Amanti del vintage, non potete assolutamente perdere l’appuntamento con la Milano Vintage Week. Tre giorni interamente dedicati allo stile vintage, da oggi venerdì 6 novembre fino a domenica 8 novembre, nella cornice dello showroom di Riccardo Grassi, in via Piranesi 4.
Con appena 3 euro si può passare un intero weekend dedicato interamente al vintage, con eventi imperdibili. Si comincia con la mostra su Valentino organizzata da una boutique che non ha bisogno di presentazioni: A.N.G.E.L.O. rappresenta da anni un punto di riferimento insostituibile per gli appassionati di moda vintage. Sarà possibile ripercorrere le tappe della carriera del grande couturier attraverso diciotto capi storici della maisonValentino.
Imperdibili gli appuntamenti quotidiani con la bellezza, nella Beauty Lounge dello showroom, tutti i giorni dalle 11 alle 20: creare look ispirati ai decenni precedenti non è mai stato tanto facile, grazie alla make-up artist Caterina Todde, che realizzerà sessioni gratuite di trucco, rigorosamente in stile rètro.
La boutique A.N.G.E.L.O., specializzata in moda vintage
Con l’aiuto di Serena Autorino, personal shopper di The Peter Pan Collar, si verrà consigliati nell’acquisto di look vintage, che saranno anche immortalati in apposite foto. Un mini set allestito grazie alla collaborazione di Retroscatto: tutti i giorni, dalle 12 alle 19, sarà possibile posare come protagonisti dei vostri scatti ispirati allo stile vintage.
Margherita Tizzi di Moda a Colazione testerà le vostre conoscenze in fatto di moda, in uno spazio apposito, per un quiz in cui saranno messi in palio premi e cotillons. Inoltre saranno organizzati laboratori speciali per appassionati di vintage. Si conclude con un progetto a scopo benefico: è il Vintage Solidale organizzato dalla Fondazione Francesca Rava. Tutto il ricavato delle donazioni sarà devoluto al programma Borse di Studio a favore dei ragazzi delle case-orfanotrofio di Haiti. Un evento imperdibile, per amanti del vintage e curiosi.
Se ne andava quattro anni fa una delle più famose icone di stile del Novecento. Musa storica di Yves Saint Laurent e protagonista indiscussa della moda dagli anni Sessanta in poi, Loulou de la Falaise è stata l’icona fashion più famosa dagli anni Sessanta ai giorni nostri.
Musa per antonomasia della Rive Gauche di monsieur Yves, incarnò la quintessenza dello stile bohémien divenendo a sua volta una brillante designer di gioielli. All’anagrafe Louise Vava Lucia Henriette le Bailly de la Falaise, Loulou nacque in Inghilterra il 4 maggio 1948 dalla modella anglo-irlandese Maxime Birley, amata da Cecil Beaton, e dal marchese Alain de La Falaise, grande intellettuale.
Battezzata con il profumo Shoking di Elsa Schiaparelli anziché con l’acqua benedetta, come lei stessa dichiarò, Loulou ebbe un’infanzia travagliata: le numerose relazioni extraconiugali della madre portarono i genitori al divorzio e quest’ultima perse la custodia dei due figli, Loulou e Alexis, che furono affidati a delle case famiglia.
Loulou de la Falaise è stata musa iconica di Yves Saint Laurent
Loulou de la Falaise in Yves Saint Laurent
All’anagrafe Louise Vava Lucia Henriette le Bailly de la Falaise, Loulou nacque in Inghilterra il 4 maggio 1948
Loulou de la Falaise era figlia della modella Maxime Birley, amata da Cecil Beaton, e dell’intellettuale di sangue blu Alain de la Falaise
Nelle vene di Loulou scorreva sangue inglese, irlandese e francese: ribelle per natura, la piccola venne espulsa da ben tre scuole, in Sussex, a Gstaad e a New York. Ma è nella Grande Mela che inizia per la giovane una carriera che la porterà a divenire una delle maggiori icone di stile mai esistite. Le sue gambe chilometriche e il suo charme androgino incantano la celebre editor Diana Vreeland che la ingaggia come modella facendola ritrarre da nomi del calibro di Richard Avedon e Irving Penn. Tuttavia la personalità scoppiettante della giovane le rende presto odioso il lavoro di modella: Loulou ha troppo da dire per amare quella professione fatta di pura immagine. La giovane vola quindi alla volta di Londra, dove inizia a lavorare per Queen Magazine. Ad appena 18 anni convola a nozze con l’aristocratico irlandese esperto di storia dell’arte Desmond FitzGerald, da cui divorzierà nel 1970.
Loulou de la Falaise in uno scatto di Guy Marineau
Loulou de la Falaise nel suo appartamento sulla Rive Gauche, 1982
Particolari dell’appartamento dell’icona, arredato in stile boho-chic
Incarnazione dello stile bohémien, Loulou de la Falaise affiancò per oltre trent’anni Yves Saint Laurent curando gli accessori e i gioielli delle sue collezioni
Loulou de la Falaise lavorò come modella e fu scoperta da Diana Vreeland
Nella cornice di Carnaby Street nel 1968, anno passato alla storia, sarebbe avvenuto secondo le fonti più attendibili il primo incontro tra Loulou de la Falaise e Yves Saint Laurent. Erano gli anni della Swinging London, e da lì in poi prese il via la più grande rivoluzione culturale del Novecento. “Più eri giovane e più autorità avevi, nella Londra di allora”, affermò più avanti l’icona di stile, ricordando quel periodo della sua vita.
Incoraggiato dal partner storico Pierre Bergé, Saint Laurent aveva iniziato a disegnare collezioni di prêt-à-porter e aveva da poco aperto la sua mitica boutique sulla Rive Gauche, seguita da un’altra boutique, inaugurata a Londra nel 1969. In quest’ultima impresa il couturier era appoggiato da Betty Catroux e da Loulou, entrambe sue modelle e muse. All’epoca Loulou aveva 21 anni e già un divorzio alle spalle.
Coloratissimi e ricco di dettagli folk, lo stile inimitabile di Loulou de la Falaise
Dettagli boho-chic nell’appartamento dell’icona di stile
Stampe patchwork, fiori e vasi di porcellana nell’interior design dell’appartamento sito sulla Rive Gauche
Loulou de la Falaise nel suo appartamento parigino
Yves Saint Laurent e Loulou de la Falaise foto di Norman Parkinson, 1974
Il suo stile rappresenta la quintessenza del boho-chic, con una predilezione per accessori vintage e gioielli etnici. Innamoratosi del suo charme, Yves la vuole al suo fianco a Parigi. Il ruolo che Loulou dovrà ricoprire è indefinito: è così che in breve l’icona di stile si ritrova a disegnare gli accessori e gioielli per le collezioni della celebre maison. Il suo look androgino avrebbe ispirato la collezione di Yves Saint Laurent del 1966, con protagonista il celebre smoking. Il genio creativo del couturier carpì a lungo ispirazioni dal guardaroba eclettico ed originale di Loulou. “Una settimana era una novella Desdemona in velluto porpora e corona di fiori e la settimana dopo era una Marlene Dietrich”: con queste parole monsieur Yves descriveva lo stile dell’amica. Un’amicizia che segnò per sempre le loro vite: sarà Yves a disegnare per Loulou l’abito da sposa per il suo secondo matrimonio con Thadée Klossowski de Rola, figlio del celebre pittore Balthus, celebrato nel 1977 con una cerimonia indiana organizzata dallo stesso couturier nella cornice di Chalet des île del bois de Boulogne, poco distante da Parigi. Loulou appariva raggiante in un turbante di piume, lunghe collane folk e pantofoline stile indiano. Dal matrimonio nacque la figlia Anna. Più che una musa, termine che l’icona non perse mai occasione di bistrattare apertamente, Loulou de la Falaise fu per oltre quarant’anni spalla destra e intima amica di Yves Saint Laurent.
Turbanti e dettagli Seventies per Loulou de la Falaise, in uno scatto risalente agli anni Ottanta
Il suo stile eclettico influenzò le collezioni di Yves Saint Laurent a partire dal 1966
Come modella, Loulou de la Falaise ha posato, tra gli altri, per Richard Avedon e Irving Penn
Loulou de la Falaise ritratta fuori dalla celebre boutique Yves Saint Laurent della Rive Gauche, 1972
Loulou de la Falaise il giorno del suo matrimonio con Thadée Klossowski, 1977
Loulou de la Falaise ritratta da David Bailey per Vogue, 1970
Loulou de la Falaise in Yves Saint Laurent, Parigi, Giugno 1969, foto di Patrick Lichfield
Al ritiro di Saint Laurent, nel 2002, dopo oltre trent’anni trascorsi a disegnare accessori e gioielli per le sue collezioni, Loulou lanciò la propria linea di abbigliamento, che comprendeva prêt-à-porter, gioielli e accessori. Dettagli di stile per veri intenditori, nelle sue collezioni si trovava il migliore tweed inglese; i pantaloni ricordavano la linea di quelli usati dai marinai francesi, mentre completavano il look sofisticate bluse di seta e cappotti profilati di pelliccia. La sua è una clientela di élite, innamorata in primis del suo stile, che Loulou riesce magistralmente a traferire ai suoi gioielli. Loulou de la Falaise disegnò anche porcellane e vasi per Asiatides e gioielli per la boutique di Yves Saint Laurent ubicata nei Giardini di Majorelle a Marrakech, e aprì due negozi a Parigi, uno dei quali fu progettato dal fratello Alexis. Celebre il suo appartamento parigino e la sua casa in Normandia, arredati con gusto boho-chic. Lo charme parigino dell’icona di stile è stato celebrato nel libro Loulou de la Falaise (Ed. Rizzoli Usa), corredato da oltre 400 fotografie di nomi come Helmut Newton e Richard Avedon, Steven Meisel e Bettina Rheims. La designer si è spenta il 5 novembre 2011, ad appena 63 anni, nell’ospedale di Gisors, in Francia, a causa di un male incurabile. Tenuta segreta fino all’ultimo, la malattia ha posto fine prematuramente alla vita della più famosa icona della moda degli anni Settanta. Uno stile indimenticabile, che ancora oggi rivive nella Rive Gauche.
Dal ritiro di monsieur Yves, la celebre Loulou divenne designer di gioielli
Coloratissimi i suoi outfit, sofisticati e bohémien
Loulou de la Falaise è scomparsa il 5 novembre 2011 dopo una lunga malattia
Arriva oggi nei negozi e nell’online shop di H&M la nuova collezione disegnata in esclusiva che unisce il lusso della storica maison francese Balmain al low-cost della catena svedese.
Con un party esclusivo a New York è stata lanciata in anteprima la collezione più attesa dell’anno, disegnata in esclusiva da Olivier Rousteing per H&M.
Con testimonial del calibro di Gigi Hadid, Kendall Jenner e Jourdan Dunn e una sfilata evento, la collezione Balmain per H&M è finalmente svelata per tutti i curiosi. Tanti i sono i pezzi, da giacche preziose a cinture gioiello fino agli accessori, dagli orecchini pendenti alle scarpe: ecco in esclusiva i prezzi dei capi più belli.
449 euro
149 euro
149 euro
99 euro
Giacche impreziosite da cristalli e paillettes per proporzioni oversize e mood army-chic, in linea con lo stile Balmain, e ancora gonne drappeggiate, gioielli dorati, come i bracciali rigidi e le cinture gioiello. Stivali dal mood aggressivo e capispalla importanti, come le pellicce. Questi e tanti altri sono i capi che troverete da domani negli stores della catena svedese e online sul sito.
99 euro
69,99 euro
299 euro
349 euro
129 euro
Una sfilata evento che ha visto alternarsi sulla passerella top model del calibro di Alessandra Ambrosio e Karlie Kloss, per una collezione dallo stile aggressivo e femminile. Capi per lui e per lei, con prezzi che variano dai 14 fino a 499€. La sfilata si è conclusa con la celebre band idolo delle ragazzine anni Novanta, i Backstreet Boys. Nel front row spiccavano attrici del calibro di Diane Kruger, innamorate della collezione.
129 euro
129 euro
399 euro
Il party organizzato per il lancio della collezione ha visto tra i tanti nomi la splendida top model Rosie Huntington-Whiteley e la it girl più amata nei Paesi anglosassoni Alexa Chung, oltre alle bellissime testimonial del brand.
79,99 euro
29,99 euro
249 euro
Guarda la gallery qui con tutti i pezzi e prezzi della collezione:
Influencer, icona di stile internazionale e it girl tra le più amate, Linda Tol è uno dei nomi più famosi del fashion biz. I suoi look boyish l’hanno sdoganata in poco tempo fino a renderla una delle fashion icon più copiate.
Nata ad Amsterdam e recentemente trasferitasi a Milano, capelli biondo cenere e viso perfetto, lei si definisce trendwatcher, osservatrice delle tendenze. Una carriera sfolgorante nella moda iniziata nel 2008 come PR, per poi divenire buyer e stylist.
I suoi look androgini e dalle suggestioni pop hanno fatto il resto: lo stile di Linda Tol vanta un respiro internazionale e la sua personalità dirompente ha incuriosito i media olandesi ed internazionali, che in appena tre anni ne hanno fatta una delle più influenti protagoniste dello streetstyle.
Apparsa su magazine del calibro di Vogue, Harper’s Bazaar, Elle, Marie Claire, Glamour e Grazia, nel 2013 Linda Tol ha lanciato la propria piattaforma LindaTol.com.
I believe in pink è la frase con cui la bionda icona di stile dà il benvenuto ai visitatori del suo sito. Quasi a dire, il Vangelo secondo Linda: design-addicted, la trendwatcher si professa dipendente dal cioccolato e dalle borse firmate. Un amore incontrastato per maison del calibro di Chanel, il suo stile è futurista con sfumature pop e suggestioni nordiche. Un inedito ma quantomai riuscito connubio che mixa le tipiche note scandinave allo charme che si respira nelle capitali della moda, da Milano a Parigi. Linda Tol è una cittadina del mondo e il suo passaporto è lo stile, che le scorre nelle vene.
Impressionante fotogenia, labbra colorate e outfit sempre interessanti: lo styling per Linda Tol è qualcosa di innato. L’essenzialità dello stile scandinavo si sposa a sfumature stile Pop Art: un amore viscerale per il colore, anche nelle cromie più audaci e fluo, per uno stile in cui si respira un melting pot culturale.
Moda come arte, per la trendsetter, amante del mix&match. Il suo stile non lesina suggestioni grunge nei colori, dal make up al colore dei capelli. Blu e rosa predominano in una palette cromatica che abbraccia tutti i colori dell’arcobaleno in mise che sembrano trarre ispirazione dai libri di arte e design. Capispalla oversize per suggestioni Eighties e Nineties: qualunque capo indossi, diventa subito di tendenza.
Nel 2013 Linda Tol è diventata contributor di Metro e dell’edizione olandese di Glamour. Nel 2014 la bionda icona fashion ha firmato un contratto con L’Oréal Paris. Il suo amore per l’Italia l’ha portata in poco tempo a divenire una delle maggiori influencer del Paese in fatto di stile, guadagnandosi una collaborazione con Glamour Italia e con molti altri magazine internazionali, innamorati del suo stile e della sua professionalità. Un’icona capace di portarci nel futuro con uno stile cosmopolita e accattivante.
Il vintage oggi rappresenta più che una semplice tendenza, ma una nuova branca della moda, che piace e affascina: sempre più numerosi sono i curiosi mentre è cresciuto in modo esponenziale il numero di appassionati di moda e design vintage.
Internet si adegua, offrendo un’ampia scelta, in base al budget ma anche al decennio prediletto. In rete nell’ultimo decennio si è assistito ad un vero e proprio boom di siti di moda vintage: tantissime sono infatti le boutique specializzate nella vendita di capi autentici risalenti al passato. Ora grazie alla Rete è possibile acquistare da tutto il mondo, in modalità e tempi assai rapidi.
Per chi vuole curiosare tra i capi messi in vendita dalle boutique di tutto il mondo specializzate in moda vintage, Etsy è il sito che fa per voi: il portale propone un’ampia scelta di capi ed accessori autentici vintage, archiviati in base al decennio e alle tendenze. Un sito che permette di fare acquisti intelligenti, con una vastissima scelta tra autentiche chicche per veri vintage-addicted. Su Etsy trovate praticamente di tutto, dall’hatinator identico a quelli sfoggiati da Kate Middleton a capi risalenti a primi del Novecento o addirittura all’Ottocento. E se tantissime sono le proposte a basso prezzo, non mancano i capi firmati, dal prezzo proibitivo, come i bellissimi caftani di Thea Porter, amati da celebrities del calibro di Kate Moss.
Il vintage piace sempre più e tantissimi sono i siti specializzati in vendita di capi autentici vintageOggi il vintage costituisce una fetta importante del mercato della moda
Grazie ad internet acquistare capi vintage è diventato molto più semplice
L’americano ModCloth è un altro portale per nostalgici del gusto retrò: non capi autentici vintage ma rivisitazioni riuscite, per uno stile bon ton a basso costo. Il sito propone abbigliamento ed accessori anche per la casa, dal gusto delicato che profuma di antico: deliziosi i mini cardigan a pois e l’abbigliamento per la casa. Col cambio euro/dollaro favorevole lo shopping è ancora più divertente.
In una rassegna di siti vintage impossibile non citare 1stdibs: benvenuti nel tempio del lusso, qui si respira stile allo stato puro, declinato in ogni sua forma, dall’abbigliamento agli accessori agli oggetti d’antiquariato fino all’arredo per la casa. Gallerie d’arte mettono in vendita i propri pezzi esclusivi, mentre boutique di lusso propongono una vastissima scelta di capi vintage. Fashioniste, avvisate: sedetevi prima di passare in rassegna le preziose creazioni messe in vendita. Da Christian Dior a Madame Grès, da Paul Poiret a Chanel fino alle immancabili Birkin di Hermès: in questo portale per autentici gourmet dello stile sembra non mancare veramente nulla. Splendido alla vista, meno per le finanze. Ma cosa non si fa per lo stile.
Un abito Madame Grès Haute Couture del 1981, in vendita da 1stdibsDior Haute Couture Autunno/Inverno 1948, venduto da 1stdibs
Cappotto in velluto Paul Poiret Haute Couture del 1927, su 1stdibs
Asos Market Place è l’angolo vintage del colosso ASOS e riserva sempre sorprese gradite: una selezione dei capi più interessanti delle boutique online di tutto il mondo, per uno stile easy dai prezzi contenuti. Le tante proposte strizzano l’occhio in particolare agli anni Ottanta e Novanta, per suggestioni grunge oggi quantomai attuali.
Vaunte è il sito dell’elite della moda: una rassegna esclusiva dei pezzi tratti dai guardaroba di addetti ai lavori. Stylist, designer, editor, PR delle maison più famose, creativi di moda ed esperte vintage di gran gusto vi prendono per mano portandovi alla scoperta dei loro armadi, ovviamente invidiabili. Di base a New York, Vaunte accetta solo soci. Per uno stile elitario.
Da Shop.Hers si inizia creando il proprio identikit in base alla taglia e ai brand prediletti: trovare il proprio soul mate in fatto di stile è facile in questo sito che mette in contatto persone dai gusti simili. Brand del calibro di Alexander Wang, Norma Kamali, Emilio Pucci, Dolce & Gabbana, Hervé Léger, venduti a basso costo, mentre vere e proprie vetrine si aprono sulle borse Chanel e sulla mitica Birkin di Hermès. Imperdibile.
Non solo moda, ma anche design per intenditori, da 1stdibs, come questi lumi gemelli risalenti al 1870Suggestioni optical nel tailleur Louis Vuitton in vendita su 1stdibsModello originale anni Ottanta in vendita da Rusty Zipper
Abito anni Cinquanta proposto da Rusty Zipper
Se amate gli anni Cinquanta e lo stile Rockabilly, Collectif è il sito che fa per voi. Con sede a Londra, il sito propone una vasta gamma di modelli ispirati agli indimenticabili Fifties. Gonne a ruota, suggestioni da pin up e una vastissima selezione di accessori, per un gusto impeccabile e sofisticato.
Rusty Zipper è la più grande vetrina online di capi vintage originali: una selezione vastissima, suddivisa per decennio, dagli anni Quaranta agli anni Ottanta, per abiti, capispalla, accessori e quant’altro. Il sogno di qualsiasi vintage addicted.
Nasty Gal è uno dei portali vintage più amati: nato come vintage shop, nel 2006, si è poi ampliato, grazie ad un incredibile successo, fino a vendere nuovi brand, tra cui Edelman e Jeffrey Campbell. Proposte sfiziose per capi da sogno. Da non perdere.
Blazer Moschino in vendita da Nasty GalMaxi gonna in lana patchwork Missoni vintage, in vendita su Nasty GalChiffon di seta e stampe floreali per il maxi dress Givenchy vintage, su Nasty Gal
Caftano vintage online su Nasty Gal
Unique Vintage è il luogo ideale per collezionisti ed amanti di moda vintage, dagli anni Trenta ai Cinquanta. Un tripudio di gonne a ruota, pois, quadretti vichy e stampe animalier, per una selezione interessante e un occhio di riguardo per le taglie curvy. Bellissime le proposte di costumi da bagno firmati Esther Williams. Per pin up contemporanee.
Come una pin up, col costume da bagno firmato Esther Williams, in vendita su Unique VintageQuadretti vichy e gonna a ruota per il modello da perfetta pin up, Unique VintageModello originale anni Cinquanta in vendita su Unique Vintage
Direttamente dagli anni Trenta il lungo abito in chiffon di seta in vendita su Unique Vintage
Cinture rigide segnano il punto vita, per capi dai dettagli in oro e dalle spalline importanti: lo stile army-chic tipico di Olivier Rousteing c’è tutto, nella collezione disegnata in esclusiva per H&M.
Suggestioni glam anni Settanta in una collezione che unisce mirabilmente dettagli luxury a grande portabilità. Un lusso che diviene alla portata di tutti, per capi dall’appeal sofisticato.
Jumpsuit in velluto, giacche dal taglio sartoriale, pantaloni morbidi e intarsi d’oro per decorazioni che impreziosiscono i capi più semplici. La collezione Balmain per H&M sarà disponibile dal prossimo 5 novembre in tutti gli stores del brand low-cost svedese e sul sito internet.
Karlie Kloss in passerellaAlessandra Ambrosio
Gigi Hadid, testimonial di Balmain per H&M
Tante le celebrities protagoniste della sfilata evento che ha avuto luogo a New York: le top model del momento, ambasciatrici della collezione, Gigi Hadid, Kendall Jenner, Jourdan Dunn, hanno calcato la passerella prima di lasciarsi immortalare in pose stile Charlie’s Angels, in linea con il mood della collezione. Inoltre modelle del calibro di Karlie Kloss e Alessandra Ambrosio si sono alternate sulla passerella.
Un momento della sfilataFoto Getty Images
Ancora la Ambrosio in passerella
Nel front row spicca una splendida Diane Kruger, mentre lo show si è concluso con l’esibizione di uno dei gruppi cult degli anni Novanta, i Backstreet Boys. È iniziato il conto alla rovescia per acquistare finalmente la collezione. E intanto l’hashtagHMBalmaination è già virale.
Lunghi capelli biondi, un volto perfetto dalle labbra carnose e un fisico statuario, dalle curve mozzafiato. Gigi Hadid è stata appena scelta come nuovo Angelo dalla celebre maison di intimo Victoria’s Secret.
La top model, classe 1995, è oggi tra le modelle più richieste: nata a Los Angeles, nelle sue vene scorre sangue misto: la bella Gigi è figlia dell’operatore immobiliare palestinese Mohammed Hadid e dell’ex modella olandese Yolanda Foster. Inedito mix che rende la bellezza della modella ancora più particolare.
Sorella di Bella Hadid, anche lei top model del momento, la bionda Gigi è apparsa sull’ultima edizione del Calendario Pirelli, in cui è ritratta strizzata in un body in latex super sexy.
Gigi Hadid per ELLE Canada Novembre 2015Protagonista del mese di novembre nel calendario Pirelli 2015
In passerella per Tommy Hilfiger, P/E 2016
Protagonista indiscussa delle ultime fashion week, la sua bellezza esplosiva è stata recentemente al centro di numerose polemiche: incredibile ma vero, Gigi Hadid è stata apostrofata come troppo formosa per le passerelle, almeno a detta dei suoi (pochi) detrattori. Non la pensa invece così Victoria’s Secret: il colosso americano dell’underwear ha infatti ingaggiato la splendida modella come nuovo angelo. Ad Edward Razek, il creative director e producer dello show Victoria’s Secret, sono bastati pochi minuti per capire che quel fisico atletico ma dotato di curve sensualissime era perfetto per il brand.
Considerato l’evento mediatico per eccellenza, la sfilata di Victoria’s Secret ha visto protagoniste le donne più belle del mondo: da Adriana Lima a Doutzen Kroes, da Candice Swanepoel ad Alessandra Ambrosio. Con un video diffuso in rete dallo stesso brand e divenuto già virale, la ventenne Gigi annuncia entusiasta il nuovo contratto.
Curve esplosive per la modella, nata nel 1995La modella è stata il volto di Maybelline New York
Sulla cover di Vogue Brasile, luglio 2015
Protagonista dell’ultimo video di Calvin Harris, che la valorizza in tutto il suo splendore, già cover girl di Sports Illustrated e volto di Guess e Maybelline New York, la top model statunitense si appresta ora a divenire la protagonista più attesa della sfilata di Victoria’s Secret, che si terrà il prossimo 8 dicembre a New York, con ospiti del calibro di Rihanna e Selena Gomez. Della serie, evviva le curve.
È la notte più spaventosa di tutto l’anno: Halloween sta per arrivare, con tutte le sua tradizioni e il suo mistero. “Trick-or-treating” è il motto con cui i bambini vanno di porta in porta: dolcetto o scherzetto è la parola chiave, ma le mise indossate sono da brivido.
Il dress-code della serata prevede tutto il necessario per riuscire in un unico scopo: spaventare. E la moda si comporta di conseguenza, proponendo una vasta gamma di modelli, per essere le più ammirate della serata.
Largo a suggestioni gothic, tra abiti lunghi o bodycon dress voluttuosi e sexy: nero passepartout, ma anche tutta la palette cromatica del prugna, del borgogna e del blu notte, tra pizzi e velluti: per delle novelle streghe ad alto tasso di seduzione.
Halloween visto da Tim Walker per Harper’s Bazaar, 2009Tim Walker e Tim Burton uniti in uno shooting da brividoOcchi mostruosi sul tubino ASOS
Scheletri proposti da Missguided
E grazie allo shopping online vestirsi con stile ed originalità è ormai alla portata di tutti: tantissime sono le proposte dei siti web più famosi, anche a costi contenuti, per uno stile accessibile ed originale.
Da ASOS c’è solo l’imbarazzo della scelta, tra bodycon dress raffiguranti mostri e scheletri e maxi dress dall’appeal sofisticato. Si procede con il nuovo trend di stagione, le felpe: coloratissime, le scritte stampate inneggiano alle streghe, per la serata più spaventosa di tutto l’anno. Largo a pelle e velluto, per capi dalle suggestioni vagamente fetish: body mozzafiato e pencil skirts che valorizzano le curve, o ancora maxi gonne dagli spacchi audaci. Capi low-cost ma dal grande impatto scenografico, per un moodscary.
Felpa ASOSMood festish per Halloween secondo MissguidedCrop top per il vestito aderente in velluto ASOS
Spacco hot per la tuta lunga con cintura, sempre ASOS
Pizzo nero protagonista assoluto, per trasparenze hot o tubini ad alto potenziale erotico: perché in fondo essere sexy non guasta, neanche ad Halloween. Effetto vedo-non vedo su maxi dress e tubini con scollatura bardot. Immancabili gli accessori, come le maschere, must have della serata, o le scarpe, meglio se cuissardes stringati, per un look sofisticato dagli accenni boudoir.
Nude look e giochi di pizzo per il maxi dress MissguidedStile vittoriano per l’abito in pizzo di WarehouseSexy l’abito in pizzo proposto da BoohooDesign e charme nella maschera di Johnny Loves Rosie
Sexy gli stivali proposti da Missguided
La regola d’oro per Halloween è fondamentalmente una: osare. E tante sono le celebrities che hanno preso in parola questa massima, a partire dall’immancabile icona di stile Kate Moss: la top model è un’habitué delle feste di Halloween, e le sue mise sono sempre riuscite, come quella stile Morticia Adams. Anche la splendida Adriana Lima ci ha regalato degli outfit originalissimi, come la sua interpretazione della sposa cadavere. Halloween tra tutte le festività è quella con il maggiore impatto sulla moda e lo stile: già negli anni Cinquanta le dive più famose si agghindavano da streghe per shooting e campagne pubblicitarie. Indimenticabile Ava Gardner a cavallo di una scopa, o Veronica Lake versione strega. Una tradizione che non smette di affascinare.
Kate Moss e Jamie HinceAdriana Lima versione sposa cadavereAva GardnerHalloween negli anni Cinquanta
Quando si parla di moda e stile, la si venera come una dea. La baronessa Pauline de Rothschild è stata una delle più longeve ed influenti icone di eleganza. Uno stile a trecentosessanta gradi, che comprendeva diversi settori dell’arte e della cultura, dal momento che la celebre icona è stata anche scrittrice, fashion designer e traduttrice di diverse opere, dalla poesia elisabettiana ai testi teatrali di Cristopher Fry.
Pauline Fairfax Potter Leser nacque il 31 dicembre del 1908 nel quartiere parigino di Passy da due americani espatriati, originari di Baltimora e successivamente stabilitisi a Parigi. La madre di Pauline è Gwendolen Playford Cary, una pronipote di Thomas Jefferson nonché lontana cugina dei Lord britannici Falkland e Cary, mentre suo padre è Francis Hunter Potter, un playboy nipote di Alonzo Potter, vescovo della Chiesa Episcopale di Pennsylvania. Nipote di Francis Scott Key e diretta discendente di Pocahontas, la celebre principessa indiana protagonista di svariate leggende e film, Pauline Potter era esponente di una delle famiglie più antiche degli Stati Americani del Sud, che vantavano una lunga discendenza a partire dal XVII secolo.
Il padre abbandona lei e la madre, e quest’ultima diviene in breve tempo preda dell’alcolismo. La piccola Pauline viene quindi spedita da alcuni cugini a Baltimora: elegante ed ambiziosa, la ragazza è un pesce fuor d’acqua in quell’ambiente. “I want to have a more interesting life”, “voglio avere una vita più interessante”, dichiara ancora giovanissima. Pauline si colora le unghie, compra mobili in stile bohémien e coltiva una propria eleganza, assolutamente inadeguata a quel contesto provinciale. Bella ma non in modo convenzionale, una pelle imperfetta, una statura smisurata per l’epoca e lineamenti che sfuggivano ai canoni estetici classici, la giovane ha una voce che incanta e una grande cultura. La sua ambizione è quella di sposare un uomo provvisto di titolo nobiliare, ed è disposta a grandi sacrifici pur di ottenere il suo scopo.
Pauline de Rothschild è stata socialite, icona di stile e fashion designer di successo
All’anagrafe Pauline Fairfax Potter Leser, la futura baronessa Rothschild nacque nel quartiere parigino di Passy da due genitori di origine americana
La baronessa ritratta da Horst P. Horst nella celebre camera da letto del suo appartamento parigino
Gli splendidi interni dell’appartamento parigino arredato dalla baronessa
Ancora giovanissima, paga lo scotto di uscire dall’angusta realtà di Baltimora sposando Fulton Leser, un giovane di buona famiglia: ma il matrimonio naufraga in fretta a causa delle scarse doti amatorie del giovane. Enigmatica come Greta Garbo, la sua attrice preferita, grandissimi occhi su un viso severo e capelli biondi, chi pensa che Pauline debba tutto al suo matrimonio con il barone Philippe de Rothschild, celebratosi nel 1954, ha molto da studiare: l’icona di stile era già un’eminente firma del Baltimore, svolgeva già brillantemente la professione di personal shopper ante litteram a New York, dirigeva negozi a Palma de Mallorca, lavorava negli stores di Elsa Schiaparelli a Londra e Parigi ed era una fashion designer di successo, capo del dipartimento ordini presso l’impero di Hattie Carnegie, nel cuore di Manhattan. Quest’ultima, al secolo Henrietta Kanengeiser, riconobbe immediatamente il talento della giovane Pauline, che lavorò lì dal 1945 al 1953 e si stima che fu una delle donne più pagate dell’epoca, negli Stati Uniti. Una self-made woman in piena regola, insomma, per la quale il matrimonio con un uomo del calibro di Rothschild era forse l’unica unione possibile, in un connubio di eleganza e cultura.
Insuperato capolavoro di stile che rispecchia in pieno il gusto di Pauline de Rothschild
Una foto dei baroni
Il matrimonio tra il barone de Rothschild e Pauline Potter fu celebrato nel 1954
Bellezza anticonvenzionale, Pauline de Rothschild con la treccia da un lato, l’acconciatura che la rese celebre
Pauline ritratta da Shaun Thompson
Socialite amata e venerata, fu ritratta, tra gli altri, da Cecil Beaton e Horst P. Horst. Il suo stile fu sdoganato ufficialmente a seguito delle sue nozze, quando fu immortalata da Vogue, Harper’s Bazaar, Towm & Country e Women’s Wear Daily. Vero e proprio idolo della moda, la sua figura divenne celebre e fu accostata a nomi come Jacqueline Kennedy Onassis, Diana Vreeland, Coco Chanel e la Duchessa di Windsor.
Ossessionata dai capi Balenciaga, Courrèges e Yves Saint Laurent, Pauline era anche una fine intellettuale, nonostante il tempo speso nei camerini a provare i capi più lussuosi delle maison dell’epoca. Il suo stile tuttavia si esprime anche nella sua incredibile capacità di arredare gli interni delle sue sontuose abitazioni: celebre è diventata la camera da letto del suo appartamento di Parigi, piena di uccelli variopinti stilizzati alle pareti. Le sue sale da pranzo erano decorate con letti di muschio, sul modello dei dipinti giapponesi del Diciassettesimo secolo. Il suo appartamento londinese era pieno di tappeti di taffettà, e la baronessa era solita svegliarsi ogni mattina in mezza dozzina di camelie in fiore, su ispirazione dei palazzi di San Pietroburgo immersi nel paesaggio invernale. Porte multicolore direttamente importate dalla Spagna, letti di rose e giochi cromatici blu e oro che monopolizzavano l’attenzione. La sua lontana cugina Diana Vreeland mantenne intatte quelle pareti nel salotto dell’appartamento newyorchese dei Rothschild.
Pauline de Rothschild in uno scatto di Horst P. Horst, Vogue, 1 marzo 1950
Pauline de Rothschild è stata anche traduttrice della poesia elisabettiana e dei testi teatrali di Cristopher Fry
La baronessa in uno scatto che ne immortala l’intramontabile eleganza
Pauline de Rothschild in uno scatto di Cecil Beaton, anni Cinquanta
L’icona di stile prediligeva capi Balenciaga e Yves Saint Laurent
“L’ultima esteta”, la definì il decoratore Russell Bush, capace di organizzare la sua sfera privata in modo artistico e sublime. Incarnazione dello stile, Pauline de Rothschild aveva un’attenzione certosina per i dettagli. Certo, il tempo e il denaro per soddisfare le proprie fantasie, anche le più ardite, non mancavano di certo a casa Rothschild. Ma l’estro non è qualcosa che si può acquistare col denaro, d’altronde. E se è vero che l’eleganza è innata, la baronessa scrittrice dalla lunga cosa di cavallo intrecciata su una spalla, e dall’amore per le stampe indiane e l’interior design, di eleganza ne aveva da vendere. Scomparsa nel 1976, la sua eredità stilistica è ancora oggi mirabile esempio di un’intramontabile eleganza e il suo ricordo è vivo più che mai.
Un viso angelico ed una voce unica: Adele è tornata dopo quattro anni con il suo nuovo singolo, Hello, che è già il pezzo più ascoltato d’autunno, e con ben 30 chili in meno.
Un video struggente, in delicate atmosfere filtrate da una luce seppia, molto retrò, ed un testo strappalacrime: ma Adele Laurie Blue Adkins, classe 1988, non è solo la voce più bella di questo decennio.
Uno stile raffinato l’ha contraddistinta dai suoi esordi: l’immancabile eyeliner, le ciglia finte e una classe oggi quantomai rara l’hanno portata, nel 2012, ad apparire sulla cover di Vogue America.
Adele è tornata col suo nuovo singolo, “Hello”, mentre il suo nuovo album uscirà il prossimo 20 novembreEyeliner e ciglia finte: lo stile Adele
Adele fotografata da Mert Alas and Marcus Piggott con lo styling di Tonne Goodman per Vogue America, marzo 2012
Ritratta da fotografi del calibro di Mert & Marcus, la sua fotogenia nulla ha da invidiare alle modelle professioniste. Il carisma fa la differenza, e la sua proverbiale simpatia catalizzano l’attenzione ad ogni sua esibizione pubblica.
Consacrata ad icona di stile e bellezza, la cantante britannica non ha nulla da invidiare alle colleghe taglia 40: un volto dai lineamenti perfetti, grandi ed espressivi occhi azzurri e labbra carnose, il biondo caldo di capelli ad onde e la sofisticata eleganza di icone della musica del calibro di Etta James ed Aretha Franklin, sue ispiratrici.
Il suo stile predilige suggestioni vintage, come i capelli cotonati e le unghie finte, tubini neri e pizzo, ma anche capi colorati. I chili in più non ne hanno mai scalfito la bellezza, ma nonostante ciò la cantante ha deciso di sottoporsi ad una dieta vegana, perdendo ben 30 chili. La cantante che ha venduto di più dai tempi dei Beatles adesso è tornata, più affascinante che mai.
Il servizio pubblicato su Vogue America nel 2012Viso perfetto e labbra carnose per la cantante britannicaRossetto rosso lacca e sofisticata eleganza
Adele Laurie Blue Adkins è nata il 5 maggio 1988 a Tottenham, Londra
Uno sguardo tagliente e grandi occhi azzurri brillano su un viso dai lineamenti particolarissimi e su una figura longilinea: se esiste lo charme, lei ne ha da vendere.
Controversa, amata ed odiata in egual misura, venerata dai creativi di moda e detestata da molti altri, Carine Roitfeld nel fashion biz è un’autorità indiscussa, da più di un ventennio a questa parte.
La celebre ex direttrice di Vogue Paris, la Bibbia della moda, è una figura centrale della moda contemporanea: icona snob per antonomasia, ex modella, parigina doc, Carine Roitfeld è nata il 19 settembre 1954.
Un primo piano di Carine RoitfeldFigura controversa del fashion biz, la Roitfeld è stata direttore di Vogue ParisMusa iconica di Karl Lagerfeld e Tom Ford, ha collaborato a lungo con loro
Capi ed accessori in pelle immancabili nel suo guardaroba
Figlia di un produttore cinematografico trasferitosi a Parigi, appena diciottenne l’atletica Carine viene notata per le strade della capitale francese da un fotografo britannico, e inizia a lavorare come modella. Segue un impiego come scrittrice e stilista per l’edizione francese di Elle.
Open-minded e ribelle nella vita privata come sul lavoro, la fashion editor instaura una lunga relazione, mai sfociata in un matrimonio, con Christian Restoin: il rapporto dura più di trent’anni e vede la nascita di due figli, Julia Restoin Roitfeld, nata nel 1980, e Vladimir Restoin Roitfeld, nato nel 1984. La figlia Julia nel 1990 viene fotografata da Mario Testino per Vogue Bambini.
Carine Roitfeld e Mario Testino iniziano una frequente collaborazione, firmando alcuni tra i servizi più famosi di Vogue America e Vogue Parigi. Intanto la Roitfeld inizia un fruttuoso sodalizio artistico anche con Tom Ford quando quest’ultimo è alla direzione creativa di Gucci e di Yves Saint-Laurent. Nel 2001 si concretizza per lei il sogno di qualsiasi fashion editor: il direttore di Condé Nast Jonathan Newhouse le offre la direzione di Vogue Paris. È la consacrazione ufficiale a guru della moda.
Gli shooting e le campagne pubblicitarie da lei curati a volte sortiscono l’effetto di vere e proprie bombe mediatiche, cui seguono talvolta infinite polemiche: un esempio è lo shoot in cui la fashion editor si schiera apertamente a favore delle pellicce, con una Raquel Zimmermann che mostra il dito medio agli ambientalisti, in una lussuosa mise in pelliccia. Un’eleganza sofisticata immediatamente riconoscibile nei lavori firmati Carine Roitfeld, che mostrano donne come dive: personalissimo il suo styling, che esalta la femminilità più autentica.
Camicia e gonna bodycon in pelle con borchie: lo stile Carine Roitfeld è borghese con un tocco rock’n’rollIcona di stile e stylist tra le più famose al mondo, Carine Roitfeld è stata modellaCapispalla importanti e nero passepartout per la fashion editorImmancabili le pellicce nel suo guardaroba
Collaborazioni con Elle ed esperienze come modella nel curriculum della Roitfeld, prima di approdare a Vogue Paris
Nel 2006 alcune indiscrezioni la vogliono alla guida di Harper’s Bazaar, al posto di Glenda Bailey, ma nulla accade fino al 2010. Il 17 dicembre di quell’anno, dopo dieci anni alla direzione di Vogue France, Carine Roitfeld rassegna le proprie dimissioni a seguito delle polemiche suscitate da un suo shooting con protagoniste bambine, che ammiccano in pose ritenute troppo provocanti, considerata l’età. Il suo posto alla direzione del celebre magazine viene preso da Emmanuelle Alt, già redattrice moda sotto la direzione della stessa Roitfeld. Carine Roitfeld torna quindi a lavorare freelance, collaborando alle campagne Autunno/Inverno 2011 e Primavera/Estate 2012 di Chanel. Nello stesso anno esce il suo libro Irreverent, edito da Rizzoli.
Amata ed odiata, la fashion editor è una figura chiave nel fashion biz
Carine Roitfeld è stata per dieci anni direttrice di Vogue France
Ultimamente si parla fa tanto di ladylike: lo stile di Carine Roitfeld rispecchia in pieno questa definizione. Sobria ma sempre stilosa, la stylist predilige pencil skirts e camicie, per una femminilità discreta e un’eleganza minimale. Nero passepartout nei suoi outfit, ricercati ma minimal-chic. Perfetta nelle sue mise a tubino, come anche negli outfit più eccentrici, che non scadono mai in banale esibizionismo. Cappotti voluminosi e pellicce a pelo lungo si mixano a gonne discrete ma sexy che valorizzano la sua figura esile in modo gentile. Uno stile molto francese: “Avere cattivo gusto in modo elegante” è la sua massima in fatto di eleganza. Musa iconica di se stessa, vera e propria diva del fashion biz, la giornalista non lesina in capi ed accessori di pelle, pellicce (con buona pace degli animalisti!) e tacchi a stiletto. Lei stessa definisce il suo stile borghese ma con un tocco rock’n’roll.
Catherine McNeil per CR Fashion Book, styling di Carine RoitfeldDaria Strokous ritratta da Steven Meisel per Dior Golden Jungle, Autunno/Inverno 2012. Styling di Carine RoitfeldRaquel Zimmerman fotografata da Mario Testino per Vogue Paris, agosto 2008. Styling di Carine Roitfeld
Aymeline Valade ritratta da Mario Testino per V Magazine Aurunno 2011, stryling di Carine Roitfeld
Ora la signora dello charme parigino ha fondato CR Fashion Book, un magazine semestrale che porta le iniziali del suo nome, quel CR tanto caro ai lettori di Vogue, con cui era solita firmare i suoi editoriali. La rivista, prestigiosa e dalla linea editoriale estremamente sofisticata, ha aperto i battenti a settembre 2012. Acclamata nel front row delle sfilate più importanti, reduce da una collaborazione con la catena giapponese Uniqlo, per cui ha firmato una collezione, lo stile Roitfeld è assolutamente da copiare.