Museo George Lucas: l’ideatore di Star Wars sta per scegliere la sede

Dopo anni di rifiuti e battaglie burocratiche, George Lucas avrà finalmente il suo museo personale. Il creatore di Star Wars coltiva il sogno di esporre la sua immensa collezione d’arte dal 2010, ma fino ad ora ogni sua proposta era stata bocciata. Oggi si trova a dover scegliere tra Los Angeles e San Francisco come sede del George Lucas Museum of Narrative Arts, per il quale ha intenzione di spendere oltre un miliardo di dollari. Il progetto c’è e la sede del museo, a metà strada tra una navicella spaziale e l’architettura di Gehry, è stata disegnata dallo stesso Lucas insieme all’architetto cinese Ma Yansong. Rimane solo da scegliere dove collocarlo.


L’inventore dei cavalieri jedi e delle spade laser colleziona opere d’arte e cimeli da 40 anni e non ha intenzione di rendere il suo museo una celebrazione di Star Wars quanto delle sue passioni e di tutto ciò che lo ispira. Nel Lucas Museum of Narrative Art si potranno ammirare i dipinti di Edgar Degas e le illustrazioni di Beatrix Potter, i lavori di Norman Rockwell e di Keith Hearing, i costumi originali del film “Il mago di Oz” e di “Casablanca“, fumetti, graphic novel e, ovviamente, anche cimeli della saga Star Wars. La vastissima collezione attirerebbe così appassionati d’arte e nerd, fanatici della saga ed estimatori di tutte le età, come spiega il futuro direttore già designato, Dan Bacigalupi. Dopo l’iniziale rifiuto della Bay City e di Chicago e numerose lungaggini burocratiche, lo scorso ottobre George Lucas ha presentato due diversi progetti per la location del museo, uno a San Francisco e l’altro a Los Angeles, scatenando la rivalità tra le due città e i rispettivi sindaci. «Pensiamo che il suo cuore batta nella Bay Area» ha dichiarato Adam Van De Water, project manager delle grandi opere nella municipalità di San Francisco, che al museo dell’ideatore di Star Wars concederebbe una posizione d’onore nell’isola artificiale di Treasure Island. Il sindaco di Los Angeles, Eric Garcetti, ribatte: «Un museo non dovrebbe essere segregato lontano dalle persone, non viviamo in piccole isole. Questo è il più grande regalo di un civile nella storia americana, e credo che Los Angeles sia la sua casa naturale». Lucas darà la sua risposta entro la fine del mese.

Bruce Weber immortala le borse Louis Vuitton per la campagna PE17

La maison francese Louis Vuitton svela gli scatti della campagna primavera estate 2017, firmati dal grande fotografo di moda Bruce Weber. Protagonista della campagna di advertising, insieme a Michelle Williams, Jennifer Connelly e gli altri volti noti del brand, è la città di Parigi con i suoi misteri e il suo romanticismo, la sua femminilità e la sua magia. È stato Nicholas Guesquière, direttore creativo di Louis Vuitton, a scegliere il mood della campagna: «Parigi, l’anima di questa collezione, con il dualismo tra la rive-droite e la rive-gauche, viene nutrita dalle influenze artistiche» ha raccontato lo stilista. Così, insieme a Bruce Weber, ha scelto come location l’isola di Saint Louis, culla di correnti artistiche e manifestazioni politiche. Le modelle e le testimonial passeggiano pigramente lungo la Senna e posano negli abiti della collezione primavera estate 2017, mentre le borse Louis Vuitton vengono incastonate nell’architettura della città.


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Dalla rigida clutch Petit Malle all’handbag Capucines fino alla tracolla Twist, i modelli primavera estate 2017 e le più classiche borse Louis Vuitton si sposano con ponti, ringhiere e portoni creando un mix tra moda e architettura che Bruce Weber rende scenario da favola. Strizzate in bustini e gonne di pelle, lunghi abiti fluttuanti e stivali scultorei, le protagoniste della campagna incarnano la donna Vuitton. Michelle Williams, Jennifer Connelly, Adèle Exarchopoulos, Sasha Lane sono i volti emblematici del brand e ne sottolineano la modernità. «È a questa parigina colta, intellettuale, originale e libera di spirito a cui io ho voluto rendere omaggio» dice ancora Guesquière, che per la sesta volta ha scelto Bruce Weber dietro l’obiettivo della campagna primavera estate 2017. L’affinità tra i due è palpabile nella ricerca dello stesso modello di femminilità: una musa che è anche eroina, moderna e forte, romantica e indomita, che abita la magia di Parigi con grazia e personalità. E con al braccio, sempre, una borsa Louis Vuitton.


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Kate Middleton premiata per le fotografie ai figli George e Charlotte

Kate Middleton, duchessa di Cambridge, icona di stile e mamma affettuosa, è oggi anche una fotografa riconosciuta dalla Royal Photographic Society. Fondata nel 1853 con il supporto della Regina Vittoria, la società ha concesso a Kate la nomina di membro onorario a vita per “il suo talento e il suo entusiasmo” nel ritrarre i figli George e Charlotte, come si legge nel comunicato ufficiale. Le foto che la duchessa scatta periodicamente ai principini vengono diffuse sul profilo twitter di Kensington Palace e diventano ogni volta virali. Sono scatti amatoriali, ma realizzati con l’affetto di una mamma e il gusto di una laureata in storia dell’arte.


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Kate Middleton è stata premiata anche per i reportage realizzati durante i viaggi ufficiali con il marito, come quello in Borneo nel 2012, ma soprattutto ha mostrato di saper cogliere momenti speciali ed emozioni spontanee dei suoi figli. Indimenticabili le prime immagini della principessa Charlotte, ritratta a pochi giorni di vita in compagnia del fratellino dalla fotocamera della mamma, che ha rotto l’etichetta scegliendo di non rivolgersi a un fotografo professionista. Adorabili gli scatti del primo giorno di scuola di George, tra le foto più apprezzate dalla Royal Photographic Society. «Ha un mezzo sorriso sulla bocca, che dimostra la gioia mista al nervosismo – ha commentato il fotografo Ken Lennox, membro della società – Milioni di fotografie simili vengono scattate da mamme orgogliose nel primo giorno di scuola». Non manca chi critica la scelta di concedere questa onorificenza: la fotografa Amy Robinson, per esempio, ha dichiarato che la nomina di Kate Middleton a membro onorario di una società tanto prestigiosa offenderebbe «chi ha più talento di lei». Riconoscimento meritato o operazione di facciata? Quel che è certo è che la duchessa di Cambridge continuerà a immortalare i suoi bambini come ogni mamma orgogliosa, solo con un pubblico più vasto.


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Viaggio a Parigi? Da oggi si può visitare il Gran Museo dei Profumi

Viaggio a Parigi in programma per quest’inverno? La lista dei musei da visitare nella Ville Lumière si allunga: è stato inaugurato pochi giorni fa il Grand Musée du Parfum, ovvero il Grande Museo del Profumo. Quale luogo migliore per raccontare, attraverso notizie, curiosità e percorsi olfattivi, la nascita e l’evoluzione dell’eau de parfum? Nell’ex maison di Christian Lacroix, tre piani di fragranze da esplorare per comprendere a fondo la storia del più importante elemento del beauty case. Il museo è stato finanziato da fondi privati con l’appoggio del Sindacato Francese, e ospita più di 60 profumi francesi e numerosi reperti e testimonianze. Il tutto accuratamente selezionato da 16 esperti del settore.


Dall’Antico Egitto, con gli oli profumati per l’imbalsamazione e le misture seducenti di Cleopatra, all’uso dei suffumigi curativi di Ippocrate, il Grande Museo del Profumo è un percorso storico e geografico fino all’era moderna. Passando per i pomander, contenitori di fragranze usati nel Medioevo, per la storia di Caterina de’ Medici, che per prima portò alla corte francese un mastro profumiere, per l’usanza di Napoleone di bere l’acqua di colonia. Storie e leggende su questo oggetto sofisticato, prezioso e personale, oggi parte integrante di ogni look ed espressione della personalità di chi lo indossa. Immancabile la sezione sui couturier che hanno integrato moda e fragranze, a partire da Coco Chanel che nel 1921 ideò il celeberrimo Chanel n°5 fino agli stilisti che oggi curano ogni nota e ogni elemento del packaging. Il museo comprende poi delle aree adibite allo studio della chimica degli odori e alla creazione vera e propria del profumo. Note di testa, note di cuore, note di fondo: ogni fragranza è l’armonia perfetta di elementi combinati tra loro. Il Grande Museo del Profumo ne svela i segreti, raccontando una delle eccellenze del made in France. Una vera chicca per chi, in un viaggio a Parigi, vuole percorrere nuovi itinerari.

Moda inverno 2016: le sneakers firmate Stokton

La moda inverno 2016 si tinge di nero, grigio e porpora per le sneakers da uomo e da donna firmate Stokton. L’azienda di calzature, dalla forte tradizione artigianale toscana, esplora tutta la palette dei toni neutri nelle scarpe da running con un tocco urban proposte in questa stagione fredda. Stokton unisce alla tradizione e alla qualità del made in Italy l’innovazione di prodotti giovani e alla moda: le sneakers si vestono infatti di neoprene e bande elasticizzate che ne accentuano lo stile sporty-chic. Comodi e stilosi, i modelli di calzature proposti per l’autunno inverno 2016-17 hanno la suola a cassetta tipica del brand e fondi micro extra light che ne alleggeriscono la struttura garantendo il massimo comfort. La suola assume un ruolo protagonista, diventando elemento di stile e non solo funzionale.


La moda inverno 2016 Stokton propone le classiche sneakers da uomo in accostamenti di lavorazioni e materiali inediti. Le scarpe running assumono un tocco chic dalla texture pitonata e più underground nella variante di pelle bottata, insieme a lavorazioni crackle metalizzate. Anche per le sneakers da donna, lo stile è nei dettagli e negli accostamenti materici: ricami di paillettes e inserti di pelliccia mohair e shearling dominano le scarpe da running della linea femminile insieme a stampe 3d come quella a rete. La novità della moda inverno 2016 di Stokton sono i modelli di stivali e stivaletti da accostare alle sneakers. Gli stivaletti texani sono un’evoluzione dei beatles boots presenti nell’ultima collezione, arricchiti da frange, borchie ed inserti metallizzati. Biker e francesine ritornano anche in questa collezione autunno inverno 2016-17 insieme ai mocassini, per la prima volta nel repertorio di Stokton. I mocassini da donna con morbide frange sono proposti con una suola carrarmato o con una struttura più sottile, ma in entrambi i casi resi estremamente leggeri e confortevoli dalla suola micro extra light.





Photo Courtesy FAYERCOMMUNICATION press office.

Dai mocassini da donna ai sandali con tacco: le scarpe invernali ed estive Mercante di Fiori

«Le scarpe sono i totem della libidine incorporea. Zucchero per gli occhi, poesia per i piedi. Rappresentano tutto ciò che avreste sempre desiderato». Così Mimi Pond, sceneggiatrice dei Simpson, definisce l’accessorio – feticcio per eccellenza. Scarpe con tacco alto ma non solo: ogni calzatura ha un suo perché, una sua storia e contribuisce a declinare lo stile di chi la indossa. Per questo il brand di scarpe made in Italy Mercante di Fiori propone tantissimi modelli di scarpe invernali ed estive, tra grandi classici e dettagli originali.


Tra le scarpe invernali non si può rinunciare a un paio di tronchetti neri, presentati in due versioni. Gli stivaletti con tacco bimaterici uniscono pelle di vitello e camoscio con il dettaglio glitter della fibbia, mentre quelli più basici sono interamente in pelle con tacco alto e suola carrarmato. Le scarpe nere, però, non bastano mai nel guardaroba di una donna. Nella collezione autunno inverno 2016-17 di Mercante di Fiori anche stivali alti e biker in pelle martellata. Di grande tendenza poi i mocassini da donna, con suola alta o tacco squadrato, arricchiti da dettagli animalier. E poi le scarpe blu con tacco alto per le serate invernali, le stringate di ispirazione maschile, gli stivaletti con inserti in pelliccia.





Anche per la prossima primavera estate 2017, Mercante di Fiori esaudisce i desideri delle shoes-addicted. Le scarpe da donna per la stagione calda sono un tripudio di colori, dettagli hippie e materiali che ricordano le vacanze. Il modello must have? I sandali con tacco di sughero, che insieme frange e perline crea un’atmosfera seventies. Le zeppe di corda e le tante varianti di espadrillas saranno perfette per le giornate al mare, mentre le scarpe rosse con tacco a spillo e allacciatura alla schiava sono l’ideale per una serata più chic. I sandali piatti con cinturino alla caviglia in tonalità brillanti e quelli con suola carrarmato e bagliori metal, infine, saranno i tuoi compagni d’avventura per tutta l’estate.





Photo Courtesy ufficio stampa.

Lapo Elkann arrestato a New York per aver simulato il proprio rapimento

Lapo Elkann è stato arrestato e poi rilasciato a New York: le ultime notizie sul nipote di Gianni Agnelli mettono di nuovo in imbarazzo la famiglia di imprenditori. Non è la prima volta, infatti, che l’uomo finisce in prima pagina per uno scandalo, stavolta oltreoceano. Tre giornali di New York (New York Daily News, Daily Beast e Hollywood reporter) hanno diffuso la notizia dell’arresto di Lapo Elkann per aver simulato un rapimento. I giornali americani sostengono di aver ricevuto direttamente dalla polizia le informazioni sull’arresto, il rilascio e l’accusa di falsa denuncia, che verrà formalizzata davanti a una corte il prossimo 25 gennaio.


Poco prima di partire per New York, Lapo aveva pubblicato un video in cui diceva «Vado per affari e progetti creativi. Ci vedremo presto». Secondo una prima ricostruzione dei fatti, però, i progetti dell’imprenditore si sarebbero rivelati più creativi del previsto. Dopo un festino di due giorni a Manhattan in compagnia di una escort (un trasgender, sempre secondo le fonti del New York Daily News) a base di marijuana, cocaina e fiumi di alcool, finiti i soldi Lapo Elkann avrebbe simulato un rapimento per chiedere alla famiglia altro denaro. Elkann avrebbe chiamato i familiari, fingendo di essere stato trattenuto contro la sua volontà dalla escort che gli avrebbe fatto del male se la famiglia non avesse versato diecimila dollari. Sollecitata da un rappresentante della famiglia Agnelli, la polizia avrebbe indagato sul caso scoprendo che il finto rapimento organizzato dallo stesso Lapo Elkann. Assicurata la totale responsabilità dell’imprenditore, la disavventura è finita lì per la escort mentre Lapo Elkann è stato arrestato e poi rilasciato, con una una citazione a comparire in tribunale il prossimo 25 gennaio. Interrogati dall’Ansa, i familiari non hanno voluto commentare la vicenda dell’arresto di Lapo: «Non abbiamo nulla da aggiungere né da commentare» è stata l’unica dichiarazione della famiglia Agnelli davanti all’ennesimo scandalo dell’ex enfant terrible.

Alessandro Benetton lascia il CdA dell’azienda di famiglia

Alessandro Benetton lascia l’azienda di famiglia. La rottura con il gruppo Benetton risalirebbe a circa un mese fa, ma solo ieri la notizia è trapelata ed è stata pubblicata sul giornale La Tribuna di Treviso. La storica azienda italiana, fondata da Luciano Benetton a Ponzano Veneto, si trova davanti a una svolta epocale e sembra che Alessandro non si sia trovato d’accordo con i cambiamenti voluti dallo zio Gilberto (l’uomo dei conti della famiglia Benetton, come lui stesso si definisce) in merito al prodotto e al modello di gestione. Già da qualche anno il brand italiano di maglieria si trova a fare i conti con la concorrenza sempre più spietata dei marchi lowcost: basti pensare che Zara, 15 anni fa dimensionalmente molto simile a Benetton, ha registrato nel 2015 un utile quasi doppio rispetto a quello dell’azienda di Ponzano. E se la concorrenza ha avuto effetti tragici su Stefanel, altro storico marchio di maglieria italiano, è necessario che Benetton attui un programma di cambiamento.


Qui è arrivato il contrasto fra Alessandro Benetton e il resto della famiglia. Laureato in Business Administration a Boston con un master ad Harvard, Alessandro è stato presidente esecutivo di Benetton per un anno, poi sostituito nel 2013 da  Gianni Mion, storico manager di fiducia di Gilberto, e da Marco Airoldi. Tutte le sue decisioni sono state revocate e nei successivi tre anni il gruppo Benetton non ha comunque trovato una strategia efficace per rilanciare il marchio. Così Alessandro se ne va, e decide di occuparsi a tempo pieno della sua holding di private equity 21 Investimenti. Tutto ciò ha dato una forte scossa all’equilibrio della famiglia Benetton. Il fondatore del brand, Luciano Benetton, ha infatti annunciato che non sostituirà Alessandro con nessun altro membro della famiglia: la gestione del marchio di retail era destinata a lui, e a nessun altro dei suoi figli. Una decisione forte, che inevitabilmente cambierà la struttura dell’azienda.

Golden Goose Deluxe Brand, mood Californiano per la collezione PE17

Golden Goose ci porta nell’atmosfera dell’assolata California per la collezione primavera estate 2017. Quelli pensati dal brand per la prossima stagione sono look dal mood easy ma sofisticati, in cui si avverte il sole della California, l’attenzione per un design contemporaneo e una grande artigianalità made in Italy. Stampe  a microfiori da festival musicale, giubbini di camoscio da rodeo, crop top e abitini patchwork dall’aria vintage si mescolano con leggerezza a linee sporty e colori fluo, per una primavera estate che più vivace di così non si può.


Immancabile il giubbino da biker in pelle, capo must che accompagna il passaggio dalla stagione fredda a quella calda, proteggendo dalle temperature ancora fresche della primavera con stile. Golden Goose lo propone in diverse varianti, comprese le tinte metallizzate dell’argento e i micro bouquet di fiori che ne ingentiliscono l’anima rock. Tra i capispalla per la primavera estate 2017 non può mancare anche una giacca di camoscio con zip (da abbinare ai tronchetti con frange per esaltarne lo stile rodeo girl) e un bomber sporty-chic, altro elemento ormai indispensabile del guardaroba primaverile. La chicca di stagione è un sofisticato gilet bianco ottico, di taglio maschile a doppiopetto, da indossare a pelle. La collezione Golden Goose esplora il mood sportivo con shorts, pantaloni alla caviglia con elastico in vita e crop top con logo, da abbinare in libertà anche (e soprattutto) fuori dalla palestra. Per la collezione della prossima stagione, il denim è interpretato mescolodando elementi classici e contemporanei: giubbini di jeans che richiamano gli anni ’80 e inserti patchwork in nuance chiare e scure. Infine gli accessori per la primavera estate 2017 proposti da Golden Goose Deluxe Brand spaziano dalle sneakers in tonalità acide ai tronchetti con frange da cowgirl metropolitana. Senza dimenticare postine e bustine a tracolla che testimoniano il know-how artigianale del made in Italy, punto di forza del brand veneziano.





Photo Courtesy: So Sweet PR

Lady Gaga, con una foto su instagram la star parla per la prima volta di dolore cronico

Una foto di Lady Gaga su instagram ha preoccupato i fan della cantante: è successo qualche giorno fa, quando la star ha pubblicato sul suo profilo social una foto che la ritrae intenta a farsi applicare un massaggio. «Avere a che fare con un dolore cronico è davvero frustrante – recita la didascalia sotto la foto di Lady Gagaho avuto una pessima giornata. Per fortuna sono nelle mani di una dottoressa estremamente intelligente». Già alcuni anni fa si era diffusa la notizia che la cantante fosse risultata positiva al lupus, una malattia autoimmune caratterizzata, tra i tanti sintomi, da dolore cronico. Nel 2010 aveva suscitato grande scalpore la decisione di sottoporsi al test, poi risultato positivo, per questa malattia cronica già presente in alcuni membri della sua famiglia. Allora però Lady Gaga aveva detto di non avere alcun sintomo e di aver fatto il test solo per capire come prendersi cura di se stessa al meglio.


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Oggi, poco dopo l’uscita del nuovo album Joanne, la star si è aperta ai suoi fan su instagram ricevendo migliaia di messaggi di vicinanza ma anche tante storie dei suoi follower che soffrono di lupus o di altre malattie che provocano dolore cronico. «Sono sopraffatta dall’empatia, le confessioni e le storie personali di dolore cronico che ho ricevuto in risposta al mio post precedente e ho pensato ‘Diamine!’ – ha scritto ancora sui social – Forse dovrei semplicemente condividere alcuni rimedi personali, di quelli che ho messo a punto in questi 5 anni. Le condizioni e il corpo di ognuno di noi è differente dall’altro, quindi dovreste consultare un dottore, ma che diamine, eccoci». Così, in un secondo post su instagram, ha deciso di condividere con i suoi fan alcuni rimedi che le consentono di cantare, ballare, esibirsi, sostenere i ritmi martellanti di una professione atipica. In questa seconda foto Lady Gaga è ritratta, avvolta in una termocoperta, all’interno di una sauna ad infrarossi che consiglia come rimedio al dolore cronico seguita da un bagno ghiacciato o dall’applicazione di panni freddi sulle parti doloranti del corpo. Un consiglio che forse non tutti potranno permettersi di seguire, ma che sicuramente infonde fiducia in chi ogni giorno lotta contro una malattia cronica.


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Born to Read: arriva la prima subscription box italiana per amanti dei libri

Sempre al passo con gli ultimi libri da leggere, orgogliosamente nerd e romanticamente appassionati: gli amanti dei libri 2.0 sono una vera e propria tribù che su instagram mostra fiera gli ultimi acquisti e le librerie cariche di romanzi, gadget, candele profumate, veri altari votivi ai propri personaggi preferiti. Basta dare uno sguardo agli hashtag #books e #shelfie per esplorare un vasto mondo di ciondoli, pupazzi, edizioni rare di romanzi classici, libri dalle copertine sgargianti e colorate che sembrano fatte apposta per uno scatto accattivante sui social. Insomma, la cultura è tornata di moda, per fortuna.


In questo romantico mondo di parole si fa strada anche in Italia una tendenza che negli Stati Uniti è già mania: quella delle subscription boxes. Si tratta di scatole “a sorpresa”, che contengono una serie di prodotti legati a un determinato tema. Ne esistono per tutti gli hobby, dal beauty al food, dai gadget e regali per nerd agli oggettini giapponesi in stile kawaii. Grazie a Lorena, una ragazza siciliana nota su instagram come @borntoreadbox, in Italia è arrivata anche la follia collettiva delle box letterarie. Acquistando una o più box in base ai temi prescelti su Born to Read, si riceverà una scatola carica di gadget e oggetti che seguono un tema. “Magia“, “regine del fantasy” e così via, ogni mese la box percorre un tema attraverso accessori ispirati a personaggi iconici della letteratura, diari e agende con citazioni dai grandi classici, gli ultimi libri da leggere in formato cartaceo o ebook. E poi spille, specchietti, segnalibri, reading journal in cui appuntare le proprie emozioni in merito ai romanzi appena letti. Il tutto con l’emozione di scartare i regali con mani tremanti: ogni mese viene comunicato il tema dominante e magari qualche spoiler su instagram, ma i singoli gadget e libri contenuti nella box sono una sorpresa. Un regalo perfetto per topi da biblioteca, che stuzzica la curiosità e soddisfa l’inesauribile desiderio di nuovi libri da leggere.