal Tirelli.

Francis Nathan Abiamba, artista camerunense classe 1987, ha realizzato un’opera in denim dedicata a uno dei più famosi numeri del circo: la tigre che salta nel cerchio infuocato, interamente realizzata in denim.

La peculiarità del brand, è lavorare il jeans come fosse una tela. Diverse sfumature di indaco, vengono ottenute mediante speciali trattamenti che regalano ai capi 2W2M un allure vintage.

I processi produttivi, avvengono esclusivamente nelle Marche (regione che qualche hanno fa, si fregiò dell’appellativo di “Jeans Valley“) rendendo 2W2M, un marchio 100% Made in Italy.

 

 

Fonte cover 2w2m

 

Pitti Uomo. Cartier presenta Drive de Cartier

In occasione di Pitti Uomo, Cartier presenta il nuovo orologio maschile Drive de Cartier, un segnatempo di estrema eleganza in pelle di alligatore e i classici numeri romani. Come ha spiegato  Pierre Rainero, direttore dell’immagine e dello stile della maison:“Questo orologio ci è sembrato l’oggetto giusto per esprimere il nostro punto di vista sull’universo maschile“.

Maison Cartier, sceglie Palazzo Gondi  (edificio storico risalente al XV secolo) per presentare la sua nuova creatura. Alla sua prima volta a Pitti Uomo, la griffe di lusso francese  ha prediletto la raffinata dimora appartenuta a Giuliano Gondi il Vecchio (peraltro ospitava anche lo studio notarile di Ser Piero da Vinci, padre di Leonardo n.d.r.) per esibire il nuovo orologio da polso maschile, dinanzi ad un parterre di gran classe e per ben tre serate consecutive (l’ultima si terrà domani).

Le tre serate organizzate nella magnifica cornice di Palazzo Gondi, che sovrasta Firenze, hanno reso orgoglioso Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine che, con entusiasmo, ha così commentato la scelta della maison, di presentare Drive de Cartier: “Siamo felici e onorati che Cartier , una delle Maison che rappresentano l’eccellenza francese, abbia scelto Firenze e Pitti Uomo per presentare il suo universo maschile e il nuovo orologio Drive de Cartier. È un’importante testimonianza di quanto Pitti Immagine Uomo sia riconosciuto come il contesto internazionale autorevole per il lancio di speciali progetti lifestyle, dentro e oltre la moda.

Un luogo ideale per le anteprime delle migliori aziende del mondo, per il suo pubblico straordinario e un’atmosfera unica, stimolante e coinvolgente“.

 

 

 

Fonte cover puccipapaleo

Carlo Volpi vincitore dell’ottava edizione Di Who is on next?

Who is on next? Uomo, progetto di scouting dedicato ai giovani talenti del fashion designer, realizzato da Fondazione Pitti Immagine Discovery  e promosso da Pitti Uomo in collaborazione con Altaroma e L’Uomo Vogue, ha proclamato Carlo Volpi, vincitore dell’ottava edizione dell’iniziativa.

Carlo Volpi, brand fondato nel 2014 dall’omonimo designer, ha convinto la giuria per l’energia e la creatività che sprigiona la griffe. Il lavoro di Volpi è stato valutato positivamente perché in esso è vivida la tradizione manifatturiera italiana oltre che una ottima abilità tecnica e una spiccata propensione alla sperimentazione.

Con questa proclamazione, Carlo Volpi avrà la possibilità i presentare la propria collezione in occasione della prossima edizione di Pitti Uomo e usufruirà di un servizio di tutoraggio gratuito per un anno, fornito dalla nuova Direzione Pitti TUTORSHIP.

 

Look collezione Carlo Volpi (fonte pittimmagine)
Look collezione Carlo Volpi (fonte pittimmagine)

 

 

Il concept store Sugar, darà l’opportunità a Carlo Volpi di vendere la sua collezione all’interno dello showroom e grazie alla menzione speciale di yoox.com, il brand entrerà a far parte  del progetto THE NEXT TALENTS 2017 concepito da Vogue Italia e yoox.com per sostenere i giovani talenti della moda, durante la prossima fashion week che si terrà a Milano il prossimo febbraio 2017.

 

Alexia Aubert (fonte aufeminin)
Alexia Aubert (fonte aufeminin)

 

 

Una menzione speciale della giuria, presieduta dal direttore di Vogue Italia, Franca Sozzani e dall’amministratore delegato di Pitti Immagine, Raffaello Napoleone, ha premiato il brand di calzature Soloviere, fondato dalla designer Alexia Aubert, perché: “la sua proposta completa e originale. Un progetto interessante, con un focus su materiali di pregio e sulla funzionalità dell’accessorio. Molto apprezzati la manifattura di qualità, l’attitudine decisa del marchio e la personalità, con risultati di indiscutibile contemporaneità.”

 

Collezione uomo Soloviere (fonte grazia.it)
Collezione uomo Soloviere (fonte grazia.it)

 

 

Ad Alexia Aubert, inoltre, è stato assegnato il premio del Partner TOMORROW LIMITED, che le concederà, alla designer, la possibilità di vendere le sue creazione all’interno dello store parigino.

 

 

Fonte cover Vogue.it

 

 

Zara e Pepsi siglano una capsule collection

Il mix è perfetto. Due colossi (uno della moda e l’altro delle bibite) s’incontrano e nasce una mini capsule collection composta da due capi: un crop top e una t-shirt.

Zara e Pepsi, insieme per creare capi  giovanili, divertenti e dall’allure pop.

 

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(Fonte cover europrosem.com)

 

(Fonte cover europrosem.com)
(Fonte cover europrosem.com)

 

Ispirati allo stile anni 60/70, il top e la t-shirt, sono stati creati accontentando i gusti  delle giovanissime che potranno abbinarli con jeans delavé (come dettano le tendenze attuali), chiodi in pelle (come suggerisce la campagna pubblicitaria di presentazione) o con salopette per un mood anni ’90.

La collezione, sarà disponibile nei punti vendita Zara e sull’e-commerce del marchio spagnolo.

 

 

 

 

Fonte cover  europrosem.com