Le borse più particolari dell’alta moda: 5 icone di originalità

Quando finisce la moda e inizia l’arte? Ci sono pezzi che incarnano perfettamente questi due lati della stessa medaglia. Esempio di questo connubio, da sempre imprescindibile, sono alcuni modelli di borse da donna che hanno segnato la storia. 

Vediamo insieme i 5 modelli più iconici e originali.

1. La pochette a forma di décolleté di Balenciaga

Tra le borse donna Balenciaga, una pochette che ha fatto molto parlare di sé è la Knife Shoe Bag, un esempio rappresentativo di come la maison riesca a ribaltare il concetto di design con le proprie creazioni.

Questa pochette, che riproduce fedelmente la forma di una scarpa décolleté, è stata presentata durante la sfilata della nuova collezione autunno inverno 2024-2025 a Los Angeles. Si porta rigorosamente a mano, in quanto priva di tracolla, ed è disponibile nella versione semplice in pelle nera o in quella completamente ricoperta da micro diamanti scintillanti.

2. La borsa a forma di bottiglia di profumo di Chanel

Qualche anno fa Chanel presentava la sua iconica clutch gioiello ispirata alla boccetta del profumo più conosciuto della maison: Chanel N°5. La borsetta, lanciata durante la collezione Cruise 2014, riprendeva esattamente la forma del flacone, sostenuta da un nastro di pelle avvolto in una catenina color oro da portare a tracolla. 

Le versioni proposte furono due: la prima in panna e nero, con al centro la scritta Chanel Paris; la seconda trasparente, impreziosita da nove pietre colorate la cui centrale riportava il simbolo della maison. L’apoteosi del lusso eccentrico.

3. La borsa a forma di aeroplano di Louis Vuitton

Se parliamo di innovazione radicale, non possiamo non citare Virgil Abloh, il visionario designer dietro Louis Vuitton dal 2018 al 2021. Una delle sue creazioni più discusse? La borsa Airplane Bag lanciata durante la sfilata autunno inverno 2021-2022. Il movente dietro a questa creazione, originale e lontana dal design tipico dei bauli Vuitton, era quello di omaggiare la passione per i viaggi e l’amore per la conoscenza. 

La borsa è stata creata in tela monogram, con finiture e tracolla amovibile in pelle nera. Un modello disponibile solo su ordinazione che sicuramente ha lasciato il segno nel mondo dell’alta moda e nel cuore dei collezionisti. 

4. La borsa a forma di giacca di pelle di Moschino

Quando pensiamo a Moschino, ci vengono subito in mente ironia e provocazione, due elementi centrali nello stile di Jeremy Scott, direttore creativo della maison. La Biker Bag ne è un esempio perfetto. Riproducendo fedelmente i dettagli di una giacca biker, con zip, fibbie e cuciture, questa borsa incarna un look ribelle, audace, creativo e originalissimo.

Protagonista della collezione primavera estate 2017, la Biker Bag è stata proposta in diverse versioni, da quelle più pop e colorate, a quelle più rock con tanto di borchiette metalliche. Indossarla significa fare una dichiarazione di stile unica, sottolineando un’estetica personale e fuori dagli schemi.

5. La Face Bag di Schiaparelli

Una delle borse più desiderate ed eclettiche del momento è la Face Bag firmata Schiaparelli. Il modello disegnato originariamente da Elsa Schiaparelli è stato recuperato dalla maison che lo ha rielaborato ispirandosi all’anatomia umana. La borsa ha infatti occhi, naso e bocca 3D, e si propone come una vera e propria opera d’arte in stile surrealista. 

L’originale borsetta è disponibile in nero, rosso bruciato e beige, anche se per la stagione autunno inverno 2022-2023 è stata proposta pure in versione denim e pelle gold.

Nasce il primo distillato ottenuto dalla pianta del caffè più pregiato al mondo

Nasce Legre, “Essence of Geisha”, il primo distillato ottenuto dalla pianta del pregiato caffè Panama Geisha firmato Spirit of Longboard

Una storia di visione, passione e condivisione, quella fra lo chef botanico Alessandro Gilmozzi, il lievitista Corrado Scaglione, il coffee lover Francesco Bernasconi e il micro-produttore d’oltreoceano Justin Boudeman.

L’incontro ravvicinato fra quattro teste e due mondi lontani: una selvaggia piantagione panamense fra le montagne del Chiriquí e l’acqua delle Dolomiti Trentine, da cui nasce uno spirit inedito, limpido e chiaro prodotto in edizione limitata di 700 bottiglie numerate.

« Per avere cose che non hai mai avuto, devi fare cose che non hai mai fatto »
Thomas Jefferson

È limpido e chiaro. Vanta 47 gradi alcolici. Ma non è un gin, non è una vodka, non è un mezcal e neppure una grappa. «Legre– spiega lo chef Alessandro Gilmozzi, uno degli ideatori – è unico nel suo genere. Non rientra in nessuna categoria o classificazione esistente. È un prodotto assolutamente nuovo. È un’inedita tipologia di distillato. Anzi, è un marchio depositato».

Legre oltre ad essere un neologismo, è l’acronimo di Legacy Reserve, definizione che va a sottolineare la natura di un prodotto fuori da ogni schema. Capace di concentrare heritage e avanguardia, terra e tempo, memoria e visione. Perché Legre è il distillato che non c’era, e che ora c’è.

Nasce dalla pianta del pregiato caffè Panama Geisha, uno degli specialty coffee più ricercati e sofisticati al mondo, le cui valutazioni (su una scala che nel settore specialty va da 80 a 100) sono spesso superiori ai 90 punti, pianta che viene utilizzata e distillata nella sua interezza: il fiore, bianco, dolce e delicato; la polpa (buccia inclusa), rossa, fruttata e leggermente resinosa; e il chicco, verde ed erbaceo, perché non ancora tostato.
Quasi un messaggio di inclusività, integrazione e sostenibilità visto che della drupa del caffè non si elimina niente, anzi, da parti meno conosciute e spesso scartate oggi nasce uno spirit lussuoso, elegante e raffinatissimo.

Ad averlo fortemente voluto, il micro-produttore americano Justin Boudeman, appassionato surfista, viaggiatore, esploratore, degustatore e illuminato titolare della realtà Longboard Specialty Coffee che a Panama – precisamente a Boquete – esprime la forza esplosiva e autentica del terroir grazie alla coltivazione del caffè nella preziosa varietà arabica Geisha, seguendo la tecnica agricola della wildynamic un sistema sviluppato da Justin stesso. Una
pianta rara, che nasce fra le montagne del Chiriquí, in equilibrio fra il Mar dei Caraibi e l’Oceano Pacifico, ai piedi dell’antico vulcano Barú.

Il sogno, tanto ambizioso quanto visionario si è concretizzato con una cordata di amici, diversi ma legati dalla medesima passione e determinazione: lo chef Alessandro Gilmozzi, alla guida del ristorante stellato El Molin di Cavalese, nella trentina Val di Fiemme; il pizza chef Corrado Scaglione, alla regia del Lipen e di Cerere, a Canonica di Triuggio (in provincia di Monza e Brianza), insieme a Francesco Bernasconi, ceo di BLK SHP (società di rappresentanza) e direttore commerciale di Untold Coffee Lab, realtà specializzata nell’acquisto e nella distribuzione di High-End specialty coffee verdi e tostati. Il tutto con la complicità di Mauro Dolzan, sesta generazione della distilleria Villa de Varda, con sede a Mezzolombardo, nel bel mezzo della Piana Rotaliana. Colui che ha saputo tradurre la materia in un immaginario da sorseggiare. Perché bisogna avere un’idea e credere in quell’idea, ma anche concretizzarla. Con serietà, conoscenza, competenza e professionalità.

Il distillato Legre debutta così in società come primo prodotto del brand Spirit of Longboard, idealmente legato al mondo di Longboard Specialty Coffee, giusto per ricordare il suo essere spirit, ma anche spirito, anima, essenza e punta di diamante dell’omonima azienda di caffè.

Prodotto in edizione limitata di 700 bottiglie numerate
– Spirit of Longboard si presenta in un elegante cofanetto dal tono écru, in cartone rigido e riciclabile. Un coffret narrativo, capace di evidenziare le peculiarità del distillato, mettendo in luce i suoi creatori e la farm di provenienza: la suggestiva Misty Mountain situata tra le montagne del Chiriquí.

Sul retro della confezione un piccolo dettaglio: la bandiera italiana, a rammentare il suo essere Made in Italy e i tre colori degli ingredienti utilizzati (il bianco del fiore, il rosso della polpa e il verde del chicco).
Speciale anche la linea della bottiglia – da 70 cl – sinuosa e sofisticata come quella di un profumo, prodotta dal gruppo francese Saverglass scegliendo un vetro purissimo. Come puro è il Legre che contiene e custodisce un luxury spirit da collezione e meditazione, da sorseggiare preferibilmente neat e a temperatura ambiente. Servito in un ampio bicchiere senza stelo, per amplificarne i sentori floreali, fruttati e vegetali.



Pia Lanciotti – Diva

Interview by Miriam De Nicolò

Photography Peppe Tortora
Styling Gianluca Cococcia
Publicist MPunto Comunicazione

Diva

Siamo così abituati a “leggere” un attore in base al personaggio che interpreta, che talvolta ci dimentichiamo della sua vera natura.
Pia Lanciotti, attrice che ha raggiunto la fama internazionale con “Mare Fuori”, la serie televisiva distribuita in più di venti paesi del mondo dove interpreta Donna Wanda, boss di un clan camorrista, si spoglia dell’arroganza del personaggio, e veste i panni di se stessa, sul set, un elegante palazzo milanese in stile Liberty.

Del dialetto napoletano nemmeno l’ombra, Pia Lanciotti ha una dizione perfetta, d’altronde arriva dalla Scuola di Teatro fondata da Giorgio Strehler, uno dei più grandi teatranti del ‘900; si muove come una ballerina e, quando posa davanti all’obiettivo, sembra entrare dentro ogni gesto, ogni sguardo, impersonando chissà quale animale, un cigno, o quale entità; sembra aria, leggera, eppure potentissima.

I contorni del viso netti, gli zigomi altissimi, un girovita da far invidia alla Principessa Sissi, che ha dedicato la sua esistenza a ridurlo al limite; un collo del piede che forse solo Dita Von Teese ha sottolineato nei suoi spettacoli di burlesque, e un côté civettuolo nel chiedere le cose, un po’ Lolita, un po’ bambina.

Se Pia Lanciotti è di quelle attrici che si paragonano ad un foglio bianco, capaci cioè di entrare in ogni ruolo con grande facilità, difficile è invece dimenticarsi del suo modo bonario e affabile, quando concede foto ai fan che incontriamo sul set, quando parla con un cane che cerchiamo di far posare per un’immagine, quando stremata dalla mancanza dei taxi persi in mezzo al traffico di Milano, decide di prendere i mezzi come una liceale pronta per lo shopping con le amiche, ironica e divertita. Stringe la cintura del cappotto malva in vita, sistema i grandi occhiali da sole per coprire quegli occhi verdi, penetranti ed umidi, e saluta tutto il team con un divismo inconsapevole, mentre di spalle scende le scale di un metrò, come in un film di Truffaut dove la protagonista lascia il suo amato con fare affettato “Ti lascio perchè ti amo”.

Cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima stagione di Mare Fuori?
Il finale di quest’ultima stagione non è stato un amore incompiuto ma un cambio di rotta dell’universo, la delusione feroce di tanto pubblico chiede un risarcimento per questa fitta dolorosissima. Quindi mi piace pensare che gli sceneggiatori che stanno componendo il destino di tutti i personaggi stiano disegnando traiettorie sorprendenti.
Anch’io non ne so ancora nulla.

Donna Wanda è visto come il personaggio cattivo della serie, io invece leggo una donna che ama e vuole proteggere il proprio figlio, è così?
Non ho mai pensato fosse una donna cattiva. Ho sempre tentato di raccontare un dolore incapace di respirare nell’amore che prova. Nella quarta stagione si vede qualche frammento del rapporto dolcissimo che avevano Wanda e Carmine. La vita poi scrive addosso alle persone; gli eventi, le scelte ci definiscono e possono anche farci fare un giro larghissimo prima di ricongiungerci a noi stessi. In uno degli ultimi episodi Wanda urla a suo figlio la sua verità profonda : “Sono diventata una bestia per non farti diventare come quelli che hanno cresciuto me“. Ma lui intercetta appena questa confessione e le infligge il colpo di grazia lasciandola a se stessa e al suo buio.

Il tuo personaggio preferito della serie?
Adoro Pino: la sua incontenibile purezza e il suo incendiarsi di vita, sempre: per il suo amico, per la sua Kubra, per sua madre, per i cani, per i suoi sogni e anche per le ingiustizie.

Aneddoti dal set di “Mare Fuori”.
Mi ricordo il mio primo giorno: avevo il terrore si scoprisse che non fossi napoletana. Mi venne incontro Milos (Antonio) e gli chiesi di pronunciare le mie battute per essere sicura che non suonassi proprio come una schiappa. E poi ricordo il penultimo giorno di questa stagione con Maria (la scena del regalo): due soli take e divertimento sublime.

Il tuo rapporto con la città di Napoli.
Napoli resta per me misteriosa, gloriosa. Non mi oriento fra le sue strade eppure non mi perdo mai. E’ lontanissima da me ma mi sento a casa. E poi parla la lingua più prodigiosa: il napoletano scolpisce l’invisibile.

Teatro e Cinema, le differenze.
Da spettatrice o da spettattrice? Sono cresciuta con le storie. Il cinema mi ha incantato sin da bambina, mi ha letteralmente dato una forma. Ha forgiato il mio cuore, i miei sogni, e le storie continuano a cambiarmi la vita. Non faccio differenza, da spettatrice, tra cinema e teatro: è sempre lo stupore che mi abita, al buio di una sala cinematografica o nell’oscurità di un teatro. Sempre che la storia e coloro che me la raccontano siano magici.
Da attrice, data la mia giovane esperienza dietro la macchina da presa, posso solo dire che il tempo che ci è dato nella costruzione di uno spettacolo teatrale è un’avventura potente di trasformazione inimmaginabile che passa dall’analisi di un testo, al comporsi di relazioni fra personaggi, attori, spiriti, anima, ombre e battiti di mani.
A teatro l’anima si lancia in una cavalcata con gli dèi.

Dress Chiara Boni
Shoes Casadei

Si può realmente entrare e uscire da un personaggio? Non c’è il rischio di ritrovarsi “confusi” sulla propria identità?
Più che “confusa” nell’accezione peggiorativa del termine direi che la propria identità può invece correre il felice rischio di essere ‘circonfusa’ da altra luce. L’incontro con un personaggio può aggiungere nuova conoscenza di sé, nuove risonanze, insperati risvegli. Studiare, avvicinare, assumere, ospitare, danzare con un nuovo personaggio, soprattutto con quelli apparentemente più distanti; ci rende più capienti proprio grazie anche agli inevitabili attriti e inciampi durante il percorso. Possiamo solo incontrare ciò che ci somiglia ma quando questo accade noi non lo sappiamo. Solo alla fine, forse, potremmo averne una qualche consapevolezza. Ma la maggior parte di noi penserà sempre di aver avuto a che fare con qualcosa fuori di noi.

Potessi scrivere, dirigere e interpretare contemporaneamente, quale film/personaggio vorresti essere?
Di quelli che ho visto, tantissimi. Posso dirti quello che mi è appena venuto in mente… il personaggio di Daniel Day Lewis in “Phantom Thread” di Paul Thomas Anderson. “La pazza gioia” di Virzì e il personaggio di Valeria Bruni Tedeschi. E mille altri. Mi piacerebbe scrivere di Marlene Dietrich, il suo rapporto con la maternità, la costruzione “necessaria“ della sua androginia, il suo essere soldato, Lola, la sua voce libera e la tragica decomposizione della sua mitica Beltà in un letto di Parigi divenuto una specie di discarica di ricordi e telefonate deliranti.

Le difficoltà del mestiere di attrice?
Quelle della vita: la paura del fallimento, il mancato riconoscimento, la volgarità violenta del mercato.

Cosa rappresenta per te il Teatro?
Il Teatro è la Terra dei Maghi.

Fiction e Reality sono i macrotemi del prossimo numero di SNOB. Cosa è finzione e cosa realtà nel cinema?
Se ti dicessi che sono solo apparentemente due cose tremendamente differenti?! Ma questa è un’altra storia.

I tuoi lati nascosti.
Tutto ciò che ancora è nascosto è perché anch’io non ne sono ancora al corrente. Tutto di me è visibile all’occhio che sa guardare.

Chi è Pia Lanciotti fuori dal set?
Tutto quello che non può essere sul set per esigenze di copione più quello che è sul set.

Pregi e difetti.
Mi piace studiare il ‘funzionamento’ di noi umani: come amiamo, come ci ammaliamo, come guariamo, come inventiamo, come sogniamo, come manipoliamo, come attraversiamo i mondi.
Sono troppo impaziente talvolta, discuto con gli déi se qualcosa non mi va.

Come sarebbe il tuo mondo ideale? Il tuo Paradiso?
Una danza felice con il mondo, con il mare, con il fuoco, senza paura della paura, dove la parola ARMA compare solo nell’inizio della parola armonia. E basta.
Il mio Paradiso: il mio uliveto, i miei gatti, il mio Amato, Champagne e zabaione caldo.

L’AI influenzerà anche il mondo del cinema? In che modo?
Influenza già tutto, occupando i nostri pensieri. Comprometterà tutto. Diminuirà il potere umano pur essendo il suo frutto più prodigioso. Ma la hybris non ha mai portato bene. Ac-COR-gersi (per me, prendere coscienza con il cuore) di quanto DIVINI possiamo scoprirci da semplici umani sarebbe un cammino di gran lunga più entusiasmante.

Quanto sei SNOB?
Nella vostra accezione sono SNOBbeRRRRRRrrima…ah! Ah! Ah!

(Foto in copertina Total look Hermès, Jewels Pianegonda)

BOLOGNA: IL NUOVO EPICENTRO DELLA MODA

BOLOGNA: IL NUOVO EPICENTRO DELLA MODA

I brand di Centergross portano sulla passerella creatività, velocità e innovazione con un messaggio di inclusività e accessibilità per tutti. Le proposte Autunno/Inverno 2024/25 di Angela Mele Milano, Efi D’Angiò, Gil Santucci, Haveone, J.B4, Keyrà Alberto Cacciari, Rinascimento, Sophia Curvy, Souvenir e Susy Star by Susy Mix sono accessibili a tutti, superando le barriere tradizionali del settore e promuovendo una moda che celebra la diversità e l’individualità. Un approccio che risponde ad esigenze di un pubblico sempre più variegato e contribuisce anche a una visione più equa e rappresentativa della moda

Con la decima edizione delle sfilate di Centergross, che ha portato sulla passerella una selezione degli oltre 400 brand presenti nel distretto bolognese, Bologna dimostra con forza e determinazione la sua crescente influenza e la sua visione innovativa nel panorama internazionale della moda. Questi eventi non solo celebrano il successo del pronto moda, ma indicano anche una direzione chiara verso un futuro più sostenibile e inclusivo nel settore. Le proposte Autunno/Inverno 2024/25 di Angela Mele Milano, Efi D’Angiò, Gil Santucci, Haveone, J.B4, Keyrà Alberto Cacciari, Rinascimento, Sophia Curvy, Souvenir e Susy Star by Susy Mix sono già disponibili nei monomarca, nei department store e nei multimarca a dimostrazione di un modello capace di rispondere immediatamente alla domanda di buyer e consumatori. Il modello del pronto moda, con la sua capacità di combinare velocità, sostenibilità e inclusività, rappresenta il futuro della moda. Bologna non è più solo una meta per appassionati e professionisti del settore, ma un vero e proprio epicentro di tendenze e cambiamenti, pronto a guidare la moda verso nuovi orizzonti.

La decima edizione delle sfilate di Centergross ha segnato anche un capitolo straordinario nella storia della moda bolognese, inaugurando il Bologna Fashion Festival. Questo evento innovativo ha rappresentato un punto di svolta, unendo sotto un’unica grande celebrazione tutte le istituzioni, associazioni di categoria, designer, creativi, aziende e pubblico. 

Negli ultimi anni, Bologna ha saputo reinventarsi come uno dei principali hub della moda, attirando l’attenzione internazionale. Centergross, il vasto distretto della moda che ospita centinaia di showroom e aziende, è diventato un punto di riferimento cruciale, mettendo in mostra le ultime tendenze e innovazioni.  Le collezioni Autunno/Inverno 2024-25 hanno brillato sulla passerella, presentando un mix affascinante di creatività e funzionalità. Le sfilate hanno dimostrato come Bologna non solo segua le tendenze, ma le crei, offrendo una visione audace e fresca della moda.

«Il Pronto Moda Centergross, che esiste dal 1977, rappresenta il modello più contemporaneo del settore capace di rivoluzionare l’attuale mercato – afferma Piero Scandellari, Presidente Centergross. Attraverso gli eventi e le sfilate che organizziamo dal 2019, Winter Melody e Summer in Italy, Bologna si sta affermando edizione dopo edizione all’interno del panorama globale della moda grazie alla strategia di promozione e internazionalizzazione che stiamo portando avanti con grande determinazione».

Contrariamente ai cicli di moda tradizionali, caratterizzati da lunghe attese e produzioni distanti, il pronto moda offre un approccio più dinamico e immediato. Le collezioni vengono progettate, prodotte e distribuite in tempi rapidi, rispondendo con prontezza alle richieste del mercato e alle tendenze emergenti. Questa rapidità e flessibilità rispondono alle esigenze di un mondo della moda in continuo cambiamento, dove i consumatori cercano novità e accessibilità. Le sfilate di Bologna hanno dimostrato come il pronto moda possa essere non solo veloce, ma anche stilisticamente sofisticato e sostenibile, per l’uso di materiali eco-friendly e pratiche produttive responsabili, contribuendo a un cambiamento positivo nel settore della moda. Inoltre, la moda di Centergross si distingue per la sua inclusività. Le collezioni sono pensate per essere accessibili a tutti, superando le barriere tradizionali del settore e promuovendo una moda che celebra la diversità e l’individualità. Questo approccio non solo risponde alle esigenze di un pubblico sempre più variegato, ma contribuisce anche a una visione più equa e rappresentativa della moda.

Le proposte dei brand di Centergross, unite sotto il segno della creatività, dell’innovazione e della sostenibilità, raccontano una moda proiettata verso il domani, ma radicata in una solida tradizione. Ogni collezione porta con sé una propria identità stilistica, con l’obiettivo di affermare un nuovo modo di pensare la moda: etico, responsabile e al passo con i tempi.

I BRAND IN PASSERELLA

ANGELA MELE MILANO

La regina dell’up-cycling, AngelaMeleMilano, ritorna in passerella portando una selezione dai forti richiami anni Venti e Settanta. Abiti che nascono dalla re-interpretazione di capi vintage, recuperati in Germania e nei Paesi Bassi. “Capi usati” come definisce la stessa stilista, con una vita precedente, trasformata, scomposta e ricomposta. Frammenti di capi accostati a tessuti di provenienze distanti, assemblati con un inconfondibile senso dello stile. Le divise militari diventano capispalla che stemperano il rigore attraverso applicazioni vezzose di tulle, frange, piume e paillettes, vecchie coperte a quadri, sgargianti, diventano ampie gonne a portafoglio o maxi cappotti con ampie maniche a kimono. Irripetibili anche le fodere, spesso realizzate con foulard di seta d’antan. Da questi sapienti interventi artistici nascono pezzi unici e originali, nel segno della sostenibilità e della creatività. Non manca può mancare il denim, rigorosamente usato, che si presta a interpretazioni inusuali, femminili e inedite. 

EFI D’ANGIO’

In occasione della sfilata WINTER MELODY le proposte in passerella portano alla ribalta due grandi temi, l’abito e la pelle. “DRESS”: il capo per eccellenza del guardaroba femminile. Voile leggero che sfiora la silhouette e crea volumi eterei con arricciature che valorizzano il taglio, giochi strategici di geometrie e labirinti di luce che disegnano una rete scintillante sul rigoroso tubino nero. Le lunghezze indugiano all’altezza del ginocchio, scoprendolo appena. Nell’area “LEATHER” capispalla dalla particolare lucentezza e spessore, le caratteristiche della vera pelle, declinate in volumi anni ’80 al femminile, per trench dall’ampio rever, mentre i blazer, le giacche a camicia e i giubbotti da biker, al contrario, sono ispirati all’universo maschile. I colori replicano la luce lunare e i colori della terra. EFI D’ANGIO’/CORIUMV crea collezioni destinate ad una donna che ama avere una propria identità uscendo dagli stereotipi collettivi.

GIL SANTUCCI

La collezione prosegue la tradizione di eccellenza sartoriale e innovazione creativa, mantenendo il suo stile audace e alternativo, che combina elementi classici e dettagli contemporanei. Ogni capo è una dichiarazione di stile, concepito per una clientela sofisticata e attenta alle tendenze. Questa stagione si concentra su nuovi tessuti fatti di fibre naturali, nuove fantasie e una cura meticolosa dei dettagli, proponendo capi che spaziano dal casual al formale, contraddistinti da lavorazioni, accessori e applicazioni studiate e all’avanguardia. Una donna sportiva con pantaloni stile jogger o giacche da college americano, iper femminile quando sfoggia minigonne vertiginose e spacchi mozzafiato. La nuova collezione riflette la filosofia di ricerca costante dell’eccellenza, presentando pezzi che incarnano l’essenza del lusso moderno, con una costante attenzione a prezzi accessibili, in perfetto equilibrio tra tradizione sartoriale italiana e sperimentazione stilistica.

HAVEONE

Nell’immaginario idilliaco che la natura offre, specialmente in quel periodo fra ottobre e novembre, in cui i prati sono ancora verdi e gli alberi perdono le prime foglie, si disegna la nuova collezione Fall Winter Into the Wild, firmata Haveone. La collezione non solo rende rende omaggio, ma trae tutta la sua ispirazione dalle variegate texture vegetali. I capi invitano a combinazioni creative, date da sovrapposizioni e mix match di materiali, che coniugano la perfezione dell’oversized unito al rigore dello streamlined. Vezzi maschile interpretati in chiave femminile sono le cravatte, usate come elementi decorativi o come cinture, pezzi unici e preziosi ricamati rigorosamente a mano. Una fusione stilistica fra capi e natura che si ritrova anche nella campagna ADV, che vede Anna Vokurka, la protagonista, calata in una location immersiva, idilliaca e dirompente allo stesso tempo, dove tutti gli elementi sono vivi, dinamici, in movimento.

J.B4 JUSTBEFORE “NOT ORDINARY STYLE”

Rigorosamente Made in Italy. La collezione è una originale combinazione sport e chic. La luce è il filo conduttore della collezione: la luce può illuminare e allo stesso tempo creare l’oscurità, la luce scolorisce nelle stampe animalier appena accennate, la luce si infrange e rimbalza nelle superficie cromate con grafiche a lamina argento e oro. La luce, energica al mattino dà vita a gioiosi e vitaminici incontri di colore acceso oppure contrasti in bianco e nero nella avvolgente maglieria dai volumi oversize, si fa calda e avvolgente nel tramonto, fredda e sensuale di notte. Rigorosi tessuti maschili incontrano silhouette femminili e grintose. La luce che emerge da una nuvola nell’immensità della natura, la luce che penetra dalle fessure delle persiane degli uffici, la Luce diretta e dura, la luce morbida e opaca. Un dettaglio come un punto luce può far la differenza. Parola d’ordine: “Not ordinary Style”.

KEYRA’ ALBERTO CACCIARI

Alberto Cacciari ha creato la sua azienda nel 1984, e proprio quest’anno ha festeggiato i suoi primi 40 anni di attività. Ha ideato le sue collezioni pensando alla donna sempre in evoluzione e la linea A/I 2024/25 vuole rappresentare una donna che non dimentica la propria essenza, ma ha sempre uno sguardo rivolto al futuro, pensando al lavoro ma anche alla cultura all’arte e alla bellezza. La donna Keyrà veste emozioni sempre. Ama le stampe floreali che si accendono su tessuti eterei, si lascia abbracciare da avvolgenti maxi cardigan che arrivano al polpaccio, si lascia tentare da seducenti slip dresses, di grande tendenza, che mixa sapientemente alla maglieria. La luce trapela dalle superfici levigate del velluto, della pelle, dei capisalla impermeabili pronti per la pioggia. Sono ormai un trend consolidato le lunghezze che arrivano al ginocchio, negli abiti scivolati e nelle gonne pantalone, contemporanea citazione di un capo femminile inventato nel primo decennio del Novecento.

RINASCIMENTO 

Se è vero che la moda cambia, ma lo stile resta le proposte di Rinascimento esprimono uno stile che interpreta la moda per raccontare storie e personalità. Donne uniche, femminili, romantiche, rock , che riconoscono il Brand come un interlocutore e amico su cui contare quando l’esigenza è: “voglio una moda che parli di me”. Ecco così che Rinascimento sceglie di puntare, in questa nuova collezione, su abiti modulabili e varietà di stili, in base alle occasioni, dal giorno fino alla sera, dove, a fare la differenza, sono i dettagli. Tagli geometrici e scultorei si alternano e si combinano con linee morbide e femminili, impreziosite da dettagli glamour come paillettes, tessuti preziosi, lavorazione dall’effetto 3D e da una cascata di perle che come piccoli satelliti lunari irradiano luminosità e fascino ad ogni outfit.

“Una donna reale, desiderosa di raccontarsi ma anche di scoprire e di essere libera di cambiare, se lo desidera. Questi abiti non chiedono perfezione ma sostengono il cambiamento, valorizzano ed esaltano le caratteristiche di ogni donna. Abbiamo sempre detto che il nostro desiderio non è semplicemente vestire le donne, ma essere al loro fianco, essere parte della loro storia. 

Con questa collezione non solo vogliamo dire, a gran voce, che ci siamo, ma anche accogliere con voi le nuove sfide”.

SOPHIA CURVY

La nuova collezione invernale Sophia Curvy è stata creata per fondere valore e funzionalità con un inconfondibile stile elegante e al passo con le ultime tendenze. L’inclusività, a tutto tondo, è il tratto distintivo del brand. La gamma dei capi propone giacche sartoriali, cappotti oversize realizzati in tessuti morbidi e avvolgenti, e piumini ultraleggeri. La palette di colori spazia dai toni neutri classici come il grigio, il nero e il beige, arricchita da vivaci accenti di argento, ciliegia e azzurro cielo, per rispondere ai diversi gusti e necessità durante l’inverno, enfatizzando sempre le splendide curve femminili, senza mai nasconderle o castigarle. La selezione punta alla valorizzazione dei motivi animalier, ormai diventati un classico del guardaroba femminile spaziando da giacche morbide da giorno, a spolverini e tute dall’appeal sporty chic, fino a impeccabili blazer perfetti per un cocktail.

SOUVENIR

Souvenir Privée

Apri le porte ed entra: è un viaggio indietro nel tempo, che porta a imbattersi nelle dive del cinema muto, nelle suggestioni di Schiele e Picasso, nelle atmosfere oniriche del Circo Nero. La collezione Souvenir Privée rappresenta l’eccellenza della tradizione artigianale e della sartorialità di Souvenir. La stilista utilizza qui ago e filo così come un pittore utilizza la matita: disegna eccezionali volumi in organza e forme inconsuete per gonne e giacche, riveste gli abiti di piogge di luce; gioca con le forme del corpo, sottolineandole o dissimulandole a seconda del modello e della sua ispirazione. Kimono scivolati e fluidi rivelano ricami preziosi e applicazioni realizzati da maestri artigiani provenienti da mondi lontani. Le forme vengono poi riempite dal colore del tessuto, attentamente selezionato per completare una couture di eccellenza. Gli abiti acquisiscono consistenza scultorea e il fascino di un’opera prima. 

SUSY STAR

Moonlit Muse 

La nuova collezione curvy di Susy Star trae ispirazione dal primo lancio sulla Luna del 1969, fondendo elementi futuristici con un design innovativo. Capi che spaziano dall’abbigliamento casual a quello da sera, utilizzando laminati e paillettes per evocare la lucentezza lunare, mentre sovrapposizioni e fantasie diverse richiamano la superficie “craterizzata” della Luna. Le silhouette morbide e fluide valorizzano le curve femminili, creando un’immagine sensuale e audace della donna Susy Star. Stampe futuristiche e accessori, come occhiali dalle forme geometriche e guanti dal design innovativo dalla luce siderale argentea, completano perfettamente l’ensemble, conferendo un tocco di audacia che richiama il mondo lunare e lo spirito della scoperta. In un universo dominato dal nero, accompagnata da riverberi freddi come metalli, spunta una nota accesa di rosso, fluttuante e voluttuoso. Una collezione che celebra la donna che osa esplorare nuovi orizzonti di stile con capi che raccontano una storia di avventura e bellezza senza confini.

LA MER THE REJUVENATING NIGHT CREAM

THE REJUVENATING NIGHT CREAM

RINGIOVANIMENTO NOTTE DOPO NOTTE

IN 1 NOTTE CONTRASTA 8 SEGNI VISIBILI DEL TEMPO

La Mer presenta la NUOVA Rejuvenating Night Cream, un potente idratante ideale per la skincare routine notturna, quando l’azione di rigenerazione della pelle è nella sua massima attività e la pelle è più ricettiva. Creata specificamente per arricchire di energia il naturale processo di rinnovamento notturno della pelle, la NUOVA Rejuvenating Night Cream offre benefici visibili, notte dopo notte. L’azione completa della Rejuvenating Night Cream si focalizza su 8 indicatori critici dell’invecchiamento (rughe e linee sottili, consistenza e compattezza, morbidezza e luminosità, uniformità e levigatezza)

Questa formula innovativa è arricchita con MRA-3™, l’alternativa marina al classico retinolo, un nuovo complesso di rinnovamento che crea un potente legame con il Miracle Broth™, l’ingrediente iconico e prezioso di La Mer. Questa formula rivoluzionaria è stata appositamente progettata per essere rapidamente assorbita dalla pelle, rendendo la sua consistenza a “prova di cuscino” e consentendo agli ingredienti chiave di The Rejuvenating Night Cream di ricaricare e accelerare il processo di ringiovanimento della pelle, fin dalla prima notte di applicazione.

MRA-3 ™: LA NUOVA ALTERNATIVA AL RETINOLO MARINO DI LA MER

La Mer sfrutta i poteri lenitivi del mare, concentrandone gli effetti nella nuova The Rejuvenating Night Cream, adatta anche alle pelli sensibili. MRA-3, simile al retinolo, aumenta la densità della pelle per aiutare a riempirla, rinforzarla ed idratarla.

L’attivo MRA-3 è un concentrato di ingredienti marini, formulati con una tripla modalità di azione per ottimizzare visibilmente il rinnovamento e la riparazione. È composto da una duplice estrazione del finocchio marino, miscelata con potenti alghe brune. I due estratti di finocchio marino, miscelati con le potenti alghe brune, offrono visibili effetti anti-invecchiamento senza irritare e senza richiedere il consueto periodo di adattamento associato ai trattamenti al retinolo.

IL MIRACLE BROTH™: IL PARTNER PERFETTO PER IL SONNO

Di notte, la pelle entra in una fase di rigenerazione, rendendo il riposo notturno il momento ottimale per assorbire i trattamenti. Tuttavia, un’adeguata carica di energia è essenziale per una riparazione ottimale. Il Miracle Broth™ ricarica la pelle durante la notte, migliorandone l’auto-rigenerazione ed innescando un meccanismo di rinnovamento, visibile al mattino.

A PROVA DI CUSCINO: LA NUOVA STRUTTURA BIO-MIMETICA

Gli scienziati La Mer hanno creato una consistenza superlativa che imita lo strato superficiale della pelle: un “foglio” virtuale ricco di idratazione, che trattiene e sigilla gli attivi, nutrendo la pelle e agendo nel contrastare i segni visibili dell’invecchiamento mentre si dorme. Una consistenza piacevolmente densa e corposa, la ricca crema da notte si scioglie non appena viene applicata sulla pelle. A prova di cuscino, avvolge e satura la pelle di sostanze nutritive, migliorandone la biodisponibilità e ottimizzandone il rinnovamento notturno, senza trasferirsi sul tessuto del cuscino. Il Miracle Broth™ regala la sua  inconfondibile e lenitiva freschezza, così la pelle si presenta  luminosa, morbida, compatta.

ADATTA ANCHE ALLE PELLI SENSIBILI

The Rejuvenating Night Cream è stata testata su tutte le pelli, inclusa la pelle sensibile.

LA NOSTRA EREDITÀ 

Il Miracle Broth™ è il da sempre il cuore di La Mer. Realizzato con straordinaria precisione e cura, il nostro esclusivo fermento rigenerante dona alla pelle l’energia essenziale per il suo rinnovamento. Ancora oggi, gli scienziati di La Mer continuano a fare nuove scoperte sui suoi benefici effetti: nato da un umile ed imprevedibile colpo di fortuna, Il Miracle Broth™ ha portato a rivelazioni scientifiche che apportano più benefici per la pelle di quanto avremmo mai potuto immaginare.

The Rejuvenating Night Cream è già disponibile in vendita nei seguenti formati e prezzi al pubblico consigliati

30ml =>  € 245,00 

60ml => € 460,00

100ml => € 690.00

Novità profumi 2024, i migliori del momento

MELLERIO – Couleur Vendôme

Nato dalla collaborazione con la Jewellery Designer Laure-Isabelle Mellerio e da un’intuizione del Mastro Fragranziere Dominique Ropion, la fragranza è un’immersione in tutte le sfumature differenti della Rosa Monterosa. 

Dominique Ropion ha concepito una vera e propria composizione floreale, in cui la rosa è completamente reinventata e strutturata con un petalo vegetale. Moderna alchimia olfattiva di grande impatto glamour, è ingentilita dai fiori d’arancio, in cui trova spazio l’ispirazione italiana grazie all’iris fiorentino e ai sapori di spezie.

Roos&Roos è distribuito in Italia in esclusiva da Omnia Luxury Trade srl.

Il Naso di questa fragranza è Dominique Ropion.

Piramide Olfattiva

Note di testa
Cardamomo e Pepe Nero

Note di cuore
Rosa Turca, Iris di Toscana, Fiore d’Arancio e Gelsomino

Note di base
Ambra, Patchouli, Cannella e Chiodi di Garofano.

Roos & Roos – MELLERIO Couleur Vendôme – Edp 100 ml euro 185

ATELIER DES ORS – Ville Primerose

Un omaggio al profumo come Arte di vivere. L’amore per la Bellezza guida Atelier Des Ors fin dalle sue origini. Una ricerca estetica ed artistica, fondata sul perfetto connubio tra know-how e materie prime di elevatissima qualità. Una rinnovata creatività, una vera e propria arte di vivere. Nel 2024 il brand trasferisce il proprio quartier generale a Grasse, a Ville Primerose, magnifica dimora del 1886, dando inizio ad un nuovo capitolo della sua storia, volto a celebrare l’importanza della memoria olfattiva. Da sempre un elemento cardine nel mondo della profumeria. 

“Volevo rendere omaggio al potere emotivo del profumo, alla sua straordinaria capacità di rievocare ricordi passati e anche di forgiare quelli futuri. La memoria olfattiva ha la capacità di far rivivere ricordi profondamente sepolti con intensa vividezza, poiché intimamente legata alle emozioni. La fragranza risveglia la memoria. La semplice inalazione di un odore familiare può trasportare istantaneamente una persona in un momento specifico del suo passato, evocando sensazioni, emozioni ed esperienze dimenticate da tempo.”

Villa Primerose è un tributo all’eleganza come arte di vivere. Alle origini della profumeria, i fiori più belli venivano usati per profumare i guanti di pelle indossati dalle dame aristocratiche. Atelier Des Ors rende omaggio a questo «savoir-faire » d’eccezione, reinterpretando il duo Rosa- Cuoio.

Naso: Marie Salamagne

Piramide Olfattiva

Note di testa
Cardamomo, pera, pepe rosa

Note di cuore
Infuso di rosa Centifolia, ambretta, iris

Note di fondo
Cuoio, legni ambrati, muschio

ATELIER DES ORS – Ville Primerose – Edp 100 ml – € 230 Disponibile qui

PERLA – Omnia Profumi

PERLA è una fragranza gourmand con importanti note di latte e tiaré che lo rendono goloso e intrigante.
La perla, bellissima e candida ricorda il candore del fiore di tiaré e lattiginosa come l’altro importante suo
ingrediente che la rende così particolare e squisita.

Perché PERLA, questo nome prezioso? La Collezione Stones di Omnia Profumi riporta per ogni sua fragranza
il nome di una pietra preziosa. Dalla storia della nascita di Omnia Profumi le pietre e i metalli sono il fulcro
della Collezione e le fragranze danno vita alla materia e voce alla bellezza delll’olfatto, secondo l’ispirazione di Fabrizio Tagliacarne, fondatore di Omnia e compositore di ogni sua fragranza.

Si unisce alle 6 fragranze storiche della Collezione Stones: Ambra, Madera il Best Seller, Opale, Opalerosa,
Opale di Fuoco, White Diamante.

Come tutte le fragranze Omnia Profumi anche questa è una eau de parfum decisamente genderless.

Note di testa
LATTE, FRUTTI ROSSI

Note di cuore
TIARE’, VANIGLIA

Note di fondo
AMBRA, LEGNO CEDRO VIRGINIA, SANDALO

Perla Edp 100 ml euro 166 disponibile qui

ARROGANCE – Rose Rebel

Un romanticismo moderno vissuto sui social media tra note dolci e fruttate.
Intrigante e dolcemente ribelle, una fragranza dalla personalità forte e sfaccettata. Un tripudio di note fruttate, gourmand e legni preziosi racchiusi in un flacone prezioso e romantico, vestito dai toni del rosa più invitante.

La fragranza è golosa e invitante. Ti accoglie con un frizzante accordo fruttato con sentori agrumati di bergamotto e succosi di Pera e Mora. E’ nel cuore che la fragranza esprime tutta la sua personalità! Le note fiorite del Gelsomino si completano con la vivacità del ribes nero mentre il Marshmallow firma l’accordo con la rotondità del suo sentore. Perfetto sigillo della fragranza, avvolgenti note Cashmere, Ambra Grigia e Vaniglia che donano robustezza e persistenza!

Famiglia olfattiva
Fruttata Gourmand

Note di Testa
Bergamotto, Pera, Mora

Note di Cuore
Ribes nero, Gelsomino, Marshmallow

Note di Fondo
Cashmere, Ambra Grigia, Vanigli

ARROGANCE – Rose Rebel Disponibile qui

(Foto @Snob)

Rivair by BR, la collezione SS 2025 firmata Barbara Rizzi

Rivair by BR è la collezione Spring-Summer 2025 firmata Barbara Rizzi. Il nome è quello dell’azienda di
famiglia, la Rivair S.r.l., leader indiscussa nel settore dei compressori centrifughi ad aria.
Moda e meccanica, due realtà apparentemente distanti, ma di fatto unite da un importante denominatore comune:
la passione di Barbara e la propria salda determinazione. Due progetti che crescono di pari passo, legati a filo
stretto, alimentandosi reciprocamente e vivendo dello stesso fervore. Due storie intrecciate, genuinamente Made
in Italy.

La collezione SS25, a partire dal suo stesso nome, vuol essere un tributo a quel mondo industriale intriso di
meccanica, che ha accompagnato la stilista sin dalla nascita attraverso le diverse fasi della propria vicenda, umana
e professionale. È così che Barbara, per la prossima primavera-estate, fa sfilare in passerella preziosi abiti in seta
che evocano i colori dell’azienda di famiglia: il grigio del ferro, l’oro dell’olio esausto, il rosso del marchio Rivair.
Immancabili il bianco e il nero, simbolo di una personalità sicura e risoluta, ma anche le tinte accese del blu
elettrico, del verde smeraldo e del fucsia, che rappresentano visivamente l’energico vigore di una donna pronta
ad affrontare ogni sfida con grinta e tenacia. Infine, i colori pastello e i toni neutri, come il peach fuzz, il beige e
l’azzurro polvere, che incarnano l’aspetto più intimo e romantico che si cela nell’animo femminile, anche il più
combattivo.

La girante, logo di BR, cuore pulsante dei compressori centrifughi, si guadagna uno spazio di maggiore centralità,
diventando un vero e proprio catalizzatore di luce.
Long e mini-dress, jumpsuit, longuette, pantaloni, camicie, top, cappotti e blazer, dalle linee pulite ed essenziali,
prendono vita a partire da tessuti di alto pregio, quali seta e georgette di seta, organza, viscosa, broccato, satin,
crêpe de chine e cady. Creazioni eleganti, che trasferiscono un messaggio di lusso sfarzoso e ricercato, arricchite
da dettagli e applicazioni dal carattere forte e deciso: abiti full paillettes, gonne e giacche ricoperte da cascate di
frange metalliche, camicie, vestiti e kaftani adornati da ricami preziosi.


Uno stile unico e versatile, raffinato e sensuale, che si realizza attraverso le tecniche della antica sartorialità Made
in Italy. L’ossessione per i particolari e la lavorazione artigianale sono i pilastri portanti della produzione.
Creazioni sinuose, che scivolano sulla pelle, esaltando la naturale leggiadria della silhouette femminile, alle quali
si affiancano abiti strutturati, che trovano nelle geometrie e nel volume la loro più autentica espressione.


Anche per la prossima stagione calda, Barbara Rizzi non rinuncia alle spalline, che definiscono la struttura del
corpo, aprendo un varco decisivo nell’uguaglianza di genere, grazie all’effetto di omologazione visiva che rende
la donna, anche esteticamente, al pari dell’uomo, nella vita e nel lavoro.
Rivair by BR si rivolge alla donna contemporanea, emancipata, sicura di sé, audace e determinata. Una donna
che ha conquistato sul campo la propria autostima e che, proprio per questo, non vuole più passare inosservata.
Gli abiti pensati da Barbara Rizzi per la prossima primavera-estate si propongono, ancora una volta, come
un’armatura sartoriale pronta per essere indossata, celebrando il fascino e la forza della femminilità, con un
immancabile tocco glamour.



13 brand internazionali di moda sostenibile sfilano alla MFW

In occasione della Milano Fashion Week di settembre, si è tenuta la terza edizione di Beyond the Claim Sustainable Fashion Show, un evento esclusivo e indipendente che per la SS25 ha presentato 13 brand internazionali di moda sostenibile.
Presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, si è tenuta la sfilata che ha visto protagonisti alcuni tra i marchi di moda certificati Friend of the Earth, rigorosamente impegnati nel ridefinire nuovi standard di sostenibilità nella moda.
Provenienti da diverse parti del mondo, ognuno di loro mostra il proprio approccio unico alla sostenibilità attraverso le collezioni.

Due tra i marchi presenti alla sfilata sono svizzeri. Reve de Rive Couture Swimwear è specializzato nella creazione di costumi da bagno resistenti e senza tempo. Ogni capo è cucito a mano con materiali riciclati italiani e viene abbinato ad uno scrunchie realizzato con i ritagli di produzione.

Il secondo brand svizzero è Zoe Klose, che si distingue per il suo impegno nell’affrontare la crisi ambientale causata dalle reti da pesca fantasma, che mettono in pericolo la vita marina. Zoe Klose gestisce il problema trasformando le reti in filati rigenerati per poi utilizzarli per la creazione di capi sportivi raffinati e confortevoli.

Il connubio tra eleganza e comfort è alla base di un altro protagonista della sfilata: la label italiana Perer. L’uso caratteristico del tessuto Modal, un materiale semisintetico derivato dalla polpa di faggio, conferisce ai suoi capi una morbidezza e una traspirabilità eccellenti, rendendo gli abiti di Perer ideali sia per la pratica dello yoga che per l’abbigliamento quotidiano.



Ciriana Haute Coat, anch’esso creato in italia, è un marchio ecologico rinomato per l’utilizzo di tessuti organici e accessori biodegradabili nei suoi modelli di cappotti. Le sue collezioni sono disegnate in Italia e prodotte interamente in Europa con piena tracciabilità, riflettendo una combinazione di tradizione e modernità ispirate alla città di Roma.

Dagli Stati Uniti, Katharine Story, un progetto che incorpora la tecnica innovativa dell’upcycling per creare pezzi audaci. Le sue collezioni uniscono tessuti vintage e design moderno, e ogni capo racconta una storia di espressione creativa e sostenibilità.

A Beyond the Claim si potrà scoprire l’innovativo marchio svedese Transforming Textile. È noto per l’utilizzo di un nuovo materiale, il Sense Tex, formulato come una miscela di filati e fili a 5 fibre che ottimizzano la durata riducendo la necessità di lavaggi frequenti, rendendo il tessuto una scelta pratica ed ecologica.

Quattro brand brasiliani certificati Friend of the Earth presenteranno le loro collezioni alla sfilata, con il sostegno di Brasil Eco Fashion, Apex Brasil e Consolato brasiliano. Natural Cotton Color, si impegna a utilizzare esclusivamente cotone organico con colorazione naturale, riducendo così in modo significativo il consumo di acqua. Il marchio dà inoltre priorità alla responsabilità sociale, sostenendo salari equi per gli artigiani del Nord-Est del Brasile. La collezione “Calunga” si ispira al Maracatu, una manifestazione culturale di origine africana presente nel
carnevale del Nordest brasiliano, patria di Natural Cotton Color.

Val Valadares Ateliê mette in risalto l’artigianato e le pratiche eco-consapevoli. È presente nella “capsule Marajoara”, basata sull’antica grafica dell’isola di Marajo, nella regione amazzonica. La produzione dei capi offre opportunità di lavoro alle donne imprenditrici, sostenendo l’economia locale e le pratiche di moda sostenibili.

Camila Machado Ateliê crea abiti da sposa e da festa ispirati alla natura. Ogni capo è realizzato a mano utilizzando tecniche di moulage, stampa botanica e tintura naturale. Inoltre, incorpora materie prime naturali uniche, come le bucce di cipolla e le squame di pesce.

Las Gringas si dedica alla produzione di abbigliamento con materie prime naturali e biodegradabili.
Utilizzando tessuti sostenibili certificati, riutilizzando avanzi di tessuto di alta qualità e dando priorità alle fibre provenienti da fonti rinnovabili, il brand si impegna nella responsabilità ambientale.

Il marchio albanese 99 Brown porta in primo piano la sostenibilità innovativa. È pioniere nell’utilizzo di materiali riciclati, ecologici e biodegradabili. Si applica a coniugare innovazione e sostenibilità, offrendo prodotti ecologici e ad alte prestazioni.

Handmade Bukura, dal Kosovo, è specializzato in prodotti artigianali come borse e bikini che uniscono stile e praticità. Conosciuto per i suoi design di tendenza e per il suo appeal funzionale, Handmade Bukura offre creazioni esclusive, ecologiche e versatili.

DYVÓ è il primo studio di design sostenibile del Kosovo. L’impiego di materiali eco-compatibili e la riduzione al minimo degli scarti fanno sì che ogni prodotto, che si tratti di accessori di moda o di gioielli, rifletta il suo impegno per la conservazione dell’ambiente.

“Connessioni”, la SS 2025 di Calcaterra

Sentirsi parte di un sistema biologico perfetto in una connessione eterna e vitale, per un ritorno costante e ciclico all’essenza degli elementi.

Un’immagine visiva il cui disegno corre lento attraverso il corso naturale del tempo che, inesorabile, scandisce ogni stagione e la vita stessa. Sono questi gli elementi generativi che hanno ispirato la collezione primavera/estate CALCATERRA.

I 4 elementi – Fuoco, Terra, Acqua e Aria – definiscono forme volumi e la palette colori, dal rosso intenso al bianco più etereo.

L’elemento naturale attraversa l’intera collezione, in una lettura trasversale di tessuti e colori: sete organzate, cotoni tinti a freddo e fil coupé mimano i movimenti vitali di foglie al vento o i colori di intensi tramonti, come per l’abito rosso sanguigno, reso leggero da una cascata di frange in chiffon di seta intrecciato a mano che diventa uno dei motivi ricorrenti della stagione.

Il tema della leggerezza, della brezza sul viso, corre in tutta la collezione, attraverso i volumi che si fanno più avvolgenti e protettivi, disegnando un nuovo ecosistema che cerca, come sempre nell’estetica di CALCATERRA, di rinascere allontanandoci dalla quotidianità del nostro tempo. È così che anche il pantalone perde il suo tailoring, abbandonando
tasche e cuciture per trasformarsi in un drappeggio naturale – che ricorda la prima Josephine Baker – attraverso tessuti che sembrano nascere sul corpo, come un’onda.

Riconnettersi alla nostra essenza naturale non è un invito, ma un’urgenza espressiva che si percepisce in tutta la collezione, dalla scelta dei tessuti, organici e in esclusiva, alle tinture biologiche e alla manifattura stessa.

Una collezione dove, inoltre, lavoro, fatica, idea e creazione si percepiscono come elementi necessari e interconnessi tra loro per generare bellezza.

I talenti di Keqiao tornano alla Milano Fashion Week 2024

La creatività di Keqiao è tornata sotto i riflettori di Milano. Il distretto cinese della città di Shaoxing situato nella provincia di Zhejiang ha portato quattro dei suoi talenti nel capoluogo lombardo in occasione della Milano Fashion Week Women’s Collection, con un collective runway show inserito nella sezione eventi del calendario ufficiale di Camera Nazionale della Moda Italiana. Un progetto che rappresenta un importante come back, dopo la prima mostra-evento “Keqiao The Excellence exhibition sustained for a better future”, tenutasi a Palazzo Isimbardi lo scorso anno e dedicata alla ricerca innovativa e alla sostenibilità del noto distretto tessile.

La sfilata si è tenuta il 18 settembre presso lo spazio Garden Senato. Quattro i protagonisti in passerella, con 15 look ciascuno: Zuyao Song, fondatore del brand omonimo, Qing Leng con il suo marchio Moi aussi, Ziye Wang che ha creato il brand eponimo e MinuitCode e infine Yan Zhang con la label Suncun.

Zuyao Song

Qing Leng

Ziye Wang

Yan Zhang

Per l’occasione il celebre artista Zhu Bingren, ricercatore della Chinese National Academy of Arts, artista dello Smelting Realism riconosciuto come maestro delle arti e dei mestieri cinesi e padre dell’architettura contemporanea in rame, ha realizzato una limited edition di ventagli, che rappresentano alcune delle sue opere.

L’iniziativa è frutto di un accordo di tre anni con CNMI e vedrà come prossima tappa la Settimana della Moda di Keqiao, che si svolgerà nel mese di ottobre, e la partecipazione di una selezione di designer italiani emergenti.

Un’importante partnership sancita con CNMI per creare opportunità e scambi culturali, un’intesa utile a rafforzare le relazioni tra i due paesi.

iPhone 16 Pro: molto più di uno smartphone


di Emanuele Di Mare

Photography: Emanuele Di Mare
Make up: Martina Belletti
supported by ARMANI BEAUTY
Styling: Diletta Pecchia
Model: Pepe Lin
Set Assistant: Davide Diana Oliaro



iPhone 16 Pro: molto più di uno smartphone

Ogni anno l’uscita del nuovo modello di iPhone coincide con un evento molto importante: l’uscita della fotocamera che accompagnerà durante l’anno tantissimi fotografi, sia per progetti personali che per lavoro.
Abbiamo avuto l’opportunità di testare il nuovo modello in uno shooting editoriale in studio, dedicato ad esaltare figure intere, mezzi busti e primi piani, e l’esperienza è stata straordinaria.

Un Controllo Assoluto della Fotocamera

Uno dei punti di forza del nuovo iPhone 16 Pro è l’introduzione del Camera Control, che consente ai fotografi di avere un controllo senza precedenti sulle impostazioni.
Difatti, si traduce nella possibilità di poter controllare parametri fondamentali come l’esposizione, il diaframma, la focale da utilizzare e la tonalità degli scatti direttamente dal nuovo pulsante, che, smartphone alla mano, va a restituire la stessa esperienza fisica di un pulsante di scatto di una fotocamera.

Il risultato? Un totale controllo con un comando dedicato del comparto fotografico, che aggiunge un nuovo livello di profondità della fotografia con smartphone.

Fotocamera Ultra-Wide da 48 Megapixel: Dettagli Straordinari

Una delle novità più interessanti di iPhone 16 Pro è la fotocamera Ultra-Wide da 48 megapixel, capace di catturare ogni minimo dettaglio anche nei set più ampi. Durante lo shooting, questa fotocamera ci ha permesso di immortalare figure intere con una nitidezza sorprendente, mantenendo una qualità eccezionale sia sui dettagli in primo piano che sul background. La risoluzione aumentata garantisce una profondità e una chiarezza che, fino a poco tempo fa, erano impensabili per uno smartphone, rendendo il dispositivo una soluzione ideale anche per set fotografici complessi.

Zoom 5x: La Magia del Primo Piano

Per gli amanti dei primi piani, la nuova fotocamera 5x, ora presente anche sul modello Pro, ha giocato un ruolo fondamentale. Grazie al teleobiettivo avanzato, siamo riusciti a ottenere primi piani incredibilmente nitidi senza doverci avvicinare eccessivamente ai soggetti, preservando la naturalezza della posa.

Nuovi Formati: JPEG XL

Una delle novità passate maggiormente in sordina di iPhone 16 Pro è la possibilità di scattare in un nuovo formato, il JPEG XL, che si è rivelato fondamentale per la gestione del flusso dei file post shooting.
Grazie al formato Jpeg XL, abbiamo potuto catturare immagini a 48 megapixel in alta risoluzione, ma con file di dimensioni ridotte rispetto ai classici RAW. Questo non solo ci ha permesso di mantenere la qualità al massimo, ma ha anche velocizzato il processo di post-produzione, ottimizzando il tempo di editing senza sacrificare i dettagli.

Questa flessibilità ci ha consentito di adattare i nostri file alle diverse esigenze del set, migliorando l’efficienza complessiva e offrendo una nuova frontiera nella gestione dei progetti fotografici.

iPhone 16 Pro: il perfetto compagno da set

Lo shooting editoriale con l’iPhone 16 Pro ha dimostrato ancora una volta che questo dispositivo è molto più di uno smartphone: è la fotocamera professionale che ti accompagna anno dopo anno sui set. Con la sua potenza, le innovazioni nel controllo ed ora la capacità di ottimizzare il flusso di lavoro attraverso nuovi formati, è il compagno perfetto per chi vuole unire praticità, qualità e flessibilità senza compromessi.