Ultramoderne, ergonomiche e briose: sono le sneakers disegnate da Massimo Giorgetti, direttore creativo di Emilio Pucci.
La tradizionale predisposizione allo sportwear della maison, ora si estende anche alla sneakers, con un risultato davvero esilarante.
La capsule collection, è composta da quattro modelli, tutti aventi mood differenti pur mantenendo l’ inconfondibile stile della griffe.
Ad accomunare le calzature, la suola in gomma extralight e flessibile, che dona un piacevole comfort grazie alla linea confortevole che accarezza la pianta del piede.
Dal design accattivante, le sneakers disegnate da Giorgetti sono decorate con bande in tessuto tecnico, mixate a pelle e camoscio.
Ironiche appaiono le stampe, alcune geometriche, altre bucoliche.
Il lato glam della scarpa, esplode, inoltre, nei dettagli in ruches che ingentiliscono il design della sneakers che appare ultramoderna e per alcuni versi, dalla fisionomia maschile.
Dal valore commerciale di 420 euro, la capsule collection potrà essere acquistata sull’e-commerce ufficiale della maison e nei retailers selezionati.
Sarà Reed Krakoff, a disegnare per la griffe Tiffany & Co., la nuova linea di accessori formata da borse, occhiali da sole, oggetti in pelle o in argento, set per bambini, oggetti per la tavola, portachiavi e penne, che verrà lanciata sul mercato a partire dal prossimo anno.
Reed Krakoff, dopo la laurea presso la Parson School of Design, ha lavorato per cinque anni in Ralph Lauren e, successivamente, in Tommy Hilfiger dove ha ricoperto il ruolo di direttore creativo.
Nel 1996, Lew Frankfort CEO di Coach lo inserisce nel suo gruppo, affidandogli il controllo dell’area merchandising e della pubblicità; qualche hanno più tardi, nel 2013 fonda la sua omonima griffe.
Il team della celeberrima casa di alta gioielleria americana, fondata da Charles Lewis Tiffany nel 1873, con l’arrivo di Krakoff, incrementa la qualità del prodotto offerto.
Francesca Amfitheatrof continuerà a seguire la divisione gioielleria e orologeria mentre, Grace Coddington, collaborerà con la griffe, ricoprendo il ruolo come creative partner (cliccaquiper leggere l’anticipazione di Grace in Tiffany & Co., creative director di Vogue Usa lanciata da D-Art.it nei mesi scorsi).
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Fonte cover vanity fair
Le immagini della gallery sono tratte dal profilo FB ufficiale del marchio Reed Krakoff
E’ una storia d’altri tempi, flebilmente nascosta da due innamorati che pur di potersi incontrare almeno un minuto al dì, percorrono campi sterrati al crepuscolo.
Un amore appoggiato dagli amici e nascosto prepotentemente dai famigliari dei due amanti. La via della paglia, Sa bia de sa palla, è la fonte d’ispirazione per la collezione primavera/estate 2017 del marchio Quattromani.
Altaroma è stata “investita”, ancora una volta, dall’amore che Massimo Noli e Nicola Frau, designer della griffe, nutrono per la loro amata terra, la Sardegna.
Sa bia de palla (o piaggia), in sardo vuol dire anche “Via Lattea” e in questa occasione sta a simboleggiare il legame onirico dell’ affetto che provano reciprocamente i due innamorati, avvolto da un alone di mistero che solo il cielo stellato può regalare.
Sa bia de sa palla, viene riletta in chiave moderna con capi leggeri e delicati. Long dress e cocktail dress in crepe de chine e crepe cady, accarezzano le forme della donna, dolcemente segnate in vita da sottili fiocchetti in organza.
La collezione, calibra armoniosamente capi da giorno e da sera; le jumpsuites in popeline di cotone, i top in maglia e lurex e le pencil skirts in tulle e organza barrè, variano l’idea creativa del duo di stilisti.
I colori, riprendono la storia sognante di Sa bia de sa palla: il blu del cielo notturno, il giallo delle spighe di grano, il rosso dei papaveri e gli aranci dei coralli.
Completano la collezione, mini e maxi bauletti, secchiello e mini clutch con lavorazione a contrasto e intarsi in pelle e in ecopelle.
Modella, conduttrice e socialite. La bellissima Alexa Chung, dopo svariate collaborazioni (con Marks&Spencer ed Eyeko solo per citarne alcune), si appresta a lanciare un marchio tutto suo.
Alexa, debutterà infatti, come capo di un team di sei designer per la griffe Alexachung, una label che verrà immessa sul mercato solo a partire da maggio 2017 nelle boutiques selezionate e nei retailer Galeries Lafayette, Selfridges e sull’e-commerce di Mytheresa, matchfashion.com e SSENSE.
La bellissima icona di stile, di origine cinese (il padre è un abile sarto), verrà affiancata da Edwin Bodson nelle vesti di managing director.
Attualmente, il progetto creativo e totalmente top secret, ma cerchiamo di capire, attraverso il suo stile, quale sarà il target di riferimento e con quale mood, si svilupperà il marchio Alexachung.
(Fonte immagine vogue.com)
Look rock per la modella Alexa Chung (fonte immagine celebmafia.com)
Occhi azzurri e capelli incolti. La Chung propone un look adolescenziale (fonte immagine vogue.com)
Lunga gonna plissettata e pull a righe multicolor (fonte vogue.com)
Lunghe e perfette gambe in mostra per il completo giacca e minigonna oro con profili con frangia (fonte immagine (hawtcelebs.com)
Ai piedi della modella e conduttrice inglese, le ballerine della linea Rockstud di Valentino (fonte immagine theplace2-ru.com)
Spettacolo puro: ecco cosa hanno proposto Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Una sinfonia limpida di eclettismo e pura sartorialità. Sfarzo, creatività, ingegno: chi può non dirsi affascinato dalla collezione Alta Moda presentata a Napoli dal marchio Dolce & Gabbana?
C’è tutta la storia della città partenopea, l’incontro, su stoffa, del sacro e del profano.
L’ opulenza della mitra papale abbinata ad una mantella altrettanto regale: tutta la ricchezza dell’oro e delle pietre, si incastrano amorevolmente con le croci che disegnano i capi.
Omaggiano la splendida Sophia Loren, loro musa ispiratrice oramai da tempo. Il suo nome viene impresso su una t-shirt che porta i colori della casacca della SSC Napoli.
“Quando Sophia ci disse che era Napoli la città dove voleva sfilassimo in suo onore, siamo rimasti un po’ così. Non la conoscevamo così bene. Ma è stato amore subito. E ora che sta succedendo tutto così, diciamo che il mondo deve sapere che questa città non è solo problemi ma anche bellezza dei luoghi, opportunità artigianali, calore della gente. […]La nostra donna da sempre. Dagli inizi. È a lei che pensiamo quando disegniamo le nostre collezioni. Era giusto che fosse la protagonista unica di una nostra sfilata”, hanno dichiarato commossi Stefano e Domenico al termine dell’evento.
La “processione”, varca la soglia della Basilica di San Paolo e sfila al suo piazzale; viene accolta da luminarie dai mille colori: ed è subito festa!
Napoli, quanto sei bella vista dagli occhi di Stefano e Domenico?
C’è tutto il tuo splendore. C’è tutta la tua anima, quella vera e incontrovertibile.
La passione verace di una città del Sud, interpretata attraverso le stampe che raffigurano il Vesuvio e i quartieri spagnoli; ci sono perfino i babà sui cappelli.
Pizzo macramé, balze e ruches, l’incanto di capi haute couture che finalmente ci fanno sognare.
Gli abiti bustier, si alternano alle gonne balloon. Nella collezione non manca il corpetto con la fascia di Miss Eleganza, vinta dalla Loren nel 1950 e le rose gialle, dipinte a mano sul taffettà, in onore dell’attrice napoletana che da sempre indossa queste stampe.
Per la prima volta, il miracolo a Napoli, è avvenuto grazie a Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Chapeau!
Trasferta importantissima quella di Maria Grazia Chiuri, è la prima donna a ricoprire il ruolo di direttore creativo di maison Dior.
53 anni, 17 dei quali trascorsi al servizio della casa di moda Valentino, Maria Grazia ha convinto i vertici della griffe parigina per la visione sensuale e al contempo poetica che ha della donna, in sintonia con quella di monsieur Christian Dior.
Ma chi è Maria Grazia Chiuri?
Maria Grazia ha ereditato la passione della moda dalla madre, un’ abile sarta. Dopo aver appreso le prime nozioni di moda, decide di iscriversi all’Istituto Europeo di Design di Roma. Al completamento degli studi, le viene offerta la prima ed importante collaborazione in casa Fendi, dove è chiamata a disegnare la linea di accessori.
E’ nel 1990, che i destini di Chiuri e Piccioli, s’intrecciano. Fu infatti la designer a proporre Pierpaolo alla maison romana e da quel momento, la loro armonia creativa è in forte ascesa. Il loro sodalizio, partorisce una delle celebri it bag di maison Fendi, la Baguette, nata nel 1997.
Nel 1999, i due designer vengono chiamati alla corte di Valentino, nella quale disegnano, allo stesso modo, la linea degli accessori.
Nel 2009, avviene la grande svolta. Due anni prima (era il 2007) Valentino Garavani si ritira dalla scena e nomina direttore creativo della maison, Francesca Facchinetti che abbandona dopo solo due stagioni.
Alla sua dipartita lavorativa, subentrano proprio i due amici che ricoprono il ruolo di stilisti sia per la Haute Couture che per la linea prêt-à–porter; continuando, peraltro, a disegnare la linea degli accessori siglando i modelli Rockstud che si estendono non solo alle borse, ma anche alle scarpe e agli accessori.
In questi otto anni, Maria Grazia e Pierpaolo creano collezioni eteree, lussuose, sartoriali. Raccontano, con estrema eleganza, la filosofia del marchio, mantenendo lo charme della maison, fondata da Garavani nel 1962.
L’unione che pareva salda, ora si è dissolta. L’ambizione della Chiuri, l’ha portata fino a Granville dove firmerà la sua prima collezione prêt-à-porter che verrà presentata a Parigi il prossimo 30 settembre 2016.
“È una grande responsabilità essere la prima donna a dirigere la creazione di una Maison così profondamente legata all’espressione della femminilità”ha dichiarato Maria Grazia Chiuri.“L’infinita ricchezza del suo patrimonio è una fonte di ispirazione costante per la moda di oggi e sono felice di esprimerne la mia visione.”
Il suo nome comparirà negli annuali della maison dopo quelli di Christian Dior, Marc Bohan, Yves SaintLaurent, Gianfranco Ferrè, John Galliano e Raf Simons.
“20 years on – Girl Power being used to empower a new generation. I’m so proud of The Global Goals #WhatIReallyReallyWant”. E’ l’annuncio apparso sui canali social dell’ex Spice Girls Viktoria Beckham (ora apprezzatissima designer del suo omonimo marchio), per promuovere la campagna di sensibilizzazione di The Global Goal, che si impegna a dar voce alle donne.
#WhatIReallyReallyWant (cosa voglio davvero) è l’hashtag lanciato sui social, che invita le donne di tutto il pianeta (senza distinzione di razza o credo religioso) a condividere una loro foto con allegato ciò di cui hanno bisogno. Le immagini ricevute, saranno tutte catalogate ed inviate ai leader mondiali delle Nazioni Unite.
Il contributo di Posh Spice è apparso su Facebook con la pubblicazione del remake della celeberrima hit “Wannabe“, riprodotta da un gruppo di artiste proveniente da diverse nazione con l’obiettivo di denunciare le disuguaglianze di genere.
“Credo che questo video sia una splendida idea. È davvero favoloso che dopo venti anni l’eredità delle Spice Girls, venga utilizzato per incoraggiare e rendere più forte una nuova generazione“, ha dichiarato la signora Beckham.
Tutto ebbe inizio nel 1918, quando Adele Casagrande aprì un laboratorio di pellicceria. L’unione con Edoardo Fendi, fece mutare il nome dell’azienda. Nasce così, la storia di una grande casa di moda.
Un susseguirsi di successi, esportano la maison romana oltre confine nazionale. E’ il periodo a cavallo tra gli anni ’30 e gli anni ’40 quando gli accessori producono un boom di richieste.
Quando nel 1946, i fondatori avvertono la necessità di ritirarsi, sono gli eredi a prendere le redini dell’azienda che potranno servirsi del supporto di Karl Lagerfeld qualche anno più tardi.
“Legends and Fairy Tales“, la sfilata evento che si è tenuta a Roma, è stata l’occasione per celebrare i fasti di una grande maison.
La Fontana di Trevi (da poco restaurata da Fendi), ha accolto meravigliosamente gli invitati (200) per festeggiare il 90° anniversario dall’apertura, nel 1926, della prima boutique in via del Plebiscito a Roma.
Tra i volti celebri pronti ad applaudire ed ammirare la collezione curata da Karl Lagerfeld, c’erano Carla, Alda ed Anna (tre delle mitiche cinque sorelle Fendi), Bernard e Alexander Arnault (CEO di Lvmh), Silvia Venturini Fendi, Dario Franceschini (ministro del Turismo e dei Beni Culturali), Luca Cordero di Montezemolo e le attrici Kate Hudson, Ornella Muti, Ginevra Elkann e Gong Li.
La passerella in plexiglass fatta montare nella fontana progettata da Nicola Salvi nel 1732, lascia sospese le modelle che ancheggiano sicure indossando abiti di alta sartoria. I capi raccontano storie fantastiche, desunte dalle fiabe dell’estremo Nord di primi 900 raccolte in “East of the Sun and Westof the Moon”, considerato dai collezionisti un gioiello di art nouveau interpretato da Karl Lagerfeld su abiti e pellicce.
Il vello della lince, confeziona una pelliccia dal valore commerciale di un milione di euro; mentre circa 1200 ore di lavoro, hanno tenute impegnate le sarte nei laboratori per poter confezionare il cappotto in breitschwanz bianco in visone, ricami in mohir e pizzo.
Il gioco di luce che riflette nell’acqua, amplifica la bellezza delle giacche bucoliche così come gli abiti, decorati con fantastiche corolle in pelliccia per un mirabile effetto 3D.
Dall’ henturage di Lagerfeld sono trapelate le prime indiscrezioni sulla collezione: “Abbiamo lavorato sulla leggerezza, chiedendoci come usare la pelliccia nel modo più leggero possibile e cercando di dissacrare i capisaldi della pellicceria”.
A celebrare i fasti di maison Fendi, una mostra in programma al Palazzo della Civiltà italiana fino al 29 ottobre e il libro “Fendi Roma” di 272 pagine con oltre 300 illustrazioni, dedicato alla storia del marchio romano.
Breaking News: maison Valentino, ha appena annunciato via Twitter, la nomina di Pierpaolo Piccoli, unico designer della griffe italiana.
“Dopo 25 anni di sodalizio creativo e di soddisfazioni professionali ci siamo dati l’opportunità di proseguire il nostro cammino artistico in modo individuale con l’augurio reciproco di ulteriori grandi successi” hanno dichiarato i due designer.
Da tempo, ormai, si rincorrevano le voci di una possibilità chiamata di Maria Grazia Chiuri, alla direzione creativa di maison Dior, attualmente non ancora confermata. “Ringrazio il Sig. Valentino Garavani e il Sig. Giammetti per il sostegno avuto in questi anni e per quanto ho imparato da loro. Ringrazio il Dott. Sassi e tutte le persone che lavorano nell’azienda Valentino per il sostegno avuto in questi anni. Ho condiviso con Pierpaolo gran parte della mia vita lavorativa ed è stata un’esperienza di molti successi creativi insieme. Sono pronta a rimettermi in gioco”, ha commentato la designer in una nota ufficiale.
Dopo otto anni di successi accanto a Pierpaolo, la strade lavorative dei due designer, si dividono.
L’ultima collezione Haute Couture presentata il 6 luglio scorso, è stata l’ultima prova artistica che la superba designer ha affrontato in maison Valentino; ora spetta a Pierpaolo l’onore e l’onere di mantenere alti, gli standard qualitativi ed estetici della griffe.
Stefano Sassi, CEO di Valentino S.P.A. ha così commentato il nuovo percorso che si appresta ad affrontare il marchio: “Tutto quello che abbiamo fatto in questi anni di rilevante sarebbe stato impossibile senza il talento, la determinazione e la visione di Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli che insieme hanno contribuito a fare di Valentino una delle aziende di moda di maggiore successo. Si apre una nuova entusiasmante fase per il brand sotto la leadership creativa di Pierpaolo Piccioli. L’azienda è fortemente determinata a continuare il processo di affermazione e sviluppo realizzato negli ultimi anni”.
Il passato si unisce al futuro. Sembra questa la filosofia del duo di stilisti Viktor Horsting e Rolf Snoeren, fondatori del marchio Viktor & Rolf che hanno, per così dire, riciclato i materiali di scarto delle collezioni precedenti, per il progetto Haute Couture appena presentato a Parigi.
Paillettes, bottoni, lembi di stoffa lasciati in magazzino, ora riprendono a vivere su abiti couture, artisticamente appariscenti.
Il tulle, è il protagonista di questo defilé: decora felpe, abiti e capispalla. Dona volume ai capi, spesso anche esasperandoli. La pesantezza dei parka, inasprisce le delicatezza del tutte.
Sembrano abiti “impressionisti”, con macchie di colore caleidoscopici. Le sfumature del verde ed ancora del blu: i tessuti s’intrecciano e creano validi giubbini da portare su gonne vaporose e jeans con taglio vivo e applicazioni. La donna di Viktor & Rolf, è libera: libera di esprimere la propria personalità, il proprio gusto estetico, non tenendo conto del giudizio altrui.
La collezione è un chiaro omaggio all’arte, primaria fonte di ispirazione per Horsting e Snoeren che hanno trasferito, in ogni collezione da loro sviluppata, tutto il proprio sapere in ambito artistico.
Durante il defilé è stato presentato, inoltre, un abito bianco: il preavviso della prima collezione bridal della griffe che sarà presentata a breve (qui, l’anticipazione del nuovo progetto di Viktor & Rolf).
“Ho esplorato le suggestioni che provoca il mare, quella parte del globo terrestre che affascina per la sua liquidità, un mondo che ancora oggi sa proteggere quel “desiderio di desiderabilità” che la moda contemporanea deve ritornare a esprimere e a raccontare”.
Alberta Ferretti, non usa mezzi termini per commentare l’idea creativa della collezione Alberta Ferretti Limited Edition, per la prima volta presentata nei saloni affrescati dell’atelier della maison (nel cuore della Ville Lumière), durante la Paris Haute Couture.
Romantici ed eterei, gli abiti presentati per l’occasione sono stati creati per far sognare le donne. Vestiti che accarezzano le corde del sentimento, evocativi.
Sofisticati e al contempo sensuali, di certo preziosi con cristalli che catalizzano la luce e la riflettano al mondo esterno.
Gli anni venti, riecheggiano negli abiti charleston. Le gonne ballon esasperano la loro ampiezza con piume leggiadre; le frange, decorando long dress e abiti corti con ricami sul davanti; stelle marine, conchiglie e coralli, rafforzano il progetto creativo di madame Alberta Ferretti e decorano, preziosamente, dress in seta dai toni noir.
La palette di colori è variopinta. Il blu, accarezza dolcemente le tonalità del mare e viene accostato, sapientemente, con il bianco, l’ocra, il nero e lo smeraldo.