“CIRCULARITY”

“Negli ultimi tre anni, alcuni malesseri mi hanno portato a rendermi maggiormente conto delle problematiche relative all’ambiente, che potrebbero esserne la causa. Allo stesso tempo, ho man mano realizzato che continuare a creare la mia collezione come ho sempre fatto avrebbe contribuito ad un impatto ecologico distruttivo, tanto grande quanto è vasto il numero di abiti esistenti al mondo. Sono giunto alla conclusione che la produzione compulsiva di vestiti non è solo un problema degli altri ma di tutti.

Questo concetto mi ha portato alla realizzazione di “Circularity Project”, in tandem con il brand ATSUSHI NAKASHIMA.

Attraverso questo processo mi sono reso conto che avrei potuto dare una nuova vita ad i miei capi, creando abiti di elevato design con pezzi di recupero delle mie collezioni d’archivio. La Circularity Project Collection si pone come una nuova esperienza creata per gli amanti della moda, al fine di poter abbracciare la moda stessa come processo di rinascita.
Mi auguro che il Circularity Project possa essere di ispirazione a tutti coloro che prenderanno parte a questa celebrazione.

Certamente, raggiungere un modello al 100% circolare è un obbiettivo difficile da raggiungere, ma questo show “CIRCULARITY” si presenta come il primo passo del nostro progetto per porre l’attenzione sull’impatto ambientale nel mondo.
La mia promessa è quella di un impegno costante per raggiungere questo obbiettivo.”

ATSUSHI NAKASHIMA rinasce come brand con uno sguardo attento alle problematiche ambientali, guardando al futuro con lungimiranza.

• I materiali saranno prevalentemente riciclati, PLA acidi polilattici di derivazione vegetale, e materiali di scarto delle passate collezioni.

• . L’essenza di ATSUSHI NAKASHIMA verrà mantenuta nel processo continuo della sostenibilità. • . Gli ultimi look si serviranno di chip NFC (Near field communication) come digital touch point.

RAXXY: PRESS KIT FASHION SHOW – FW2324 – MFW

La collezione FW23-24 del luxury brand Raxxy–fondato congiuntamentea Shanghai e Milano nel 2020 e specializzato nel piuminodi lusso –si ispira alla parola cinese Hán,che significa inverno freddo. Come per magia, le notti gelide sono illuminate dai fuochi d’artificio che sbocciano nel cielo, allo stesso modo,i cuori vengonoriscaldati da romanticie coloratipiumini, realizzatiartigianalmenteattraverso sofisticate innovazioni tecnologiche.
L’approccio edonistico che caratterizza l’identità delbrand Raxxy, integra la cultura tradizionale cinese con la moderna tecnologia didesign della moda, sottolineando pienamente il concetto caratterizzante di “sperimentale, esplorativo e inclusivo” e ridefinendo il tessuto convenzionale e la decostruzione del concetto del piumino.
Ogni singolo pezzo firmato Raxxy, non è solo un capo d’abbigliamentomaancheuna storia, undettaglio, un sogno, un concetto diculture, esperienzee tendenze.Ildesigner William Shen, ha dimostratointeresse per la moda fin da bambino, ma grazie alla sua passione per la matematica, hapercepito una misteriosa legge dell’arte, nascosta in tutte le cose, ossia:le regole della legge del cambiamento anziché del cambiamentostesso. Applicando queste leggi al sistemaespressivo della moda si ottiene un’innovazioneartistica molto interessante, che è diventata il fulcro del marchio RAXXY.
L’antica e gloriosa civiltà cinese e la sua cultura sono l’elemento più importante dell’espressione del marchio. Lo stile unico di RAXXY coglie i dettagli della moda e interpreta ogni elemento di design con una riorganizzazione del concetto, superando l’espressione tradizionale della struttura di pezzi 2D, con un sistema a blocchi 3D. Può essere interpretato come uno stato scultoreo, in cui i dettagli sono scolpiti strato per strato. 
Attraverso modelli e tecniche della cultura tradizionale cinese-come i modelli di bambù e di tessitura Jiangnan, le armature, i modelli di lanterne e di monete di rame–vengono create forme uniche in un modo completamente rivoluzionario, attraverso la combinazione di colori e forme. Per questa nuova collezione FW, il designer William Shen parte dalla teoria geometrica dei frattali, riuscendo a unire la moda configure geometriche che si ripetono all’infinitonella loro totalità e in tutti i loro dettagli.Dai dettagliati intagli si evince la combinazione del tessuto e del piumino per formare un morbido oggetto 3D, dall’aspetto scultoreo esclusivo.Le silhouette dei capi della collezione diventano un’armonica architettura geometrica in simbiosi con il corpo. Le morbide curve femminili vengono vestite con delle forme prese dallostile unisex, con una visione futuristica. La palette di colori, oltre al bianco e nero, privilegia le tonalità più chiare e fredde, ispirandosi alle opere di Morandi.
La trama della superficie fredda contrasta con il tocco morbido delpiuminoe i capi a tinta unita vibrano di un’energia vivida.Il sogno ambizioso del brand Raxxy è quello di annoverarsi il titolo di “piumino haute couture”,la moda calda invernaledaldesign unico.
Il DNA che caratterizzal’immagine del marchio è espressodallastruttura a blocchi scultorei, in contrasto con la superficie liscia della moda tradizionale. Una texture che crea uno strato esterno indipendente, permettendo di vedere un’altra possibilità di espressione nella moda:
un sistema estetico futuristico.


ANTONIO MARRAS PRESENTA LA FW2324 DURANTE LA MILANO FASHION WEEK

C’era una volta una ragazza di nome Grazia che di sé diceva “…sono una signorina sarda, ma non rassomiglio alle mie conterranee. Sono pallida, bruna, un po’ spagnola, un po’ araba, un po’ latina. Sono piccina con dei grandi occhi intensi velati sempre di una leggera tinta di naturale tristezza e dalle lunghe ciglia nere, labbra carnose rosse e ardenti e lunghi capelli oscuri folti e crespi.
Non sono bella, di grazia ho solo il nome, ma sono coraggiosa e determinata.”  Grazia abita nel centro della Sardegna in prossimità della foresta di Burgos, foresta fatata abitata dal famoso Babbaiottu, metà lupo metà cinghiale. Si dice che il Babbaiottu faccia impazzire chiunque si addentri nel suo territorio soprattutto se forestiero.
Grazia, innamorata perdutamente di Duncan, suo amore di penna, gli dà appuntamento proprio in quella foresta… Il Babbaiottu rispetterà l’amore?
Sarà indulgente con chi del cuore ha fatto il suo credo?
Dedicato a Grazia Deledda
interrotti e intarsiati. Tartan e tulle floccato, paillettes e stuoie, jersey goffrato, pelliccia fake e matelassè e soprattutto fiori. Velluto pannè traforato e panni cangianti, lana agugliata e incastrata con il tessuto. Stampe di foglie a cascata, grandi rose vaganti, motivi geometrici e foto ritratto del migliore amico dell’uomo. Maglie pettinate a motivi jacquard tipici della tradizione tessile sarda, maglie avvolgenti in cashmere e maglie ritrovate, tagliate e ricostruite incastrate con ricami macramè, pizzi e plissèe. Jacquard fil coupè, twill di seta e felpe.
Trench, bomber, parka, giacche sartoriali maschili ripescate da una vita precedente rimessi a nuovo con intarsi di materiali da haute couture come damaschi e broccati e poi improvvisamente abbinati a dei check maschili utilizzati nelle giacche dei guardiacaccia.  Motivi dello streetwear e motivi da gran soirèe. Un po’ di crema e colori dei boschi ma tanto nero e nero e improvvisamente rosso passione perché seguiamo sempre la strada del cuore.

Full Moon in Paris

collezione BLAZÉ Autunno/Inverno 2023, che pur sofisticata e borghese, si colora di una nuova sensuale femminilità, perfettamente controbilanciata da tocchi maschili. Con una certa nostalgia vengono rievocate le atmosfere degli anni Ottanta nelle decorazioni scintillanti e nei dettagli preziosi, sottolineando l’appeal notturno della collezione. Il nuovo simbolo del marchio, il cavalluccio marino, fa capolino qua e là – su bottoni metallici, ma anche come piccoli ricami – segnando il nuovo corso del brand. Ruba la scena il modello Heart, che nasce da un classico blazer dall’ampio revers che si trasforma in un abito seducente, arricchito da bottoni metallici.  Un pattern di fuochi d’artificio è ricreato con strass sul Chiller blazer in velluto nero  abbinato agli ampi pantaloni pantaloni Fox, mentre un ricamo di paillettes dona un effetto materico e sfavillante al Chiller blazer indossato con il top Clyde, ma anche al femminile abito Konik.   Il party mood continua con un completo in cui il bolero Gliss bordato di velluto e la minigonna Coci sono proposti in un bouclé multicolore realizzato con fili metallici. Lucide paillettes dalla forma squadrata decorano il top Clyde abbinato alla gonna midi Sussex coordinata, ma anche l’abito monospalla Manipur indossato sotto il nuovo bomber Serama, a ricreare uno dei look più iconici di Jane Birkin. Pensata per danzare tutta la notte, la gonna Appaloosa è ricoperta da una cascata di frange dall’effetto seta, così come la giacca abbinata. Aggiunge un tocco floreale la stampa anni Settanta di Mantero, riproposta su seta per la tuta Clyde indossata con il blazer Everynight coordinato. Per una femminilità più sfrontata, il nuovo cappotto doppiopetto Moroseta e il Gliss bolero in bouclé, abbinato alla minigonna Coci e alla camicia Berber di seta, sono proposti in un’accesa sfumatura rosso fuoco. Al contempo, tonalità anni Settanta di blu oltremare e rame caratterizzano rispettivamente la morbida e avvolgente giacca in faux fur Hunny e il completo con pantaloncini indossato con il blazer Everynight. Lo spirito senza tempo del marchio viene sottolineato dalle polo Highland in maglia, abbinate agli iconici blazer con motivi sartoriali manish, mentre i maglioni Highland – dalle spalle accentuate, scolli a V profondi e piccoli ricami di cavallucci marini – sono intrisi di raffinata sensualità. 
La selezione di capi in pelle include un bolero Gliss in nappa nero portato con la minigonna Coci coordinata, oltre a una serie di pezzi in shearling, tra cui il nuovo Bolero Gliss dall’effetto furry bordato in pelle nera.

ALBERTO ZAMBELLIFALL WINTER 2023-2024COLLECTION

Fondato nel 2013, l’omonimo brand è riconosciuto per lo stile minimale e decorativo, fatto di linee pulite ed architettoniche oltre l’utilizzo di materie nobili e dettagli preziosi.
La continua ricerca di materiali, forme e lavorazioni orientati all’alto Pret-à-Porter e l’attitudine all’uso di materiali naturali, hanno insignito il Designer nel 2014 fra i 15 talenti della Milano Fashion Week.

Zambelli in questi anni stringe importanti collaborazioni in oriente, dal quale ne rimane affascinato. E così l’oriente diventa il centro di nuovi studi di volumi, nei quali estetica e funzione sono un unico.
Le collezioni traducono una visione contemporanea e personale dell’Heritage Made in Italy, progettate, realizzate e prodotte all’interno dell’Headquarters Alberto Zambelli a Km Zero.

L’infinito nel finito come l’ inafferrabile concetto d’ infinità e la prospettiva ultima del vuoto, un punto di ancoraggio per collegare la terra al cielo.

Da questo concetto nasce la collezione In – Finitum come semplicità ed ordine estetico che ispira l’atto di vestirsi con senso di leggerezza, sia mentale che fisico.
Scompare il superfluo e ogni capo diventa senza peso mentre la sartorialità allarga i confini ad una nuova eleganza dove formale e informale diventano un unico.

Una rilettura del tailoring Hand Value oltre il formale che preserva il principio etico sociale ed ambientale, attraverso l‘ utilizzo di materiali naturali certificati e filati di riciclo.

Zambelli esplora l’ oscurità tattile e profonda dell’ antracite, del nero, dei blu e li riscalda con ebano, intonaco e muschio in una dualità fra arcaico e contemporaneo.
Decostruisce un mondo antico e minimalista portandolo in un Hic et Nunc monotonale dai fonemi silenziosi, mutevoli e inclassificabili.

Un’alchimia fra minimalismo e semplicità senza ornamenti, ne superfluo decoro in cui il principio di ogni capo è ricondotto all’ essenziale raffinata semplicità ridotta all’ estremo.

Forme, materiali e corpo dialogano in un’ osmosi pura e organica rivelatrice di un fascino discreto atemporale.

Panno sostenuto, flanella e fresco lana classica del guardaroba maschile incontrano twill di seta, chiffon, nobili gabardine e denim Kurabo intercalando forme in cui maschile e femminile si fondo in abiti semplici, evocativi, ridotti alla loro manifestazione del più essenziale.

ALESSANDRO DE BENEDETTI PRESENTA SYN FW24: Una collezione sartoriale performativa dalle venature obscure-retrò nata grazie alla collaborazione con Lineapelle

Syn, la collezione contraddistinta da un allure misterioso e da un tocco di eccentrica sartorialità che sancisce il ritorno alle origini di Alessandro De Benedetti, si trasforma in un Défilé d’Intriguesin occasione della Fashion Week Milanese.

La scintilla creativa della collezione Syn FW24 parte da due ricordi visivi: il cult movie Histoire d’O, ancora oggi celebre per la sua sensualità impertinente e iconica, unito alle suggestioni emotive nate dalle polaroid artistiche di Carlo Mollino, torbide, ammalianti, suggestive.

Alessandro De Benedetti crea così il suo remake personale attraverso un guardaroba dal sapore sofisticatissimo, erotico proprio perché austero.

Materiali puri, perfetti ed innocenti come il crêpe de Chine, la ponginette di seta e il doppio crêpe di lana si uniscono alla pelle anilina rouge noir e al cuoio light cognac, contraddistinto dal finissaggio “mano piena”   creata in collaborazione con la prestigiosa conceria “Laser Fashion” di Solofra. 

Code in pelle si staccano da gonne in pied de poule color nero e cognac. Un occhio di donna scruta, attraverso un inaspettato cappello, un completo sartoriale con giacca con plastron interno e pantaloni da uomo, un intarsio che crea sagome di buio in pelle e proporzioni che sembrano uscire dall’ombra. Completa il look della collezione l’erotica e rigorosa mantella con apertura a corsetto lungo la schiena, in velluto di seta o in tartan di lana accoppiati alla seduzione di un raso in seta color ghiaccio, in una rigorosa lavorazione double face. 

Tutto ciò ha trovato vita in una dicotomia di natura e touch industriale che ha caratterizzato i due eventi del designer durante la Fashion Week. Il primo in piazza Tomasi di Lampedusa e più precisamente “in quel rettangolo fatto di vetro, pareti rivestite in pelle cognac e cemento graffite, bordi in ottone e specchi”, che lo Spazio Lineapelle rappresenta. Il secondo in un luogo metafisico, connotato da suggestioni sensuali e cinematografiche: il giardino racchiuso ancora una volta da vetrate presso il Centro Servizi Fiera Milano Rho, dove le modelle hanno sfilato dando vita ad atmosfere surreali.

Autunno-Inverno 2023/24 L’identità dell’eleganza

Disinvolta, trasversale, nata per restare. È l’eleganza secondo Mantù, un’eleganza impossibile da ottenere se non ci fosse dietro l’esperienza di un Made in Italy in purezza. Ancor prima dei volumi, dei dettagli, delle proporzioni, il brand vive infatti della conoscenza appassionata e profonda di chi, giorno dopo giorno, porta avanti il senso di fare prêt-à-porter oggi in Italia. Con l’Autunno-Inverno 2023/24, Mantù definisce l’identità dell’eleganza dove il valore dell’abito esalta la personalità di chi lo indossa senza mai costringere in un personaggio. Le forme sono fitted oppure over per lasciare la massima libertà di interpretazione. I tagli reinterpretano i grandi classici del guardaroba da donna e da uomo, grazie alle rielaborazioni di tessuti di pregio doppiati a contrasto o percorsi da frange, e la palette cromatica crea inaspettati flash di colore. La silhouette alterna linee impeccabilmente sfiancate di capispalla dal sapore quasi couture a blazer morbidi e cocoon coat con la schiena bombata. I cappotti mannish scoprono invece una vena iper-contemporanea giocando sull’effetto double-face di stoffe lavorate in esclusiva per accoppiare le lane migliori a un materiale tecnico in toni a contrasto come il verde, il giallo e il rosso. Ma le tinte bold occhieggiano anche dalla rielaborazione di un altro tema portante di stagione, le frange. Lunghe e danzanti sul black dress smanicato o sulla ricca stola, corte e fitte a bordura del sinuoso completo in sofisticata maglia a coste, le frange di Mantù si trasformano anche in piatte balze di tweed dai cui movimenti spunta il verde acceso sottostante. Nella collezione scorre una vena trasformabile quando un lungo collo di maglia va ad arricchire tutta l’abbottonatura di un cappotto, da staccare come il maxi-bavero in stoffa che, una volta rimosso, trasforma il capospalla in un coat dall’essenziale V-neck. Importante è l’anima evening, pervasa da un pizzo geometrico, replica fedele di un materiale trovato in archivio e pronto ad appoggiarsi sulla pelle per poi essere sormontato da tessuti scomposti e ricomposti ad arte per farlo spiccare. I colori abbracciano il nero, il blu, il cammello, il grigio, il marrone dall’aranciato ai toni più scuri del caffè, lasciando spazio a piccoli tocchi di blu elettrico e a un bianco raffinato. Il giallo, potente ed energetico, diventa lo statement simbolo della collezione.

“ROARING EIGHTIES”

Una notte che si anima. Di glamour, di luce, di vita. Il Grande Gatsby meets Studio 54. L’aristocrazia a stelle e strisce si contamina con tracce disco mixando i ruggenti Twenties e gli anni dell’edonismo, due momenti di grande boost economico ma anche artistico. Un clash che diventa la linea guida per la collezione autunno inverno 2023/24 firmata Phaeonia.
Fluidità e pulizia, linee allungate come una flessuosa Elsa Peretti, micro frange per regalare graffi embroidery. E dalle donne amiche di Halston e di Andy Warhol, la mente si muove in un omaggio alle suggestioni di Jackson Pollock. Con il sofisticato dripping che diventa ricamo, nuovo emblema di un espressionismo astratto da portare sulla pelle.

La camicia è mutante, diventa abito, diventa cappa. È il primo step di un’evoluzione naturale, con l’inserimento di nuovi pezzi pensati per completare il racconto di quel mondo nato dalla forza della personalità e dei contrasti. Si va verso un total look all’insegna delle collisioni. Grafismi assoluti e anima couture. Tela grezza e riverberi preziosi. Lucido e opaco. Daywear e sera. L’imperativo è giocare negli abbinamenti che sono sempre eyecandy. Per un guardaroba che parla lo stesso linguaggio, declinato in una palette che è un meccanismo di sincronie cromatiche, dal black and white al blu acceso, al rosa powder, al bordeaux intenso. Gocce di memoria sensoriale nate dai tessuti, dal raso pesante al tulle impalpabile, toccando gli antipodi ma sempre con un’anima e una storia. Per avvolgere il corpo con un materiale che vive.

Focus sulla tridimensionalità del vestito. E sulla sua magia cinetica. Perché un abito diventa una experience, che colpisce i sensi. Il fruscio dei ricami su una gonna ricamata che intriga a ogni passo. Il micro vibrare delle piume che sono un pretesto per introdurre la parte grafica. Le paillette messe a correre creando un pavé specchiato, un all over che porta la luce nello sguardo. La sensazione soft sulla pelle del velluto di seta per una cappa black dai ricami ton sur ton. Sovrapposizioni leggere di trasparenze che agiscono come pennellate per creare l’effetto di colore finale, ricordando le tecniche pittoriche. Sciarpe e fiocchi lasciati volutamente aperti, tagliando l’insieme. Nasce un segno visivo che non si dimentica.

GLOW IN THE DARK

Continua la celebrazione del 30° anniversario di Anteprima: la città di Milano, dove il brand è nato 30 anni fa, torna protagonista per interpretarne la sua essenza, vero fulcro creativo e fonte di ispirazione di Izumi Ogino, Direttore Creativo Anteprima.

L’amore al centro della nuova collezione: per l’Artigianato, per l’Arte e per la Vita. 
LOVE scritta a mano da Izumi Ogino appare a led in passerella. Moderno spirito ribelle e femminilità classica dall’aura drammatica.

Illumina il “buio”: Guardare indietro per guardare avanti è uno dei messaggi chiave della nuova collezione FW23, connubio perfetto tra passato e presente, tradizione e innovazione.
Ho creato la collezione per esprimere la sicurezza e bellezza interiore, l’audacia e la sensualità della donna contemporanea che vive pienamente la sua vita, lotta per la sua libertà, i suoi diritti e felicità” sottolinea Izumi Ogino LOVE.

“Quando creo qualcosa, quello che cerco di fare è trovare un punto d’incontro tra due mondi, portando quella bellezza a qualcosa che le donne moderne possono indossare ogni giorno” conclude Izumi Ogino.

Il coloreLuscious Red dal tono brillante si riconferma mentre il Dark Cherry che è vicino al Bordeaux si presenta con una tonalità più profonda; spazio all’arancione tenue e cromatico di Apricot Crush, Salmon Caviar e Beacon Orange.  La lucentezza naturale e laccata sarà l’effetto più importante. Warm Yellows, Olive to New deep dark Olive e Midnight Blue, e Grey nella tonalità più calda che garantisce l’equilibrio della tavolozza. Le tinte Alpine Forest e Green sono il nuovo accento pastello.

Il volume: le forme sono più strutturate e nitide, pur mantenendo il senso di fluidità e femminilità. I ritagli sono precisi e i bordi arrotondati su capi minimalisti con un tocco più fresco e deciso. Ispirato dal mondo dell’architettura e del design il volume scolpito pieno d’aria, aggiunge una dimensione divertente alla collezione.

Il Nacré, detta anche madreperla, offre una luminosità naturale e un luccichio virtuale su vetro, acetato, metallo, ceramica e tessuti: la Wirebag utilizza la perla come catena e come abbellimento, la nuova sperimentazione è la lamina-cinghia luccicante perla, mista a filo metallico.

Una continua attenzione alla sostenibilità con l’utilizzo di tessuti e materiali riciclati e lo sviluppo e il progetto del filo metallico riciclato nella FW23.

ANTEPRIMA ILLUMINA I TUNNEL DI MAGAZZINI RACCORDATI PER LA GLOWING IN THE DARK COLLECTION FW 23-24

Il 23 Febbraio alle ore 12.30 si è svolto il Fashion Show nella suggestiva location di via Ferrante Aporti. Izumi Ogino, Creative Director di Anteprima, ha scelto un luogo iconico del capoluogo lombardo per presentare la FW 23-24: una struttura architettonica di grande rilievo storico, economico e culturale che ha sempre affascinato anche il mondo del design.
Una scelta strategica quella dei Magazzini Raccordati: poco luminosi, ideali per valorizzare il concept legato alla nuova collezione “Glowing in the dark”, che richiama la speranza di riuscire a vedere che luce nonostante tutta l’oscurità.

L’idea era quella di utilizzare un tunnel nella città, ma per motivi logistici di traffico non è stato possibile. I tunnel di Magazzini Raccordati sono la giusta opposizione tra passato e presente, classico e moderno, nostalgia e influenza urbana, come la città di Milano. Un ibrido tra artificiale e naturale: ed è questa l’essenza dalla nuova collezione Anteprima, strutturata ma fluida, che sfilerà in passerella tra neon ad alto impatto e luminosità digitale” spiega Izumo Ogino.

Una superficie dallo stile tardo liberty, dalle decorazioni in cemento con disegni geometrici nella facciata e i particolari portali in ferro battuto, tipici dello stile d’inizio Novecento per rendere omaggio alla città fonte d’ispirazione del brand: è qui che Izumi Ogino ha segnato il debutto negli anni ’90 ed è stata la prima designer giapponese a sfilare a Milano, motivo per cui è da sempre legata ad essa.

La nuova muta Powerskin THUNDER di arena progettata per chi si avvicina al nuoto in acque libere

Il lancio dell’ultima innovazione di arena nel campo delle mute per acque libere, la Powerskin THUNDER, è un annuncio gradito per gli atleti che si avvicinano a questo sport, in quanto offre una soluzione chiara alle loro esigenze di gara con un mix ottimale di galleggiamento, flessibilità, protezione termica e comfort.

Originariamente concepita come un tentativo di comprendere l’essenza di ciò che i principianti delle acque libere hanno bisogno in una muta, la Powerskin THUNDER è dotata di tutte le caratteristiche essenziali di cui il nuotatore ha bisogno. La muta è realizzata interamente in neoprene calcareo Yamamoto di alta qualità e resistenza, distribuito strategicamente in diversi spessori in tutta la muta per rispondere alle esigenze specifiche del nuotatore in particolari zone del corpo. Queste diverse densità di neoprene: riducono al minimo la resistenza durante la bracciata; forniscono galleggiamento in tutte le zone giuste per una posizione ottimale del corpo; offrono una maggiore stabilità del nucleo; danno sostegno e protezione termica alla parte superiore del torace e delle gambe; liberano le spalle e le braccia per una maggiore libertà di movimento. La nuova muta è inoltre conforme agli standard di tutte le federazioni mondiali applicabili: FINA, World Triathlon (ITU), Ironman, USAT ed a tutte le altre federazioni locali che aderiscono alle regole del World Triathlon e della FINA.

“Mentre ci sforziamo di continuare a espandere la nostra eredità di leader nel settore del nuoto in acque libere, siamo lieti di lanciare la Powerskin THUNDER abbracciando le esigenze essenziali di quegli atleti che si avvicinano per la prima volta a questo sport a livello agonistico”, ha dichiarato Giuseppe Musciacchio, Deputy CEO di arena. “Questa nuova muta è rappresentativa del nostro obiettivo di essere inclusivi a tutti i livelli degli sport acquatici, da chi sale sul podio a chi è alle prime armi, offrendo prodotti di alta qualità che promuovono uno stile di vita sano. Non vediamo l’ora di vedere la THUNDER presto nelle gare locali di tutto il mondo”.

5 CARATTERISTICHE E VANTAGGI PRINCIPALI

  • La tecnologia indispensabile per i nuotatori principianti in acque libere, che combina tutti gli elementi essenziali di una muta ad alte prestazioni: flessibilità, galleggiabilità, isolamento e comfort ottimali.
  • Le caratteristiche avanzate del design includono il colletto senza sfregamento, morbido contro la pelle per ridurre l’attrito, la cerniera standard dal basso verso l’alto, facile da usare, e le cuciture a doppio punto invisibili, resistenti e impermeabili al 100%.
  • La distribuzione strategica dello spessore del neoprene garantisce un equilibrio ottimale tra galleggiabilità e libertà di movimento.
  • Il neoprene calcareo consente una costruzione durevole e di alta qualità, arricchita da finiture impermeabili.
  • Conforme agli standard di tutte le federazioni mondiali applicabili: FINA, World Triathlon (ITU), Ironman, USAT e tutte le altre federazioni locali che aderiscono alle regole del World Triathlon e della FINA.CARATTERISTICHE PRINCIPALI DI THUNDERCOSTRUZIONE IMPERMEABILE E DURATURALa costruzione delle cuciture della muta è impermeabile al 100% e resistente, per una tenuta sicura e duratura. Tutte le cuciture sono incollate con colla impermeabile e poi cucite a doppio filo per garantire la massima resistenza. La cucitura attraversa solo la metà del neoprene, garantendo che la sua superficie non venga compromessa.

COLLETTO ZERO-SFREGAMENTO

Il colletto a basso profilo è dotato di bordi appiattiti sulla scollatura e di un tessuto interno morbido che riduce l’attrito a contatto con la pelle, contribuendo così a prevenire gli sfregamenti.

FLESSIBILE, GALLEGGIANTE, IDRODINAMICA, A RIDOTTA RESISTENZA ALL’ACQUA

Realizzata esclusivamente in neoprene elastico Yamamoto, la sua estrema flessibilità consente un’ampia gamma di movimenti e una sensazione di libertà che facilita i movimenti naturali dei nuotatori. Collocato strategicamente in tutta la tuta, in vari gradi di spessore da 2 mm a 4 mm, riduce al minimo la resistenza in acqua, mentre i pannelli con spessore maggiore consentono alle aree chiave del corpo di essere extra galleggianti per una posizione efficiente e idrodinamica.

APPROVATA DA FINA, WORLD TRIATHLON (ITU), IRONMAN E USAT

La muta THUNDER soddisfa tutti i requisiti stabiliti da FINA (Federazione Internazionale di Nuoto), World Triathlon (ex ITU – International Triathlon Union), World Triathlon Corporation (WTC – proprietari della serie Ironman) e USAT (USA Triathlon). La muta THUNDER è approvata dalla FINA per quanto riguarda la costruzione, i materiali e il logo, e può quindi essere utilizzata in tutti gli eventi sanzionati dalla FINA, a qualsiasi livello.

MAPPA DI SPESSORE

La distribuzione della densità del neoprene ha lo scopo di ridurre la resistenza in acqua e aggiungere galleggiabilità. Ciò consente al nuotatore di provare una bracciata più fluida, mantenendo una posizione del corpo snella. Lo strato di neoprene più spesso, da 4 mm, è posizionato nel cuore della costruzione della muta per garantire un livello di sostegno bloccato. La parte superiore del torace e le gambe hanno uno strato di 3 mm di spessore per una protezione termica completa, mentre le spalle e le braccia hanno una copertura in neoprene più leggera di 2 mm per una maggiore libertà di movimento.

NEOPRENE YAMOMOTO LIMESTONE

Al posto del tradizionale neoprene a base di petrolio, il neoprene più elastico di Yamamoto è realizzato in calcare per produrre un materiale resistente, leggero e ad alte prestazioni che è anche incredibilmente morbido e flessibile. Inoltre, ha un tasso di assorbimento dell’acqua molto basso, il che significa che il suo peso rimane quasi identico sia in condizioni di bagnato che di asciutto, offrendo più calore e flessibilità rispetto a mute più spesse.

Biglietti per lo show alla MFW su CharityStars, il ricavato andrà a Save the Children

Un irresistibile desiderio di esplorare nuovi ambienti e di vivere esperienze diverse ispira la collezione FW 23/24 di MARYLING“Hotel MARYLING- A room with a view”. Una vera e propria fuga dal quotidiano accompagnata dall’ansia della scoperta di qualcosa di lontano dalle proprie abitudini che caratterizza il sentiment dei primi giorni di viaggio, come un ideale sonno nel Great Bed of Ware, lo spettacolare (e gigantesco) letto a baldacchino custodito oggi nel V&A Museum di Londra, che nel XVI secolo accoglieva i curiosi viaggiatori nell’Hertfordshire per regalare loro una notte da favola. Ma, al netto del salto temporale, la magia del viaggio rimane la stessa grazie a quella sua capacità di restare un lusso personale nella memoria di chi l’ha vissuto.

Sì, viaggiare, dunque, con immutata voglia e assecondando il bisogno di connessione con gli altri e con sé stessi per godere di tutta la bellezza che la vita ha da offrire. Semplicemente, spostando lo sguardo oltre i consueti confini. Un gesto che, concettualmente e visivamente, MARYLING traduce nel design che caratterizza la sua proposta stilistica per la prossima stagione fredda.

MARYLING – Fall Winter 2024

A partire dai pattern, che sono molteplici ed esplorano una tavolozza di colori in cui rivive l’eco dei tappeti degli storici hotel di montagna, in una combinazione cromatica unica tra il marrone intenso, l’arancio bruciato con accenni di giallo canarino e di viola.  In primo piano abiti monocromatici e capi color block in dialogo con quelle stampe ispirate agli artisti che hanno creato un link con le camere d’albergo worldwide, da Sofia Coppola di “Lost in Translation” ai dipinti di Edward Hopper.Ma non solo. L’ars sartoriale di MARYLING si diletta a percorrere la classica palette di stagione declinandola su texture tipicamente invernali – la lana, il cachemire, il mohair- e graffiandola con note di color lava, di botanic green, di grigio delfino.   E ancora l’arancio baby in raso di seta è usato in combinazione con il caramello e con il verde intenso, spesso frammezzati tra loro da stampe.Una collezione che, ancora una volta, diventa il manifesto dello stile di MARYLING e la perfetta visione dell’incontro felice tra arte e lusso.

La Turchia chiama, Milano risponde: lo stilista israeliano Avshalom Gur, direttore creativo del brand italiano MARYLING, ha deciso di mettere all’asta su CharityStars i biglietti per il suo show alla Milano Fashion Week al link https://www.charitystars.com/maryling .
Oltre a vedere la sfilata, in calendario il 22 febbraio, ci sarà la possibilità di accedere al backstage per conoscere il designer, che è basato a Londra. Tutto per sostenere Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro. L’associazione già presente da anni sia in Siria che in Turchia, si è attivata immediatamente per portare aiuti ai minori e alle famiglie colpiti dal terribile terremoto dello scorso 6 febbraio.Gli operatori di Save the Children sono al lavoro senza sosta per garantire la distribuzione di ripari temporanei e articoli di emergenza di base; fornire contanti alle famiglie che hanno perso la casa e i propri beni; garantire l’accesso all’acqua potabile e agli articoli essenziali per l’igiene e i servizi igienici; potenziare i servizi sanitari; aiutare a ricongiungere i bambini non accompagnati con le loro famiglie; fornire sostegno psicologico ai bambini e a chi si prende cura di loro; attivare Spazi a Misura di Bambino per fornire ai minori delle famiglie sfollate luoghi sicuri e protetti per giocare e per aiutarli ad elaborare i traumi subiti.Proprio per sostenere tutte queste attività Avshalom Gur ha deciso di legarsi alla piattaforma CharityStars, che a sua volta devolverà il ricavato dell’iniziativa a Save the Children.Gur, dopo gli studi al Saint Martin’s College, ha collaborato con Donna Karan, per cui disegnava la linea di abiti da sera, Roberto Cavalli, Chloé e Nicole Fahri.  Nel 2005 ha lanciato la linea che porta il suo nome e dal 2011 è direttore creativo di MARYLING.

La Turchia per molti anni è stata una mia grande fonte di ispirazione – racconta il designer – per creare le collezioni MARYLING. Negli ultimi 20 anni ho viaggiato spesso per la Turchia, scoprendo un popolo dal cuore grande che ti accoglie a braccia aperte e che mi ha introdotto alle tante sfaccettature dell’artigianalità che ne compongono il mosaico culturale. Questo terremoto senza precedenti ha sconvolto non solo Turchia e Siria, ma tutto il mondo. Questo è il momento del lutto, della sofferenza, ma anche di aiutare a ricostruire ciò che è andato perso e proteggere ciò che è rimasto in piedi”.