Il viaggio tra l’Italia e la Cina di Alessandro Agrati

Durante la Milano Design Week 2023 Alessandro Agrati Stile, studio creativo fondato da Alessandro Agrati – figura eclettica e fondatore di Culti Milano – ha presentato TeaClub, un nuovo home living concept contemporaneo che unisce sapientemente la millenaria tradizione ebanista cinese e l’arte manifatturiera tessile italiana. Il risultato è una collezione in cui la materia è protagonista: ebano, ottoni e bronzi lavorati a mano, le trame dei pregiati tessuti chevron, jacquard e velluti, marmo sibillino

Per dare forma a Teaclub, Alessandro Agrati si è ispirato alla cultura millenaria cinese, che ha potuto approfondire negli ultimi tre anni, aprendo le porte di Alessandro Agrati Studio all’interno del Nankang Design District, del quale è Direttore artistico. Uno degli obiettivi del legame Milano-Nankang risiede principalmente nell’implementare la conoscenza del sistema Nankang Design District a livello internazionale.

Teaclub nasce lontano nel tempo e rappresenta la consacrazione del percorso artistico che da oltre 30 anni Alessandro Agrati – precursore di un concetto rivoluzionario nel modo di vivere gli spazi e gli oggetti – traccia a servizio del mutevole concetto di lifestyle: inventare nuovi modi di abitare spazi privilegiati, nel nome della cultura del bien vivre e dell’accoglienza più autentica.
Vivere bene e a contatto con il bello ha condotto Alessandro Agrati a esplorare nuovi territori nel campo della scenografia d’interni, alla ricerca di un lusso semplice e sussurrato ma costantemente in movimento.

TAILOR MADE
La mission di Teaclub rappresenta una vera opportunità per chiunque intenda valorizzare i luoghi speciali nel mondo con uno stile esclusivo e unico. Il club va inteso come luogo dove l’individuo è al centro, gli spazi diventano personali e nascono nuove abitudini su misura (tailor made).
Per dare forma a Teaclub Alessandro Agrati parte dalla ricerca dell’anima del luogo, per reinterpretarla con rispetto ed esaltarla. La curiosità lo ha portato a voler fondere la tradizione artigianale italiana con la cultura millenaria cinese, che ha potuto approfondire negli ultimi tre anni, aprendo le porte di Alessandro Agrati Studio all’interno del Nankang Design District, del quale è Direttore artistico.

CULTURES CONNECTION
Uno degli obiettivi di questo legame Milano-Nankang risiede principalmente nell’implementare la conoscenza del sistema Nankang Design District a livello internazionale.
Una delle più grandi e famose università cinesi, la Gannan Normal University, è fortemente integrata nel Distretto e in tutte le sue attività. Proprio per questo motivo in questi ultimi tre anni, Alessandro Agrati ha creato una connessione professionale e didattica con il POLI.design di Milano. L’intento attuale è di sviluppare sempre più proficuamente la sinergia tra queste due università, ormai consolidata e che si sta progressivamente integrando nel processo più profondo di evoluzione della partnership culturale e didattica italo-cinese.
Un confronto culturale di alto livello finalizzato a caratterizzare e differenziare le produzioni locali nel segno delle cifre stilistiche tradizionali con uno sguardo sempre rivolto al futuro e all’innovazione.
Questo dialogo offre inoltre una grande opportunità di formazione cross culture per tutti i giovani designer.

TEACLUB INTERIORS

OTTONI
Sapienti fusioni di materia nobile forgiata e lavorata a mano.
Fanno parte della collezione: Ottoni di Luce, lampade da tavolo e da terra in ottone bronzato e i Bronzetti, piccoli tavoli in ottone bronzato.

MARMI
Alessandro Agrati ha reinterpretato il salus per aquam attraverso una private day spa realizzata in pregiato marmo sibillino. Fluire d’acqua e di profumo, selezionato ad hoc per TeaClub da Culti Milano.

SARTORIA
L’antica tradizione della sartoria italiana interpretata nel segno della contemporaneità.
Fanno parte della collezione: le sedute maxi Ottomane, le poltroncine Tea Chairs, il letto Framed Bed e la soft boiserie in velluto jacquard.

MASSELLI
Realizzati artigianalmente, con dettagli che non possono che essere fatti a mano. Smussati nelle forme, come a rendere sensibile al tatto il fluire della linfa della pianta stessa. Interamente in massello di ebano con finitura in cera tirata a mano. Fanno parte della collezione: le librerie Teabook e Teabook Leaf, le madie Tea Private Closet e Secret Tea, le sedie in ebano Tea Wood, la console e il Tea Bed.

Papa Francesco: le dichiarazioni sulla sessualità stupiscono i fedeli

Articolo di Alberto Muraro


Siamo abituati a pensare alla Chiesa come il luogo in cui, per eccellenza, tutto ciò che è legato ai piaceri della vita terrena è considerato peccato. L’ingordigia, il denaro, e ovviamente anche il sesso sono stati sempre visti dalle più alte cariche ecclesiastiche come elementi pericolosi, inquietanti, dai quali tenerci il più lontano possibile. La posta in gioco? Stando a quanto raccontava Dante Alighieri nella sua Divina Commedia è la dannazione eterna, un inferno infinito di torture in compagnia di tanti poveri diavoli che, come noi, hanno osato spingersi oltre quando erano in vita.

Eppure, le ultime dichiarazioni di Sua Santità Papa Francesco sembrano raccontare una storia molto diversa, perlomeno riguardo alla sfera della sessualità. Parlando ad un gruppo di giovani, in occasione dell’uscita del documentario Aymen su Disney+, Bergoglio ha espresso un pensiero che raramente abbiamo sentito pronunciare da un pontefice. Dichiarazioni che raccontano di una Chiesa finalmente pronta ad un cambiamento radicale e disposta anche ad accertare un rapporto, fino a quest’oggi inedito, con il corpo e la fisicità.

“Esprimersi sessualmente è una ricchezza. Il sesso è una delle cose più belle che Dio ha dato alla persona umana” ha dichiarato il Papa, soffermandosi (incredibile, ma vero) anche sul delicatissimo tema dell’onanismo, riguardo al quale ha manifestato un’apertura davvero inedita.

“Tutto ciò che sminuisce la reale espressione sessuale sminuisce anche te, e impoverisce questa ricchezza in, perché il sesso ha una sua dinamica, ha una sua ragion d’essere. Il sesso ha una sua dinamica, ha una sua ragion d’essere. L’espressione dell’amore è probabilmente il punto centrale dell’attività sessuale.”

Il fulcro del discorso, per molti versi rivoluzionario, è la centralità dell’amore, in assenza del quale niente sembra assumere un reale senso. Sesso sì, dunque, ma non sesso senza quel reale coinvolgimento sentimentale che ci rende così unici e, al contempo, così vicini all’espressione stessa di Dio.

La sessualità è un diritto

È  indubbio che ancora oggi, a più di 2000 anni dalla nascita di Cristo, siano in molti ad avere remore a parlare di sesso in maniera libera e priva di condizionamenti e preconcetti. L’argomento resta tuttora estremamente delicato in una cultura come la nostra, quella cattolica, che ha storicamente censurato l’atto sessuale in tutte le sue innumerevoli manifestazioni.

Eppure, questa pruderie non soltanto è ormai obsoleta, ma non è nemmeno così universale come si potrebbe credere. Pensiamo ad esempio all’universo del sesso tantrico, una pratica antichissima nata nel 2000 a.C. nella valle dell’Indù che vedeva nell’atto fisico elementi preziosissimi per la crescita spirituale degli individui.

Oggi, a oltre 2 millenni di distanza dalla nascita di tali pratiche, sappiamo che il sesso non è soltanto un piacere. A sancire il suo valore “legale” sono state tra le altre anche la Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa sul tema della violenza sessuale e la International Planned Parenthood Federation. Quest’ultima, in particolare, ha declinato nel 2008 i diritti sessuali in 10 articoli distinti: il diritto alla parità, alla partecipazione, alla vita, alla libertà e alla sicurezza, al rispetto della vita privata, all’autodeterminazione personale, alla libertà di pensiero e opinone, alla salute, all’educazione e all’informazione, alla scelta se sposarsi o costituire una famiglia e all’applicazione dei principi di responsabilità e riparazione.

In tale contesto, le organizzazioni internazionali hanno in definitiva stabilito che i diritti sessuali sono, a tutti gli effetti, diritti umani: tutti gli individui, dunque, devono poter vivere la loro sessualità in modo libero da condizionamenti, discriminazioni, violenze e nel modo più appagante possibile. Come avrebbe sempre dovuto essere, contrariamente a quello che spesso ci è stato insegnato.

GUBI presenta la collezione Tropique

Disegnata negli anni 50 del secolo scorso dal designer ungherese, naturalizzato francese, Mathieu Matégot, la collezione Tropique è un omaggio al fascino senza tempo e all’eleganza dai rimandi esotici della Côte d’Azur del dopoguerra.

A oltre 50 anni dal suo lancio e 20 anni dopo la morte del designer, GUBI è fiera di ripresentare questo classico, uno dei prodotti iconici di Mathieu Matégot. Fuori produzione da diverse decadi, la collezione Tropique ha subito un leggero restyling, dando cosi la possibilità a una nuova generazione di rivivere la dolce vita immaginata da Mátegot.

Xavier e Patrice Matégot, figli del designer, celebrano questa riedizione dichiarando: “Siamo molto felici che GUBI abbia deciso di rimettere in produzione anche la collezione Tropique dopo il successo del rilancio della lampada da muro Satellite. È uno dei maggiori successi firmati da Matégot e sicuramente uno dei nostri preferiti. Grazie all’attenzione per i dettagli e al processo ingegneristico all’avanguardia di GUBI, sono riusciti a far rivivere il fascino di un icona degli anni 50 rendendola contemporanea.

La collezione Tropique si compone di due sedie e un tavolo da pranzo. La struttura di ogni pezzo è realizzata con barre di acciaio inossidabile alle quali si aggiunge una particolare curvatura, marchio di fabbrica della collezione che la rende unica e facilmente riconoscibile.

Ideata poco dopo il ritorno di Matégot dalla Seconda Guerra Mondiale e prodotta nel suo atelier di Parigi, Tropique è uno dei quattro pezzi chiave che ha contribuito a costruire la fama di Matégot come designer. La sua forma curva ha attirato l’attenzione di molte riviste dell’epoca assicurando a Matégot un posto nelle fiere e negli eventi più importanti dell’epoca. La mostra di Art & Decoration del 1950, ‘La Fleur dans la Maison’ la presenta immersa in una natura lussureggiante, tropicale, sottolineando l’affinità della collezione con il mondo outdoor e lo stile alfresco.

Per creare degli arredi capaci di bilanciare al tempo stesso resistenza e durabilità con un senso di leggerezza, Matégot ha utilizzato spesso il metallo perforato, un materiale facile da piegare e lavorare, quasi come un tessuto. Per la tavola Tropique, un foglio di acciaio inossidabile è stato saldato alla struttura, aggiungendo così ulteriore resistenza , lasciando al contempo intatta la superficie bucherellata che lascia passare la luce.

Per le sedute e gli schienali delle sedie Tropique, invece, viene utilizzato oggi un tessuto resistente e flessibile, fissato alla struttura attraverso dei ganci. Una rivisitazione contemporanea della tecnica originale di Matégot che invece prevedeva l’ancoraggio direttamente al metallo attraverso dei buchi. Questa modifica permette di poter cambiare più facilmente il tessuto mantenendo la stessa estetica originale: un chiaro rimando a un’amaca che enfatizza ancora di più i contorni della seduta. Lo schienale viene invece imbottito non più con crine di cavallo ma con una schiuma, rendendo il comfort ancora maggiore, anche grazie all’aggiunta di un pratico cuscino.

Le sedie della collezione Tropique sono disponibili sia in nero che in bianco, verniciate a polvere, per una maggiore resistenza in ambienti outdoor, e con due opzioni di tessuto. La possibilità’ di aggiungere o meno le frange regala al design della sedia un tocco giocoso e perfettamente in linea con la sua natura rilassata di arredo da bordo piscina. L’uso sapiente del tessuto come elemento decorativo rivela la passione di Matégot per il mondo tessile, nata dopo il lancio come designer industriale.

E’ un enorme privilegio poter rilanciare questa linea di arredi per esterno. La collezione Tropique racchiude in sé tutta la poesia progettuale di Mathieu Matégot, la sua ricerca sui materiali, la sua passione per i tessuti e la sua capacità di trasmettere eleganza e stile attraverso l’uso di forme semplici, la stessa filosofia che anima GUBI e tutte le sue collezioni” dichiara Marie Kristine Schmidt, Chief Marketing Officer di GUBI

Tropique ha un posto speciale nel cuore di Mathieu Matégot che l’ha scelta per arredare anche casa sua. La collezione, rieditata e aggiornata, è un omaggio a uno dei più importanti designer francesi dell’epoca moderna e un tributo alla sua eredita.

Phillips, in collaborazione con Bacs & Russo, annuncia gli highlights delle aste di orologi di primavera che si terranno a Hong Kong nel mese di maggio

La vendita Imperial Patek Philippe del 23 maggio offrirà un orologio da polso Patek Philippe e manufatti di importanza storica appartenuti ad Aisin-Gioro Puyi, l’ultimo imperatore della dinastia Qing.

L’asta Hong Kong Watch Auction: XVI del 24-25 maggio include un Patek Philippe Ref. 5016P, un Rexhep Rexhepi Chronomètre Contemporain e un Omega Speedmaster Apollo XI 1969, presentato all’astronauta americano della NASA Charles “Pete” Conrad Jr.

Phillips, in associazione con Bacs & Russo, è lieta di annunciare gli highlights della sua prima serie di aste di orologi che si svolgeranno presso la nuova sede asiatica dell’azienda, nel distretto culturale di West Kowloon a Hong Kong. Dopo il fenomenale successo della presentazione a Hong Kong nel mese di marzo, diversi manufatti appartenuti ad Aisin-Gioro Puyi, l’ultimo imperatore della dinastia Qing, saranno offerti in una storica asta tematica intitolata The Imperial Patek Philippe Sale. La vendita avrà luogo il 23 maggio alle 19:00 HKT/ 7.00 ET, seguita dalla Hong Kong Watch Auction: XVI il 24-25 maggio. L’Imperial Patek Philippe Sale sarà guidata dalla referenza Patek Philippe 96 Quantieme Lune, con una stima superiore a 25 milioni di HK$/ 3 milioni di US$. Composta da oltre 240 lotti, la Hong Kong Watch Auction: XVI sarà una raccolta dei migliori pezzi da collezione d’epoca e contemporanei, che copriranno il meglio dell’orologeria del XX e XXI secolo.

SEPHORA FESTEGGIA IL PRIMO ANNO DI ARMOMAKE-UP INTRODUCENDO IL NUOVO SERVIZIO DI ARMO-LIPS

È già passato un anno dall’introduzione del servizio ARMOMAKE-UP e per festeggiare il connubio tra Armocromia e make-up nasce una novità che entusiasmerà i fanatici del colore e non soloapproda il servizio di ARMO-LIPS.

Dopo il successo riscosso dalla collaborazione tra Sephora Rossella Migliaccio, concretizzata finora in una consulenza grazie alla quale i make-up artist di Sephora (formati direttamente da Rossella Migliaccio) hanno fatto scoprire ai clienti la palette colori da utilizzare nella propria make-up routine, verrà introdotto un focus tutto dedicato alle labbra.  

Grazie all’introduzione di un nuovo e innovativo tool a mezzaluna i Make-up artist riusciranno ad accompagnare i clienti nella scelta della colorazione perfetta per le labbra. Un nuovo approccio che introduce al mondo dell’armomake-up e che permetterà agli “armo-expert” di prendersi cura del lips look consigliando i prodotti perfetti da utilizzare: gloss, rossetti, tinte labbra, lip oil, matite rimpolpanti…

I make-up artist di Sephora aggiungono così la possibilità di realizzare lips look in perfetta palette per accompagnare il sorriso di ogni cliente.

I servizi di ARMOMAKE-UP e ARMO-LIPS nascono dalla combinazione del mondo Sephora con l’expertise di Rossella Migliaccio, Image & Color Expert ed imprenditrice, massima esperta di Armocromia in Italia. Dopo molteplici esperienze tra Milano, Londra, Lugano e Zurigo, Rossella ha fondato l’Italian Image Institute, il primo istituto italiano interamente dedicato alla consulenza di immagine.

Il nuovo servizio ARMO-LIPS sarà gratuito e attivo in tutti i Beauty Store Sephora a partire dal 1 maggio 2023.  

ATELIER PRONOVIAS ha presentato alla BBFW la sua nuova collezione di alta moda “SEASONS OF LIGHT”

Atelier Pronovias, il marchio di alta moda sposa del Gruppo Pronovias, ha presentato la nuova collezione “Seasons of Light” per il 2024 alla Barcelona Bridal Fashion Week (BBFW), la sfilata di moda sposa più iconica dell’anno.

Lo show ha portato gli ospiti, più di 1200 persone, in un viaggio spettacolare attraverso le quattro stagioni con l’ispirazione agli elementi naturali e le stagioni stesse. Il momento di maggior impatto è stato quando la top model internazionale Blanca Padilla ha aperto la sfilata e l’ex angelo di Victoria’s Secret, Sara Sampaio, l’ha conclusa con un grande abito a matrioska che sembrava un fiore ma che al suo interno racchiudeva un’incredibile tuta sexy, realizzata con un tessuto interamente perlato.

Alessandra Rinaudo, direttrice artistica del Gruppo Pronovias, ha presentato la nuova collezione 2024. “Abbiamo fatto un’immersione profonda all’interno di nuovi tessuti, ci siamo sfidati con nuove tecniche e costruzioni per creare abiti moderni e unici per spose moderne“, ha detto, “vogliamo assicurarci che ogni sposa abbia un’esperienza magica e orientata al red carpet“.

Il viaggio della sfilata si è svolto all’insegna del bianco elegante e chic, una tendenza che illumina ovunque le settimane della moda. Indossato in tinta unita o con dettagli sexy, non manca mai di offrire un look di grande impatto.

Per la primavera – la stagione dell’amore, della rinascita e delle fioriture – Rinaudo ha creato una nuova linea di abiti sensuali con intricati fiori tridimensionali realizzati a mano e applicazioni fiorite arricchite con Swarovski e pietre – che riflettono le tendenze floreali del momento che adornano le celebrità sui red carpet di tutto il mondo.

I modelli estivi riflettono la libertà di movimento e di spirito. Trasparenze senza precedenti e cut-out sexy si combinano con pizzi delicati e ricami di perline per una sottile eleganza sensuale. Sublimi.

More is more in autunno, dove la tendenza è stata quella di abiti statement ispirati a forme architettoniche naturali, volumi teatrali e strutture sorprendenti, tutti personalizzabili per esaltare la bellezza di ogni corpo.

Tutto nella collezione Seasons of Light è all’insegna dell’innovazione, sviluppata nel cuore del centro di ricerca e sviluppo Pronovias a Barcellona.

Le nuove innovazioni del tessuto sviluppate da Rinaudo e dal suo team includono:

  • Morbido microcrepe italiano
  • Cascate di frange di cristallo realizzate a mano
  • Faille di pura seta franceseEsclusivo ricamo a mano con perline
  • Nuove tecniche di cucitura utilizzate
  • Nuove tecniche di cucitura a pieghe
  • Nuovo sviluppo della stampa 3d di precisione

    In linea con l’impegno del Gruppo Pronovias per l’inclusività, è stata scelta una gamma di modelle reali per riflettere la diversità delle spose. Modelle di etnie, età e corporature diverse hanno messo in risalto l’ampia varietà di abiti e accessori che conferiscono alle nostre spose un look completo.

    Qualunque sia la stagione e lo stile in cui una sposa si identifica, in questa collezione troverà sicuramente la creazione perfetta che riflette il suo spirito e i suoi sogni. Ogni abito dell’Atelier è realizzato su misura e personalizzabile. Così, ogni sposa può vivere una vera esperienza di alta moda e scoprire l’abito da sposa dei suoi sogni.

    La collezione Atelier Pronovias “Seasons of Light” sarà disponibile nei negozi a partire da Settembre 2023.

Torna al Fuorisalone il sodalizio tra l’architetto Gal Gaon e Nilufar Gallery

Nilufar Gallery e Gal Gaon sono lieti di presentare ‘SIX’, una nuova serie di tavoli collide in legno. Al cuore di questa collezione risiede l’uso innovativo di due ellissi in collisione che creano le gambe di un tavolo da pranzo che raggiunge una lunghezza di 6 metri.

Nato nel 2022, questo nuovo concetto di tavolo collide si spinge oltre i confini dei classici tavoli da pranzo proiettandosi in una dimensione di nuove misure. Un tavolo unico realizzato in legno della più alta qualità, in cui ogni pezzo è un’opera d’arte in sé. I piani sono tagliati accuratamente e curvati a mano in un’elegante forma ellittica, fluttuando su tre gambe doppie e aggiungendo un tocco di ricercatezza ad ogni spazio. Creando una silhouette dinamica e visivamente accattivante che cattura immediatamente lo sguardo, le gambe, formate da due ellissi incrociate, rappresentano il leitmotiv della collezione. La loro collisione è perfettamente eseguita dando vita a un collegamento stabile e continuo tra le gambe e il piano.

Mediante l’impiego di legno di noce americano scuro, forzando la geometria e attingendo al mondo del fenomeno naturale dei cristalli, Gaon interpreta un nuovo modo di lavorare il legno come materiale naturale per enfatizzare un ambiente ‘non-naturale’. Al centro di questa serie vi è un profondo apprezzamento della natura della fisicità cosmica della collisione: l’attimo in cui nasce ogni nuova cosa. Questo è il momento in cui il design si contrappone all’arte, la natura alle creazioni umane e la tecnologia all’artigianalità.

Questa nuova serie offre ad architetti e designer la capacità di giocare con i pezzi della linea collide in un’ampia gamma di impieghi e identità visive. L’utilizzo del legno apporta calore e bellezza naturale al design rendendolo perfetto per interni contemporanei e classici. Ciò che contraddistingue SIX rispetto agli altri tavoli in commercio è il design sorprendente e non convenzionale delle gambe, che consente di realizzare qualsiasi misura desiderata. Ogni cliente può ottenere un pezzo unico realizzato su misura in base alle proprie esigenze.

SIX rappresenta l’esempio perfetto della sperimentazione effettuata da Gaon negli ultimi anni sui tavoli di grandi dimensioni. Come architetto, Gaon gioca con le scale e i volumi dei suoi tavoli unici donando a ognuno di essi un segno scultoreo distintivo.

MILANO DESIGN WEEK: EATALY SMERALDO E PAOLA NAVONE OTTO STUDIO CELEBRANO CIBO E DESIGN CON “100% PASTA”

In occasione della Design Week, Eataly Milano Smeraldo e Paola Navone – fondatrice di OTTO Studio e celebre per le sue collaborazioni con aziende del calibro di Baxter, Ethimo e Gervasoni – presentano “100% Pasta”, una scenografica installazione aerea che si declinerà in un’esperienza immersiva fruibile dal pubblico dal 17 aprile al 1° maggio. Fonte di ispirazione per la realizzazione dell’opera è la personale ricetta della pasta al pomodoro di Paola Navone, che diventa lo strumento per un viaggio nello spazio e nel tempo a partire dai suoi ricordi di infanzia.

Un’esperienza multisensoriale che celebra l’italianità attraverso tutti i sensi. Pomodori, stoviglie, aglio, peperoncino e spaghetti realizzati dalla Fondazione Carnevale di Viareggio, diventano i protagonisti dell’installazione che li vedrà sospesi all’interno di Eataly Smeraldo, in dialogo con il Palco al centro dello store – per l’occasione vestito di rosso pomodoro -, sul quale tavoli e sedute dal design contemporaneo di colore bianco, rosso e verde, rievocano gli ingredienti del piatto simbolo della tradizione gastronomica italiana: la pasta al pomodoro. Non una pasta qualunque, ma quella che la nonna di Paola Navone era solita prepararle, con grandissima cura e amore nella selezione degli ingredienti. A incorniciare l’installazione, un montaggio di spezzoni cinematografici e citazioni pop dedicate a questo piatto iconico scorrerà in loop sui grandi ledwall ai lati del palco, accompagnato dalle “Note di cibo”, una speciale playlist a tema realizzata da OTTO Studio.

L’installazione “100% Pasta” sarà presentata al pubblico giovedì 20 aprile, alle ore 18:00, sul palco di Eataly Smeraldo, con una food performance durante la quale Paola Navone racconterà l’installazione e il legame tra cibo e design, condividendo la storia della sua “Pasta Paola”, accompagnata da uno chef di Eataly che la realizzerà per i presenti.

I tasting proseguiranno da venerdì 21 a martedì 25 aprile: ogni giorno alle 17:00, gli chef di Eataly realizzeranno la ricetta di Paola Navone per il pubblico dello store milanese. 

Negli stessi giorni il piatto sarà presente come speciale fuori menù nei ristoranti di Eataly Milano Smeraldo.

Provengo da una cultura alimentare piemontese e anche minimalista – dichiara Paola Navoneche privilegia la qualità della materia prima, i sapori veri e la semplicità. Ho scelto quindi di mettere letteralmente in scena un piatto che rievoca l’Italia e il Mediterraneo. Il rapporto tra il mio design e il cibo è molto stretto. Per me realizzare un progetto è come preparare una frittata. Devi scegliere gli ingredienti con cura speciale. La preparazione va fatta con attenzione e rigore, ma anche fantasia e flessibilità”.

Con “100% Pasta” Eataly intende sottolineare, in un momento cruciale per Milano come quello del Salone del Mobile, quanto la qualità della materia prima sia un valore imprescindibile, tanto in cucina quanto nel design. Grazie alla conformazione dello store, da tutti i piani e in tutti i punti di affaccio si avrà una prospettiva diversa sull’installazione di Paola Navone OTTO Studio. Un percorso che si completa con l’assaggio della “Pasta Paola” per un ulteriore livello esperienziale utile a far capire quanto una ricetta semplice possa essere a suo modo perfetta se gli ingredienti sono di qualità. 

L’opera di Paola Navone OTTO Studio è stata selezionata per far parte della mostra-evento INTERNI Design Re-volution che, nell’ambito del Fuorisalone, coinvolgerà l’intera città con installazioni in sei diverse location, tra cui appunto quella di Eataly Smeraldo.

La speciale iniziativa testimonia la spiccata sensibilità di Eataly verso il mondo dell’arte, che trova conferma nell’attività di Eataly Art House – E.ART.H., la fondazione nata presso Eataly Verona, dove dal 22 aprile al 17 settembre 2023 sarà possibile visitare la mostra “Photo&Food. il cibo nelle fotografie Magnum dagli anni Quaranta ad oggi”. Un’esposizione collettiva, a cura di Walter Guadagnini in collaborazione con Costanza Vilizzi e realizzata insieme a Magnum Photos, legata al tema del cibo e della sua rappresentazione nella fotografia degli ultimi ottant’anni.

Antonio Riva Milano svela Princess Garden

Nella splendida cornice della Società del Giardino, la collezione Princess Garden e la nuova capsule della collezione Atelier offrono un’esperienza in cui il mondo della sposa si fonde con l’alta modaAntonio Riva Milano porta la manifattura italiana sotto i riflettori del capoluogo lombardo.La Maison, fondata oltre 25 anni fa, e guidata dal Maestro couturier, ha sfilato il 12 aprile alle 18.30 in via San Paolo 10. Le luci si sono accese sugli abiti da sposa e sulla capsule Atelier, pensate per accompagnare le occasioni più speciali di una donna dinamica e raffinata.La collezione sposa Princess Garden, caratterizzata da linee pulite, tessuti pregiati e dettagli curati, fonde i tratti distintivi dell’alta sartoria con le tecnicalità più innovative. Le geometrie sartoriali e la conoscenza della silhouette femminile trovano la loro massima espressione nelle ventiquattro uscite, proposte su altrettante personalità versatili e moderne.Il mikado diventa un soffio, l’organza e i pizzi tracciano percorsi inediti come il raffia lace, strati impalpabili che si sovrappongono per creare volume nella leggerezza.

Il talento e la sapiente maestria di Antonio Riva, ambasciatore della manifattura italiana, trovano in Princess Garden la loro espressione più attuale. 

Creazioni fuori dal tempo, fluttuanti ed eteree, realizzate in colori tenui e tessuti see through, sono il tocco iniziale nella nuova capsule della collezione Atelier. La palette colori, dal blu cenere all’azzurro fino al nude agisce con la luce per restituire la sensazione di tridimensionalità. Antonio Riva gioca con i tessuti e le lavorazioni, dal creponne ai ricami a mano per finire con il mikado, offrendo una sensazione di delicata raffinatezza. Crini, jacquard e pizzi aggiungono texture ai capi e conferiscono un effetto romantico e misterioso.Il percorso, in continuo sviluppo, è confermato da una solida presenza sul territorio dove la Maison vanta a Milano l’Officina Creativa, in via della Moscova e l’Atelier a Palazzo Toschi Corneliani in Corso Venezia e, a Roma, l’Atelier a Palazzo Grazioli in via del Plebiscito, oltre alla Manifattura di Garlate, sul Lago di Como, dedicata alla produzione degli abiti da sposa. 

ARTHUR ARBESSER ALLA MILANO DESIGN WEEK 2023

ARTHUR ARBESSER | GUBI FUORISALONE 2023 – TEN: BEYOND THE BEETLE

Dal 18 al 22 aprile, negli iconici Bagni Misteriosi di Milano, GUBI celebra il primo decennale della Beetle Chair, sedia realizzata nel 2015 dal duo italiano danese GamFratesi, diventata un vero classico del design.

La mostra TEN: BEYOND THE BEETLE, ideata con il curatore e critico di design Marco Sammicheli, riunisce menti creative da tutto il mondo e offre loro piena libertà di esprimersi sulla Beetle. 

Ciascuno dei dieci personaggi partecipanti ha lasciato libera la propria creatività per reinterpretare al meglio la Beetle Chair, abbracciando molteplici discipline, dalla scultura e la ceramica, all’installazione e all’illustrazione, fino al design di luci e suoni.

L’opera “Oca Chair” presentata dallo stilista Arthur Arbesser rende omaggio al maestro del design italiano Enzo Mari. Arbesser ha trasformato la seduta e lo schienale della Beetle nel becco schioccante di un’oca, mentre la base richiama il panettone di cemento di Mari sparsi in tutta la città di Milano. In collaborazione con l’artigiano italiano Alan Zinchi, Arbesser ha realizzato la Oca in legno massello, con una seduta originale Beetle rivestita in tessuto arancione brillante.

ARTHUR ARBESSER | RADICI

In occasione del Salone del Mobile 2023Radici presenta una serie di nuovi design per pavimentazioni tessili firmati da importanti nomi del mondo del progetto e della creatività.

Arthur Arbesser ha realizzato per Radici due nuove stampe Tartan Doodles e Sponge.

Lo stand di Radici sarà visitabile in fiera dal 18 al 23 Aprile (hall 14 – Stand E26).

Tartan Doodles disegnato da Arthur Arbesser è un sovrapporsi dinamico di diversi layer, come una stratificazione di mondi e visioni che invitano a perdersi in una dimensione spazio-temporale parallela, trovando a ogni sguardo nuovi dettagli, forme e interpretazioni.
“In Tartan Doodles – racconta Arthur Arbesser – ho deciso di mixare un pattern legato alla classicità e al decorativismo tradizionale – il tartan rosso – con qualcosa di insolito e di inaspettato: un disegno più istintivo, uno scarabocchio.” Come suggerito dal nome stesso, in Tartan Doodles troviamo infatti la celebre fantasia scozzese che, con il suo incrociarsi di righe verticali e orizzontali, crea un gioco di trasparenze lasciando intravedere il pattern irregolare sottostante che ricorda gli scarabocchi, in inglese ‘doodles’.

La vivacità del disegno è ulteriormente evidenziata dalla scelta delle tonalità predominanti: il rosso e il blu, dal cui contrasto nasce un cromatismo che risulta in una grande forza espressiva. A fare da sfondo, un rosa profondo che accentua ulteriormente la profondità del pattern. In Sponge, Arthur Arbesser reinterpreta uno dei classici del design: il bianco & nero. Il fashion designer sceglie però di rompere la tradizione minimal che contraddistingue questa tendenza dando vita a un pattern rigorosamente irregolare. Partendo da uno schema molto geometrico che richiama quello degli scacchi, Arthur Arbesser crea un pattern che replica l’effetto spugnato acquisendo così organicità e dinamismo. L’effetto finale è un disegno che trova carattere e forza espressiva proprio nel minimalismo del black&white.

ARTHUR ARBESSER | WITTMAN – ICONA FLOWERS

Arthur Arbesser, nella sua seconda edizione di tessuti per Wittman, realizzata in collaborazione con il tradizionale produttore italiano Rubelli, presenta FLOWERS, un tessuto che racconta storie con grafiche disegnate a mano. I tessuti esclusivi di Arthur Arbesser x Wittman trasformano i mobili nei protagonisti assoluti del soggiorno, creando con le loro stampe espressive una singolare atmosfera.

Ogni fiore e ogni elemento di design è stato dipinto a mano su carta colorata, prima di essere digitalizzato per creare il motivo finale.

La collezione di tessuti ICONA FLOWERS sarà disponibile in due diverse varianti: FLOWERS Bianco o FLOWERS Nero.

Duxiana in collaborazione con lo studio Ariake vi aspetta in via Tadino 2 per scoprire la mostra “The art of Living”

Per la Milano Design Week 2023, Gabriel Tan ha curato una mostra ambientata in un’autentica casa di una coppia milanese a Porta Venezia. Questo ambiente intimo è caratterizzato da mobili di Ariake, oggetti da collezione artigianali di Origin Made, illuminazione Bentwood di Secto Design, tappeti etiopi di Sera Helsinki, tecnologia di Mui e una nuova collaborazione con la società svedese di letti premium DUXIANA. Ogni marchio è un maestro nel proprio campo, ma tutti condividono una dedizione comune all’arte del fare e un modo più piacevole di vivere. L’obiettivo è sorprendere i visitatori creando la sensazione di entrare in una vera e propria casa durante la Milano Design Week, uno stile eclettico e armonioso – un rifugio lento e sicuro dal ritmo frenetico del Salone. 
Protagonista della zona notte è il letto Duxiana 3003, best seller del brand svedese, insieme alla testiera del marchio di mobili giapponese Ariake, progettato da Gabriel Tan, direttore creativo di Ariake. Realizzata in legno Hinoki giapponese, questa testiera si chiama ‘Yasumi’ che in giapponese significa “riposo”. Hinoki è la conifera più venerata del Giappone, rinomata per la sua bella venatura del legno chiaro e la fragranza calmante. L’aroma di Hinoki è il risultato dei suoi Phytoncides naturali, rilasciati per proteggere da batteri e organismi nocivi – e hanno una serie di benefici, dalla promozione del rilassamento, calmando il sistema nervoso per scoraggiare gli acari che scatenano le allergie. Hinoki ha anche un effetto di purificazione dell’aria ed è resistente all’umidità e al marciume. L’intento progettuale era quello di coniugare queste già citate proprietà di Hinoki con l’alta qualità del sonno che i letti Duxiana forniscono, creando così una testiera che è meditativa ed elegante. La testiera si estende oltre la larghezza del letto, consentendo ai clienti di configurare il proprio comodino preferito sia con un tavolo a sbalzo di marmo Kolmården – una bella pietra svedese, oppure con un cassetto contenitore modulare disponibile in tre diverse altezze per adattarsi a quelle dei diversi letti Duxiana.