CETTINA BUCCA SS23, DE GUSTIBUS

“De gustibus” è il tema ispirazionale della nuova collezione SS23 di Cettina Bucca.

Con leggerezza e allegria caratterizza il “gusto” e l’aspetto dei look, rimanendo sempre fedele all’inconfondibile essenza stilistica e di identità del brand.

Il cibo pur essendo un bisogno primario e vitale dell’essere umano, va oltre la solita scontata funzione di carburante per il corpo poiché è anche beneficio, bellezza ed ispirazione.

Un gesto naturale come il mangiare diventa un gesto culturale, creando un momento che diventa un piacere sociale legato alla convivialità, alla condivisione dei pasti e alla conversazione che lo accompagna; quello stesso piacere che da necessità si è trasformato in conoscenza, in valorizzazione del cibo attraverso la sua elaborazione culinaria e cultura gastronomica.

Il consumo del cibo è l’espressione di scelte, di comportamenti, di atteggiamenti che sono stati definiti dagli individui nel corso della loro storia. L’uomo vuole che il suo cibo non sia solo “buono da mangiare”, ma vuole anche, citando Lévi-Strauss, che sia “buono da pensare”, perché fra tutte le cose di cui ci nutriamo vi sono anche le idee.

La collezione esplora in maniera giocosa e leggera il tema che esprime la sua massima espressione negli abiti estivi, svolazzanti e leggeri. Linee ampie, morbide oppure strizzate in vita da tagli strategici, capi adatti a tutte le personalità, colori vivacissimi e stampe piccole e grandi si mescolano tra di loro veicolando un unico messaggio: il cibo è fondamentale per restare in salute ed è prezioso per ciò che esso rappresenta.

La precisione e la sartorialità dei tagli vengono affiancate dalle esclusive stampe che rendono i tessuti personalizzati e dinamici, testimoniando l’artigianalità e la cura sartoriale che contraddistingue da sempre il brand. I tessuti scelti sono naturali e in piccola parte anche riciclati, provenienti da aziende ecosostenibili e green.

I colori brillano luminosi e si armonizzano mescolandosi tra di loro in una briosa tavolozza. La sensualità e la delicatezza delle linee caratterizzano i capi romantici dalla forte identità senza rinunciare al perfetto connubio fra confort ed eleganza, praticità e stile. 

I foulard sono come sempre un must have e le loro stampe mostrano gli innumerevoli modi in cui possono essere indossati.

IN MY NET

PHOTO: GIORGIO Z GATTI

STYLIST: MARTINA RIEBECK

MODEL: ANGELIKA MACIOLEK @ NEXTMODELS

HAIR: CRISTINA CROSARA @ GREENAPPLEITALY

MAKEUP: CLAUDIA MARCHETTI @ REPOSSI

Un sensuale reticolato sulle gambe, destinato a far cadere gli uomini in trappola; sono le calze a rete, accessorio iper-sessualizzato che gioca il suo ruolo sull’ambiguo Vedo / Non vedo.

Cappello in paglia nera MONTEGALLO
Trench doppiopetto blu notte VIÈN
Stivali con stampa cocco SERGIO ROSSI 
Sandaletto in raso di seta con ricami di swarovski GIUSEPPE ZANOTTI
Calze a rete WOLFORD
Trench doppiopetto blu notte VÌEN
Calze a rete WOLFORD
Anello e pendente MARCO VALENTE HIGH JEWELRY
Borsa in pelle ROGER VIVIER
Occhiali da vista TOM FORD
Body in tweed NUMERO 21
Calze a rete WOLFORD
Borsa in pelle ROGER VIVIER
Décolleté in pelle bianca GIANVITO ROSSI
Occhiali da vista GUCCI
Abito in pizzo arricciato ALESSANDRA GALLO
Calze a rete WOLFORD
Sandaletto ricoperto di swarovski CASADEI 
Anello e bracciale MESSIKA
Calze a rete WOLFORD

Corsetto

Introdotto nel 1500 da Caterina de’ Medici in Francia, il corsetto viene adottato dalle donne di corte per appiattire il ventre e rendere più tondi i seni.

È l’indumento femminile per eccellenza; quello con la circonferenza più piccola è appartenuto alla principessa Sissi e misurava 50 cm.

PHOTO: ROGER CORONA

STYLING: VALERIA ALAGGIO

ART DIRECTOR: ROBERTO DA POZZO

MAKEUP: ALIOSCIA MUSSI

HAIR: ADRIANA GIFFONI

MODEL: MAIA GELATI (ABC MODEL)

Velo VINTAGE
Corpetto LA LORY 
COSTUMI TEATRALI
Corpetto LA LORY 
COSTUMI TEATRALI
Coulotte STYLIST OWN
Velo VINTAGE
Corpetto SUSANNA BEGGIO
Guanti STYLIST OWN
Coulotte JADEA
Velo VINTAGE
Corpetto LA LORY COSTUMI TEATRALI
Coulotte JADEA
Velo VINTAGE
Collana ZARA
Corpetto DOLCE & GABBANA 
Coulotte STYLIST OWN
Guanti VINTAGE
Velo VINTAGE
Corpetto FLAVIA MARDI
Guanti FLAVIA MARDI
Body e Coulotte INTIMISSIMI
Velo VINTAGE
Corpetto LA LORY COSTUMI
Coulotte YAMAMAY

Mumm Grand Cordon Kraft Box

Gli ideali di sostenibilità sono per la Maison Mumm azioni ‘feconde’ e non sterili concetti astratti. La certificazione HVE, la politica zero pesticidi, l’attenzione alla biodiversità e il programma di viticoltura rigenerativa, sono alcuni dei tasselli strategici di un percorso consapevole e pionieristico. Oggi, per le festività natalizie, con Mumm Grand Cordon Kraft Box la Maison vuole ribadire che il lusso è strettamente intrecciato all’attenzione per il pianeta. Un messaggio chiaro, una posizione forte e risoluta che si traduce in una box dalla matericità naturale,deliberatamente grezza, consapevolmente essenziale, terribilmente contemporanea, e per questo assolutamente di grande fascino.Realizzata in carta per il 93% riciclata, 100% riciclabile, la Mumm Kraft Box riduce l’uso di inchiostri e azzera l’utilizzo di plastica. Charme etico per una bellezza concreta, naturale estensione della sofisticata cuvée che racchiude: il Mumm Grand Cordon. Coerente con l’affermazione che la sostenibilità è un dovere e non un’etichetta, ecco sparire completamente l’etichetta frontale dalla bottiglia, la cui identità è garantita da un graffio rosso, il nastro emblema della Maison. Un decoro innovativo di grande effetto visivo. La bottiglia, realizzata in vetro riciclato, è una delle più leggere al mondo: 835 grammi per 750 milligrammi di esuberanti bollicine.

Mumm Grand Cordon Kraft Box: quintessenza del lusso, raffinato vocabolario sostenibile, risponde al nostro desiderio di autenticità e purezza mettendoci in sintonia con uno stato emotivo di piacere e godimento.

L’assemblage comprende più di 100 cru, per un vino audace e ricco che sa bilanciare superbamente la forza e la struttura del Pinot Noir, l’eleganza e la mineralità dello Chardonnay e le note fruttate del Meunier. Una parte dei vini di riserva di questa cuvée viene invecchiata in tini di rovere, per raggiungere una complessità aromatica di grande interesse. Di un giallo paglierino brillante, bollicine raffinate testimoniano l’eleganza e la dinamica dello champagne.Mumm Grand Cordon rivela aromi di vaniglia, caramello e frutti tropicali gialli tra cui spicca l’ananas. Il gusto è rotondo con una freschezza precisa che testimonia la complessità del vino. Finale persistente ma mai tagliente.

https://www.mumm.com/it-it/

Ripristina la struttura proteica del capello con il trattamento Repair di Professional By Fama

I capelli risentono molto del cambio stagione: oltre alla fisiologica caduta dei capelli è possibile notare anche una perdita di lucidità e di morbidezza. 

Il trattamento professionale Repair consente di ripristinare la struttura proteica del capellobasandosi sulla tecnologia Keraoil che viene termoattivata da un vaporizzatore ECO STEAM che veicola in profondità le sostanze attive, ovvero un mix personalizzato di cheratinaaminoacidioli di Argan e Macadamia che preserva l’integrità della cheratina prevenendone la rottura e ricrea il film lipidico attorno alla struttura del capello. 

Fin dal primo trattamento i capelli risulteranno più corposi, lucidi e morbidi al tatto. Pronti per il successivo trattamento di colorazione o decolorazione.


Repair è il frutto del costante lavoro di ricerca sviluppato nei laboratori e nei saloni di Professional By Fama, è un trattamento professionale che ricostruisce i capelli danneggiati. La magia inizia in salone, grazie alle mani esperte dei parrucchieri e si conclude a casa con Strong Essence Restorative Shampoo e Strong Essence Restorative Mask che nutrono, fortificano e proteggono la fibra capillare, mantenendo gli straordinari effetti rigenerativi.

Strong Essence Restorative Shampoo

Shampoo specifico per capelli trattati e danneggiati. Con estratto di Girasole e Keraoil, deterge e fortifica la struttura proteggendo la fibra capillare.

Strong Essence Reparative Mask 

Maschera per capelli trattati e danneggiati. Con estratto di Girasole e Keraoil, nutre e fortifica la fibra capillare.

RIVOIRE® COMPIE 150 ANNI

Piazza della Signoria si è accesa di “chocolate shock” per i festeggiamenti ufficiali dei 150 anni di Rivoire®, lo storico caffè di fronte a Palazzo Vecchio, aperto nel 1872 dal torinese Enrico Rivoire, già un beniamino di Casa Savoia quando trasferisce la sua nobile arte chocolatier da Torino a Firenze.

A 150 anni dalla sua fondazione, Rivoire®, nello storico caffè, oltre al cioccolato, ci si può trovare per sorseggiare cocktail originali creati da Elisa Randi, una fra le prime donne a Firenze ad imporsi in una professione prima prevalentemente maschile, che con mano sapiente costruisce autentici capolavori. Da Rivoire® ci si può fermare a cena, e sperimentare i raffinati menu creati dall’estro dello chef Luigi Incrocci, autore di una cucina legata al territorio e internazionale.

Oggi un nuovo logo ne esprime l’ unicità, firmando fra le nuove bontà, la linea Animal Lux, tavolette al cioccolato al latte National Arriba ripieno di monocru di nocciola, caramello salato e sfoglie croccanti, oppure al cioccolato Uganda fondente al 52%, ripieno di pistacchio e riso soffiato e tutte decorate con motivi animalier, alle quali si aggiunge il Lingotto Rivoire in raffinata limited edition celebrativa prodotta da cioccolato Uganda fondente al 52%, ripieno di cremino al gianduia e nocciole trilobate IGP intere. Alla festa tenutasi ieri sera, gli oltre 500 ospiti accolti da un grandissimo staff in elegante tenuta bianca, hanno potuto scoprire l’esclusivo cocktail chocolate martini, apprezzare la speciale terrina di fegatini con cioccolato bianco e tartufi, assistere allo spettacolare live show di un maitre chocolatier che creava sculture di cioccolato e ascoltare in sottofondo la voce “Drops of Chocolate” dell’artista Erica Occhiello accompagnata alla tastiera da Ivan Fortini.

Fra i protagonisti, anche cinque artisti dell’Accademia NEMO, che si sono applicati nella creazione di un’edizione limitata delle storiche Vedute con praline, gli iconici cofanetti Rivoire®, preziosi come scrigni, destinati a contenere le selezioni dei cioccolatini più pregiati e apprezzati.L’evento è stato un autentico e elettrizzante “chocolate shock”, come lo intende l’attuale proprietario Carmine Rotondaro, imprenditore colto ed esteta, che si è prefisso di custodire questo storico gioiello esaltandone l’eccellenza. Un’eccellenza Rivoire® che ha intenzione di esportare e consolidare nel futuro, perché merita di essere ovunque ci siano palati capaci di riconoscerla e apprezzarla.

Pomandère Primavera-Estate 2023: “IMPRONTE”

“Non lasciare tracce che il vento non possa cancellare, non adagiarti sui passi compiuti, non lasciarti trattenere, divaga per altri sentieri, rimettiti in cammino per cercare ancora. (Bruce Charwin)

La nuova collezione SS23 di Pomandère nasce dalle suggestioni di un “mare di sabbia”, increspato dalle sole linee tracciate dal vento. Un ambiente incontaminato, difficile e ricco di contrasti in cui l’impatto evocativo trapela in una collezione che coglie un sinergico punto di contatto tra concetti apparentemente distanti.

La collezione riconferma l’attenzione e la sensibilità verso il tema della sostenibilità, nella consapevolezza che ciascun individuo, al suo passaggio, lascia delle impronte, proprio come sulla sabbia. Le tinture completamente naturali vengono usate per tingere in modo consapevole i capi iconici realizzati in seta e in cotone, scegliendo tre nuovi colori 100% ecosostenibili: il giallo dei fiori di reseda, il verde della buccia di melograno e il lilla ricavato dal legno di campeche. Nei capi e accessori green, una bustina che contiene le materie prime utilizzate, ne testimonia l’origine sostenibile e ne sottolinea la ricchezza del messaggio.

Quattro toni illuminati da inaspettati riflessi di cromie, diventano le impronte caratterizzanti della collezione che Carlo Zanuso ha concepito con una forte ricerca dei tessuti e delle silhouette.

I toni dell’azzurro illuminati dal giallo vedono come protagonista il pijama realizzato sia in tessuti più quotidiani e cotonieri – come il micro gessato goffrato e la riga multicolore di popeline per abbinare la camicia con gli shorts – che in tessuti più preziosi e speciali – come il twill tinto pezza e il jacquard geometrico in viscosa lini piazzato, proposto con kimono e pantalone lungo nei colori dell’azzurro cielo. 

Il blu oceano colora il jersey e il popeline di cotone usato per realizzare il pantalone con il taglio sartoriale e pieghe davanti, e la gonna fluida in habotai di seta per un effetto più luminoso e attrattivo.

I toni del verde illuminati dal lime scelgono l’ispirazione safari enfatizzata nei tagli della manica, nell’applicazione di macro tasche e nell’utilizzo di cinture in vita.

I tessuti scelti sono il tencel fluido e opaco per il trench strutturato color kaki, nella texture a resca con effetto stropicciato ed irregolare. In questi toni troviamo anche la rinnovata proposta del denim, rivisitato nel colore grigio con lavaggio ”stone” a freddo che crea una tela sbiadita e tridimensionale. L’aspetto più polveroso ed etereo dei capi tinti naturalmente, cede il passo alla luminosità dei toni freschi dei rasi di seta e al beachwear da indossare anche per dei look sofisticati e ricercati.

toni del crema e del burro contaminati dal bruciato e dal nero rafforzano il tema del safari con il pantalone cargo a vita alta con cinturino regolabile da indossare con una camicia in popeline oversize. Questo mood è arricchito da una tuta corta strutturata in popeline di cotone con maxi tasche laterali color sabbia, un caftano gessato nei toni del burro e bruciato con nappine applicate. La stampa color burro e nero, in positivo e negativo, richiama la profondità dell’ombra dal tratto morbido e irregolare. Anche il pizzo color burro e nero dalla trama mossa, ricorda i movimenti sinuosi della sabbia nel danzante vortice mosso dal vento.

Nei toni dell’arancio e del lilla si trova la stampa tematica camouflage usata per realizzare il capospalla impermeabile outerwear tecnico, nella versione corto e lungo con coulisse e cappuccio. Questi capi tecnici vengono affiancati dai kimono e shorts in raso di viscosa, sull’ ispirazione di un pijama chic. La tuta a palazzo gialla sceglie, invece, il raffinato ed elegante shantung in lino increspato.

I tocchi di lilla tingono le felpe smanicate over in jersey e l’iconico outfit composto dalla camicia e dal pantalone a palazzo in habotai di seta. Completano questi toni il denim blu intenso, per il coat lungo con rever e la giacca più casual con tasche applicate e la maglieria in alpaca per un morbido cardigan drappeggiato.

I look dall’identità mai scontata sono completati dagli accessori che racchiudono lo stile timeless del brand.

Phillips presenta: ULTIMATE ELLEN VON UNWERTH

Immagine di copertina: Lovers, Karen Elson, Paris, 1997, Splendor in the Garden, Kate Moss, Miami, 1993, and The Red Baroness, Karen Mulder, Cannes, 1991.

Una selezione esclusiva di Polaroid inedite provenienti dall’Archivio di Ellen von Unwerth presentate in anteprima a Parigi e Londra il prossimo novembre.

Phillips è lieta di annunciare ULTIMATE ELLEN VON UNWERTH, una selezione esclusiva di 20 Polaroid uniche scattate dalla celebre fotografa Ellen von Unwerth. La maggior parte di questi lavori sono stati creati durante incarichi editoriali per pubblicazioni internazionali, tra le quali Vogue US, Vogue Italia The Face, negli anni ’90, il periodo d’oro delle top model

Gli scatti delle varie campagne pubblicitaria includono quello Paris Hilton per Guess nel 2004 e quello di Alessandra Ambrosio per Victoria’s Secret nel 2005. Questa mostra, che mette insieme gli scatti immediatamente riconoscibili di Ellen di donne forti, sensuali e giocose, sarà svelata in anteprima nelle gallerie parigine di Phillips dal 7 all’11 novembre. Le Polaroid verranno poi spedite a Londra per un’ulteriore anteprima pubblica che si terrà dal 16 al 22 novembre al civico 30 di Berkeley Square prima di essere battute durante l’asta Photographs il 22 novembre.

Esprimendo il suo entusiasmo per la presentazione delle Polaroid in anteprima esclusiva, Ellen von Unwerth delinea cosa significa per lei questa selezione di 20 Polaroid e perché ha scelto di collaborare con Phillips in questa anteprima mondiale: “Le polaroid occupano un posto speciale nella mia fotografia; Amo la spontaneità e l’energia che riescono a portare. Sono molto felice di presentare in anteprima le mie Polaroid, che sono in grado di offrire una percezione dei dietro le quinte di alcuni dei miei scatti più iconici, mescolati con celebrità e serie più recenti. Phillips è il partner perfetto per questa prima asta.”

“Questo è uno dei miei primi scatti di moda. Volevo esprimere la gioia di essere nella romantica città di Parigi. Così, ho fatto saltare la coppia su un trampolino e ho cercato di catturarli con l’angolo giusto in modo che possano essere visti con la Torre Eiffel.”

Ellen von Unwerth
Miss America, Claudia Schiffer, Saint Tropez, 1994
Estimate: £2,000-3,000

“Questo era per un servizio sul calendario di Claudia. Avevamo lei che interpretava 12 ruoli diversi, e uno di loro era basato su Zio Sam. Sfortunatamente, questo è uno degli unici che è sopravvissuto.”

“Questo è stato da uno dei primi scatti con la giovane Kate Moss, al fianco del redattore più sorprendente Grace Coddington. Stavamo correndo su e giù per la spiaggia per trovare una buona posizione, ma alla fine il mio spot preferito è diventato l’intimità della sua camera da letto.”

Ellen von Unwerth
Casting Kate, Kate Moss, Paris, 1995
Estimate: £2,000-3,000

“Questo è stato un servizio fotografico con Kate e l’editore Camilla Nickerson. Abbiamo immaginato Kate come una giovane attrice in Parigi, sognando una grande carriera. Ho amato l’effetto di averla lì nella vita reale e sullo schermo televisivo al stesso tempo. Ho scattato un sacco di Polaroid per catturare l’angolo migliore.”

“Questo è un servizio ispirato al film Sweet Charity. Avevo tutte le modelle più sexy del momento sul set.Naomi, Stephanie Seymour, Shana, Tatjana Patitz. C’era anche il mio futuro marito che rivestiva il ruolo di Big Spender. Tuttavia, non ero sicuro che fosse una buona idea, infatti mentre noi stavamo scattando, l’ho visto guardare tutte le ragazze sexy che hanno cercato di eccitarlo, proprio come nel film.”

Ellen von Unwerth
Car Wash, Paris Hilton, Los Angeles, 2004
Estimate: £2,000-3,000

“Questo scatto è stato realizzato alla fine di un servizio fotografico per Guess con Paris Hilton. Siamo stati un po’ selvaggi alla fine dello shooting perché abbiamo pensato che il modello era un po’ troppo accaldato, così Paris gli ha fatto una piccola doccia per raffreddarlo.”

IL CASHMERE RIGENERATO DI MALO

La ricerca e il costante impegno della maison fiorentina per una moda etica, sostenibile e circolare, ha portato alla creazione di capi uomo e donna realizzati con cashmere rigenerato.
«Vogliamo dare nuova vita alle fibre pregiate in un circolo virtuoso senza fine»

«L’attenzione alla sostenibilità è sempre stata importante per Malo e il cashmere rigenerato della collezione Authentic Charme FW22-23 è un altro passo verso il mondo che vorremmo. Un mondo circolare e sostenibile, frutto dell’innovazione tecnologica, della filiera responsabile e dell’impegno di ognuno di noi.
Il cashmere rigenerato vuole dare nuova vita alle fibre pregiate in un circolo virtuoso senza fine», dichiara il management di Malo.

Un progetto che si concretizza con la proposta di capi, sia per l’uomo che per la donna, interamente realizzati con cashmere rigenerato, ovvero realizzato con filati post-consumer destinati allo smaltimento che vengono recuperati e suddivisi attentamente per colore, realizzando nuove nuances e riducendo al minimo i processi tintoriali. Il materiale selezionato viene sfilacciato fino a ottenere un mix di piccoli fili e pezzetti di cashmere che creano il colore desiderato. La cardatura riduce il tutto a una sorta di feltro morbido che viene poi filato, dando vita al filo rigenerato vero e proprio. Il risultato non rinuncia all’eleganza e l’intramontabile maestria dei capi Malo.

Il cashmere rigenerato di Malo è scelto con cura, attenzione e selezionato rigorosamente.

Il filato è certificato GRS. Il Global Recycle Standard è promosso da Textile Exchange, una delle più importanti organizzazioni no-profit internazionali per lo sviluppo responsabile e sostenibile nel settore tessile. Lo standard riconosce l’importanza del riciclo per la crescita di un modello di produzione e consumo sostenibile, con l’obiettivo di favorire la riduzione del consumo di risorse (materie prime vergini, acqua ed energia) ed aumentare la qualità dei prodotti riciclati.
Il risparmio delle risorse (acqua, energia elettrica e anidride carbonica) rispetto a un capo in cashmere non rigenerato è evidente se si guardano i numeri: – 90% di acqua, – 80% di energia elettrica e – 95% di CO2 emessa. Un impegno sempre più costante e concreto quello di Malo per una moda etica, sostenibile e circolare, votata alla scelta di filati preziosi e allo stesso tempo lavorati con processi produttivi sempre più attenti al rispetto dell’ambiente.

Per lei:
Completo beige: cardigan, top e pantalone palazzo in cashmere rigenerato e lana.
Cappotto color cammello realizzato con tecnica double in cashmere rigenerato e lana.
Giacca grigia doppiopetto con tasche frontali in cashmere rigenerato e lana.
Maglia collo alto color cammello in cashmere rigenerato e lana.
Completo sporty-chic grigio: felpa con zip e coulisse in vita e joggers in cashmere rigenerato.

Per lui:
Maglione verdone con collo alto in cashmere rigenerato e lana.


Unisex:
Beanie arancione con logo Malo in cashmere rigenerato e lana.

I capi realizzati con cashmere rigenerato fanno parte della collezione AI22/23 “Authentic Charme” che sublima l’incanto dello charme naturale. Una maglieria della più alta e sofistica qualità che ammanta di morbidezza e fascino chi sceglie di indossarla. Capi adatti a diverse tipologie di figure per prediligere il benessere all’apparire, conformandosi con naturalezza, per esaltare le identità personali e le autentiche caratteristiche individuali.

Un modo di essere, un lifestyle, non una semplice moda: chi sceglie Malo, sceglie un mondo, fatto di alta qualità, autenticità e stile intramontabile. Una collezione che esalta un’allure naturale, una classe senza tempo e ricercata contemporaneità, mettendo al centro di tutto i filati e la pregiata manifattura. Protagonista indiscussa la maglieria e il sapiente lavoro manuale che essa necessita.
Malo è simbolo di eccellenza fatta di attenzione a ogni più piccolo dettaglio e di valorizzazione del suo patrimonio artigianale. Uno charme naturale quello che contraddistingue Malo, capi dallo stile timeless, caratterizzati da un lusso sofisticato e da un’eleganza senza tempo. Un omaggio al fascino naturale, a un’idea di moda da sempre portavoce di innovazione e di una cultura del ben fatto, che necessariamente richiede tempi lunghi, dilatati e inestimabili capacità manuali.

Malo, dal latino “ego malo”, significa “io preferisco”. Un nome che si rivolge a chi percependo la differenza tra un buon cashmere e un cashmere di sublime fattura italiana, preferisce Malo.

Pudore e Rivoluzione

In principio furono la minigonna e i blue jeans. L’una inventata dall’inglese Mary Quant (anche se Courrèges ne rivendicò la paternità), gli altri nati come uniforme da lavoro ed adottati in chiave ribellistica. 

Quella che fu chiamata “Swingin’ London” in realtà fu fenomeno di pochi giovani borghesi che per la prima volta nella storia realizzavano la loro identità in quanto giovani. 

Prima degli anni cinquanta-sessanta i cosiddetti giovani semplicemente non esistevano. Si vestivano come i loro genitori, non avevano gusti propri e passavano dall’infanzia all’età adulta senza soluzione di continuità. Terminato il lungo dopoguerra in Inghilterra (solo nel 1954 la popolazione britannica finisce di andare nei negozi col “Ration book”, il razionamento alimentare) un benessere diffuso raggiunge ampie fasce di popolazione. Da questo benessere nasce una nuova classe di consumatori, i giovani appunto. Per la prima volta si crea un mercato esclusivo: moda, spettacolo, musica, editoria. 

Carnaby Street docet. E per la prima volta la ribellione giovanile emerge. I jeans sconvolgono il perbenismo borghese. Pantaloni stretti sul corpo (e specialmente nella zona pubica) che suggeriscono licenziosità e anticonformismo. Così come più tardi le minigonne. 

Bandiera di libertà sessuale, segno di apertura alle relazioni erotiche. I giovani di allora finalmente possono avere rapporti sessuali senza la “palla” del matrimonio. L’illibatezza, trofeo di purezza e candore, allora smette di rappresentare un traguardo. 

Anzi al contrario diventa un segnale di arretratezza. E poi i capelli lunghi, e la musica: Beatles, Stones e tutti i gruppi che formarono la “British Invasion”. 

Si doveva svecchiare, aprire nuove porte della percezione, superare l’immobilismo, le sabbie mobili di un ordine borghese reazionario. E le provocazioni attraverso l’abbigliamento avevano la loro potenza: linguaggio corporeo, non verbale e per questo più immediato, rivoluzionario. 

Le vecchie zie in quei centimetri in meno sulle gambe delle loro nipoti immaginavano nefandezze erotiche e perdita di rispettabilità. Le nipoti incarnavano invece il nuovo, la libertà di espressione, la vivacità sociale. 

Eravamo all’inizio di quella che poi venne chiamata la società dei consumi. E i nuovi consumi erano lo specchio dei tempi che cambiavano. Sarebbero arrivati nuove opere d’arte, nuovi suoni, nuovo cinema, nuova letteratura, nuova architettura: un’alta onda innovativa in tutti i campi. Chi rimaneva indietro era vecchio. 

Ma oggi? Che ne è di quell’istinto rivoluzionario? Il mondo è andato avanti. Siamo passati dalle minigonne al monokini, al tanga, al push-up, ai tatuaggi quasi obbligatori, alle unghie alla Crudelia Demon, alle sopracciglia tatuate, al see- through, alle pance scoperte, agli hot-pants ed oltre. Sembra di essere in piena gara a mostrare il corpo, a essere sempre più sexy. Le icone della musica trap che twerkano, che simulano rapporti erotici, sono modelli da seguire. 

Il sesso è ovunque, soprattutto al mercato di qualsiasi prodotto. Veline televisive che fanno siparietti tra una battuta e l’altra, influencer truccatissime con unghie spaventosamente finte, serie televisive che mostrano giovani studentesse dedite a vendere il proprio corpo a ricchi adulti. Sulla maggioranza dei profili Instagram o TikTok delle adolescenti vedi pose stereotipate, emulazioni di ritrite top model in costumi da bagno sgambati e perizomi g-string. Giovanissime ragazze simil-Kardashian che impudicamente offrono la visione del proprio corpo in piazze metropolitane che purtroppo suggerirebbero un po’ di cautela. 

Per loro è un segno di libertà. 

Il fatto che possano essere in pericolo sicuramente un segno di regressione. Ma oggi mostrare sfacciatamente il proprio corpo è ancora segno di libertà? O siamo di fronte ad una omologazione dei gusti? I “tatuati” che ormai sono la maggioranza rappresentano uno spirito rivoluzionario o piuttosto una richiesta conformista? E l’ammiccamento continuo al sesso ci fa essere più moderni o viceversa dei pecoroni privi di senso critico? E il pudore che fine ha fatto? È morto? Dove risiede? Ecco, è il pudore che oggi è rivoluzionario. 

Chi lo vive, con leggerezza, candore e naturalezza, è il vero anticonformista dei nostri tempi. Quanto potere seduttivo ha oggi il pudore così poco praticato e per questo capace di destare l’attenzione, la curiosità, l’attrazione? 

Il pudore risiede nei gesti, negli sguardi, nei corpi che hanno fiducia in sé stessi. 

Il pudore è merce rara proprio perché si sgancia dall’essere merce di scambio, ma essenzialmente coscienza di sé ed autostima. In questo sta il suo essere rivoluzionario. E si fa un baffo dell’economia e del mercato. 

STERCULIA
Photo: ANTONIO REDAELLI, Text: TOMMASO BASILIO 

Erotico Romantico

PHOTO: ANTONIO REDAELLI

STYLIST: TOMMASO BASILIO

ART DIRECTOR: ROBERTO DA POZZO

MAKEUP AND HAIR: CRISTINA ZANATTA PER TWA

MODEL: ROBERTA LAGANÀ

Interno, giorno. Un guardaroba di leggerezza che suggerisce invece di imporre, che mostra con discrezione e pudore.

Tulle, paillettes, ricami, trasparenze di seta, pizzo, stampe, chiffon. Artigianalità e tecnologia al servizio di un erotismo sottile.