DAVID BECKHAM EAU DE PARFUM COLLECTION

Tre inedite fragranze ispirate ai viaggi di David Beckham

David Beckham presenta la David Beckham Collection, tre esclusive eau de parfum intense e persistenti, che aggiungono un tocco personale all’omonima linea di fragranze. Ognuna di esse evoca un viaggio sensoriale unico, riflettendo esperienze della vita di David, celebrando al tempo stesso l’arte della profumeria artigianale. Creata da un’attenta selezione di ingredienti, la David Beckham Collection è un’estensione raffinata ma potente dell’universo David Beckham Fragrances.

“Negli ultimi 15 anni, ho avuto la fortuna di lavorare con incredibili Maître Parfumeur di tutto il mondo e queste fragranze, persistenti e senza tempo, sono espressione concreta della combinazione tra la loro expertise e la mia visione. I profumi hanno il potere di evocare persone e momenti speciali della nostra vita: con la nuova collezione eau de parfum ho voluto catturare ricordi personali di viaggi con la mia famiglia e gli amici più cari. La campagna è ambientata a Miami – qui ho amato la libertà di guidare senza meta, con l’oceano da un lato e le foreste dall’altro. Sono entusiasta di come abbiamo trasmesso questa sensazione”, dichiara David Beckham.

Nel corso degli anni, tra viaggi e periodi di permanenza all’estero, David ha sviluppato un autentico interesse per l’unicità dei materiali, dell’artigianato e dei profumi. Queste passioni prendono vita nelle tre eau de parfum della David Beckham Collection – Infinite Aqua, Aromatic Greens e Refined Woods. Ogni fragranza evoca un profondo senso di appartenenza a un luogo fisico e riflette una delle molteplici sfaccettature dell’amore di Beckham per il viaggio.

Questa partnership segna un nuovo capitolo della stretta collaborazione tra David Beckham e Coty. “Da oltre 15 anni le fragranze David Beckham sono molto apprezzate in tutto il mondo; personalmente sono entusiasta di vedere il marchio espandersi a nuovi consumatori con l’introduzione della prima gamma di eau de parfum. Insieme agli esperti di fragranze Coty e ai profumieri di fama mondiale Ane Ayo, Amandine Clerc-Marie e Alexandra Carlin, David ha superato i confini creando una collezione eccezionale che eleva l’arte e l’artigianato delle fragranze ad un’esperienza davvero coinvolgente”, afferma Stefano Curti, Chief Brands Officer Consumer Beauty di Coty.

LE FRAGRANZE
Beckham, insieme ai Fragrance Experts di Coty e ai pluripremiati profumieri delle Maison Firmenich e Symrise, ha immaginato una fusione sfaccettata di note contrastanti che creano un’esperienza olfattiva avvincente e contemporanea. Ogni fragranza, rappresentativa di un momento della vita di Beckham, contribuisce a mantenere vivo lo spirito On The Road.

In riferimento alla Collection, Will Andrews, Fragrance Expert di Coty, afferma: “Le migliori fragranze si ispirano a grandi storie. David ha condiviso con noi alcune esperienze memorabili dai luoghi in cui ha viaggiato. I juice riflettono i profumi di quei posti, in modo che tutti possiamo godere dello spirito del momento”.

Infinite Aqua
Fragranza aromatica fresca, Infinite Aqua prende ispirazione da un viaggio lungo la costa del Pacifico, dalla vastità dell’Oceano e dalla sensazione tonificante della salsedine sulla pelle. A prima impressione, le note verdi del limone e del fico si fondono con un accordo acquatico di brezza oceanica creando una sensazione di freschezza. Nel cuore, le note pure e ariose della lavanda e della ninfea aggiungono un tocco floreale maschile, per poi evolversi in un fondo legnoso-muschiato con accenti morbidi e resinosi di legno di cedro e sandalo. Un’ode alla freschezza dell’oceano, Infinite Aqua offre un’intensa sensazione di infinito rinvigorimento.


Aromatic Greens
Una fragranza verde e legnosa che racchiude la serenità e la vibrante bellezza della natura.
Aromatic Greens si svela con un’esplosione di note di limone e menta arricchite da un accento agrodolce di assenzio.

La freschezza si sviluppa in un cuore elegante di iris talcato, foglie di violetta e mela croccante che evoca il verde delle campagne inglesi. Infine, una miscela terrosa di legno di cedro e patchouli si fonde con calde note ambrate, richiamando l’immaginario di ampi boschi e colline rigogliose. Prendendo ispirazione dal potere calmante della natura, Aromatic Greens diffonde un senso di tranquillità.

Refined Woods
Fragranza legnosa orientale, Refined Woods è realizzata con ingredienti iconici della profumeria, pensati per trasportare la mente in luoghi esotici. Ispirata dall’amore di Beckham per le partenze senza meta alla scoperta di paesaggi lontani, culture diverse e sapori tradizionali, questo profumo caldo e sensuale è una celebrazione dell’esplorazione, dove il viaggio rappresenta una personale ricompensa.

La fragranza si apre con un’infusione speziata-erbacea di cardamomo e salvia sclarea unita a una nota agrumata di cedro, che seduce i sensi. Il cuore è floreale-terroso con note di iris, esaltate da tocchi aromatici di lavanda e geranio. La fragranza è inoltre caratterizzata dall’intensità speziata-legnosa della tonka, del legno di cedro e del vetiver, per un’esperienza piacevolmente virile.

Design Premium Minimalista
Un bottiglia dal design meravigliosamente semplice, lussuoso e iconico che riflette non solo l’essenza dei profumi ma anche lo stile personale di David Beckham. Le linee pulite e delicatamente arrotondate, dal carattere minimalista e senza tempo, sono esaltate dall’etichetta quadrata bianca e da un lettering audace. Realizzata in vetro di alta qualità, la bottiglia è rifinita con un impattante tappo nero, che rafforza il feeling di un lusso garbato. Ogni fragranza ha un look distintivo, caratterizzato dal colore del jus: azzurro per Infinite Aqua, verde felce per Aromatic Greens e sabbia tenue per Refined Woods. Il packaging grigio con bordi neri a contrasto comunica raffinatezza maschile. Innamorati di una delle nuove fragranze o regala una nuova esperienza!

Celebrazione della libertà
Dopo un periodo di confinamento forzato, è cresciuto il desiderio di muoversi liberamente. Questa consapevolezza prende forma nella straordinaria campagna stampa e digitale che celebra le infinite possibilità di viaggiare senza meta. Scattate dal celebre fotografo Lachlan Bailey – il cui realismo è allo stesso tempo sofisticato e intimo – le immagini della campagna ritraggono David sulla sua moto d’epoca su sfondi paesaggistici caratterizzanti. Attraverso gli scatti, è possibile intraprendere un’avventura in tre capitoli, che esplora gli orizzonti immensi evocati da Infinite Aqua, la natura verdeggiante di Aromatic Greens e gli imponenti alberi che ispirano Refined Woods.

Abbraccia ogni nuova esperienza lungo il cammino della vita! Scopri la nuova David Beckham Collection di eau de parfum. Vai ed esplora!

Tutti in maschera per Halloween con Dr.Jart+!

Halloween è ormai alle porte e ogni beauty-addicted che si rispetti sa che si tratta dell’occasione migliore per creare i makeup più stravaganti e originali di sempre. Una lunga seduta make-up non può però non richiedere una preparazione skincare accurata. E se il primo step di preparazione fosse una bella maschera?

Idratante, levigante, illuminante, o ancora lenitiva, purificante, rinfrescante.. Dr.Jart+ offre una vasta scelta di maschere in tessuto o in gomma per prendersi cura della propria pelle.

CeramidinTM Facial Barrier Mask

CeramidinTM Facial Barrier Mask è la maschera viso a base di Ceramidin in una texture cremosa che aiuta gli ingredienti attivi a penetrare in profondità nella pelle per un’idratazione ancora più intensa e una barriera cutanea più forte.

SOS della pelle secca, CeramidinTM Facial Barrier Mask è composto da un foglio di cellulosa biodegradabile al 100% derivato dal bamboo ricco di ingredienti attivi che aiutano la barriera cutanea a trattenere l’idratazione e a prevenirne la dispersione. Una formula esclusiva composta dal Complesso di 5 Ceramidin, Ectoina e un Complesso di Peptidi Idratanti che rinforzano gli strati della barriera idrolipidica e ammorbidiscono e idratano intensamente la pelle secca e danneggiata.

CeramidinTM Facial Barrier Mask è indicata per pelli normali, secche e molto secche che avvertono quelle fastidiose sensazioni di secchezza, prurito e rugosità.

Cicapair Tiger Grass Calming Serum Mask

La nuovissima maschera in tessuto della linea Cicapair, formulata con un complesso di centella asiatica, allantoina e niacinamide, perfetta per idratare, lenire e proteggere le pelli più sensibili e irritate.

Grazie alla sua essenza altamente concentrata, la maschera aderisce perfettamente al viso e permette alla formula di penetrare in profondità.

Dermask Ultra Jet Peeling Solution

Dermask Ultra Jet Peeling Solution, la maschera che esfolia e ripristina il naturale equilibrio del PH della pelle, purificandola in profondità per un incarnato uniforme, luminoso e rigenerato.

La maschera si compone di due step. Infusi con anidride carbonica, i granelli di zucchero presenti nel Peeling Essence del primo step di Dermask Ultra Jet Peeling Solution di Dr.Jart+ permettono un’azione di scrub e rimuovono delicatamente le cellule morte della pelle mentre l’olio ne favorisce l’esfoliazione. Le bolle cominceranno a formarsi quando, al secondo step, si applica la maschera che ripristina l’equilibrio del PH cutaneo. Il cambiamento del colore della maschera che passa da un viola naturale a blu indica che lo squilibrio del PH della pelle è stato riportato ad un livello sano e naturale.

La combinazione di scrub a base di zucchero e acidi della frutta, inclusi gli enzimi di papaya, stimola il processo di rigenerazione cellulare e uniforma l’incarnato. L’azione lenitiva dell’allantoina e l’olio d’oliva donano immediatamente una sensazione di comfort e idratano la pelle rendendola morbida e levigata proprio come i trattamenti dermatologici per la cura della pelle.

Pore-Remedy Purifying Mud Mask

Pore remedy Purifying Mud Mask è la maschera a base di argilla verde della nuovissima linea Pore Remedy.

Questa sottile maschera in tessuto rimuove l’accumulo dei pori, riduce i punti neri e l’eccesso di sebo senza disidratare la pelle.

Formulata con argilla verde e sale marino, questa maschera è appositamente creata per aderire anche sulle zone più critiche del viso, come il naso, ed essere rimossa con facilità senza creare irritazioni, la maschera lascia la pelle più pulita, liscia e dall’aspetto più sano.

Cryo RubberTM con Allantoina Lenitiva

Cryo RubberTM Mask con Allantoina Lenitiva di Dr.Jart+ è la maschera lenitiva in gomma ispirata alla Crioterapia che abbassa la temperatura della pelle per aumentare il flusso sanguigno e favorire l’assorbimento degli ingredienti attivi per una carnagione radiosa e dall’aspetto sano.

Questa maschera è composta da due fasi: un’ampolla super concentrata di ingredienti attivi e un complesso prebiotico e una maschera modellante in gomma a base di alghe e argilla di derivazione naturale che idratano e leniscono istantaneamente la pelle.

Dopo 30-40 minuti di posa, questa tecnologia di raffreddamento abbassa la temperatura della pelle per aiutare ad aumentare la circolazione sanguigna e a favorire l’assorbimento degli ingredienti attivi più in profondità. Questa maschera in gomma avvolge completamente la pelle impedendo l’evaporazione dei principi attivi del siero e consentendo una penetrazione ancora più completa! Cryo RubberTM Mask con Allantoina Lenitiva è indicata per tutti i tipi di pelle che presentano rossori, secchezza e gonfiore.

Shake & ShotTM Rubber Purifying Mask

Una maschera fai da te? Shake & ShotTM Rubber Purifying Mask, la divertente maschera in gomma fai da te ad azione purificante. Questa maschera ha un’azione detox che purifica la pelle in profondità donando all’incarnato un finish più luminoso e una meravigliosa sensazione di freschezza.

Il packaging, che ricorda i bicchieri per i milk shake degli anni ’50, contiene all’interno due booster: uno a base d’acqua e l’altro di spirulina ed estratti ad azione detox e purificante.

L’innovativa maschera rimodellante in gomma, trattenendo i principi attivi ed evitandone l’evaporazione, penetra nella pelle ancor più in profondità di una maschera in tessuto aumentandone così l’efficacia. Ogni maschera preparata al momento raggiunge la superficie della pelle per fornire in modo rapido ed efficace i benefici di cui ha più bisogno.

NASCE L’ITALIAN PERFUMERY INSTITUTE

Partirà il 21 novembre 2022 il primo corso IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) di profumeria dal titolo Fragrance Evaluator & Marketing Specialist promosso dall’Italian Perfumery Institute, Istituto nato a Milano con l’intento di offrire percorsi di conoscenza, studio e approfondimento che valorizzino la storia e la realtà della grande tradizione della Profumeria italiana, in partnership con Esxence – The Art Perfumery Event e CFF, Fragrance House leader in Italia.

Il corso IFTS, riconosciuto anche a livello europeo, è pensato per sviluppare, a diversi livelli, conoscenze, nozioni e strumenti fondamentali del mondo del profumo e per creare itinerari formativi ad ampio raggio, unici e innovativi che, attingendo all’heritage italiano della profumeria, possono offrire nuove e possibilità e sbocchi a livello professionale. La figura del Fragrance Evaluator & Marketing Specialist sarà un professionista che opera all’interno di case essenziere e di aziende del settore della profumeria, del beauty care e dell’home care collaborando allo sviluppo di nuovi progetti olfattivi. È la figura più vicina al profumiere, il «naso» che crea le fragranze e fa da intermediario tra i desideri del cliente, quelli dei consumatori con una attenzione particolare alle performance del prodotto e alle regolamentazioni. Il tecnico partecipa a ogni fase del progetto di creazione del profumo: dalla comprensione del brief del cliente alla realizzazione finale e dispone di una visione strategica delle esigenze del mercato di riferimento e delle strategie di posizionamento del prodotto.

In questi ultimi anni si è assistito a un grande ritorno dell’importanza e dell’uso del senso dell’olfatto e le persone hanno riscoperto il suo ruolo fondamentale nella quotidianità del benessere individuale. È stato registrato non solo un aumento dell’uso del profumo, capace di offrire evasione ed emozione, ma anche lo sviluppo della voglia di sperimentare nuove essenze, originali fragranze e ricercate materie prime in grado di far sognare paesi lontani.

“Data la crescente importanza del senso dell’olfatto confermata anche dal recente successo di Esxence – The Art Perfumery Event, l’evento di riferimento a livello internazionale della profumeria artistica, afferma Maurizio Cavezzali, co-fondatore di Esxence, siamo orgogliosi di presentare il primo corso dell’Italian Perfumery Institute, la prima Scuola di Alta Formazione della Profumeria italiana. Grazie all’expertise maturata in questi anni con Esxence, il nostro fiore all’occhiello, intendiamo mettere a disposizione del Paese un percorso di studi qualificato che possa valorizzare la storia del profumo tout court e formare le nuove generazioni su un tema divenuto sempre più attuale che rivolge il suo sguardo verso il futuro”.

Il primo corso dell’Italian Perfumery Institute, realizzato in collaborazione con la Fondazione Biotecnologie, e quelli che seguiranno si terranno presso la prestigiosa e centralissima location del Palazzo delle Stelline, ubicato a Milano in Corso Magenta n 61.

Il corso, diurno, gratuito e a frequenza obbligatoria, sarà riservato a candidati in possesso di un diploma di Istruzione Secondaria Superiore o Professionale residenti o domiciliati in Lombardia e inizierà il 21 novembre 2022 per terminare i primi di giugno 2023. Adatto a diverse fasce di età e di interesse mirerà a formare figure professionali qualificate da inserire nel mondo del lavoro attraverso percorsi di stage e il coinvolgimento diretto di importanti aziende del settore. Al termine dell’anno verrà rilasciato un Certificato di Specializzazione Tecnica Superiore, pari al IV livello EQF, spendibile nel mercato del lavoro italiano ed europeo che permette l’accesso ai percorsi ITS.

Il corso si compone di due parti, una teorica in aula (550 ore) e una pratica (450 ore) presso le aziende. Il corpo docente è composto da più di 20 professionisti del settore con maturata esperienza nel campo della profumeria.

Gli insegnamenti spazieranno dalla storia e cultura del Profumo, all’analisi sensoriale, dalla chimica delle materie prima, all’analisi del mercato fino alla sostenibilità di tutta la filiera (dalle materie prime al packaging). Le competenze acquisite con il corso permetteranno agli studenti di valutare percorsi professionali differenti all’interno di case essenziere e non solo. Potranno lavorare come consulenti per brand e aziende del settore, nelle vendite, nello sviluppo prodotto, nella comunicazione e nel marketing. Avranno inoltre le conoscenze di base per avviare attività imprenditoriali nel mondo della profumeria.

In un secondo momento si prevede anche l’organizzazione di corsi di specializzazione, master biennali post-laurea, pensati per acquisire competenza nel mondo dei profumi; comprendere il processo di formulazione delle fragranze, studiare i mercati globali del profumo e le nuove tendenze. Successivamente saranno anche ideati corsi Executive di 120 ore (anche serali), aperti a chiunque intenda approfondire le proprie competenze nel mondo del profumo e summer courses della durata di 2-4 settimane, per chi intende approfondire le proprie competenze sul mondo del profumo Made in Italy.

Per informazioni e iscrizioni: https://www.fondazionebiotecnologie.it/corsi/fragrance-evaluator/

“JACK DE BOUCHERON ULTIME”

LA NUOVA CAPSULE COLLECTION SOSTENIBILE DI MAISON BOUCHERON

Dopo la collezione Quatre Jean nel 2020 e l’edizione Holographique nel 2021, Boucheron porta ancora alla luce le sue collezioni iconiche con la capsule collection Jack de Boucheron Ultime

Attraverso la capsule di Jack de Boucheron Ultime, Claire Choisne prosegue la sua esplorazione dei materiali preziosi introducendo questo nuovo elemento che sfida le convenzioni stabilite dal settore dell’alta gioielleria più di qualsiasi altra. 

“Cofalit è l’esatto contrario di ciò che è considerato prezioso nell’immaginario collettivo.  Apprezzo la radicalità e l’aspetto estetico di questo sottoprodotto industriale riciclato che ha raggiunto la fase finale del suo ciclo di vita. Mi sono ispirata al fatto che questo materiale sembra non avere ulteriore utilità. Ho voluto ripristinarne il valore in modo duraturo attraverso questa capsule collection”, spiega il Direttore Creativo.

Nata da questa visione, il team di Ricerca e Sviluppo ha unito le forze con gli artigiani Boucheron per modernizzare radicalmente la tradizione dei gioielli, realizzando l’iconico Jack de Boucheron Ultime con Cofalit.  “Grazie al suo design aerodinamico e contemporaneo, questa collezione si presta alla sperimentazione con tutti i tipi di nuovi materiali”, continua Claire Choisne. “Dal momento che Cofalit ha l’aspetto di un minerale, può essere tagliato e lucidato come una pietra nella forma sfaccettata del design Jack.” 

Questa giustapposizione tra preziosità estrema e un cosiddetto “materiale finale” esprime l’essenza stessa della Maison Boucheron:  ampliare i limiti dell’innovazione e fare uso dei progressi tecnici del tempo per creare gioielli che siano ricchi di  significato e fortemente creativi.

Yvonne Scio – “La Temperanza”, un video scritto e diretto da Peppe Tortora

Yvonne Scio interpreta “La Temperanza”, un video scritto e diretto da Peppe Tortora.

E’ il secondo di una serie in cui il nostro regista Peppe Tortora, cucirà su misura, come un sarto un abito taylor-made, su ciascun attore intervistato per SNOB, una storia.

Lasciandosi ispirare dalle caratteristiche di ciascun talent, Tortora racconta la sua visione del cinema e ci lascia, sempre, attraverso metafore e citazioni, una morale.

Buona visione.

La Temperanza

Finalmente una donna si libera dal controllo imposto dalla società. Le sue parole si liberano con il vento, che porta via senza controllo i dubbi sulla sua vita.

Credits:

Regia e sceneggiatura: Peppe Tortora
Protagonista: Yvonne Scio
Attore: Roman Chernetskyl
Costumi: Paola Ragosta
Supervisione costumi: Gianni Addante
Aiuto Regia: Jacopo Ciufoli
Assistenti regia: Annalisa Nuvelli, Valeria D’Elia
Make-up/Hair: Mariella Padula
Editor in Chief: Miriam De Nicolò
Prodotto da: SNOB
Ufficio Stampa: Lorella Di Carlo
Musica: composta e suonata da Peppe Tortora

Disegna le tue idee: l’Arte non ha Sbarre

La street art al servizio dei diritti umani e della libertà Arte, formazione e co-progettazione con le ragazze della casa circondariale di Rebibbia 

Sarà lo street artist Jorit a rappresentare il completamento del progetto Disegna le tue idee – L’arte non ha sbarre, dal 10-25 ottobre 2022 a Roma, con un’opera su un muro del quartiere del Quarticciolo, mentre dentro la Casa Circondariale di Rebibbia, saranno gli artisti Moby Dick e Barbara Oizmud a realizzare altre due opere in collaborazione con le ragazze della casa circondariale di Rebibbia. A partire dal 10 ottobre, infatti, saranno realizzate due opere all’interno dei muri del carcere di Rebibbia, ad opera di Moby Dick e Barbara Oizmud, mentre al Quarticciolo, in collaborazione con il Comitato di quartiere e gli abitanti, verrà realizzata un’opera del celebre street artist, napoletano conosciuto a livello internazionale Jorit. Tutte e tre le opere murarie saranno incentrate sui diritti umani, in particolar modo su quelli delle donne, in favore del rispetto della persona, dell’autodeterminazione e della libertà. Il progetto, vincitore del bando Vitamina G della Regione Lazio, è realizzato da LiberaMente, associazione guidata dall’attivista Leonardo Maria Ruggeri Masini, impegnata nel fornire a tutti i mezzi per proporre e realizzare progetti e campagne che favoriscano la crescita della società e quella personale, e coordinato da Oriana Rizzuto, curatrice di progetti culturali legati alla street art e ai diritti umani per MArteSocial. Il progetto è un percorso di arte ed educazione artistica con le detenute della casa circondariale di Rebibbia, ed è uno dei progetti speciali incluso all’interno della Biennale MArtelive 2022, contenitore multiartistico e multidisciplinare che ingloba progetti ed artisti nazionali ed internazionali che si svolgeranno a Roma e nel Lazio. Disegna le tue idee – Larte non ha sbarre, con il Patrocinio del Garante dei Detenuti del Lazio e in collaborazione con la casa circondariale di Rebibbia – sezione femminile, ha come obiettivo il portare l’arte e la cultura in quei luoghi in cui donne e uomini, privati della temporanea libertà, abbiano tuttavia la possibilità di un nuovo tipo di formazione e di sperare in un futuro migliore, in un percorso di crescita personale e artistica che potrà costituire una leva positiva una volta terminata la pena detentiva. 

Portare l’arte all’interno del carcere, attraverso laboratori, confronti, lezioni pratiche e sviluppo di nuove idee creative: questo è stato il primo vero obiettivo del progetto, con la creazione di bozzetti che gli artisti selezionati ricreeranno per loro, sia all’interno che all’esterno del carcere, sottolineando il fatto che le loro idee avranno vita al di fuori e che saranno all’esterno ad aspettarle. L’Associazione LiberaMente ha riunito insieme artisti, criminologi e volontari in modo tale da strutturare laboratori artistici per le detenute del carcere, che fossero un momento di crescita e di costruzione di relazione non solo con le ragazze del carcere ma anche tra gli artisti e i professionisti coinvolti, e tra questi e giovani volontari dell’associazione. I giovani hanno avuto modo di scoprire la vita in carcere, lontana da quella mostrata da film e serie tv, comprendendo l’importanza di vivere in modo equilibrato la vita quotidiana, evitando comportamenti al limite che possano compromettere la loro libertà. Ogni incontro ha accostato un artista/docente e un sociologo/assistente sociale, oltre che un giovane dell’associazione. Grazie alla sociologa e criminologa Wilma Ciocci, che ha seguito da vicino tutte le attività, infatti, anche i volontari dell’associazione da questa esperienza hanno avuto l’opportunità di fare un percorso di avvicinamento e formazione professionale con l’obiettivo di avviare e proseguire, a loro volta, un percorso lavorativo in questo ambito. Alla fine di questi workshop, gli artisti, Jorit, Moby Dick e Barbara Oizmud, realizzeranno altrettanti murales due all’interno dell’istituto penale di Rebibbia e l’altro all’esterno, nella borgata Quarticciolo, ispirati alle idee, ai disegni, ai bozzetti eseguiti dalle detenute durante i laboratori. I laboratori sono stati tenuti da Moby Dick e Barbara Oizmud che, in otto mesi di incontri, hanno avuto come risultato la creazione di ritratti, paesaggi, sogni, paure. Sono mesi che le ragazze di Rebibbia aspettano con desiderio l’appuntamento settimanale per mettersi alla prova su nuove tecniche e nuovi modi di esprimersi attraverso l’arte. Le giovani, alla fine del progetto, hanno realizzato dei bozzetti, da cui sono stati sviluppati i temi dei murales che Moby Dick e Barbra Oizmud hanno ripreso e riadattato, in linea con il loro stile espressivo per i murales all’interno dell’istituto. Il murale di Jorit, invece, pensato per una donna simbolo di lotta per i diritti dei più deboli, sarà dedicato alla politica, sociologa e attivista brasiliana Marielle Franco (Rio de Janeiro, 27 luglio 1979 – Rio de Janeiro, 14 marzo 2018) assassinata a causa del suo impegno di attivista. L’idea è nata anche grazie ai racconti delle giovani detenute e ai temi sui diritti umani affrontati durante i laboratori. Il Presidente di LiberaMente, Leonardo Ruggeri Masini, ha dichiarato in merito: “Questo è un progetto realizzato in rete con tutte le categorie coinvolte nel mondo delle istituzioni penitenziarie, dalla magistratura alle istituzioni, dalle associazioni alle donne private delle libertà, dai cittadini agli esperti; l’unico obiettivo è quello di dare concreta attuazione al principio della funzione rieducativa della pena. Attraverso l’arte LiberaMente ha voluto offrire l’opportunità alle detenute di apprendere un mestiere ed esprimere idee e ambizioni, superando i limiti delle sbarre del carcere”. Conclude il Presidente: “Rivelante è l’esteso coinvolgimento dei giovani che, colpiti dall’ambiente carcerario e spogliato questo luogo dalle suggestioni impresse nei film e nei romanzi, sono diventati coscienti dell’importanza di mantenere comportamenti responsabili nella quotidianità. L’arte non ha sbarre ha evidenziato l’importanza di mostrare ai giovani gli ambienti carcerari come strumento fondamentale per la prevenzione dei crimini nella società”. 

Il progetto è stato promosso nell’ambito del programma GenerazioniGiovani, finanziato dalle Politiche Giovanili della Regione Lazio con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù – che propone un modello di co-progettazione tra istituzioni, magistratura della pena e terzo settore al fine di programmare politiche rieducative dei detenuti che si basino sul vettore dell’espressione culturale. Questo progetto punta ad abbracciare la funzione rieducativa della pena, inserendosi nell’ambito della progettazione, esecuzione e monitoraggio delle politiche e delle attività rieducative a essi riservate, mettendo in luce opportunità e criticità dell’attuale sistema penitenziario italiano. Il progetto intende inoltre unire la valorizzazione della persona allo sviluppo della sua autonomia, coerentemente con la vocazione dell’art. 27 della Costituzione, andando nella direzione di un re/inserimento sociale. La premessa che ispira Larte non ha sbarre è che dimensione culturale e dimensione sociale siano legate a doppio filo e possano esercitare un impatto positivo sulla vita degli individui e delle comunità. È ormai ampiamente riconosciuto che l’esclusione culturale può alimentare le altre dimensioni dell’esclusione (razzismo, xenofobia, antisemitismo, violenza contro le donne e tutte le forme di intolleranza basate su presupposti razziali, linguistici, religiosi, sessuali, nazionali o etnici). 

LUBELLO FIRENZE, IL NUOVO BRAND DI CALZATURE TRA SEDUZIONE E LUSSO

Tecnologia e abilità artigianale si fondono e si confrontano nella collezione donna Lubello. Ispirate dagli scatti di Helmut Newton, le scarpe firmate Lubello Firenze sintetizzano l’eleganza e il glamour di quelle immagini in un viaggio nella sensualità femminile. Realizzate a Firenze, nel cuore della pelletteria, il brand varia dalle décolleté in vernice al sandalo gioiello fino allo stivale morbido e alla sneakers stringata.

HERITAGE

Italiana Heritage: Elegance and Passion

Ogni modello è interamente realizzato a mano in Italia in collaborazione con il nostro team di artigiani, dove vantiamo una tradizione di oltre due secoli nell’artigianato femminile e maschile. “L’idea era quella di creare una collezione in cui non fossero imposti limiti al mio spirito creativo, e nel disegnarla ho voluto esclusivamente i pellami più pregiati e costosi che esistono oggi”. Lubello si basa sul desiderio costante di sperimentare nuovi materiali, selezionando esclusivamente tessuti e pelli di alta qualità dai migliori fornitori d’Italia, e sviluppando rigorosamente il prodotto con i processi tradizionali italiani, 100% fatti a mano. Lavoriamo a stretto contatto con i più esperti artigiani, seguendo personalmente ogni fase del processo produttivo, alla ricerca della perfezione assoluta e della massima qualità. La collezione donna è stata concepita per offrire al pubblico la massima esperienza di lusso e qualità.

STORIES

Get inspires by the charmig and dynamic atmophere of the Lubello world

DIVINE COLLECTION

Seduction and Luxury

DIVINE

C’è Helmut Newton nascosto nelle scarpe della collezione donna Lubello. C’è l’occhio fotografico che ha immortalato affascinanti modelle in atmosfere di seduzione e lusso. Magiche quelle immagini! Tra la fine dei Settanta e gli inizi degli Ottanta quegli scatti in rigoroso bianco e nero erano il trionfo della visione, della bellezza, di un sogno sempre più in bilico tra ironia e passione. Cosa resterà di questi feticci di una rivoluzione sociale? Certamente le foto degli scultorei corpi e degli incantevoli volti di dive come Brigitte Nielsen, Charlotte Rampling, Grace Jones, Catherine Deneuve e Isabelle Huppert. Ma tornano alla memoria anche quegli aguzzi tacchi a spillo che accompagnavano il passo delle bellissime. Era proprio la scarpa ad accomunare le foto come una firma dell’artista, a segnare gli scatti, a dare ancor più slancio e vigore a figure femminili dalle proporzioni straordinariamente armoniche. La seduzione parte dalla scarpa, anche su un corpo nudo. Parte dallo stupore. Tecnologia e abilità artigianale si fondono e si confrontano nella collezione donna Lubello. Sono scarpe da sera in vernice con tacco in acciaio 105 mm, arricchite da pietre di zirconia. Sono sculture da indossare. Quei tacchi sono raffinati come colonne di un tempio greco, ma sono armi affilate per una seduzione che trafigge il cuore, come una stilettata. Eleganza e glamour partono dalla scarpa, è il punto di partenza di un disvelamento, di un viaggio nella personalità femminile. Le scarpe della collezione donna Lubello sono icone di questo tempo, di un tempo che è risveglio e ripartenza, che è rigenerazione. La donna è la protagonista di un mondo nuovo, è lei che è chiamata a essere divina. E allora un tuffo al passato in omaggio a Helmut Newton, ma tanto futuro da costruire, passo dopo passo. Ovviamente. 

THE DESIGNER

Luca Lubello è il fondatore e Direttore Creativo del brand. È uncreative designer che, concluso il suo percorso di studi in fashion design nel 2009, ha avviato la propria carriera nel mondo delle calzature lavorando come assistente per Alessandro Gaggio, Ernesto Esposito. Ed allora ha scoperto le proprie visioni da applicare al mondo delle calzature e deciso di crescere e perfezionare le sue tecniche di design e artigianato originali e visionarie. Dopo esperienze significative negli uffici creativi di Salvatore Ferragamo e Max Verre, Lubello si trasferisce nel 2012 a Firenze per contribuire alla nascita e allo sviluppo del marchio Louis Leeman, che arriva in poche stagioni a essere ritenuto competitor diretto dei brand più rilevanti del luxury footwear. Durante il periodo fiorentino collabora, inoltre, con marchi prestigiosi quali Casadei e Mary Katrantzou. Firenze rappresenta un mix unico di bellezza, arte, architettura: uno scrigno perfetto in cui Lubello decide di stabilirsi in pianta stabile e, nel 2019, di avviare il proprio progetto personale.

Il bouclè di 57London per l’Autunno-Inverno 2022-23 

Per la collezione Autunno-Inverno 2022-23 57London presenta una selezione di capi in lana bouclè: cappotti mini e maxi, gonne longuette, short e abiti dalle linee sobrie ed essenziali vengono declinati in una sofisticata palette che alterna i toni delicati del verde menta all’eleganza del color vinaccia. La collezione, interamente realizzata nei laboratori della Brianza e in provincia di Bergamo da artigiane italiane di lunga esperienza, è espressione del più autentico Made in Italy per la cura nei dettagli e la qualità dei tessuti. La selezione di capi in lana bouclè è disponibile su www.57london.com.

About 57London

57London è un brand dall’allure effortless chic che reinterpreta i codici del lusso contemporaneo. Dedicato a una donna dinamica e forte, una moderna viaggiatrice, una globetrotter nell’era dell’interconnessione globale. La donna 57London porta con sé una valigia leggera in cui custodisce pochi ma pregiati outfit. Lo stile trasversale si adatta a un range di età molto ampio anche se si distingue per un tocco distintamente giovane e cosmopolita. Un tributo al lifestyle londinese che si muove di pari passo alle radici italiane di Arianna Nicoletti, designer del brand e che vengono enfatizzate dall’utilizzo delle migliori materie prime e finiture Made in Italy.

Genesi del nome

(fifty-seven London)

Londra è la città in cui Arianna Nicoletti ha fondato il suo marchio. È il luogo in cui ha creato e presentato la sua prima collezione FW/17. Londra è stata una fortissima fonte di ispirazione per Arianna e il suo brand, il tributo nella scelta nome è stato un passaggio naturale. Così è nato il marchio 57London.

“L’oro bianco di Sesto Fiorentino” – Opere del Settecento dal Museo Ginori

SESTO FIORENTINO – In attesa della riapertura della sede del Museo Ginori, una selezione di quarantacinque opere della sua collezione permanente torna temporaneamente visibile all’interno dello stesso edificio che fino agli Anni Cinquanta ospitava la Manifattura Ginori e il suo museo. Tra le opere d’arte e gli oggetti d’uso protagonisti di questa piccola ma preziosa esposizione, il busto in porcellana di Carlo Ginori, sculture per l’apparecchiatura della tavola, il “museo delle terre” e le maschere originali per i caratteristici decori “a stampino”. Curata da Andrea Di Lorenzo, Oliva Rucellai e Rita Balleri, la mostra è organizzata dalla Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia in collaborazione e con il sostegno del Comune di Sesto Fiorentino.

L’ingresso è libero negli orari di apertura della biblioteca (telefono 0554496851).

“Quella del Museo Ginori è una storia straordinaria – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -. Una storia iniziata quasi trecento anni fa grazie al marchese Carlo Ginori che nei secoli ha raccontato al mondo cosa vuol dire fabbrica della bellezza e al tempo stesso museo d’impresa oltre che museo del lavoro, un unicum che racconta la storia artistica, sociale ed economica della più antica manifattura di porcellana ancora attiva in Italia che ha pochi paragoni al mondo. Sono pertanto orgoglioso e felice di inaugurare una mostra che con le sue quarantacinque opere che fanno parte della meravigliosa collezione permanente, dà un saggio della magnificenza della produzione settecentesca della Manifattura di Doccia, patrimonio culturale e pezzo irrinunciabile dell’identità locale che è giusto e direi doveroso raccontare oltre che estremamente affascinante. Ammirare le opere esposte è come fare un viaggio lungo i sentieri dell’evolversi degli stili artistici, del costume, della scienza, delle tecniche produttive e dell’imprenditoria, che ripercorrono la storia della trasformazione di un’invenzione scultorea in una porcellana”.

“Accogliamo i primi passi della Fondazione e questa mostra nei luoghi che videro la nascita della Manifattura – commenta il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi -. È un’emozione e motivo di grande soddisfazione per il nostro Comune tornare ad ammirare una parte ancora piccola, ma importante dell’immenso patrimonio artistico del Museo. Questa mostra è solo un assaggio del patrimonio straordinario racchiuso negli spazi di viale Pratese, spazi che presto dovranno tornare ad aprirsi alla nostra città”.

“La mostra, realizzata grazie al fattivo sostegno del Comune di Sesto Fiorentino, è stata resa possibile dalla stretta collaborazione tra la Direzione regionale musei della Toscana, che mantiene la proprietà e la tutela delle collezioni, e la Fondazione Ginori, un proficuo rapporto che ha già reso possibile molte attività di conservazione, restauro e valorizzazione delle splendide opere Ginori” – spiega Stefano Casciu, Direttore regionale musei della Toscana.

L’iniziativa, dal significativo titolo L’oro bianco di Sesto Fiorentino, ritorna alle origini della manifattura e all’importanza del contesto territoriale in cui è nata e si è sviluppata e per questo segna un’altra tappa non solo nella direzione di una costante e regolare attenzione alla conservazione delle opere ma anche nel coinvolgimento di altri soggetti pubblici e privati, in particolare quelli che insistono sul territorio, per giungere tutti insieme alla restituzione al pubblico del Museo e delle sue collezioni”.


Percorso espositivo


Carlo Ginori e le origini della Manifattura 
Affascinate dalla bellezza delle porcellane giunte dall’Oriente attraverso le Compagnie delle Indie, le corti d’Europa ne celebrarono la magnificenza elevandole a elemento identificativo dello status sociale di chi le possedeva. È sull’onda di questo interesse che nel 1737 il marchese Carlo Ginori diede avvio alla sua pionieristica impresa. 

A ricordare il fondatore della manifattura è la traduzione in porcellana del busto scolpito nel 1757 per il suo monumento funebre, collocato nella Cattedrale di Livorno, città di cui fu governatore dal 1746. 

Il Museo delle Terre
I vasi del cosiddetto Museo delle Terre testimoniano le ricerche condotte negli anni Quaranta del Settecento da Carlo Ginori e da alcuni eruditi fiorentini, tra cui il medico e naturalista Giovanni Targioni Tozzetti, per trovare minerali meno costosi del caolino da impiegare nella preparazione dell’impasto della porcellana. 

Esperimenti e prove All’epoca della fondazione della manifattura, i procedimenti tecnici necessari per produrre la porcellana erano sconosciuti in Toscana. Carlo Ginori si era avventurato in un campo nuovo e irto di difficoltà, che richiese anni di ricerche e di prove. Le tazzine, i piccoli vassoi e la placca con il doppio ritratto esposti in mostra testimoniano lo sforzo e le sperimentazioni compiute nel primo periodo per mettere a punto le varie fasi di fabbricazione, dalle ricette per impasti, vernici e colori, alle tecniche di foggiatura, decorazione e cottura. 
Uno dei primi decori in uso a Doccia è noto come ‘stampino’. L’espressione indicava l’impiego di una maschera traforata, in carta o in pelle d’agnello, simile uno stencil. Di facile esecuzione, il decoro ‘a stampino’ consentiva di ottenere rapidamente risultati di piacevole effetto, offrendo al contempo una brillante soluzione al problema della carenza di pittori esperti. 

Il decoro a paesaggi
L’arte della pittura su porcellana viene introdotta a Doccia da Karl Wendelin Anreiter, pittore originario di Bolzano che Carlo Ginori riesce a sottrarre alla manifattura viennese Du Paquier. Anreiter rimarrà al servizio della fabbrica Ginori dal 1737 al 1746. Tra i suoi compiti c’era anche quello di istruire i lavoranti. 
Gli espressivi paesaggi dai forti chiaroscuri e dall’aspetto selvaggio che decorano i vasi esposti in mostra sono eccezionali sia per dimensioni che per qualità esecutiva. 

Il gusto antiquario
Fortemente influenzato dai viaggiatori del Grand Tour, fino agli anni Settanta del Settecento il gusto antiquario si orientò verso una riproduzione in scala al vero delle sculture antiche maggiormente apprezzate. Nell’ultimo trentennio del secolo si assiste invece a un crescente interesse verso le riduzioni di queste sculture, riunite anche in serie e destinate all’arredo di studioli, consoles, camini o alla decorazione di apparecchiature di tavole. Questo fenomeno, definito modernamente “industria del Mission, governance, visual identity and a website: the Ginori Museum tells its story souvenir” influenzò anche la manifattura Ginori, che fin dagli anni Quaranta del Settecento aveva dimostrato particolare attenzione verso l’arte antica, come rivela la realizzazione di copie di statue all’epoca conservate nelle principali collezioni romane e nelle Gallerie degli Uffizi. Tra queste spicca la Venere de’ Medici, esposta in mostra insieme al relativo modello in gesso per consentire ai visitatori di cogliere il considerevole ritiro (del 12-14%) a cui è sottoposta la porcellana dopo la cottura a 1400° C. 

Sculture per la tavola
In mostra sono esposte anche graziose e variegate composizioni, databili intorno alla metà del Settecento, che avevano la funzione di apparecchiatura per tavole da dessert. Tra queste, i gruppetti in policromia d’ispirazione arcadico-pastorale raffiguranti scene campestri, maschere di Arlecchino e Arlecchina tratte dalla Commedia dell’Arte con la funzione di rinfrescatoi per bottiglie e un’alzata con il tritone che sorregge sulla testa una conchiglia, evidente allusione alle fontane fiorentine commissionate dai Medici, a cui il marchese Ginori rende omaggio. 
Particolarmente degna di nota è anche la serie degli ‘orientali’, una delle più riuscite prodotte a Doccia. 
Era costituita da ventiquattro personaggi in costumi di diversi popoli dell’Impero Ottomano, modellati intorno al 1760 a partire da due principali fonti iconografiche: una preziosa serie di tempere del pittore Jacopo Ligozzi – all’epoca nella biblioteca Gaddi di Firenze e oggi in parte pervenute al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi – e le incisioni tratte dal fortunatissimo Recueil Ferriol, una copia del quale è ancora oggi conservata nel fondo antico della biblioteca del Museo Ginori. 

La caffettiera: forme e decori
Le caffettiere, declinate in varie forme e ornate di diversi decori, raccontano la ricchezza formale e la perizia tecnica raggiunta dalla Manifattura Ginori già nel Settecento sia nel modellato che nell’ornamento. Tra le caffettiere in mostra, quelle con i “galli rossi”, così definiti nei documenti settecenteschi, sono la rivisitazione, attribuita al pittore della manifattura Ferdinando Campostrini, di un decoro giapponese della tipologia Imari. 

Il bassorilievo istoriato
Tra i decori settecenteschi della Manifattura Ginori il ‘bassorilievo istoriato’ è il più prezioso e caratteristico. Composizioni a soggetto mitologico, tratte da incisioni o da placchette metalliche, venivano riprodotte a bassorilievo in porcellana con appositi stampi e poi applicate a crudo alle pareti di tazze, caffettiere o altro vasellame. Erano vendute in bianco oppure finemente dipinte a mano in policromia e oro, come l’esemplare esposto in mostra. 

La maiolica in bianco e blu
La produzione di maiolica inizia a Doccia ancora prima di quella di porcellana. La sua fabbricazione richiedeva minori investimenti e le sue vendite portavano entrate sicure che aiutavano a sostenere i costi esorbitanti degli esperimenti sulla porcellana. Le maioliche esposte in mostra esemplificano la produzione più sofisticata della manifattura Ginori. I ricchi ornati in bianco e blu rivelano l’influenza dei manufatti francesi di Rouen e Nevers, che a loro volta si ispiravano alla porcellana cinese. 

La Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia
Costituita il 19 dicembre 2019 su iniziativa del Ministero della Cultura, insieme alla Regione Toscana e al Comune di Sesto Fiorentino, la fondazione ha lo scopo di conservare, catalogare, studiare, comunicare ed esporre la sua ricchissima collezione di manufatti ceramici e di rendere il suo straordinario patrimonio artistico, storico, sociale ed economico un bene davvero comune, accessibile e inclusivo.

Il Museo Ginori
Nato insieme alla Manifattura di Doccia e all’interno degli edifici destinati alla produzione, il Museo Ginori è stato per oltre duecentocinquanta anni un museo d’impresa, pensato dal fondatore, il marchese Carlo Ginori, come il contenitore privilegiato della bellezza che la sua fabbrica era in grado di creare.
Il Museo custodisce tre secoli di storia del gusto e del collezionismo, rappresentando un unicum a livello internazionale grazie alla ricchezza e alla continuità storica del suo patrimonio, eredità della più antica manifattura di porcellana ancora attiva in Italia.

Notificata come complesso di eccezionale interesse storico-artistico e archivistico dal 1962, la sua collezione comprende quasi 10.000 oggetti in porcellana e maiolica databili dal 1737 al 1990, modelli scultorei, documenti cartacei e disegni, una biblioteca storica, una biblioteca specialistica e una fototeca.
Nel 2017 lo Stato acquista il museo, che dal 1965 ha sede in un edificio progettato dall’architetto Pier Niccolò Berardi, e le vastissime collezioni artistiche ed archivistiche già di proprietà della ex azienda Richard Ginori. Il museo è entrato così a far parte del sistema museale nazionale gestito dal Ministero della Cultura ed in particolare dalla Direzione regionale musei della Toscana, che ha intrapreso complessi e lunghi lavori di recupero e di ristrutturazione dell’immobile, ormai storico, e il rinnovamento dell’allestimento museale. A seguito della istituzione della Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia è stato anche avviato un processo, ancora in corso, che ha portato al passaggio in uso alla Fondazione del patrimonio di beni mobili.

(Foto di copertina) Manifattura Ginori, inv. 928

Durante la vendita serale 20th Century and Contemporary Art di Phillips a New York passeranno al martello le opere seminali di Andy Warhol provenienti dalla collezione della famiglia Warhola

Il primo autoritratto di Warhol sarà venduto il 15 novembre insieme ad una rappresentazione della sua casa d’infanzia. Entrambe le opere furono realizzate quando l’iconico artista studiava alla scuola d’arte.

In occasione del vendita serale 20th Century & Contemporary Art di novembre a New York, Phillips batterà all’asta i primi due dipinti di Andy Warhol: Nosepicker I: Why Pick on Me (The Broad Gave Me My Face But I Can Pick My Own Nose) Living Room, entrambi realizzati durante gli ultimi anni dell’artista al Carnegie Institute of Technology (ora Carnegie Mellon University). Eseguite nel 1948 e indicative del genio che sarebbe diventato, queste incredibili reliquie di uno dei più grandi visionari del XX° secolo sono rimaste presso famiglia dell’artista per oltre settant’anni, fino ad ora. Prima della vendita di New York del 15 novembre, i due dipinti saranno presentati a Southampton, Los Angeles, Londra e Parigi.

James Warhola, nipote di Andy Warhol, ha dichiarato: “Questi due dipinti sono stati da sempre parte preziosa della collezione della nostra famiglia e hanno dato grande gioia a me e ai miei fratelli nel corso degli anni. Essendo stati esposti in tutto il mondo – da Pittsburgh a Parigi – è stato meraviglioso vedere come questi due dipinti commuovessero le persone di tutto il mondo, consentendo loro una connessione più personale con nostro zio. Questi due quadri trasmettono le sue aspirazioni di giovane studente d’arte che vuole diventare un artista raffinato. Ho sempre detto: ‘prima che ci fosse la lattina di zuppa Campbell, c’era Nosepicker!’. Spero che questi quadri possano portare ai loro prossimi proprietari la stessa felicità che hanno portato a noi “.

Robert Manley, Vice Presidente e Co-Head of 20th Century & Contemporary Art , ha dichiarato: “Siamo onorati che la famiglia Wharola ci abbia incaricati di vendere queste opere che forniscono una visione senza precedenti della vita e dello sviluppo di uno degli artisti più innovativi del XX° secolo. Mentre Living Room offre uno sguardo unico sull’infanzia di Warhol, Nosepicker I è riconosciuto come il primo autoritratto di Warhol mai realizzato. Probabilmente si tratta dell’inizio della sua fascinazione per la ritrattistica, che è rimasta viva per tutto il corso della sua carriera. Queste opere seminali rappresentano un momento importante nello sviluppo della pratica artistica di Warhol e, di conseguenza, nello sviluppo del mondo dell’arte del dopoguerra”.

MTOF PRESENTA REALTA’ SECONDE EXPERIENCE

La topografia aziendale ha traslocato: le sue mille facce e i suoi mille oggetti – da quelli grandi a quelli minuziosi – hanno trovato un nuovo indirizzo. Le rocche di filati sono diventate montagne, altipiani, nuvole si sono addensate in prototipi e capi nel mezzo del processo creativo. Immagini si fondono e si coagulano, si incontrano, scontrano, volti e cose, oggetti che guardano persone, persone che fotografano oggetti.

L’esperienza di Realtà seconde è stata concepita e curata dalle due creative director di MTOF, Eleonora Abbate e Alessia Berlaldin, per raccontare la loro esperienza di brand legato a doppio filo alla realtà aziendale di MF1. Gli artisti presenti all’interno del progetto, sono stati selezionati dal brand per interagire con il suo universo e raccontarlo attraverso le loro opere. Artisti come i sound designer Furtherset e Giovanni Dinello, accompagnati dagli scatti di Stefania Zanetti e Matteo Bellomo e dai video dei gruppi di ricerca visiva de LASTANZA e Tetau.

Due le installazioni concepite dal team del brand per raccontarsi: la prima consiste nei tre Organicostruiti assemblando picchi e montagne di rocche di filati, a rappresentare il cuore pulsante del brand e la ricerca minuziosa con cui vengono selezionati i filati tra la grande quantità di quelli di scarto e come vengono trasformati nelle collezioni del brand. La seconda è una serie di prototipi e prove appartenenti appartenenti alla S/S23 “Estasi momentanea”, volutamente scelti per rappresentare non il processo creativo concluso, ma la costante apertura e l’estrema cura al dettaglio con cui il brand si rapporta al progetto.