HUGE UNDERGROUND BUSINESS – FALL WINTER 19/20

Per chi è alla ricerca dell’avventura, il Texas è la terra perfetta: parchi nazionali, spiagge infinite, la provincia americana più vera, il vecchio west, i deserti lunari on the road, i paesaggi più selvaggi.

Inoltre il Texas è sede del più famoso festival musicale degli Stati Uniti, il “Live Music Capital of the World” che si svolge a marzo ad Austin e attira più di trecentomila visitatori di tutto il mondo.

Una terra immensa – è il secondo stato più grande degli USA dopo l’Alaska – portavoce di usanze che resistono ancora oggi, da tempi immemori, con orgoglio e giudizio.

Se nel resto del mondo si crede che i texani si vestano notte e dì da cowboy, la realtà locale vi darà ragione, perché l’atmosfera e i colori ispirano una cavalcata all’aria aperta o attività nel ranch.

Catturati dallo spirito country anche il giovane duo italiano composto da Alessandro e Jamilia, creatori di una collezione contemporanea dalle note texane.


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La collezione Fall Winter 2019/20 si compone di felpe e t-shirt manica lunga con lavaggi a sabbia, effetto “vissuto”, dai colori caldi e brumosi della terra, come i pantaloni e le giacche, che regalano un tocco da “american farmer” orgoglioso della propria terra.

Il concetto del “lavoratore” è caro alla coppia di giovani talenti, che inserisce in collezione divise colorate e multi-tasche, maxi camicie quadrettate e giacconi multiuso dalle diverse lunghezze. E l’immagine che ci figuriamo è quella di un impavido e onesto personaggio alla Cordell Walker, interpretato da Chuck Norris nella serie di grandissimo successo “Walker Texas ranger”.


Ma se l’immensità di questo stato, così ospitale, ricco di scene musicali, musei, deserti, e panorami mozzafiato, ispira da sempre il settore moda per il suo stile, tra camperos indossati in inverno con il jeans e in estate dalle donne con gli shorts e il cappello da cowboy – copricapo tipico dell’abbigliamento dei lavoratori nelle fattorie e nei ranch, in genere nei classici colori del marrone, del bianco e del nero – dall’altro lato, come ogni rovescio di medaglia, è zona di frequenti avvistamenti extraterrestri.

Sono circa 200 infatti gli oggetti non identificati tra Texas, California e Colorado.
E come non inserire un outfit anche per questi strani ospiti, che ormai fanno parte non più del nostro immaginario, ma di storie, racconti, documenti, ritrovamenti e, la giovane coppia lavorativa di HUGE UNDERGROUND BUSINESS come un gesto di accoglienza e benvenuto, dedica loro i pezzi cult della collezione.

Tute silver come navigatori spaziali, giacche a vento con dettagli iridescenti, maxi mantelli regali argentati, pettorine e buste tono su tono. Cosa ci vorranno dire? Gli extraterrestri, sono forse tra noi?


“Relais Del Nazionale” nel Vernante, originalità ed eccellenza

Esiste un elemento in natura che mette tutti d’accordo, che regala un’atmosfera calda e familiare; questo elemento è il legno.

Esiste una natura che coinvolge, attira ed entusiasma, ed è quella passionale.

Qui tutto è legno e passione, e da questi due ingredienti nasce una struttura unica nel suo genere: Il Relais Del Nazionale sito nel Vernante, comune della provincia di Cuneo, facente parte di quel luogo magico e storico delle Alpi del Mare.

La famiglia Macario, nata e cresciuta in questo luogo da generazioni, porta avanti l’amore per il territorio e per le tradizioni da 150 anni; il Relais Del Nazionale, ristrutturazione deliziosa di quattro lunghi anni dediti alla ricerca del dettaglio, è un Hotel de Charme in cui poter assaporare la vera atmosfera montana, unita ad un accogliente momento di relax nella spa privata.



Otto sono le camere a tema, frutto dell’ingegno di Franco Ballarè, grande architetto di Limone Piemonte, totalmente attorniate dalla sensazione materna del legno, alternate alla pietra con grande armonia ed equilibrio. Lo sport e i mestieri di montagna sono i grandi protagonisti, “cacciatore”, “pastore”, “sciatore”, i nomi delle camere, e il cliente si sente subito parte del maestoso mondo montano.

Come un elegante e distinto signore, Il Relais Del Nazionale si distingue per i dettagli: grandi bauli in legno con chiave in ogni camera, quelli che ricordano i vecchi tesori della nonna che custodivano il corredo matrimoniale o l’abito da sposa da “passare” alla nipote; materassi oversize su strutture di legno che sono grandi slitte, slitte che troviamo in ogni misura e in ogni angolo dell’albergo, usate come portavasi, portagiornali, simpatici attaccapanni, tavoli nella hall. Il portachiavi della camera è in legno intarsiato, la porta di ingresso alla spa è un’intera cornice di legno antico, i prodotti cortesia da bagno provengono dall’Officina cosmetica Aulina, a pochi passi dal Castello Reale di Racconigi, prodotti naturali provenienti da preziose ricette della tradizione cosmetica, e vengono ricaricati negli appositi contenitori per evitare gli sprechi.



Distante anni luce dalla solita caotica cittadina, la Spa del Relais Del Nazionale è un’oasi di benessere e di pace: la grande vasca idromassaggio si affaccia sul parco, un’immensa area verde attraversata dal fiume Vermenagna, godersi il panorama sulle sdraio bevendo una calda tisana alla salvia è un piacere non solo fisico ma spirituale, una ricarica di energia positiva di cui tutti noi avremmo bisogno e da cui dovremmo attingere più spesso.
Due saune al suo interno, una Finlandese e un bagno profumato all’abete e agli aromi di montagna, un bagno turco, una doccia cromoterapica rivitalizzante, una mini piscina Jacuzzi e una panca pediluvio con sassi di montagna massaggianti.

Questo quattro stelle supera di gran lunga il servizio di un classico quattro stelle, per originalità, bellezza, accoglienza e l’evidente amore e l’enorme investimento nei dettagli che non ha competitors nel suo genere.

Ma le sorprese non finiscono in questa valle incantata, la famiglia Macario ci delizia con le prelibatezze del territorio nel Ristorante Nazionale, dirimpetto al Relais, e non esagero affatto quando dico e sottolineo che meriterebbe la stella Michelin.

Il fil rouge rimane il legno, il grande camino al centro ci scalda e ci coccola e veniamo accolti da Cristian, maître del ristorante che, dietro consiglio dello chef, ci racconta un menu degustazione, un LunaPark dei sapori.
Iniziando con un aperitivo Belle Epoque, Vermouth di Torino, si passa ai loro cracker al burro, polpettine di salsiccia di Bra cruda, bignè al parmigiano, sardine in saor, il pane fatto in casa su cui spalmare uno spumoso burro montato leggermente salato. In accostamento alla battuta di salmerino con le sue uova, tipico pesce delle Alpi, salsa allo yogurt e prezzemolo, un bianco delle Langhe – Le Coccinelle -. Con il risotto mantecato con Parmiggiano Reggiano 48 mesi da vacche rosse e fondo bruno di verdure, un Dominio de Anza, un rosso equilibrato, espressivo e dai sapori fruttati; nel terzo piatto, un quadro astratto con punte di colore rosso dato dai gamberi, una scelta delle “nate povere per diventare ricche”: le interiora.
Vasta la scelta di formaggi: due carrelli di prodotti tra cui compaiono i ricchi formaggi fienati delle Langhe, un Castelmagno di montagna e dei formaggi al peperoncino, da abbinare al miele o al mosto. Per rinfrescare la bocca, una gelatina di pompelmo rosso, olio al mandarino e oliva secca; come dessert un gelato allo yogurt di latte di capra con fragole fresche e polvere di cioccolato, abbinato ad una Geisha, birra del territorio, interessante scoperta che sta tra due monti, da una parte l’autentico amaro di una birra scura, e dall’altra il dolce retrogusto di un passito. Assolutamente da riprovare. Eccellente la pâtisserie, con tenere gelatine al mandarino, gianduiotti e gelèe di albicocca.



Raffinati i portaposate di porcellana provenienti dall’America, simili a pietra bianca plasmata come creta, bicchieri in cristallo dalla Germania, ciocchi di legno che si trasformano in caratteristici porta-cracker, il personale qualificato e competente comunica con i tavoli della sala in francese, inglese e tedesco, il mâitre Cristian racconta la costante ricerca delle materie prime locali, l’affinamento delle tecniche per soddisfare una clientela sempre più esigente ed attenta. Il risultato è un servizio da Stella Michelin, non capisco perché non sia ancora arrivata. Ma sono sicura che festeggerò il loro successo molto presto.

RELAIS DEL NAZIONALE
Via Cavour, 60 – 12019 VERNANTE, CUNEO (CN)
ilnazionale.com

Il meglio del Fuorisalone 2019

IL MEGLIO DEL FUORISALONE 2019

E’ l’evento più atteso dagli amanti del design, dagli addetti al settore, dai curiosi, da chi vuole prendere spunti e catturare idee per la propria casa, la MILANO DESIGN WEEK attira da sempre migliaia di visitatori da tutto il mondo.

Evento nato nei primi anni ’80 dalla mente di aziende operanti nel settore del design e dell’arredamento, negli ultimi anni la Milano Design Week si arricchisce di eventi collaterali che includono anche altri rami, tra cui l’automotive, l’arte, la moda, la gastronomia, la tecnologia.

L’edizione del 2019 stupisce con le sue infinite proposte, qui il nostro BEST OF, con i luoghi da vedere, tra antichi palazzi in genere chiusi al pubblico, gli eventi da non perdere, le installazioni più interessanti.


LIFE IN VOGUE 2019- THE INTERIOR’S CUT

Gli uffici della redazione di Vogue Italia smantellati per la design week per ospitare 8 creativi di fama internazionale che hanno reinterpretato le stanze di lavoro con oggetti e arredo di design.

david/nicolas, Massimiliano Locatelli, Pierre Marie, Ana Kraš, Rafael de Cárdenas / Architecture at large, Jonathan Anderson, storagemilano e Studio Proba hanno accettato la sfida lanciata dal direttore di Vogue Italia Emanuele Farneti, lavorando ad un progetto davvero speciale, in cui ogni ambiente assorbe energia e personalità proprie. Dalla parete minimal del direttore creativo somigliante ad un quadro di Miro‘, realizzata da Ana Kraš, fino alla più elegante dai toni dorati, la “newsroom office” ideata da Storagemilano, che nasconde un’angolo segreto dedicato al relax, in cui potersi sdraiare, come in mezzo ad una giungla, e godersi i suoni della natura, il canto degli uccelli, il profumo delle piante.

quando: Dal 9 al 12 aprile – dalle 10 alle 20 (il 9 aprile dalle 12 alle 20)

dove:  in Piazzale Cadorna 5/7



CANADA GOOSE – evento

Canada Goose si avvale della collaborazione di due importanti artisti, il sound designer Kouichi Okamoto e l’esperta calligrafa Aoi Yamaguchi per raccontare la Nomad Capsule Collection. Una limited edition di giacche da pioggia che protegge l’esploratore più impavido dalle imprevedibili sorprese atmosferiche; quattro capi uomo e donna studiati in collaborazione con GORE-TEX, i modelli Nomad Jacket – Rain Shell e la Nomad HyBridge Lite Jacket combinano la profonda esperienza di Canada Goose con i materiali innovativi di GORE.

La capsule è stata lanciata inizialmente in Giappone, dove la pioggia è elemento guida e grande fonte di ispirazione, come rappresenta lo speciale wall in cui, durante l’evento, era possibile gettare dell’acqua per veder nascere delle scritte japan, in cui lo sfondo musicale a tema raccontava i suoni della pioggia e degli elementi naturali nella loro forma più pura.

La collezione Canada Goose è disponibile in limited edition ed esclusiva italiana a partire dall’8 aprile a Milano presso Antonioli e a livello internazionale nei flagship store di Canada Goose, online e presso i partner selezionati del brand.



LUISA BECCARIA

Nella meravigliosa boutique di Via Formentini 1 in zona Brera, Luisa Beccaria aggiunge un posto alla sua tavola imbandita, ricca di fiori, di bicchieri di cristallo, di tovaglie in lino colorate, immersa tra le piante come in una casa di campagna, l’atmosfera che si respira in questo luogo è davvero magica.
Non solo abiti ma oggetti per la casa, accessori, sandali, fermagli, cerchietti, se entrerete farete fatica ad andarvene.

quando: 8-14 aprile dalle 10.00 alle 19.00
dove: Via Formentini 1 – Brera



GABRIELLA CRESPI DA DIMOREGALLERY

Forse l’ambiente più suggestivo della design week 2019, con una serie di stanze tra le più instagrammabili e perfette per un set di moda in stile boudoir. Montagne di sabbia in luogo di tappeti, tavoli/scultura che riflettono la luce, lampade dorate come grandi funghi tropicali, camere da letto in stile savana, con pareti animalier e letti in bamboo e candelabri i cui bracci si allargano in grandi e preziose conchiglie di mare.

dove: Dimoregallery, via Solferino 11
quando: da martedì 9 a domenica 14 dalle 11.00 alle 20.00



ELLE DECOR AT WORK

Una successione di ambienti pensati per il worker, animati da installazioni digitali interattive che coinvolgono il visitatore in una realtà immaginifica orientata al luogo di lavoro del futuro.

Molto interessante l’area “The exchange” in cui indossando un visore VR, ci si può immergere in uno spazio di lavoro virtuale, come in una skype call, con il collega posto dall’altra parte del mondo.

Indossando i visori si entra in una realtà condivisa, con schermi di appunti e scambiandosi documenti e file. Il vostro collega è un avatar blu che vi sorride, direi meglio della realtà!

dove: Palazzo Bovara Corso Venezia 51
quando: dall’8 al 18 aprile ingresso gratuito


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Elle décor


LOUIS VUITTON – OBJECTS NOMADES
Nella splendida cornice di Palazzo Serbelloni, l’esposizione Objects Nomades di Louis Vuitton si apre con una tendenza modaiola, il fluo negli arredi per foglie tropicali e divani dalle forme di un fiore.

Suggestiva la visione di centinaia di lampade di carta ispirate alle lanterne Bell Lamp di Edward Barber & Jay Osgerby, quasi fossero delle piccole e bianche lanterne di carta cinesi che, allontanandosi verso l’alto, portano via un desiderio per riportarlo, esaudito, sulla terraferma.

dove: Palazzo Serbelloni, Corso Venezia 16, Milano
quando: dal 9 al 14 Aprile



LEONARDO HORSE PROJECT

13 cavalli di design intorno alla maestosa statua equestre disegnata da Leonardo, che per la serata è diventato schermo su cui proiettare un video-mapping sulla storia della scultura, dai disegni del grande artista fino appunto al Leonardo Horse Project.
Uno spettacolo straordinario che ha permesso agli ospiti di interagire coi cavalli e vivere in un’esperienza immersiva la storia del Cavallo di Leonardo

Da maggio i cavalli di design lasceranno l’Ippodromo e prenderanno casa in 13 angoli della città di Milano, dove rimarranno fino ad ottobre.

Il lighting dell’evento e il cavallo di Marcel Wanders è stato sponsorizzato da Grandi Architetture & Partners

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il cavallo di Marcel Wanders


dove: Ippodromo Snai San Siro
quando: fino a fine aprile

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LIVING OBJECTS DI ARTEMEST E TED

Per fortuna c’è ancora chi vive casa come uno spazio in cui sognare e dedica la zona notte ad un film cult della storia del cinema: “Ieri, oggi, domani” del maestro Vittorio De Sica.

La romantica stanza rosa in cui Sofia Loren si sfilava le calze in un sensualissimo spogliarello rimasto nell’immaginario collettivo, ispira il progetto di cooperazione tra Artemest e Ted interior.

Una splendida villa anni ’30 che si fa teatro di vita e leggenda, in cui performer hanno animato lo spazio con giochi e balletti; il contesto domestico da sogno, decoro e illuminazione di designer provenienti da tutta Italia, un’immagine di vita contemporanea ma assai legata alla tradizione, il gusto retrò e il design più contemporaneo.

dove: via Giovanni Randaccio 5, Milano
quando: dal 9 al 14 aprile, dalle ore 11.00 alle 20.00

AMAZON HOUSE IN A BOX – MILANO DESIGN WEEK

AMAZON HOUSE IN A BOX

Amazon presenta soluzioni d’arredo per la casa per ogni stile e budget, e ne rende l’acquisto più comodo e divertente.

Amazon, in collaborazione con lo Studio AMA Albera Monti Architetti, apre le porte della propria sede per mostrare ai visitatori una selezione di prodotti che include articoli di design a prezzi accessibili, marchi di fascia alta e soluzioni innovative per la casa intelligente. Il progetto “House in a Box” presenterà inoltre vari servizi di Amazon che rendono l’esperienza d’acquisto intuitiva, veloce e divertente: dalla ricerca degli articoli in grado di soddisfare le esigenze di tutti i clienti, alla scelta di quelli desiderati, fino alla consegna a casa propria.

L’esposizione, curata dallo Studio AMA Albera Monti Architetti, includerà due appartamenti in stile contemporaneo, allestiti con una selezione di arredi disponibile su Amazon.it. All’interno dello showroom sarà possibile lasciarsi ispirare da un’ampia varietà di prodotti con diverse caratteristiche, inclusi articoli delle nuove collezioni di Amazon, Alkove e Movian, che portano un tocco di stile nelle case dei clienti, insieme ai prodotti di artigianato Made in Italy. I visitatori avranno inoltre la possibilità di vedere Alexa in azione, mentre interagisce con diversi prodotti di domotica. Tutti gli articoli presenti nell’esposizione sono disponibili nello speciale store dedicato alla Design Week: Amazon.it/Designweek.


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L’esposizione sarà allestita all’interno della nuova sede di Amazon a Milano, in Viale Monte Grappa 3. L’11 aprile, dalle 15:00 alle 20:00, e il 12 e 13 aprile, dalle 10:00 alle 20:00, lo showroom sarà aperto al pubblico, che avrà la possibilità di esplorare gli spazi. I visitatori potranno scoprire maggiori informazioni sui prodotti direttamente su Amazon.it, semplicemente inquadrando lo SmileCode associato ad ogni articolo esposto. Il pubblico avrà inoltre l’opportunità di scattare le proprie fotografie all’interno di un percorso che presenterà alcune illusioni ottiche. Per i clienti che desiderano avere un’esperienza personalizzata dell’esposizione, saranno organizzate visite guidate ogni mezz’ora.

I visitatori potranno anche sperimentare nuove funzionalità dedicate all’acquisto di arredi: Amazon Augmented Reality, che consente di visualizzare i prodotti direttamente nella propria casa, Amazon 360 Spin, che permette una visione a 360 gradi dei prodotti, e Discover, la funzionalità che consente ai clienti di filtrare gli articoli in base alle proprie preferenze di stile e fornisce raccomandazioni personalizzate tra una selezione di migliaia di prodotti.


“Siamo lieti di partecipare alla Milano Design Week 2019, uno dei più importanti eventi internazionali nel settore del design e dell’arredamento sia per gli esperti del settore sia per un pubblico più ampio a livello nazionale e internazionale,” afferma Mariangela Marseglia, Country Manager Amazon.it e Amazon.es. “Per l’occasione, accoglieremo visitatori e clienti negli uffici della nostra sede direzionale, dando loro la possibilità di provare in prima persona diversi prodotti interessanti e di scoprire opzioni di consegna e soluzioni disponibili su Amazon.it. Speriamo che i nostri clienti possano cogliere questa occasione quale fonte d’ispirazione per arredare le proprie case secondo qualsiasi budget e stile.”

“Abbiamo accolto con entusiasmo questa proposta da parte di Amazon e siamo felici di offrire la nostra esperienza nel campo del design”, afferma Nicolas Monti dello studio AMA Albera Monti Architetti. “Gli spazi di presentazione proposti sono pensati per ispirare i clienti e aiutarli a scoprire la vasta gamma di prodotti disponibili su Amazon.it, a visualizzarli nelle loro case e a ordinarli secondo le proprie necessità” afferma Giuseppe Albera di AMA Albera Monti Architetti.


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Su Amazon.it i clienti possono sempre trovare un’ampia selezione di mobili e accessori per la casa, sia di marchi più conosciuti sia di brand più di nicchia, disponibili in un’ampia varietà di dimensioni, colori, finiture e prezzi, nonché soluzioni per la domotica, tra cui proposte per l’illuminazione, dispositivi Echo e prodotti integrati con Alexa. La comodità e la velocità della consegna sono aspetti fondamentali nell’esperienza d’acquisto dei prodotti d’arredo: Amazon ha recentemente aggiunto una nuova funzionalità per la consegna di articoli di grandi dimensioni, che consente ai clienti Amazon a Milano di pianificare l’orario e il giorno di consegna in base alle proprie esigenze e ricevere i prodotti nella stanza che preferiscono. Questo servizio sarà presto esteso ai clienti di tutta Italia.

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House in a Box è stata allestita grazie alla collaborazione di diversi marchi come Huawei, Lavazza, Alessi, Argoclima, Baldiflex, Bticino, Candy Hoover Group, Ecovacs, Moleskine, Moulinex, Rowenta, Philips Hue, Samsung.

Lavazza porta all’”House in a box” Amazon l’eccellenza del suo sistema domestico A Modo Mio con Deséa, un prodotto in cui si concentrano alta tecnologia e design premium, capace di personalizzare la coffee & milk experience in un solo tocco, e Tiny, la macchina dallo stile pop pensata per i più giovani. Ad accompagnarle, due iconiche miscele in capsula dai profumi e gli aromi unici: Qualità Oro e Qualità Rossa.

Huawei sarà presente all’”House in a Box” con una selezione dei propri prodotti chiave: HUAWEI P30 e HUAWEI P30 Pro, i nuovi smartphone eleganti e performanti che stanno riscrivendo le regole della fotografia; il nuovo notebook HUAWEI Matebook 13 che, grazie ad un design esclusivo ed attraente, è perfetto per i giovani professionisti. Il wearable HUAWEI Watch GT Active, un’estensione dello smartphone che aiuta i clienti ad ottenere di più dai propri dispositivi, perfetto per gli esploratori urbani.

IL BEST OF “MIA PHOTO FAIR” MILANO

Si è appena conclusa la IX edizione di MIA PHOTO FAIR, la Fiera Internazionale dedicata alla fotografia d’arte in Italia che si svolge presso il The Mall di Milano, nel quartiere di Porta Nuova.
Quest’anno il comitato scientifico ha selezionato 85 gallerie per un terzo provenienti dall’estero, in cui fotografi contemporanei e classici si incontrano (sulle pareti) per essere venduti al miglior offerente, un modo anche per spingere il mondo del collezionismo fotografico. Per questo motivo è stato creato un percorso in cui, Fabio Novembre, noto architetto e designer italiano e appassionato collezionista di foto d’autore, ha selezionato alcune delle opere esposte al MIA Photo Fair, tra cui spiccano, così come per l’intera Fiera, molti nudi femminili.

Come le immagini di Stefania Romano della galleria Fine-Art Images, che propone degli eleganti bianconeri in cui i soggetti sono donne rivelate e raccontate solo attraverso il loro corpo, la loro nudità, la verità svelata e a volte sussurrata da giochi di velo sul corpo e chiaro scuri alla Jeanloup Sieff.

L'Attente S.Romano
Stefania Romano


Davvero molto affascinanti le immagini di bambini del fotografo francese Alain Laboile, che molto generosamente ci conduce nella sua quotidianità, fotografando i sei figli nella vecchia casa di campagna vicino a Bordeaux. Sono immagini evocative, dove la libertà e la mancanza di sovrastrutture, ci fa avere nostalgia dell’infanzia. Sono bambini che giocano, che corrono nudi e si sporcano di terra, corpi senza pose, perché la posa non rientra nei loro bisogni, sono volti onesti, che ridono o piangono senza timore del giudizio. Nella loro semplicità, racchiudono tutta la complessità della bellezza, del desiderio, la complessità del ricordo, della nostalgia e della malinconia, del tempo che passa e che non torna più, anche se la fotografia nasce, per definizione, per rendere il momento, immortale.
Ricorda molto la poetica Sally Mann.

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Alain Laboile


Restando in tema “infanzia”, Mattia Zoppellaro ci porta con sé in un viaggio durato quattro anni, tra gli “Irish travellers” nella “Appleby Fair”, un raduno di nomadi che si ritrova per lo scambio commerciale di cavalli. Un popolo di zingari che per l’occasione, alla Fiera più antica e grande d’Europa che si svolge in Gallows Hill, si agghinda a festa, con pellicce, trucchi vistosi e orecchini, bambini compresi. Mattia Zoppellaro ha la capacità di cogliere, in questi giovani volti, la natura, il carattere, la dolcezza o la rabbia, la strafottenza di chi è nato e cresciuto per la strada e la docilità di chi si arrende al suo destino, con consapevolezza. Troviamo infinite sfumature nella immagini di Zoppellaro, lo immaginiamo aggirarsi silenzioso tra un popolo difficile, chiuso e così particolarmente tradizionalista, alla ricerca di quel volto che racconti il “diverso”. Come non paragonarlo alla curiosa Diane Arbus e alla sua instancabile e amorevole voglia di scoprire gli emarginati, i relitti della società, i diversi per l’appunto.



La saudade non viene solo cantata nelle canzoni, riesce a spiegarcela anche Sofia Uslenghi, nuovo talento fotografico di origini siciliane, che sovrappone immagini satelittari della sua terra, ad autoritratti.

La nostalgia di casa, la mancanza degli affetti, le notti passate a cercare su Google Map quella via percorsa per andare a scuola, la strada in cui abitavamo, il parco punto di ritrovo con gli amici, e l’illusione che quel trasporto digitale può regalarci, diventano fotografia, con i colori acidi di Sarah Moon e la composizione a triangolo di un Klimt. Sofia Uslenghi si “sovrappone” all’immagine della sua terra dall’alto, ferma in una posa onirica, quasi volesse abbracciarla.


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Sofia Uslenghi


Ma all’interno del MIA PHOTO FAIR, un progetto davvero speciale viene condotto dall’irriverente Settimio Benedusi, fotografo che ha sempre fatto parlare di sé per il suo carattere diretto e per la sua schiettezza nel raccontare la fotografia, oggi.

Con il nome di “RICORDI”, il progetto vuole far tornare in auge il ritratto fotografico. Quanti di noi ancora stampano le fotografie? Quante immagini, invece, finiscono nel dimenticatoio, tra le altre centinaia, in una memoria remota del nostro cellulare, negli hard disk accatastati in qualche cassetto? Quanti hanno il desiderio di esporre l’antico ritratto di famiglia, dove non solo il numero dei componenti, ma il cuore degli stessi viene messo in mostra tra le mura domestiche? Settimio Benedusi sta urlando un ritorno al passato, caldo, vero, amorevole desiderio di immortalare il RICORDO, di stringersi ancora, seriamente, in una fotografia, una sessione fotografica vera e propria all’interno del MIA PHOTO FAIR, che è abbracciarsi col proprio fratello, con la propria madre, ritrarsi con l’amico fedele, stretti per sempre, in un ricordo, e non in un selfie pronto per essere dimenticato.


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Settimio Benedusi


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Alberta Ferretti e l’armonia perfetta che vien dalla natura – collezione FW 2019/20

ALBERTA FERRETTI COLLEZIONE AUTUNNO INVERNO 2019/20 


Se ogni donna potesse scegliere, Alberta Ferretti sarebbe senz’altro la cara amica di tutte!
Perché? E’ l’unica che comprende esattamente di cos’abbiamo bisogno, parlando di moda, dal capo più basico all’abito da sera, veste le donne unendo il gusto del bello al gusto della praticità. Di cosa ha bisogno una donna in inverno? Di un maglione in cachemire che la avvolga e non le faccia patire il freddo, e Alberta Ferretti lo rende unico, di tendenza, elegante e romantico.

Nessuna stravaganza inutile, nessun contrasto insensato, nessuna sovrapposizione prettamente estetica, ma tutta la concretezza dell’eleganza e dal saper vestire, arte in cui Milano bisogna ammettere, capitale delle moda, è imbattibile.


Le spalle sono over per il giorno e aumentano di volume la sera, tra femminili chiffon, voile, lame’; le paillettes applicate su abiti dalla spallina sottile, i long dress plissettati del colore della Luna, e le morbide gonne in raso applicate a corpetti preziosi che scoprono spalle e décolleté.

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Se l’eleganza ed il rispetto per la figura femminile dovessero essere prerogative per un premio fashion world, il primo posto andrebbe senz’altro alla signora Ferretti, che non dimentica mai la vera natura della moda, e cioè “vestire“. E Che dalla natura coglie i colori e le armonie, e dall’iridescenza delle perle crea un abito da sera, dalle geometriche squame di un pesce, ne esce un gioco di specchi su long dress dal sapore futurista, dalla pelle di una creatura acquatica, un corpetto degno di una modernissima Sirenetta.


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Scopri qui l’intera collezione Alberta Ferretti Autunno Inverno 2019/20:



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JF LONDON NELLA SWINGING LONDON – PRE COLLECTION FW 19/20

JF LONDON PRE COLLECTION FALL WINTER 2019/20

Se dovessimo premiare il periodo fashion più colorato, gli anni ’60 vincerebbero a mani basse.
Colore colore e ancora colore, non c’era capo o accessorio che non brillasse di sfumature accese, dalla giacca al pantapalazzo, dalla calza alla scarpa di tendenza.

E’ da questo periodo che JF LONDON trae ispirazione, dalla Swinging London, l’epoca delle danze scatenate, delle corse in auto a suon di Beatles, delle modelle dai capelli corti, del fascino infantile alla Twiggy, musa di Andy Warhol, che indossava colore anche per il make up marcatissimo.

L’epoca delle minigonne e delle calze a pois, dalle fantasie più accese e divertenti, un periodo di irriverenza e grande senso dell’ironia, di cambiamento e rivoluzioni, di risveglio, lo stesso che vuole trasmettere JF LONDON con una collezione divertente e dalle note discoteque.

I toni bon ton del pastello, del rosa confetto, dell’azzurro zucchero filato, del giallo crema pasticcera, sono destinati alla scarpa in vernice con baffo tono su tono, per la donna che, soprattutto di giorno, sfodera il suo carattere gioioso anche tra i più seri banchi di scuola. La vediamo con un tubino sobrio, e la scarpetta sotto la scrivania che si muove come sentisse la musica arrivare dalla sera che l’aspetta.

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Una linea di grande carattere e dallo spirito allegro, multietnico e cosmopolita, perchè il colore è forza e ad ogni colore viene associato uno stato d’animo: quindi divertiamoci con le scelte JF LONDON per ogni giorno della settimana!

I tacchi hanno altezze importanti e strutture imponenti, è la donna che vuole emanciparsi, che prende iniziativa, che si spoglia del grembiule di casa per uscire e danzare con le amiche.
I materiali assecondano ogni gusto, dal più delicato velluto, dai toni ciliegia, verde bosco, alle pelle in classico nero, fino alle stampe pitonate e cocco in diverse varianti colore.

I sandali portano, al posto delle fibbie, simpatici dischi simili a quelli in vinile, un ritorno al passato ma senza nostalgia; sono silver o gold, e il tessuto della scarpa sparkling come le notti illuminate della luci artificiali.

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Anche la donna più classica non sa rinunciare a questa collezione, che le dedica un modello, “Diana”, con tacco basso, quadrato, con punta in vernice e corpo in poliuretano trasparente. L’amica intima della più ribelle che indossa “Brigitte” , ça va sans dire, la maliziosa che non passa inosservata e che sceglie lo stivaletto con frange: comodità e movimento.

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La pre collection fall winter 2019 JF LONDON si completa di calzette alla caviglia totalmente in paillettes, blu, argento e dorate e di una linea speciale, la luxury collection “DIVAS”, dedicata alle regine delle passerelle, ai red carpet, alle star, a chi non accetta di passare inosservata, Naomi c’insegna.

In questa speciale collezione, che prende in prestito i nomi di Aretha (Franklin) e Donna (Summer), le stelle sono simbolo onnipresente, una firma, un’identity card per cui tutto è concesso; le altezze degli stivali sono vertiginosi, i materiali preziosi.


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Speciale la collaborazione con Emilio Cavallini, storico stilista e imprenditore italiano, che produce per JF LONDON un collant nero con stelle rosa, un accessorio che va a completare la costellazione delle donne “Divas”.

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TPN – IL BRAND ECO-FRIENDLY DI TENDENZA – COLLEZIONE FW 19/20

TPN COLLEZIONE FALL WINTER 2019/2020

Se fosse un animale sarebbe un camaleonte

Se fosse una città sarebbe Londra, giovane e multietnica

Se fosse una cantante sarebbe Madonna: evergreen

Se fosse un genere musicale sarebbe la POP music

TPN è il brand che calza alla perfezione il concetto di “tendenza”, l’abilità di cogliere le mode del momento e la capacità di rafforzarle con spirito e carattere.

Nato nel 2013 dalla collaborazione tra Laura Tassielli e Anna Poola, TPN è un brand eco-friendly e unisce le più attuali innovazioni in fatto di metodo di lavorazione “impatto zero”, alla più in voga linea di design.

La collezione Autunno Inverno 2020, dall’animo decisamente rock, si permea del potere dell’animalier, e lo sa bene Wanda von Dunajew, la “Venere in pelliccia” di Leopold von Sacher-Masoch, che nel lontano 1870 l’indossava nel momento di suprema autorità nei confronti del martire/amato Gregor. Animalier come status symbol, che adornava i ritratti di nobili figure comparse nelle più grandi opere di arte figurativa, da Rembrandt a Caravaggio, da Vermeer a Jacques- Louis David. TPN sceglie l’animalier per donne forti, donne che lasciano il segno, nella versione mini dress drappeggiato, dalle spalline importanti seventies, al maglione over anni ’80 da indossare con stivale texano. Provocante e provocatorio, il triangolo lingerie leopardato che fa capolino a mo’ di stampa su camicia destrutturata con cintura alta in vita e lacci. Zebrati i mini-dress e le camicie con taglio sulle spalle e lacci ai polsi, così come i collant in velo.

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La serie più colorata della collezione Autunno Inverno 2020 si illumina di stelle multicolor sui maglioni dalla manica over, scintillano anche le minigonne in paillettes e le gonne plissettate di un verde ecceso, come le camicie in raso blu elettrico e le cangianti gonne in vinile.

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Sexy in versione da sera, la donna TPN osa con vertiginosi spacchi laterali su abiti in velluto a corpetto e chemisier dalle maniche a pipistrello; silver per top, gonne e frange applicate che creano movimento; d’argento anche il piumino over, pezzo cult del guardaroba della stagione invernale.

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White Milano riconferma il suo successo quale marketplace del fashion world

WHITE MILANO

Si è concluso l’evento più atteso della Milano Fashion Week, tappa obbligatoria per gli addetti al settore e aperto a tutti i visitatori: il WHITE MILANO si riconferma quale miglior marketplace in cui il pubblico incontra i player internazionali del fashion world.

WHITE MILANO, 550 marchi e 27mila visitatori, ricopre un ruolo fondamentale per l’eco-sistema fashion:

stimola il retail a dialogare con i consumatori

focalizza il dialogo sulle nuove esigenze eco-sostenibili

punta l’attenzione al mondo dell’innovazione tessile

rinnova le offerte destinate ad un pubblico sempre più attento e sempre più esigente

Contesto unico nel suo genere, WHITE MILANO è tornato con una selezione accurata tra i migliori designer della moda womanswear.

Dal 22 al 25 febbraio 2019 è andato in scena il meglio del settore moda, dalla maglieria all’accessorio, dalla lingerie alla calzatura, le proposte per un total look più trendy del momento.

Destinato a buyer e pubblico attento, WHITE MILANO propone i brand più accorti del mercato, quelli che hanno “orecchie” per ascoltare la domanda e “mani” per produrre un’offerta. Designers dal carattere forte, dalla visione cosmopolita, marchi internazionali dal forte design avanguardista, ancoràti nella tradizione, ma proiettati nel mercato del futuro.

WHITE MILANO si riconferma realtà di successo che offre una grandissima opportunità di incontri B2B, un network in continua espansione che permette la nascita di collaborazioni importanti.

Nelle location di Tortona, WHITE MILANO per questa edizione si è focalizzato su tre diverse tendenze:

KNIT LAB, LOUNGE I SPHERE, ACCESSORIES.

KNIT LAB

KNIT LAB rappresenta l’insieme della maglieria più creativa del mercato, la selezione dei brand più originali e innovativi che raccontano il knitwear di qualità, quello tradizionale, quello vintage o d’ispirazione british, una festa della maglieria in ogni sua declinazione. Designer talentuosi sperimentano le loro idee in fatto di knitwear, con un linguaggio multietnico, dal timbro made in Italy per i nostrani o mirati alla nuova immagine moderna per i brand esteri.

Protagonisti all’interno dello spazio espositivo di Superstudio Più

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MAEVY


MAEVY che svolge la sua produzione vicino al luogo di consegna, strategia per ridurre il consumo di carbonio e il suo impatto sull’ambiente. Un marchio eco-sostenibile i cui prodotti sono realizzati con materiali naturali selezionati dai migliori filatori italiani: cashmere, lino, bambù, cotone, lana, baby alpaca.

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MARIO CARUANA


Tra i più eclettici della categoria, spicca MARIO CARUANA, che con la nuova collezione ROBOT18 presentata in esclusiva al WHITE, conferma l’originalità tutta artistica del suo concetto knitwear. Contaminazioni futuriste e spaziali delle precedenti collezioni, lasciano spazio ad una ricerca ultra sofisticata di qualità superiore e caratterizzata da un’estetica diamantina; il cashmere 100% , insieme ai colori, è protagonista assoluto, declinato in maglioni, cardigan e abiti.

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NU


NU Concettuale, dai rimandi japan, linee geometriche, strutture decise, la maglieria NU è semplice quanto il suo nome, concreta e diretta, come una grande macchia d’inchiostro su un foglio bianco: può raccontare molto se pensiamo di avere di fronte una Rorschac, oppure rimanere una bellissima e semplicissima macchia d’inchiostro nera. Dark come una pellicola alla Tarkovskij.


TOTALLY.H L’immagine delle maestranze toscane, di mani esperte che, giorno dopo giorno, mese dopo mese, danno vita a capi unici nati dall’amore per l’artigianalità. Manualità è la parola chiave, che impreziosisce ogni fase del lavoro, dai movimenti magnetici dell’uncinetto, ai trattamenti specifici e tecnici delle pellicole in resina, delle tinture e dei lavaggi con sfumature. TOTALLY.H è la linea di maglieria prodotta interamente in Italia con filati di altissima qualità.

I AM CHEN Colore colore e ancora colore, componendo i pezzi I AM CHEN si potrebbe inventare un Lego per maglieria, blocchi di colore che divertono e regalano luce anche nelle giornate più buie degli inverni più freddi.


KARIN ROCKE Se vivi a Parigi, il tuo viso lo porterà scritto per sempre. Karin Rocke sviluppa nella Ville Lumière, dopo aver lavorato per Yves Saint Laurent, Tom Ford e Stefano Pilati, una collezione knitwear che ha quell’allure dichiaratamente parigina, quella disinvolta e sensuale, quella comoda e amabile, consapevole e fintamente casuale. Dalla sua capacità nasce il maglione che indosseremmo di fretta, prese dalla malinconia, per correre sulla Senna e ripensare ai vecchi amori passati e mai dimenticati.

NOTSHY Se credete che cashmire ha un solo ricordo, e cioè quello della nonna, non conoscete NOTSHY, che ha osannato questo preziosissimo alleato del freddo, con un inno alla modernità. NOTSHY mescola il cashmere alla pelle, al camoscio, alle sete pregiate, lo accosta ai pizzi ed all’antico ricamo. Non solo eccezionalità e qualità, ma originalità e tendenza. NOTSHY è il cashmire per le donne di ogni età.

VITOS è l’etichetta dell’eco-sostenibilità. Francese di nascita e fondato nel 1925, si rinnova in maniera intelligente con una particolare attenzione all’ambiente. La collezione è luxury di un cashmire rigenerato, un business circolare per ridurre al minimo l’impatto ambientale. L’esempio calzante del bello e sostenibile.

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VITOS


LOUNGE I SPHERE

Destinato ai veri amanti del bello, coloro i quali non rinunciano all’eleganza nemmeno tra le mure di casa, LOUNGE I SPHERE sarà d’ispirazione ai consumatori più attenti, quelli dall’animo dandy, quelli per cui la femminilità è come un profumo persistente che va indossato anche in camera da letto, come insegnava la divina Marilyn. La nuova area nel Tortona Fashion District è dedicata all’homewear; una concezione moderna della più raffinata lingerie, mescolata al beauty e al misterioso mondo delle fragranze. Insomma un mondo esotico che riporterà in vita ricordi di mitologiche storielle e racconti dei personaggi più “amoureux de la beauté”.

Non solo lingerie esclusiva, ma anche profumazioni, beauty, essenze, note che scaldano come un camino al centro della sala in uno chalet: l’area che è già un successo tutto al femminile, tra cui spiccano:

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FANTABODY


FANTABODY, fondato nel 2015 da Carolina Amoretti, fotografa di moda milanese che, totalmente dentro al settore, ha saputo cogliere le tendenze del momento. Ha così creato una linea intima che non è solo “intimo”, ma si presta a diventare capo icona, must have, accessorio, una serie di body declinati in velluto e con shape differenti a seconda dei gusti , degli stili, della vestibilità del tessuto. Velluto, raso iridescente, voile impreziositi da perle e paillettes, una linea che si lega fedelmente all’animo sporty del brand, corrente che sta prendendo piede su tutte le passerelle del mondo. Lo sport diventa casual, portabile e mixabile ad ogni capo del nostro guardaroba.


Come fa CARAMI’, brand fiorentino dell’underwear che diventa outwear, dell’actiwear pensato per donne che non rinunciano alla femminilità, reggiseni sportivi che permettono il lusso della comodità e quello della qualità. CARAMI’ cavalca l’onda delle mode e propone panta-pijami per la sera e kimono da sostituire alle giacche. Il relax di casa si fa serale con l’aggiunta di un maxi accessorio, che potrete scegliere sempre nel percorso completo del WHITE MILANO 2019.


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DANHERA ITALY


DANHERA ITALY

Quando la mitologia classica incontra i profumi del mondo, nasce DANHERA ITALY, marchio che propone fragranze per uomo e donna, accompagnandoli, sul carro dorato, nel Monte Olimpo, dove bellissime dee e maestosi dei, emanano profumi di una razza incontaminata. Bisogna spruzzare la magica essenza per capire l’effetto che fa.

CALE’ FRAGRANZE D’AUTORE Se un profumo fosse un libro, sarebbe sicuramente “Le mille e una notte”, raccolta di novelle orientali che riportano alla memoria sentori di patchouli, di essenze ambrate, di note muschiate. Sono le storie che ci racconta Silvio Levi con l’immediatezza di uno scrittore che la notte, nella penombra della sua camera, butta giù il libro della vita. Un profumo per ogni ricordo.

HISTOIRES DE PARFUMS A 22 anni apre il suo primo ristorante a Parigi, per poi capire che sapori e aromi avrebbe voluto miscelarli in boccette di vetro e non in piatti di porcellana.
Gèrald Ghislain è l’edonista che racchiude in pochi millilitri, la raffinata eleganza di storie d’antan.


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MARIEYAT Sport, danza, lingerie, dalla fibre naturali del cotone e della seta, nasce una linea di underwear comoda, pratica e d’ispirazione moderna.

MIRROR IN THE SKY Se i viaggi segnano e lasciano impronte profondissime, lo dice questo brand nato dall’amore per l’Himalaya. Dalle migliori fibre del cashmire, MIRROR IN THE SKY produce maxi scialli e kappe d’ispirazione tibetana: indossandoli sarà come salire sul tappeto di Aladino e lasciarsi trasportare.

LA NOUVELLE

La storia del cinema ne ha messi in scena esemplari meravigliosi, dal body a clessidra in pizzo indossato dalla Loren in “Ieri, oggi, domani”, film del 1963 di Vittorio De Sica, al più recente e casto total white in cotone che si intravede sotto un abitino a fiori bagnato di “Lolita”, versione di Adrian Lyne del 1997. Parliamo della lingerie, accessorio feticcio della donna, che si lascia scivolare nelle scene più lente, elemento mai trascurabile, da coordinare in qualsiasi momento e non v’è ragione che tenga per non farlo perchè, come diceva Marilyn, “potrei star male e i soccoritori non mi vedrebbero nel massimo splendore”. Mai farsi cogliere impreparate quindi, le cassettiere del nostro wardrobe devono parlare di seduzione, di erotismo, di parole sussurrate come una chanson di Serge Gainsbourg, da cui il brand La Nouvelle ha tratto ispirazione.
La Nouvelle rende la donna protagonista, è lei a recitare il personaggio luminoso, una donna romantica e misteriosa, profonda e a tratti infantile come una “vergine suicida” alla Coppola, bellissima e magnetica come la favorita di Truffaut, Jeanne Moreau, o di un fascino disinvolto e maturo come Diane Lane in “Unfaithful”.

ACCESSORIES

Il fil rouge di quest’area è l’accessorio, dalla scarpa alla cintura, un percorso per incontri B2B tra creatori e venditori. Con il supporto di Confartigianato Imprese, un hub espositivo di marchi high level come MATTEOMARS, brand nato nel 2015 dall’omonimo fondatore, designer dall’esperienza decennale che vanta nel curriculum collaborazioni con Sergio Rossi, Antonio Berardi, Elie Saab, Iceberg ed Emilio Pucci. Le linee delle calzature MATTEOMARS sono dinamiche, vive e senza tempo; piccole opere d’arte dal carattere forte e strutturato, come le donne che le indossano.


MATTEOMARS


Un paniere delle più stravaganti calzature, harem delle “shoeaholics”, discepole di una Carrie Bradshaw che non si stanca di dire:

Ci sono due cose di cui non ne hai mai abbastanza: buoni amici e buone scarpe”.

In riferimento alla manìa più seriale delle donne, il quotidiano britannico Daily Mail ha stilato una piccola inchiesta che rivela come il 92% delle intervistate abbia ricordato il primo paio di scarpe acquistate con i propri risparmi, mentre solo il 63% sia riuscito a mettere a fuoco il nome del ragazzo a cui ha dato il primo bacio. Sondaggio che rivela già in partenza l’affluenza di questo settore al WHITE, trionfo degli accessori e del dettaglio, un’accurata selezione tutta al femminile di quello che saranno i nuovi talenti del fashion accessories.

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GAVAZZENI


Altra eccellenza di stile presente in questo settore è il brand GAVAZZENI, che porta all’interno dell’azienda l’esperienza e la passione di una famiglia intera, dal fondatore Sergio Gavazzeni, alla moglie Katia Orlandini cresciuta tra gli uffici del pret-à-porter di Max Mara, fino ai figli Elena e Pietro sempre attenti alle esigenze del mercato.
GAVAZZENI, oltre a creare prodotti artigianli vincenti, opera anche per terzi, nomi altisonanti della moda italiana.

CLERGERIE, acclamato per il suo design unico come “Miglior designer dell’anno” per tre volte dalla Fashion Footwear Association, combina con perfetto equilibrio, liberta’ di movimento, vestibilità, ed estetica, con un continuo dialogo tra maschile e femminile, ying e yang introducendo, per primi, la rafia nella produzione di scarpe di alta gamma.


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DORATEYMUR


DORATEYMUR, fondata nel 2012 da Dora Teymur che intraprende la sua formazione presso i prestigiosi Cordwainers di Londra, mixa un design meticolosamente nostalgico, con tocchi dal sapore retrò, alle più moderne consistenze e forme. Un design originale che si distingue come un Clive Christian tra milioni di profumi.

PARCOATS FLORENCE, fondato da Giovanni Allegri, imprenditore di una delle famiglie chiave della storia dello sportswear italiano, è specchio di valore d’heritage, di made in Italy e di dialogo stilistico concettuale. Non c’è modo più trendy per raccontare con consapevolezza e con savoir-faire, la moda oggi.


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RACINE CARREE Provate a resistere a queste magnifiche calzature da donna: sarà impossibile quanto per Ulisse resistere al canto delle sirene. Sono femminili, hanno altezze vertiginose, un design divertente e spiritoso, quel tocco parisien e lo stile di una vera shoes addicted.

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Di Annick Van de Weghe, questi meravigliosi gioielli dal sapore vintage, con pietre preziose e dalla simbologia magica, esoterica o religiosa, ci fanno pensare alle super accessoriate donne dell’Antico Egitto, per cui il morso di un aspide era cosa da poco, l’importante era essere bellissime!


JOSHUA SANDERS La scarpa di tendenza ha un solo nome: Joshua Sanders, l’etichetta italiana che ha Vittorio Cordella al timone creativo, il perfetto mix di streetwear moderno e importante eredità artigianale.
Grafiche audaci, ironici i simboli sul telaio, giocosi i motivi su suole spesse come vuole il diktat del momento.

HOUSE OF MUAMUA Dalle mani di donne ed anziani balinesi, nascono le Mua Mua dolls, bambole all’uncinetto che hanno preso in prestito i volti a Coco Chanel, Anna Wintour, Lady Gaga, Franca Sozzani e Karl Lagerfeld per primo, che ha richiesto a Ludovica Virga, designer e mente creativa del marchio, 500 bambole da vendere nei negozi che portano il suo nome, dopo aver ricevuto in regalo dalla stessa, il suo “bambolo in miniatura”. Oggi il brand produce accessori che hanno conquistato i palchi delle celeb internazionali, per il suo spirito ironico e irriverente ma non ultimo per il risvolto umanitario del marchio che vuole il ricavato venga destinato all’istruzione femminile a Sumbawa. Noi facciamo il tifo.

 

PHILOSOPHY e il meglio degli anni ’90 in passerella – collezione FW 2019/20

Philosophy di Lorenzo Serafini collezione Autunno Inverno 2019/20

Una collezione carica di carica erotica quella Autunno Inverno 2019 Philosophy di Lorenzo Serafini.

Il designer ha affermato di voler rendere omaggio agli elementi che degli anni ’90 lo hanno affascinato: la musica, il cinema e la moda.

Sono gli anni delle artiste pop e della sempreverde Madonna, rinasce il punk-rock e spopola l’eurodance, e particolarmente in voga è il genere grunge, il rock alternativo nato a Seattle alle fine degli anni ’80.

Al cinema “Pretty woman fa sognare tutte le meno fortunate, è la favola di Cenerentola che finisce a fare shopping sulla Rodeo Drive e si sistema col giovane bello e ricco interpretato da Richard Gere. La protagonista, Julia Roberts nei panni di Vivian, indossa nelle scene più hot e in quelle rivelatrici, delle bellissime sottovesti in raso, come quelle della collezione Philosophy con inserti in pizzo pregiato, dalle lunghezze più disparate, elegantissime come lingerie ma anche opzionabili per la sera con degli accessori importanti.

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sx Philosophy collezione FW 19/20 – dx una scena di “Pretty woman”


Più decisa la femminilità di Charlotte in “Top Gun“, la bella bionda abbordata dal protagonista, (Tom Cruise) che scoprirà essere una civile facente parte del programma di addestramento; una femminilità “maschia” fatta di minigonne e chiodi in pelle.


sx una scena di “Top Gun” – dx Philosophy collezione FW 19/20


Philosophy mixa sempre con grande equilibrio i due elementi yin e yang, femminile e maschile, la forza del nero e la delicatezza del bianco, la sinuosità del raso e la resistenza della pelle, la fluidità della lingerie e la rigidezza delle giacche, l’autorità del pantalone e la muliebrità del pizzo. Coesistono in un unico pezzo così come in ciascuno di noi. E pochi sanno rappresentarlo senza sbavature in passerella. Bravo!



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Chi pensa che sia solo uno show, minimizza. E sbaglia. Jeremy Scott osserva e riporta la fotografia di una società, le loro abitudini, i loro bisogni, i loro svaghi. Con questa collezione, molto attesa anche come evento più cool durante la settimana della moda milanese, Moschino ha riportato quello che noi italiani ricordiamo come “Ok il prezzo è giusto”, un game show adattamento dell’originale statunitense “The Price Is Right”, dove i concorrenti avevano la possibilità di vincere ricchi premi e cotillons.

In apertura vallette in Moschino che mostrano ogni sorta di premio, dal televisore alla cyclette, dal tosaerba al Ferrari testa rossa. Più che uno studio stilistico sembra essere uno studio sociologico, su quanto questi programmi popolari, che ricordiamo tra i più longevi della rete Mediaset, nel dettaglio “Ok il prezzo è giusto” con 3466 puntate, siano la forma di intrattenimento più desiderata dalle famiglie. Menti leggère che scelgono programmi leggèri, format in cui poter sognare il premio per cui si risparmia una vita intera.

Perché sono nati per durare questi game show? Pensiamo che metà di quello che viene formattata in tv appartiene ai “game show” e che negli Stati Uniti c’è una stazione Channel 83, the Game Show Network, che manda in onda per il suo intero palinsesto vecchi game show e che è stato definito “una finestra sociologica sull’America”. Durano perché fanno sognare, nello stesso modo in cui vendono i biglietti della lotteria, regalando quel pizzico di speranza illusoria.

Non a caso il presentatore a inizio sfilata annuncia:

È una fuga audace e colorata dalla monotonia, che ti attende puntuale alla fine di ogni giornata. Non è un caso che i giochi a premi siano amatissimi da milioni di telespettatori in tutto il mondo. Sono tanti e differenti, proprio come il pubblico a casa ”.


Il game show ci allontana dalla noia, dalla monotonia, dalla routine familiare e Moschino lavora sempre sull’intento di far sentire ciascun “telespettatore”, ciascun “fruitore”, un vincitore, un vincente!
Lo veste di dollari, come l’abito in denim stampato, lo agghinda di lustrini e paillettes, come pronta per andare al Casino’ a giocare la fortuna.
Il packaging dei prodotti domestici si illumina sugli abiti come se fossero saldo di una ricompensa, una medaglia al valore da mostrare. E’ tutto perfettamente imbellettato come in tv, cotonature da far invidia a Marge Simpson, trucco da vera star televisiva, e il capo Moschino che basta indossarlo per sentirti il re del jackpot. Se questo non è marketing…
Bravo Jeremy, non ci deludi mai!




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