Kenzo for H&M: l’anteprima della capsule collection

Potrebbe essere giudicata una tra le meno riuscite collaborazioni che il marchio svedese H&M, abbia mai siglato con le maggiori case di moda al mondo, ancor prima di essere venduta.

Di recente, infatti, sono stati svelati alcuni look della capsule collection progettata dal marchio Kenzo che dal 3 novembre verrà venduta nei negozi della catena d’abbigliamento low cost e sul sito ufficiale del brand.

 

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Gli scatti del fotografo Olivier Hadlee Pearch sono stati rivelati su Instagram ottenendo uno scarso successo, considerando l’andamento del profilo.

Gli outfit proposti, hanno tutti un filo conduttore: l’animalier. Il tigrato, infatti, disegna leggings a vita alta e maglie per lei e ciabatte, calzini, pantaloni, berretti e tracolle, per lui.

 

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Eccentrica smisuratamente, la mini collezione riserva per le amanti della tonalità pink, il montgomery in pelle con dettagli e fodera rosa.

Carol Lim e Humberto Leon, gli artefici di questa collezione, hanno disubbidito al buon gusto ma hanno dimostrato, altresì, coraggio da vendere perché proporre una collezione di tale stravaganza richiede certamente mancanza di zelo.

 

 

 

Fonte immagini hm.com

Cara Delevingne posa nuda per Esquire

All’indomani della presentazione ufficiale di Suicide Squad, la pellicola che la vede protagonista accanto Will Smith e Jared Leto, la top model inglese Cara Delevingne si confessa a Esquire UK in un’intervista inedita e particolarmente intima.

I fans della bella Cara, conosceranno il passato turbolento della modella, percorso tra tentati suicidi e la paura di deludere le aspettative dei suoi famigliari.

 

Ph Simon Emmett
Ph Simon Emmett

 

Ph Simon Emmett
Ph Simon Emmett

 

 

La depressione sopraggiunta dall’incapacità di accettare il proprio status. L’infelicità immotivata e l’ansia che si insinua prepotentemente, lasciando incapaci di reagire.  “Ero depressa, avevo istinti suicidi. Gli ormoni, la pressione di avere un buon rendimento scolastico per rendere fieri i miei genitori … Ho avuto un esaurimento nervoso. Non ce la facevo più a vivere con tutta quell’ansia. Certo, sapevo di quanto fossi fortunata e privilegiata, ma tutto quello che volevo era farla finita. Se mi sentivo in colpa? Mi odiavo. Mi sentivo una fallita totale”, ha confessato dolorosamente, Cara.

 

Ph Simon Emmett
Ph Simon Emmett

 

Ph Simon Emmett
Ph Simon Emmett

 

 

“Per stare meglio m’imbottivo di antidepressivi – ha incalzato- Mi annebbiavano i sensi, non riuscivo neppure a pensare. Quando ho smesso di prenderli, avevo 18 anni. Mi sono detta ‘basta’ e ho cominciato a sentire di nuovo. Quella settimana ho perso la verginità, ho fatto a botte, ho pianto e ho riso. È stata la cosa migliore del mondo riuscire a sentire di nuovo”.

In questa intervista esclusiva, la bellissima Delevingne, mette a nudo non solo la sua fragilità, ma anche il suo corpo statuario dinanzi l’obiettivo del fotografo Simon Emmett.

 

Ph Simon Emmett
Ph Simon Emmett

 

 

Immagini che descrivono tutta la sensualità di Cara, spesso impreziosita da tratti infantili e giocosi.

Scatti di nudo che nulla rasentano dalla volgarità ma che, al contrario, descrivono una donna che oggi, consapevolmente, è più forte, sicura e felicemente innamorata non solo della vita ma anche della fidanzata Annie Clark, meglio conosciuta come St. Vincent.

 

 

 

 

Tutte le foto sono tratte da esquire.com

Gucci: in arrivo 200 nuove assunzioni

Il momento florido che sta vivendo maison Gucci, si evince dalla possibilità che l’azienda sta offrendo a 200 giovani in cerca di occupazione. Il marchio fiorentino, infatti, è alla ricerca di 200 artigiani che possano occupare diverse aree settoriali.

Il successo di Gucci, che ha incrementato le vendite di circa il 7,4% e che permetterà nuove assunzioni nel futuro polo di eccellenza di Scandicci, deve essere necessariamente ricollegato al designer Alessandro Michele che, attraverso le sue inventive, è riuscito a catalizzare l’attenzione mediatica sulla griffe, incuriosendo una sempre più crescente clientela.

 

Ritratto di Alessandro Michele (fonte immagine loveisspeed.blogspot.com)
Ritratto di Alessandro Michele (fonte immagine loveisspeed.blogspot.com)

 

 

Dal suo ingresso a Gucci (nel 2015 fu costretto a disegnare una collezione AI 15/16 in brevissimo tempo dopo l’addio di Frida Giannini n.d.r.), la maison sta vivendo uno dei momenti più proliferi della sua storia.

L’immagine di Gucci, grazie a Michele, è stata completamente sovvertita. Il gusto estetico del designer, grandissimo appassionato di antiquariato e vintage, non è stato plasmato all’idea di eleganza sopraffina del marchio ma ha contribuito a reinventare una nuova era Gucci.

 

Alcuni look della collezione AI 15/16 di Gucci (fonte immagine coolture5.rssing.com)
Alcuni look della collezione AI 15/16 di Gucci (fonte immagine coolture5.rssing.com)

 

 

Il restyling della griffe, è passato inevitabilmente attraverso  i Social Network: diversi hashtag  lanciati su Instagram, le collezioni in anteprima su Snapchat, il profilo Facebook sempre aggiornato.

Marco Bazzarri, presidente e CEO di maison Gucci ha dichiara a “La Nazione” che, il centro di eccellenza di Gucci diverrà, nel 2018, l’ex Matec di Scandicci.

Il successo delle ultime collezioni, pari al 20%, ha scaturito la necessità di incrementare la forza lavoro nei suoi stabilimenti.

Per le candidature, cliccate qui.

 

Christian Lacroix “veste” l’hotel Mandeville di Londra

Christian Lacroix, è l’artefice di un meraviglioso restyling dello storico hotel Mandeville di Londra.

Il quinto piano della struttura, situata nel pieno centro di Marylebone, è stato arredato seguendo il gusto estetico del designer, esportando lo stile francese, oltremanica.

 

Suite Classic Lacroix (fonte immagine mandeville.co.uk)
Suite Classic Lacroix (fonte immagine mandeville.co.uk)

 

 

Le tappezzerie e gli arredi utilizzati, provengono dalla collezione Belles Rives, che si ispira al fascino della Costa Azzurra.

Ogni camera, ha una storia da raccontare: Midnight Blue è romantica e presenta un rivestimento marmoreo, ispirato al “Bain de Minuit“.

 

Camera Jardin Exotique (mandeville.co.uk)
Camera Jardin Exotique (mandeville.co.uk)

 

 

Jewel Box è la camera più glamour dello stabile con colori bizzarri e stravaganti decorazioni, come i gioielli Cartier sfoggiati dalla principessa Grace Kelly nel cult movie Caccia al ladro.

 

Suite Jewel Box mandeville.co.uk)
Suite Jewel Box mandeville.co.uk)

 

Camera Midnight blue mandeville.co.uk)
Camera Midnight blue mandeville.co.uk)

 

 

Nella stanza Classic Lacroix, riecheggia l’allure della città natale di monsieur Lacroix, Arles.  Della città della Provenza, ha recuperato gli “Azelejos“, le maioliche spagnole (Arles vive fortemente l’influenza artistica della Spagna) che contrastano con i ricami e le stoffe in seta che raffigurano le “Taleguillas” dei toreri; infine, lussureggiante ed esotica, si rivela la suite Jardin Exotique che si ispira al giardino botanico di Monaco, con carte da parati che rimandano a motivi bretoni e provenzali.

 

 

Fonte cover telegraph.co.uk

Anna Jolie. Il lusso secondo Anna Chekunova

Eleganza autentica. Linee sinuose che accarezzano garbatamente la silhouette della donna. Lusso. Con queste prerogative, nasce il marchio Anna Jolie, fondato nel 2015 dalla designer russa Anna Chekunova, che unisce prêt-à-porter a dettagli desunti dall’alta moda.

Il legame con il Made in Italy è vigoroso: le materie prime utilizzate come la seta e il pizzo pregiato, sono di derivazione comasca.

Uno stile inconfondibile, quello di Anna Chekunova che, per la griffe Anna Jolie, esalta la naturale eleganza della donna attraverso l’inconfondibile stile anni ’50 e una certosina attenzione nei particolari come i ricami sugli abiti con reminiscenze alla lingerie femminile.

Rose d’inverno“, la collezione autunno/inverno 16-17 di Anna Jolie, presenta un gioco di trasparenze provocatorie che dimostrano, altresì, la garbatezza dell’estro creativo della designer russa.

Preziosi pizzi, avvolgono maliziosamente tubini dalla linea minimale. Lo scorrere della seta, fluttuante e leggera, confeziona un abito sensuale e accattivante, in perfetto stile Marilyn.

La palette di colori, è variopinta ma pone una discreta attenzione sulle tonalità fredde.

Anna Chekunova, attenta alle richieste delle sue clienti, crea inoltre capi esclusivi  su misura, accontentando una sempre più esigente clientela.

 

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Photo courtesy Press Office

Raf Simons è il nuovo chief creative officer di Calvin Klein

Raf Simons è il nuovo chief creative officer di Calvin Klein.

Come anticipato da D-Art.it (potete leggere l’articolo cliccando qui), le voci si rincorrevano ormai da tempo: dopo l’addio di Francisco Costa e Italo Zucchelli, la griffe statunitense era alla ricerca di un couturier in grado di proseguire stilisticamente ed eticamente la filosofia del marchio.

La collezione Haute Couture 2012 segna l'ingresso di Raf Simons in Dior (fonte immagine artslife )
La collezione Haute Couture 2012 segna l’ingresso di Raf Simons in Dior

 

Raf Simons firma l'ultima collezione SS 16 di Dior (fonte immagine i-d.vice)
Raf Simons firma l’ultima collezione SS 16 di Dior (fonte immagine i-d.vice)

 

 

Raf Simons, dopo la gloriosa esperienza lavorativa da maison Dior, terminata con l’addio il 22 ottobre 2015,  aveva proseguito il suo cammino lavorativo in solitaria, concentrandosi sul suo omonimo marchio e presentando durante la scorsa edizione di Pitti Uomo 90, la collezione primavera-estate 2017 (potete leggere l’articolo cliccando qui).

In Dior, dovette succedere al carismatico John Galliano che lasciò un’eredità troppo ingombrante per lo stilista belga. L’eclettismo del Pirata della moda, fu smorzato dal minimalismo di Simons che, dal 2011 fino al suo addio, lasciò non poche controversie fra gli addetti ai lavori.

 

Look collezione Raf Simons presentata durante Pitti Uomo 90 (fonte immagine openmag.it)
Look collezione Raf Simons presentata durante Pitti Uomo 90 (fonte immagine openmag.it)

 

 

La sua arte, quasi silente e maturata nella fredda Anversa, riuscì ad ogni modo a traghettare una maison orfana di un grande stilista.

L’assenza di  eccessi significativi nei progetti creativi di Raf Simons, hanno convinto totalmente il fondatore del marchio, Calvin Klein.  Simons siederà sulla poltrona della maison a partire dal 2 agosto 2016 e guiderà la collezione autunno-inverno 17 che verrà presentata durante la New York Fashion Week.

 

 

Fonte cover qz.com

 

Antonio Marras in mostra al Triennale Design Museum

Omaggio ad una creatività dirompente. Un percorso visivo che racconta la capacità di uno stilista, di cogliere diverse forme espressive per convogliarle nella sua grande passione: la moda.

 

Una istallazione Antonio Marras in collaborazione con Carol Rama (fonte immagine artribune)
Una istallazione Antonio Marras in collaborazione con Carol Rama (fonte immagine artribune)

 

Antonio Marras. Biennale Venezia 2011
Antonio Marras. Biennale Venezia 2011

 

 

Il Triennale Design Museum di Milano, dedica ad Antonio Marras, un’esposizione che si prefigge lo scopo di valorizzare l’estro creativo del designer sardo, ossequiato dalla presenza ininterrotta di ogni forma d’arte, rendendo ogni suo progetto creativo, un viaggio onirico nel meraviglioso mondo della moda.

La mostra, che aprirà i battenti il prossimo  22 ottobre 2016 e che si protenderà fino al 21 gennaio 2017, evidenzierà, oltremodo, l’universo poetico di Marras, proponendo opere realizzate dal designer in collaborazione con Carol Rama e Maria Lai.

 

Antonio Marras collezione SS 15 (fonte immagine paolobazzani.it)
Antonio Marras collezione SS 15 (fonte immagine paolobazzani.it)

 

Sfilata Kenzo SS 11. Designer Antonio Marras
Sfilata Kenzo SS 11. Designer Antonio Marras

 

 

L’esagerata creatività di Marras, viene risaltata dalla curatrice dell’esposizione, Francesca Alfano Miglietti, che ha saputo cogliere l’estremo fascino delle opere di Antonio Marras.

 

 

Per maggiori informazioni sulla mostra:

TELEFONO: +39 02 724341

E-MAIL INFO: info@triennale.org

SITO UFFICIALE: http://www.triennale.org/

 

 

Fonte cover grazia.it

 

Giorgio Armani. Nasce la Fondazione per tutelare il futuro del marchio

Per realizzare progetti di utilità pubblica e sociale“, come si legge in una nota diramata dall’azienda, Giorgio Armani ha costituito la Fondazione Giorgio Armani.

Quale sarà il suo scopo principale? Dare continuità alla sua griffe. Come dichiarato da Re Giorgio, infatti: ” Con questa decisione, presa in nome della continuità e assicurata dalla mia fondazione e dai miei eredi, vorrei più di tutto rassicurare tutte le persone  che hanno lavorato nel Gruppo Armani con lealtà e passione e che hanno avuto sempre fiducia in me, così come tutti quelli che negli anni hanno contribuito al successo duraturo di questa compagnia e a cui sarò sinceramente grato per sempre”.

 

Sofia Loren immortalata con l'amico Giorgio Armani (fonte immagine luxos.com)
Sofia Loren immortalata con l’amico Giorgio Armani (fonte immagine luxos.com)

 

La bellissima Cate Blanchett indossa un abito Armani Privè (fonte immafine myluxury.it)
La bellissima Cate Blanchett indossa un abito Armani Privè (fonte immafine myluxury.it)

 

 

Solo nel 2015, la rivista Forbes ha inserito Giorgio Armani nella lista degli uomini più ricchi al mondo con un patrimonio stimato in circa 7,6 miliardi di dollari, rendendolo il 5° uomo più ricco d’Italia e il 174° al mondo.

Il marchio Armani, segna una storia florida nel panorama del costume italiano. Fondato nel lontano 1975 assieme a Sergio Galeotti, il brand ha contribuito ai fasti del sistema moda nostrano. Le magnificenze garbate di Giorgio Armani, hanno incantato l’elegante Lady Diana ed ancora Cate Blanchett, Sofia Loren, Claudia Cardinale e  Lauren Hutton (solo per citarne alcune).

 

Lauren Hutton immortata con Giorgio Armani (fonte immagine pinterest.com)
Lauren Hutton immortata con Giorgio Armani (fonte immagine pinterest.com)

 

136443, Claudia Cardinale at the Giorgio Armani 40th Anniversary Boutique Cocktail Reception in Milan, Italy. Milan, Italy - Wednesday April 29, 2015. NORTH AMERICAN USE ONLY Photograph: © Kika Press, PacificCoastNews. Los Angeles Office: +1 310.822.0419 sales@pacificcoastnews.com FEE MUST BE AGREED PRIOR TO USAGE
Claudia Cardinale in Giorgio Armani (fonte immagine worldofwonder.net)

 

 

Come sostenuto dallo stesso stilista, il successo della maison si fonda su “Autonomia e indipendenza, un approccio etico alla gestione dell’azienda, integrità e onestà, attenzione all’innovazione e all’eccellenza, un’assoluta priorità al continuo sviluppo del marchio Armani sostenuto da investimenti appropriati, una gestione finanziaria prudente e bilanciata; ricorso limitato al debito e un approccio attento alle acquisizioni“.

 

 

Fonte cover donna.fanpage.it

 

 

Carven sospende la linea uomo

Aria di crisi in quel di Carven? Ciò è probabile, visto la decisione del marchio francese fondato nel 1945 da Carmen de Tommaso, di glissare sulla linea uomo per dedicarsi completamente alla womenswear, che rimane affidata al duo di stilisti Alexis Martial e Adrien Caillaudaud.

La sospensione della linea menswear è stata la causa del licenziamento di Bernabé Hardy, designer della linea uomo dal 2015.

Come dichiarato da Sophie de Rougemont, amministratore delegato del brand: “Con lui abbiamo avuto una meravigliosa collaborazione e gli auguriamo tutto il successo che merita”.

 

 

 

Fonte cover tribune.menlook.com

 

La collezione swimwear di Stella McCartney

Pensata a tutte le donne di forme, taglie ed età diverse, la linea swimwear di Stella McCartney, sta riscontrando un notevole successo.

La designer londinese, dopo essersi cimentata con una linea di lingerie e nella collaborazione con il marchio Adidas ha pensato, infatti, di creare una collezione mare ispirata alla silhouette della maison, coniugando i suoi principi animalisti, che l’hanno contraddistinta, per la sua etica, da molti brand presenti sul mercato.

 

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(Fonte immagine stellamccartney.com)

 

 

La collezione, accontenta una fascia di clientela ampia: dal costume intero in neoprene ispirati ad un abito sagomato appartenente ad una collezione prêt-à-porter passata, ai due pezzi “agrumati”, colorati e divertenti; il bikini leopardato con reggiseno incrociato in vita, è stato progettato per chi ama essere al centro dell’attenzione ma con eleganza e il bikini rayé, composto da un bra e da una culottes a vita alta (rigorosamente a righe orizzontali e verticali), per chi ama vestire uno stile sporty-glam.

La linea mare di stella McCartney, come tutte le collezioni lanciate sul mercato, è sviluppata attraverso il concetto di ecosostenibilità. Il marchio, infatti, rispetta l’ambiente utilizzando solo cotone biologico nella produzione dei suoi capi, eliminando totalmente dalle collezioni, il PVC.

Per maggiori informazioni sulla linea www.stellamccartney.com

Au revoir Milano. Emporio Armani sfilerà a Parigi

Questa stagione, eccezionalmente, ho deciso di presentare la collezione Emporio Armani a Parigi. I restyling del negozio e dell’Emporio Armani Caffè di Saint-Germain sono stati l’occasione per ripensare il luogo e il momento dello show”.

E’ così, che Giorgio Armani, annuncia la decisione (anche se momentanea) di abbandonare la settimana della moda milanese, per approdare in quella francese.

 

(Emporio Armani. Fonte armani.com)
(Emporio Armani. Fonte armani.com)

 

 

Un ritorno, a distanza di ventotto anni, nella Paris Fashion Week, dopo la deludente esperienza parigina dove, Re Giorgio, incontrò le resistenze degli abitanti del quartiere e delle autorità competenti.

Intanto, il calendario della prossima settimana della Milano Fashion Week, non è ancora stato stilato, sintomo (forse) che una falla nel sistema si sta aprendo.

Per chi non ne avesse preso nota, durante la conferenza stampa in occasione della Moda Uomo di giugno, lo stilista espose tutta la sua amarezza nei confronti di una calendario sempre più scarno evidenziando la sua riluttanza al fatto che la sua griffe, sfilasse per ultima durante la kermesse meneghina.

E se questa decisione non fosse solo figlia del caso ma, al contrario, ci trovassimo di fronte alla fuga di Roi George verso la Ville Lumière?

 

 

 

Fonte cover fashiontimes.it