Oliviero Toscani, intervista e backstage del servizio Postmelodici

Oliviero Toscani, intervista e backstage del servizio Postmelodici in esclusiva per SNOB

Oliviero Toscani è sempre stato vicino al napoletano, artisticamente a partire dai ritratti della gente comune che ha dato vita all’opera “Razza Umana” esposta alla stazione Toledo. Per SNOB ha raccontato uno spaccato importantissimo di Napoli, quello della musica neomelodica, criticata, osannata dal suo popolo eppure non priva di ombre. Ne sono nati dei ritratti crudi e veri dei più importanti rappresentanti, da Francesco Merola, erede di Mario Merola e della sceneggiata, a Ida Rendano, Gianni Fiorellino, Ivan Granatino fino ai più giovani I Desideri…

Qui la nostra intervista al grande Oliviero Toscani e il backstage del suo lavoro, un uomo che continua ad insegnare, anche oggi che ci ha lasciato, molto più che di fotografia, ci parla di sociale, di coraggio e di idee.

Direttore Responsabile/ Intervista: Miriam De Nicolò
Regia: Giovanni Piscaglia
Personaggi: Ida Rendano, Ivan Granatino, Francesco Merola, Marika Cecere, Marco Calone, I Desideri, Gianni Fiorellino
Grazie a: Tommaso Basilio

Qui le fotografie e i ritratti di Oliviero Toscani con introduzione di Federico Vacalebre e styling di Tommaso Basilio:
Postmelodici, il servizio di Oliviero Toscani in esclusiva per SNOB

Il numero cartaceo è acquistabile anche sul nostro sito:
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EISENBERG EXCELLENCE – La linea Gioiello per illuminare la pelle

ILLUMINA LA TUA PELLE CON LA LINEA GIOIELLO EXCELLENCE DI EISENBERG

Un regalo luxury dall’effetto ultra-shining quello firmato dalla maison EISENBERG e pensato per chi non vuole rinunciare ad un rituale di cura e valorizzazione della pelle che sfrutti le proprietà dei più nobili dei metalli. Lo recitava anche Marylin Monroe con la sua «Diamonds are a girl’s Best Friend»; che sia oro, argento o diamanti, questi preziosi metalli diventano protagonisti anche nel mondo del beauty con la loro opulenza per trattamenti lussuosi.

EXCELLENCE, la linea ultra premium del marchio monegasco si compone di 6 trattamenti lusso per viso e contorno occhi dalle prestazioni high-tech, formulati con materiali pregiati per una rigenerazione cutanea intensa. L’oro, l’argento e i diamanti, infatti, stimolano la circolazione sanguigna, aiutano la pelle a rigenerarsi rendendola più uniforme e donandole una luminosità incomparabile. E, soprattutto, possiedono un autentico potere anti-invecchiamento, dimostrandosi capaci di rallentare il naturale declino della produzione di collagene.

Grazie alla formula Trio-Moleculaire, EISENBERG offre trattamenti e maschere viso che donano alla pelle un’azione rigenerante, antiossidante e tonificante attraverso i trattamenti giorno e notte della linea Excellence.

TRATTAMENTO GIORNO

EXCELLENCE ENERGIE OR SOIN JOUR

Energie Or è il trattamento giorno sofisticato e piacevole dalla formula avanzata realizzata con Peptidi Biotecnologici associati ad una sottile polvere d’oro puro dalla potente azione rigenerante, antiossidante, perfetta per combattere i radicali liberi. Energie Or si compone anche di un energizzante cellulare biotecnologico di Euglena, un micro-organismo che vive in acqua dolce. Fonte di vitalità cellulare, stimola il metabolismo della pelle e garantisce le funzioni rigeneranti restituendo energia alle cellule cutanee affaticate. Inoltre tonifica e rassoda la pelle.

Un trattamento da giorno con una formula ad alta performance per idratare, rigenerare e proteggere la pelle per tutto il giorno.

TRATTAMENTO NOTTE

EXCELLENCE ENERGIE DIAMANT SOIN NUIT

Energie Diamant è uno straordinario trattamento notte rigenerante dalla texture vellutata, arricchito con vera polvere di diamanti per stimolare la micro-circolazione, uniformare l’incarnato e donare luminosità. Peptidi ultra- efficaci contenenti delle Matrichine lavorano in sinergia con un Complesso di Ginseng e Gynostemma per aumentare l’ossigenazione, migliorare la respirazione cellulare, attenuare le rughe e aumentare il tono cutaneo. La Vitamina E e l’estratto di Artemisia offrono una protezione anti- ossidante e anti-età intensiva.

Rigenerata, ossigenata e protetta, la pelle si riposa per tutta la notte. Al mattino ritrova tutta il suo splendore e una luminosità perfetta.

EXCELLENCE MASQUE ULTRALIFT OR

MASQUE ULTRALIFT OR è una straordinaria maschera rigenerante e anti-ageing per il contorno occhi dalla texture in crema-gel. La sua formula innovativa combina il potere dell’Oro al collagene per favorire l’aumento dei Peptidi e donare benefici ultra- liftanti, un’idratazione intensa e un aspetto fresco e sano.

Il naturale processo di invecchiamento unito ai fattori esterni come la carenza di sonno, la disidratazione o l’inquinamento incidono sul suo aspetto. Con il passare del tempo, la pelle appare spenta e disidratata.

Grazie agli straordinari risultati visibili sin dalla prima applicazione, il contorno occhi appare radioso e visibilmente più giovane, le linee sottili sono minimizzate, le rughe più profonde sono ridotte e l’occhio appare liftato.

EXCELLENCE MASQUE ESSENTIEL ARGENT

La Ricerca di EISENBERG, basata su scienza e natura, ha scoperto l’eccezionale potere dell’Argento. Da secoli riconosciuto a livello mondiale per la sua bellezza, il suo pregio e il suo incredibile potere, questo ingrediente offre molteplici benefici alla pelle.

Combinando lo straordinario potere dell’argento puro micronizzato con un cocktail di ingredienti attivi, EISENBERG presenta la MASQUE ESSENTIEL ARGENT. Una maschera viso e occhi multifunzionale ad alta performance che, in un solo step, attenua stanchezza, segni di invecchiamento e stress regalando un’esclusiva esperienza multi sensoriale.

Formulata per ottenere risultati visibili e immediati, i benefici di questa esclusiva maschera super efficace aumentano se associati ad una alimentazione sana, ad un regolare esercizio fisico e a un sufficiente riposo.

Prezzo – 107,00€

Benriach presenta Benriach 1966 Cask Aged 50 Years

Benriach presenta Benriach 1966 Cask Aged 50 Years, la sua espressione più invecchiata e rara

La Distilleria Benriach, rinomata per i suoi whisky Speyside ricchi, creativi e complessi, presenta la sua espressione più invecchiata ed esclusiva rilasciata fino ad oggi: Benriach 1966 Cask Aged 50 Years.

Creato da una botte eccezionale dalla Master Blender Rachel Barrie e con solo 37 preziose bottiglie disponibili in tutto il mondo, Benriach 1966 Cask Aged 50 Years è la migliore rappresentazione dello stile fruttato tipico di Benriach, con una complessità senza rivali e una lussuosa raffinatezza.

Riempita per la prima volta con il liquido Benriach non torbato il 21 settembre 1966, la botte Bourbon 2383 è stata selezionata con cura per il suo carattere squisito, destinata a diventare l’annata più antica e la release più rara di Benriach. Dopo decenni di maturazione nei magazzini di Benriach nello Speyside, è il primo Benriach ad essere imbottigliato a cinquant’anni.

La Master Blender di Benriach, Rachel Barrie, ha dichiarato: “Alla Distilleria Benriach la nostra capacità di creare sapori unici è esaltata dalla nostra esperienza nella maturazione di una gamma eclettica di botti provenienti da tutto il mondo e dalla filosofia creativa e dall’approccio esplorativo verso la produzione del whisky. Nel corso di molti decenni, ciò ha consentito una comprensione approfondita di ciò che rende eccezionale una botte” e ha proseguito dicendo: ”Sono orgogliosa di presentare Benriach 1966 Cask Aged 50 Years come il nostro tesoro finale. Sorseggia cinquant’anni di opulenta raffinatezza con note di sublimi datteri mielati e delicate spezie di rovere in armonia con la persistente finezza di mela e pera e tracce di pompelmo. Questa è la nostra arte: una testimonianza dell’esperienza e dell’impegno per la straordinaria maturazione in botte presso la Distilleria Benriach.”

Benriach 1966 Cask Aged 50 Years è racchiuso in un decanter di cristallo su misura, prodotto in Scozia da Glasstorm. Ogni decanter è presentato in una scatola realizzata dal maestro artigiano John Galvin, il cui design è ispirato alla colorata gamma di botti eclettiche che riempiono i magazzini di Benriach, dove l’espressione è stata nell’ultimo mezzo secolo.

Arriva in Italia il whisky invecchiato 50 anni

Lanciata in Asia nel maggio 2024, l’espressione è stata poi presentata in mercati globali selezionati e finalmente in Italia. L’imbottigliamento è stato presentato presso il Four Seasons di Milano da Claudio Riva, Presidente di Whisky Club Italia. Nella splendida cornice della Sala Camino dell’hotel, allestita con i colori dell’autunno e del whisky, i partecipanti selezionati hanno potuto degustare una selezione di etichette Benriach con food paring di tapas studiato per l’occasione dallo staff di Nikos Tachmazis.

Note di degustazione

Naso: il rovere perfettamente levigato regala note di castagna, ciliegia al maraschino e delicato miele di acacia, intrecciate a tartufo, narciso e muschio raffinato.
Palato: sorseggia 50 anni di lussuosa raffinatezza, con sentori di sublimi datteri mielati e delicate spezie di rovere, in armonia con la persistente finezza di mela, pera e tracce di pompelmo.

SNOB Magazine lancia corsi di autenticazione del lusso a Milano

SNOB Magazine lancia i corsi di autenticazione del lusso a Milano

SNOB Magazine annuncia il lancio di corsi di autenticazione dei principali brand del lusso. Una serie di appuntamenti esclusivi che si terranno a Milano, destinati ad appassionati, professionisti e collezionisti pronti a immergersi nell’arte di riconoscere l’autenticità dei marchi più iconici del mondo.

Ogni sessione, della durata di una giornata, approfondirà tre marchi di lusso selezionati (nel primo appuntamento Chanel, Louis Vuitton, Gucci) esplorando la loro storia, i materiali unici e i dettagli distintivi che rendono ciascuno di questi prodotti un simbolo di status e qualità. Guidati da esperti di settore certificati, i partecipanti potranno apprendere come individuare segni di autenticità, quali la qualità della lavorazione, le finiture e le specificità di ogni brand, e comprendere le tecniche utilizzate per imitare questi dettagli.

Il corso offre un approccio unico, affiancando teoria e pratica: i partecipanti avranno a disposizione sia prodotti autentici sia repliche per confronti diretti, mettendo subito alla prova le competenze acquisite. Questa esperienza hands-on permette di affinare l’occhio critico e acquisire sicurezza nel distinguere tra vero e falso, un’abilità sempre più richiesta nell’era del mercato second-hand e della rivendita di lusso.

Diviso tra parte teorica sulla storia dei brand e pratica avanzata, SNOB Magazine trasforma il concetto di autenticazione in un percorso di scoperta e competenza, rendendo l’accesso al lusso un’esperienza consapevole e unica. Un’opportunità imperdibile per chi vuole avvicinarsi al mondo dell’autenticità e del lusso con stile e competenza.

Il corso sarà diviso in 2 sezioni – parte teorica e parte pratica – e si terrà nella sede di Piazza Giulio Cesare, 14 a Milano dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00, con un piccolo aperitivo di networking finale.

Il costo totale del corso, che include anche i materiali didattici e un attestato di partecipazione, è di Euro 249,00. I posti sono limitati, per un massimo di 10 persone.

I marchi citati nel corso vengono menzionati esclusivamente per scopi accademici e di approfondimento.
Non esiste alcuna affiliazione, partnership o associazione tra i suddetti marchi e questo corso. Tutti i diritti sui marchi appartengono ai rispettivi proprietari.

The Macallan: 200 anni di epopea scozzese

The Macallan festeggia 200 anni di Storia:

Sono passati 200 anni da quando il fondatore Alex Reid pose la prima pietra della distilleria Macallan, nel cuore dello Speyside scozzese. Così ha avuto inizio una serie ininterrotta di successi che ha portato Macallan a diventare sinonimo perfetto di eccellenza e di maestria nell’arte della produzione di whisky.

Per celebrare questo importante traguardo, Macallan ha creato la TIME : SPACE COLLECTION, con due nuovi whisky che rappresentano una vera e propria macchina del tempo grazie all’incontro tra un’ingegneria all’avanguardia e un’antica maestria artigianale.

Il primo è TIME : SPACE: un incontro tra l’avanguardia ingegneristica e la maestria degli artigiani. Si tratta di una ruota composta da un doppio scompartimento, che contiene nella parte esterna il Single Malt Whisky più vecchio mai rilasciato da Macallan, che unisce due botti del 1940, per ben 84 anni di maturazione; nel secondo scompartimento si trova invece un Single Malt composto dai primi whisky prodotti nella nuova distilleria, quindi nel 2018. Due mondi completamente diversi, la Storia e il futuro, racchiusi in un’opera d’arte: la capsula del tempo è incastonata in una scultura di rovere americano ed europeo lavorata a mano, con 200 punte a decorarla, in un gioco di spigoli che rievoca l’arte dell’origami. La release sarà disponibile in soli 200 esemplari, uno per ogni anno di vita di Macallan.

Il secondo imbottigliamento è TIME : SPACE MASTERY: un Single Malt molto complesso, prodotto a partire dalla selezione di 14 tipi diversi di botti, incluse quelle in rovere europeo e americano ex-Sherry ed ex-bourbon. Tutte le sfumature organolettiche delle warehouse di Macallan sono presenti in questa release, che ha proprio l’obiettivo di catturare la complessità donata al whisky da tante botti diverse per origine, dimensione e contenuto.

Time Records celebra 40 anni di successi: una storia di musica, passione ed innovazione

Il 2024 segna un traguardo storico per la Time Records, che celebra 40 anni di attività come una delle etichette discografiche indipendenti più influenti d’Italia e del mondo. Per tutto l’anno, una serie di eventi straordinari hanno omaggiato il percorso dell’etichetta e il suo fondatore, Giacomo Maiolini, celebrando i successi del passato e aprendo le porte a nuove sfide per il futuro.

Durante le celebrazioni, Giacomo Maiolini ha condiviso la storia Time Records e il suo straordinario viaggio personale nel mondo della musica. Fondatore dell’etichetta nel 1984, Giacomo Maiolini è oggi riconosciuto come una figura chiave nel panorama discografico internazionale. Dotato di una visione unica e di una straordinaria capacità imprenditoriale, ha trasformato una piccola etichetta indipendente, con sede a Brescia, in un impero musicale riconosciuto a livello globale.

Non vogliamo solo celebrare il passato, ma vorrei guardare ancora e sempre al futuro con lo stesso entusiasmo, sorpresa e determinazione di allora” dichiara Giacomo Maiolini.

Grazie alla sua capacità di individuare e valorizzare talenti, ha portato la musica italiana ed europea a livelli globali, aprendo le porte a mercati come quello giapponese con il fenomeno Eurobeat, con oltre 30 milioni di album venduti e 5 Grammy Awards. I suoi successi includono hit senza tempo come “Open Your Mind” degli U.S.U.R.A, “Don’t Stop” e “Boom Boom Boom” dei The Outhere Brothers, “Feel it” di The Tamperer feat. Maya, “You See the Trouble with Me” di Black Legend, “Dragostea Din Tei” degli O-Zone, “Destination Calabria” di Alex Gaudino, “In My Mind” di Dynoro e Gigi D’Agostino e “Nevermind” di Dennis Lloyd, che entrambi hanno superato un miliardo di streaming su Spotify. Con 120 milioni di dischi venduti e 7 miliardi di stream Time Records è l’etichetta italiana indipendente che ha venduto
più dischi nel mondo
. Oggi, Time Records è la casa di artisti come Bob Sinclar, Deejay Time e Gigi D’Agostino e reduce di successi come le ultime due hit internazionali “T’AMO T’AMO T’AMO” con Ivana Spagna e NUZZLE e la nuova versione di “Amici Per Sempre” dei Pooh, The Cube Guys. Giacomo Maiolini è noto anche per la sua capacità di anticipare i cambiamenti del mercato, passando dal vinile alla musica digitale e ora allo streaming, con una visione verso l’AI.


Giovedì 5 dicembre, presso la Camera di Commercio di Brescia, Giacomo Maiolini ha ricevuto un prestigioso premio per i 40 anni dell’etichetta, conferito a nome della città. Questo riconoscimento celebra non solo l’impatto culturale e musicale di Maiolini con la Time Records, ma anche il suo ruolo personale di ambasciatore di Brescia nel panorama internazionale.

Mentre, il 19 novembre, sempre Giacomo Maiolini, in occasione della Milano Music Week 2024, presso il Castello Sforzesco di Milano, ha tenuto un intervento dedicato alla sua visione dell’industria musicale. Durante l’incontro, ha parlato del suo percorso professionale e delle trasformazioni che hanno caratterizzato il settore discografico negli ultimi decenni.

Il culmine delle celebrazioni è stato il 6 dicembre, con una serata straordinaria che ha riunito artisti, collaboratori e amici della Time Records in una location esclusiva. L’evento è stato un’occasione per esaltare il lavoro, l’impegno e la passione di un team che, sotto la guida di un rivoluzionario capitano come Giacomo Maiolini, ha segnato la storia della musica italiana e internazionale.

Giacomo è stato un pioniere. La sua capacità di vedere oltre il presente lo ha reso un
innovatore, capace di trasformare idee visionarie in successi mondiali,
” ha dichiarato Albertino, storica voce di Radio Deejay e amico di lunga data.

Bob Sinclar racconta il suo rapporto con Giacomo: “Giacomo Maiolini è colui che ha portato la musica dance in Italia e nel Mondo. Ho avuto la possibilità di lavorare con lui da 7 anni forse 8, e tutti i singoli e le hit sono magnifiche. Giacomo è la stravaganza, l’esuberanza elegante all’italiana. Se sei amico di Giacomo ti dà tutto. È l’amicizia in tutta la sua totalità!

Anche Gigi D’Agostino ha ricordato il contributo unico di Maiolini: “Giacomo con le sue visioni, intuizioni, creazioni… Non solo ha realizzato tantissimi grandi successi… ha realizzato sogni per molti… è pazzesco… Quando penso a Giacomo penso ad una persona pazzesca! Giacomo è tanto…

Con lo stesso entusiasmo che ha contraddistinto i suoi primi 40 anni, la Time Records guarda al futuro con nuovi progetti in arrivo per il 2025. Giacomo Maiolini ribadisce l’impegno dell’etichetta verso l’innovazione e la scoperta di talenti, mantenendo intatta la filosofia di indipendenza e passione che l’ha sempre contraddistinta.

Pixel Beauty

Interview by Miriam De Nicolò

Dr. Marco Iera
Specialist in Plastic,
Reconstructive and Aesthetic Surgery

Da alcuni dati emerge che oltre il 50% delle ragazze utilizza i filtri ogni giorno sui propri social network. Questo fenomeno ha dato vita al “Selfie dismorphia”, capita che le sue pazienti richiedano interventi chirurgici simili a quei filtri?
Purtroppo sì, moltissime ragazze, anche giovanissime si presentano quotidianamente in studio portando con sé i propri selfie migliorati dai filtri Snapchat. Un’applicazione nata per divertire, che oggi invece viene utilizzata per schiarire, liftare, eliminare imperfezioni proprio come fa Photoshop. La pretesa delle pazienti sempre più consistente, è quella di ottenere volti bellissimi, senza difetti, senza macchie e senza rughe. Una vera e propria ossessione della perfezione.

Qual è il maggior intervento estetico richiesto dalle donne e quale dagli uomini? In che percentuale?
Gli interventi più richiesti sono in generali quelli non invasivi, che contraddistinguono l’80% del totale. Le rughe sono un cruccio che non conosce differenze di genere, ecco perché ai primi posti metterei sicuramente il botox e i filler di acido ialuronico, nonché i trattamenti anti-age, naturalmente che vadano a rispettare le caratteristiche specifiche anche del volto maschile. Nel caso degli uomini sappiamo che la pelle è più resistente, più spessa, resiste meglio agli agenti esterni e invecchia più tardi, tuttavia, quando compaiono le rughe, queste diventano rapidamente profonde e più evidenti. Molto sentiti poi sono quegli inestetismi che minano la “virilità”, come il grasso in eccesso. Al momento per l’uomo l’addominoplastica per ricreare il celebre “effetto tartaruga” è molto in voga, così come la liposcultura per eliminare la cute in eccesso ed interventi vari su polpacci, ventre, zigomi e petto.

Come approccia al paziente che riceve per la prima volta?
Quando per la prima volta incontro un paziente cerco in tutti i modi di rendere la sua esperienza il più confortevole possibile, superando lo scoglio di timidezza che, solitamente, c’è al primo primo incontro. Voglio che il momento venga vissuto come l’inizio di un bel percorso da fare insieme; nel colloquio preliminare è fondamentale porre domande di carattere medico ma anche “relazionale”, cercando di indagare quale sia il modus vivendi del paziente nonché le aspettative legate alla visita. Ritengo infatti sia particolarmente importante non sostituirmi mai a chi ho di fronte ma, al contrario, guidare la persona verso una migliore consapevolezza e conoscenza di sé.

Quale tipo di disturbo psicologico (se mai esistesse) ritrova maggiormente nei pazienti?
Non parlerei di disturbo psicologico, salvo in casi veramente eccezionali, bensì di forme di insicurezza più o meno latenti.
Sappiamo come la società imponga dei canoni di bellezza che sono impossibili da ignorare; tuttavia è anche frequente l’intervento di fattori di “cattiva percezione di sé” per quanto riguarda il proprio aspetto fisico, fino ad arrivare a vedere il proprio corpo come difettoso quando in realtà non lo è affatto. Questo innesca sensazioni di inadeguatezza, di imbarazzo e di non appartenenza tali da influenzare la propria autostima e minare il proprio senso di sicurezza. Di fronte a queste situazioni, non rare, si cerca di restituire una corretta consapevolezza di se stessi, lasciando come residuale qualsiasi forma di intervento estetico.

Quale generazione è più a rischio? Quali sono i modelli di bellezza a cui questi si ispirano?Sicuramente i c.d. Millennial e la Generazione Z che sempre più spesso chiedono di ricorrere a baby botox, foxy eyes, russian lips che rappresentano per molti di loro i nuovi codici di bellezza. L’obiettivo, oserei dire più “spregiudicato”, è quello di un effetto emulativo dei canoni estetici delle star più famose di Instagram e Tik Tok. Si inizia con delle semplici punture per poi arrivare a voler diventare dei veri e propri cloni di queste ultime.

Alcuni di questi pazienti, possono perdere la capacità di distinguere il reale dal falso? (Parlando sempre di immagini di bellezza)
Assolutamente sì se non correttamente guidati nel percorso medico. Ho già accennato alla c.d. “dismorfofobia” che altro non è se non l’eccessiva preoccupazione per un difetto estetico tale da indurre il soggetto a percepire la sua immagine in modo altamente distorto, perché ci si focalizza su difetti estetici minimi o che addirittura non esistono. Sono queste categorie, le più fragili e a rischio, su cui focalizzare, da medico, più attenzione.

Che tipo di beneficio può realmente apportare la chirurgia estetica/plastica?
Un intervento di chirurgia estetica/plastica non può e non deve essere considerato una panacea per ogni disagio psicologico o carenza di autostima. Al contrario, se correttamente applicata e se adeguatamente orientata a quelli che sono i protocolli etici che ogni medico dovrebbe seguire, i risultati nella vita di una persona possono essere anche sorprendenti. Senza dubbio la modificazione di un difetto, o quello che si percepisce come un difetto, ha l’effetto di rafforzare l’autostima e sappiamo che quest’ultima ha una funzione importante nel campo delle sensazioni ed emozioni, potendo agire in modo inaspettato, producendo un senso di piacere, facendoci sentire vincenti e sicuri, capaci di affrontare con maggior vigore le sfide e gli impegni della nostra vita

Quando dire “NO” ad un paziente?
Personalmente scelgo di dire NO a chi vuole inseguire con ossessione i “must” di bellezza, a chi chiede di sembrare il clone di qualcun altro. Il mio NO arriva deciso ai ritocchini dei giovanissimi che spesso ricercano la perfezione dei filtri Instagram o di altri social network. Definito “pre-juvenation”, il fenomeno indica l’attenzione dei ragazzi a controllare il naturale processo di invecchiamento per avere successo nella società.

Il tema di questo numero è Fiction/Reality. Cosa quindi è Finzione nel suo mestiere, e cosa è Realtà? (Cosa si dice e cosa si tace).
Nel mio lavoro ho scelto di non percorrere mai le “scorciatoie” legate alla finzione. La mia etica professionale mi guida giorno dopo giorno nel preferire scelte coerenti che mettano sempre al centro la salute dei miei pazienti, a costo di apparire impopolare dovendo rispondere con dei “NO”. Troppo spesso la medicina estetica è circondata da falsi miti e percezioni distorte delle persone, ecco, a fronte di questo, io scelgo sempre la strada della chiarezza, scindendo finzione e realtà. Credo che ad oggi, dopo anni di bilanci, sia proprio questo il mio punto di forza con i miei pazienti.

Qual è la sua definizione di bellezza?
Non credo esista una definizione di bellezza. Ma sicuramente la stupirò affermando che per me “bellezza” è sicuramente quella che ognuno di noi ha nel proprio cuore e che non conosce lo scorrere del tempo.

ENGLISH VERSION

From some data, it emerges that over 50% of girls use filters every day on their social networks. This phenomenon has given rise to “Selfie dysmorphia”. Do your patients sometimes request surgical interventions similar to those filters?
Unfortunately, yes, many girls, even very young ones, come to the clinic daily bringing with them their selfies enhanced by Snapchat filters. An application born for entertainment, which today is used instead to lighten, lift, eliminate imperfections just like Photoshop does. The demand from patients is becoming increasingly significant: they want to achieve beautiful faces without flaws, without blemishes, and without wrinkles. It’s a true obsession with perfection.

What is the most requested cosmetic surgery by women and which one by men? In what percentage?
The most requested interventions are generally non-invasive ones, which account for 80% of the total. Wrinkles are a concern that knows no gender differences, which is why I would definitely put botox and hyaluronic acid fillers at the top of the list, as well as anti-aging treatments, naturally tailored to respect the specific characteristics of the male face. In the case of men, we know that the skin is more resilient, thicker, better resistant to external agents, and ages later; however, when wrinkles appear, they quickly become deeper and more noticeable. Moreover, there are also aesthetic issues that undermine “virility,” such as excess fat. At the moment, abdominoplasty to recreate the famous “turtle effect” is very popular among men, as well as liposculpture to eliminate excess skin and various interventions on calves, abdomen, cheekbones, and chest.

How do you approach a patient receiving treatment for the first time?
When I first meet a patient, I try in every way to make their experience as comfortable as possible, overcoming the initial shyness that usually occurs during the first encounter. I want the moment to be seen as the beginning of a journey we embark on together. In the initial conversation, it’s crucial to ask medical questions but also “relational” ones, trying to understand the patient’s lifestyle and expectations regarding the visit. I believe it’s particularly important never to replace the person in front of me but, on the contrary, to guide them towards a better awareness and understanding of themselves.

What type of psychological disorder (if it ever exists) do you most commonly find in patients?
I wouldn’t speak of psychological disorders, except in truly exceptional cases, but rather of forms of more or less latent insecurity.
We know how society imposes beauty standards that are impossible to ignore; however, it’s also common for factors of “poor self-perception” regarding one’s physical appearance to come into play, leading individuals to see their bodies as flawed when they’re not at all. This triggers feelings of inadequacy, embarrassment, and not belonging, which can affect self-esteem and undermine one’s sense of security. Faced with these not uncommon situations, the goal is to restore a correct self-awareness, leaving any form of cosmetic intervention as residual.

Wich generation is most at risk? What are the beauty standards they’re inspired by?
Certainly, the so-called Millennials and Generation Z are increasingly requesting procedures like baby botox, foxy eyes, and Russian lips, which for many of them represent the new beauty standards. The goal, I would dare to say, is a more “uninhibited” emulation of the aesthetic standards of the most famous stars on Instagram and TikTok. It starts with simple injections and then progresses to wanting to become true clones of these influencers.

Some of these patients may lose the ability to distinguish between real and fake? (Talking always about beauty images)
Absolutely, if not properly guided in the medical journey. I have already mentioned the so-called “body dysmorphia,” which is nothing but excessive concern about an aesthetic defect leading the individual to perceive their image highly distorted because they focus on minor or even non-existent aesthetic flaws. These categories are the most fragile and at risk, requiring more attention from a medical perspective.

What kind of benefits can plastic/cosmetic surgery really bring?
A cosmetic/plastic surgery procedure cannot and should not be considered a cure-all for every psychological discomfort or lack of self-esteem. On the contrary, if correctly applied and adequately guided by the ethical protocols that every physician should follow, the results in a person’s life can be quite remarkable. Undoubtedly, modifying a defect, or what is perceived as a defect, has the effect of boosting self-esteem, and we know that the latter plays an important role in the realm of sensations and emotions, capable of unexpectedly influencing us, producing a sense of pleasure, making us feel victorious and confident, able to tackle the challenges and commitments of our lives with greater vigor.

When to say “NO” to a patient?
Personally, I choose to say NO to those who obsessively chase beauty “must-haves,” to those who ask to look like someone else’s clone. My NO is firm when it comes to touch-ups for very young individuals who seek the perfection of Instagram or other social media filters. Defined as “pre-juvenation,” the phenomenon indicates young people’s focus on controlling the natural aging process to succeed in society.

The theme of this issue is Fiction/Reality. So, what is Fiction in your profession, and what is Reality? (What is said and what is left unsaid)
In my profession, I have chosen never to take the “shortcuts” associated with fiction. My professional ethics guide me every day to prefer consistent choices that always prioritize the health of my patients, even if it means appearing unpopular by having to respond with “NO.” Too often, aesthetic medicine is surrounded by false myths and distorted perceptions of people. In the face of this, I always choose the path of clarity, separating fiction from reality. I believe that after years of reflection, this is precisely my strength with my patients today.

What is your definition of beauty?
I don’t believe there is one definition of beauty. But I will certainly surprise you by saying that for me, “beauty” is undoubtedly what each of us has in our own heart and that doesn’t know the passage of time.

“The Women Era”: Jeep firma l’anteprima della serie tv

Presentata a Milano “The Women Era”, la serie tv firmata Jeep e Freeda che racconta in cinque episodi storie di donne comuni che hanno reso la loro vita straordinaria, contribuendo al futuro di tutte le donne grazie al loro impegno sociale, imprenditoriale e culturale

Al Meet Center si è tenuta l’anteprima di “The Women Era”, un Jeep Road Trip in cinque episodi dedicati a donne che, grazie al loro impegno imprenditoriale, sociale e culturale, stanno plasmando la storia e il futuro di altre donne. 

Ideato da Freeda e Jeep, il viaggio è condotto dalla content creator Diletta Begali e dall’antropologa della cultura materiale Lucrezia Milillo, ed è disponibile su Prime Video.

Le cinque protagoniste rappresentano storie e realtà geografiche diverse lungo la Penisola, unite dalla loro capacità di realizzarsi e aprire nuove strade – proprio come i SUV Jeep – sfruttando il loro capitale sociale e culturale per creare valore attraverso azioni concrete.

Jeep promuove la libertà

Sebbene il traguardo sia alla stessa distanza per uomini e donne, la strada per queste ultime è costellata di ostacoli e difficoltà. È fondamentale dare voce a chi ha raggiunto il successo, per ispirare altre donne a prendere in mano la propria storia. In questo contesto, la partnership con Jeep, attraverso l’iconico Wrangler – il SUV più capable e premiato al mondo – acquista ancora più significato.

“Siamo orgogliosi di aver collaborato con Jeep per portare alla luce storie straordinarie di donne che ispirano non solo le nuove generazioni, ma tutti coloro in cerca di modelli positivi e autentici” ha commentato Andrea Scotti Calderini, CEO & Co-Founder di Freeda “Attraverso queste narrazioni significative, Jeep e Freeda ribadiscono il loro impegno a sostegno delle donne, in un contesto socio-culturale che purtroppo, ancora oggi, non garantisce sempre la parità che meriterebbero.”

Le parole di Novella Varzi, Managing Director Jeep Italia

“Con ‘The Women Era’ celebriamo le storie di donne straordinarie che, con coraggio e determinazione, affrontano percorsi impervi per realizzare i loro obiettivi e lasciare un segno nella società. Queste protagoniste sono esempi di resilienza, capaci di trasformare le sfide in opportunità, valori che condividiamo in Jeep. Come i nostri SUV, noti per aprire nuove strade, dimostrano che ogni ostacolo può essere superato. Siamo orgogliosi di supportarle in questo viaggio, offrendo mezzi innovativi e performanti come il Wrangler 4xe, simbolo di avventura, sostenibilità e libertà di guidare il proprio destino.”

Jeep Wrangler 4xe

L’iconica Jeep Wrangler offre capacità fuoristradistiche ineguagliabili ed è prodotta con oltre 80 anni di eccellenza ingegneristica 4×4. La Wrangler 4xe elettrificata è la più performante di sempre con le migliori prestazioni della categoria grazie alla combinazione di un potente motore a combustione anteriore e di una sorprendente propulsione elettrica posteriore che eroga la coppia su richiesta. Utilizza un motore a benzina turbo da 2,0 litri, con una potenza totale di 380 CV e una coppia di 637 Nm, un cambio automatico a 8 rapporti, due motori elettrici e una batteria ad alto voltaggio, che garantisce un’autonomia completamente elettrica fino a 53 km nelle aree urbane e un consumo di carburante di 3,5 l/100 km.

Editoriale

EDITORIALE
2024 Fiction/Reality

Passiamo una vita a cercare di decifrare il carattere delle persone – Sarà onesto? Starà dicendo la verità? E’ buono? E’ invidioso? Sono i quesiti di chi cerca di proteggersi, in amicizia, al lavoro, in famiglia, da tutte quelle persone che, prima o poi capita a tutti, ci hanno deluso, persone a cui abbiamo dedicato noi stessi, la nostra amicizia, il nostro amore, il nostro tempo. Quando si rivelano, sappiamo solo allora, se abbiamo vissuto nella Realtà o nella Finzione di una relazione, sia essa sentimentale, amicale, lavorativa. FICTION e REALITYsono esattamente i temi di questo nuovo numero di SNOB, che accoglie ospiti speciali come la grande attrice Pia Lanciotti, nota al pubblico internazionale grazie alla serie tv di successo “Mare Fuori” distribuita in 20 paesi del Mondo; la stilista Chiara Boni, vera rivoluzionaria della moda; lo Chef pluristellato Andrea Berton che ha fatto del gusto il vero protagonista dei suoi piatti.

Nell’era dell’Intelligenza Artificiale, se sia Finta o Reale un’immagine ce lo si chiede sempre più spesso, ora che le applicazioni si fanno più intuitive e complete; ce lo dimostra il magnifico lavoro di Alessandro Bavari, che in “Latina Città Invisibile” ci racconta un mondo onirico e complesso totalmente costruito istruendo l’AI da diversi anni.
Alla domanda “E’ un bene che l’AI subentri in maniera così netta all’interno dei lavori creativi?” risponde il massimo esperto in Digital Reputation e Cyber Securiy Matteo Flora; e il Dr Marco Iera, Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, ci porta una fotografia cristallina di quelle che sono le richieste di uomini e donne sui modelli di bellezza che i social network e le tv impongono.

Di Reale oggi sembrerebbe rimanga ben poco, l’inquietudine di una grande fotografa, Francesca Woodman, che possiamo leggere dal suo ritratto scattatole da Stephan Birigidini, “Woman with a large plat”, un’immagine importante che ci accompagna in quella stanza, attraverso le parole di Maria Vittoria Baravelli. E il coraggio, quello di Max Papeschi, artista d’arte contemporanea di fama internazionale, che fa dell’ironia dissacrante e della provocazione, la sua firma, e che per noi di SNOB ha creato un’opera unica che trovate in copertina, autenticata da un microchip a cui è possibile collegarsi avvicinando il proprio cellulare. Vi si aprirà il Digital Passport di SNOB, dove trovare tutte le informazioni utili sull’opera e sul magazine. SNOB è tra i primi magazine al mondo ad utilizzare questa tecnologia che certifica il prodotto come una vera e propria opera d’arte.

Il divario tra FICTION e REALITY è profondo, sebbene nella verità possiamo confermare ci siano personalità, carattere, forza, vita. L’AI sta già influenzando le nostre vite, soppiantando gli umani con dei robot, i taxi a San Francisco si guidano da soli, i creativi vengono sostituiti da ChatGPT…
Quando capiremo il valore dell’essere umano, che nella sua individualità regala differenze, curiosità, creatività, allora, solo allora, potremmo definirci evoluti. Perchè l’evoluzione è un processo che arriva da dentro, la specie si può solo che elevare moralmente, eticamente, spiritualmente.
La tecnologia corre veloce, l’essere umano cerca di stare al passo, ma rischia di rimanere indietro.

M. MIRIAM DE NICOLÒ
EDITOR IN CHIEF

miriam@snobnonpertutti.it

ENGLISH VERSION

We spend a lifetime trying to decipher people’s characters – Will they be honest? Will they be telling the truth? Are they good? Are they envious? These are the questions of those who seek to protect themselves, in friendship, at work, within the family, from all tose people who, sooner or later, disappoint us, people to whom we have dedicated ourselves, our friendship, our love, our time. When they reveal themselves, only then do we know if we have lived in the Reality or in the Fiction of a relationshiop, be it sentimental, friendly or professional. FICTION and REALITY are exactly the themes of this new issue of SNOB, which welcomes special guests such as the great actress Pia Lanciotti, known to the international public thanks to the successful TV series “Mare Fuori” distributed in 20 countries around the world; the fashion designer Chiara Boni, a true revolutionary of fashion; the Michelin-starred Chef Andrea Berton who has made taste the true protagonist of his dishes.

In the Era of Artificial Intelligence, the question of whether an image is Fake or Real is increasingly asked, now that applications are becoming more intuitive and comprehensive. This is demonstrated bv the magnificent work of Alessandro Bavari, who in “Latina città invisibile” tells us about a dreamlike and complex world entire constructed by instructing Al for several years.
To the question “Is it a good thing that Al is so clearly taking over creative work?” answers the foremost expert in Digital Reputation and Cyber Security, Matteo Flora; and Dr. Marco lera, Specialist in Plastic, Reconstructive and Aesthetic Surgery, provides a clear picture of the demands of men and women regarding te beauty standards imposed by socia networks and television.

Today, very little of the Real seems to remain, as evidenced by the unease or a great photographer, Francesca Woodman, which we can read from her portrait taken by Stephan Brigidi, “Woman with a large plat”, an important image that accompanies us in that room, a large plat.” an important image that accompanies us in that room through the words of Maria Vittoria Baravelli. And then the-re’s the courage, that of Max Papeschi, an internationally renowned contemporary artist, who makes irreverent irony and provocation his signature, and who has created a unique work for us at SNOB, featured on the cover, authenticated by a microchip that you can connect to using your phone. The SNOB Digital Passport will open up, providing all the relevant information about the artwork and the magazine. SNOB is among the first magazines in the world to utilize this technology, certifying the product as a true work of art.

The gap between FICTION and REALITY is deep, even though in truth we can confirm there are personalities, character, strength, life. Al is already influencing our lives, replacing humans with robots, taxis in San Francisco drive themselves, creatives are being replaced by ChatGPT…
When will we understand the value of being human, who in their individuality brings differences, curiosity, creativity, only then, can we define ourselves as evolved. Because evolution is a process that comes from within, the species can only elevate morally, ethically, spiritually.
Technology is advancing rapidly, humans are trying to keep up, but they risk falling behind.

“BAGLIETTO: DAL 1854 L’ARTE DI NAVIGARE” a cura di Antonio Macaruso

“BAGLIETTO: DAL 1854 L’ARTE DI NAVIGARE”: presso la libreria Rizzoli in Galleria Vittorio Emanuele a Milano la presentazione ufficiale del volume a cura di Antonio Macaluso

Dopo l’anteprima all’evento di celebrazione dei 170 anni del brand, si è svolta presso la libreria Rizzoli di Corso Vittorio Emanuele, la presentazione ufficiale del libro dedicato allo storico cantiere Baglietto con i suoi centosettant’anni di tradizione, artigianalità, innovazione. Edito da Rizzoli, il volume porta la firma prestigiosa di Antonio Macaluso, editorialista del Corriere della Sera ed esperto di nautica. All’evento, cui ha fatto seguito il classico “firmacopie”, hanno preso parte anche l’autore, Antonio Macaluso, e l’Amministratore Delegato del cantiere Diego Michele Deprati.

Una lunga storia, quella di Baglietto, un’eccellenza imprenditoriale italiana, una grande maison del lusso, capace di estro e pragmatismo nel creare qualcosa di raro; il perfetto equilibrio tra classico e moderno, tecnica ed estetica, passato e futuro insieme: un binomio vincente.

Dove finisce l’artigianalità e comincia l’arte? Cosa rende qualcosa, un prodotto, un marchio, impermeabile al tempo e alle mode? Sono le domande che ci si pone passeggiando tra il passato e il presente di Baglietto.

È il 1854 quando Pietro Baglietto dà inizio al sogno, fondando gli omonimi cantieri, che a quel tempo si trovavano a Varazze. All’inizio si costruivano piccoli scafi e gozzi ma presto, grazie alla lungimiranza del fondatore, ci si orientò verso lo yachting. Nel 1876, prende il largo la prima imbarcazione da regata: Baglietto costruì Rosy, un cutter di 7,50 m destinato a diventare leggenda. Numerosissime sono state le innovazioni introdotte da Baglietto nel corso della sua storia, sia nel campo delle imbarcazioni ad alte prestazioni e da record, che per impieghi militari e la difesa, come i celebri MAS. Tra gli ambiti in cui con maggiore forza il cantiere del gabbiano ha primeggiato vi è quello degli yacht e della nautica da diporto. Già all’alba del XIX secolo Baglietto realizza yacht di grande dimensione per importanti armatori, tra cui, per citare qualche nome, il re di Spagna Alfonso XII, Guglielmo Marconi, Gioacchino Puccini e Gabriele D’Annunzio, per il quale varerà l’Alcyone.

Dal secondo dopoguerra l’ambito del diporto diviene il cuore della produzione di Baglietto con le imbarcazioni della serie “Isole”, veri e propri punti di riferimento nell’ambito degli yacht di lusso, oggetti del desiderio contesi dai più importanti armatori al mondo, tra i quali si contano capi d’industria come Agnelli o l’Aga Khan, famiglie reali, come i Ranieri di Monaco o personalità del mondo dello spettacolo, tra i quali Peter Sellers, per citarne uno. In questo campo Baglietto porta innovazioni continue, sia dal punto di vista dell’impostazione degli scafi, come ad esempio con l’invenzione del flying bridge che con l’introduzione di materiali nuovi e sempre più performanti alzando sempre di più l’asticella in termini di esclusività, prestazioni e qualità realizzando veri e propri capolavori naviganti.

Nel 2012 i Cantieri Baglietto vengono acquisiti dalla Famiglia Gavio, uno dei gruppi industriali più solidi d’Italia. È l’inizio di una nuova rotta. Esperienza e tradizione si fondono in un incontro tra passato e presente, e guardano verso il futuro per una storia all’insegna delle più grandi conquiste. Un passato di 170 anni sulle cui poderose spalle si costruisce ogni giorno un’appassionante sfida a un futuro fatto di stile, tecnologia, innovazione. Un futuro che non si immagina e non si aspetta: si anticipa. E il gabbiano Baglietto – forte, rispettato e amato – vola instancabile da una parte all’altra del mondo.

LG in partnership con Artlume per portare l’arte digitale sugli Smart TV LG

LG Electronics (LG) annuncia di aver realizzato una partnership con Artlume, la piattaforma di arte digitale e intelligenza artificiale che porterà un tocco creativo e artistico nelle case di tutti i possessori di smart TV LG

LG e Artlume condividono la visione per cui l’arte deve essere accessibile a tutti: grazie a questa collaborazione infatti, oltre 200 milioni di smart TV LG in tutto il mondo si trasformeranno in gallerie d’arte virtuali con un catalogo di oltre 15.000 opere che possono essere selezionate in playlist personalizzate attraverso la praticissima app mobile.

Disponibile sui TV LG con webOS 6.0 (modelli 2020) e versioni successive, il catalogo di Artlume comprende opere di fotografia contemporanea, famosi capolavori e opere celebri custodite nei più prestigiosi musei del mondo come la National Portrait Gallert di Londra e l’Ashmolean Museum.

Grazie all’integrazione di una piattaforma di Intelligenza Artificiale generativaArtlume permette inoltre agli utenti di creare la propria immagine digitale usando semplicemente i comandi vocali.

LG è il nostro partner ideale perchè condivide il nostro obiettivo di portare amore, bellezza e passione nella vita delle persone attraverso il linguaggio universale dell’arte”, ha dichiarato Patrick Ashworth, fondatore e CEO di Artlume. “Ci impegniamo a lasciare un profondo impatto positivo sull’umanità educando le generazioni future, sostenendo la salute mentale attraverso la bellezza dell’arte e condividendo l’arte custodita nei musei con il resto del mondo“.

LG si impegna a trasformare il modo in cui le persone vivono l’arte” ha dichiarto Chris Jo, senior vice president of platform business della divisione LG Media Entertainment Solution. “Grazie a questa partnership con Artlume, possiamo arricchire le case di milioni di utenti con una vasta gamma di opere d’arte incredibili rese facilmente accessibili grazie agli smart TV LG“.