Milano Moda Donna: la fairy tale vitaminica di Au Jour Le Jour

È una principessa contemporanea la donna a cui si ispirano Diego Marquez e Mirko Fontana per la collezione autunno/inverno 2017-18 di Au Jour Le Jour: il duo di stilisti, da sempre fedeli ad un’estetica playful e sostenitori di un lusso accessibile, traggono ispirazione dalle favole di Esopo per una sfilata ricca di simbolismi e suggestioni allegoriche. Un’esplosione di colori vitaminici attraversa la passerella della Milano Moda Donna, in un pot-pourri di citazioni, che spaziano da “La volpe e l’uva” a “Il Lupo e l’agnello”: le favole vengono trasfigurate in un’estetica che mixa suggestioni luxury ed iperfemminili ad una vena ironica, da sempre cifra stilistica del brand. Largo ad inserti patchwork che fanno capolino da maglioni a collo alto abbinati a jeans al polpaccio; romanticismo ed acerba sensualità negli abitini in tulle effetto nude look impreziositi da dettagli ironici. Tripudio di knitwear, che si arricchisce di dettagli patchwork, preannunciandosi già come must have della prossima stagione invernale; stampe botaniche fanno capolino da pigiama palazzo e abiti fluttuanti, tra sete preziose e stole in finta pelliccia della Mongolia declinata in irresistibili nuance fluo dall’appeal vitaminico, in cui domina il rosa shocking. Torna in auge l’animalier, per cappottini dalle note ladylike sapientemente smitizzati attraverso cut out che inneggiano al grunge anni Novanta. Non mancano stampe jacquard dalle suggestioni luxury, accanto a note romantiche e silhouette rilassate, che celebrano uno stile effortlessy-chic che strizza l’occhio all’homewear. I racconti di Esopo riletti dal poeta francese Jean de la Fontaine fungono da ispirazione per una collezione suggestiva, in linea con l’estetica del brand: non mancano baby doll infantili e dress da fairy tale, in una cascata di tessuti glitterati, tra tocchi vintage e ricami gioiello, per una moda bon ton che piace proprio a tutte.

Tendenze moda primavera/estate 2017: stile gaucho

Viene dalla pampas sudamericana uno dei fashion trend della primavera/estate 2017, destinato già ad imporsi come must have assoluto: è lo stile gaucho, un mix di elementi maschili ed iperfemminili, tra note esotiche dal forte impatto scenografico e abbondanza di pizzi. Una donna che ama la libertà, assaporata nelle verdi distese infinite, lasciandosi accarezzare il viso dal vento: lo stile gaucho è caratterizzato da pochi pezzi iconici, che mixano suggestioni folk e note gipsy, per intricate trame in cui suggestioni mannish si uniscono a note iperfemminili. Il busto è strizzato in giacchini e boleri impreziositi da balze e pizzo sangallo o da ricami dal sapore etnico; largo anche a giacche biker in pelle o camoscio, da abbinare a jeans strappati. Le silhouette sono evidenziate, che si tratti di pantaloni o vestititi a rouches: ai piedi la mandriana sfoggia stivali da camperos, mentre il capo è coperto da cappelli alla texana, per trovare riparo dai raggi del sole. Una delle tendenze che da anni si ripresenta puntuale per la stagione primaverile/estiva, raccogliendo ogni volta proseliti: sì, perché lo stile gaucho piace ed affascina, conferendo alla donna un’aura wild che emana un sex appeal primordiale. Accattivante e sofisticata, la donna è libera di esprimersi attraverso le numerose suggestioni gaucho proposte sulle passerelle: quasi tutti gli stilisti infatti hanno fatto propria questa tendenza, rielaborandola secondo la propria estetica. Stampe folk attraversano la collezione di Roberto Cavalli, mentre giochi di candido pizzo sangallo irrompono sulla passerella di Rodarte; volumi Eighties da Jacquemus, mentre borchie e pelle sfilano da Alexander McQueen; se Blugirl propone navy all over e righe, il gaucho secondo Olivier Rousteing per Balmain è declinato in micro boleri e pantaloni pitonati dalle suggestioni luxury. Rouches e colli teatrali sfilano da Emanuel Ungaro, mentre Dries Van Noten opta per giacchini tapestry impreziositi da nappine. Il gaucho style sfila anche da Giorgio Armani, che lo interpreta in chiave ultra sofisticata, come anche da Givenchy, che propone macro strass su black all over.

Milano Moda Donna: l’American drama firmato MSGM

Atmosfere degne di un noir si uniscono all’american style dei college americani, in un riuscito omaggio a Twin Peaks: Massimo Giorgetti sceglie di ispirarsi alla serie cult di David Lynch per la collezione autunno/inverno 2017-18 di MSGM. Laura Palmer rivive sulle passerelle milanesi, in cui viene trasfigurato un mondo patinato dai risvolti inquietanti. In una sala rosso scarlatto sfilano le modelle di MSGM, ad incarnare figure oniriche rubate alla serie tv I segreti di Twin peaks: «A dicembre ero in vacanza, ho letto un libro di David Lynch e ho iniziato un approfondimento sul mondo di Twin peaks che compie 25 anni e a maggio ritorna», ha commentato lo stilista. «Un mondo di locandine e immagini che è stato completamente tradotto in collezione». L’estetica colorata e glamour di Giorgetti ben si sposa al drama in chiave americana, in un susseguirsi di rimandi e citazioni che trovano apogeo in uno stile pop dai risvolti inquietanti. Le modelle hanno il capo coperto da fazzoletti e sfoggiano gonne a corolla cosparse da fiori e rouches, tra pizzo nero e tulle creato con poliestere giapponese plissettato. È un ritorno alle origini per il brand, che subisce una sorta di involuzione in chiave glamour, riproponendo un mix ben collaudato di note iperfemminili e dettagli hi-tech: strizza l’occhio all’Unheimlich freudiano la stampa presa in prestito dai test di Rohrschach che irrompe prepotentemente sugli abiti in raso. Trattasi della locandine dello spin-off del celebre serial degli anni Novanta. Torna alla ribalta anche il logo di MSGM, con la M che diviene onnipresente stampata su felpe dal mood sporty e berretti da baseball. In un caleidoscopio di simboli, Giorgetti rappresenta l’immaginario estetico dell’America: stelle e strisce dominano su capi dalle suggestioni tailoring e sugli stivali, mentre pon pon rubati alle cheerleader furoreggiano ovunque accanto a motivi Chevron, balze da prom e suggestioni ladylike. Vitaminica la palette cromatica, in un tripudio di giallo limone, verde acido e azzurro; optical e pop l’alternanza di grafismi e pattern cromatici, ad impreziosire abiti da indossare con stivaletti e fur coat. Il romanticismo dal sapore virginale di candidi abiti in pizzo bianco si alterna alle note sportswear di maxi felpe dal mood active. Una prova magistrale per Massimo Giorgetti, che si dimostra fine interprete di una femminilità complessa e ricca di infinite sfaccettature.

Milano Moda Donna: glamour evergreen in passerella da Trussardi

Pulizia e stile timeless sfilano sulla passerella di Trussardi: la maison del Levriero si mantiene fedele al proprio Heritage, in una collezione che unisce virtuosismi di alta sartoria a tocchi di pelle. Gaia Trussardi sceglie il classico che non va mai fuori moda, per un omaggio allo stile italiano per eccellenza, che rivive in suit in velluto e pelle, caban e cardigan dalle proporzioni oversize e camicie caratterizzate da stampe dal sapore boho-chic: i tarocchi e la simbologia esoterica divengono ispirazione predominante per la collezione, che si sviluppa in bilico tra suggestioni Seventies e note urban. Si alternano sulla passerella capi dal fascino evergreen, che interpretano mirabilmente la tradizione italiana: largo a dettagli in cuoio, giubbini in suede, cappotti vestaglia e cardigan oversize. Capo must have di ogni collezione Trussardi è la camicia a stampa foulard, che si impone anche per l’autunno/inverno 2017-18 come capo principe dell’estetica del brand: stampe di ispirazione bohémien anche negli abiti svolazzanti e nei maxi dress dal sapore hippie. Trattasi di pattern ripresi dall’archivio storico della maison e sapientemente reinterpretati secondo il fine gusto di Gaia Trussardi secondo un’ottica contemporanea. Tripudio di pelle all over nei capi ma anche negli accessori, a partire dalla Lovy bag in anguilla e pitone, che si preannuncia già it bag della prossima stagione invernale. Il levriero torna in intarsi maxi che impreziosiscono i pull, accanto ai tarocchi e a simboli esoterici. Alta artigianalità per capi dal sapore evergreen, come i pantaloni e gli stivali in pelle, glamour nello styling, che esalta il lato folk di una collezione affascinante e suggestiva. La palette cromatica si snoda attraverso stampe check blu e marroni, cioccolato e tocchi di azzurro; tra i materiali predominanti il velluto a coste e l’onnipresente pelle, che interpreta il glamour del brand.

Milano Moda Donna: suggestioni ladylike in passerella da Blumarine

Anna Molinari celebra il 40esimo anniversario di Blumarine con una collezione iconica in cui si alternano sulla passerella i capi cardine dell’estetica iper femminile dello stile del brand. Romantica e delicata, la donna immaginata dalla stilista per l’autunno/inverno 2017-18 non lesina in capi dalle suggestioni ladylike che aprono il défilé: largo ad abitini degrado profilati di pelliccia, cappottini bon ton e delikatessen da manuale, per giustapposizioni che omaggiano gli elementi che hanno contribuito negli ultimi quarant’anni all’entrata di Blumarine nell’Olimpo della moda mondiale. Un’estetica caratterizzata da note leggiadre ed eteree, per un’eleganza da fairy tale: in bilico tra un’infanzia mai del tutto abbandonata ma solo sopita nei meandri della memoria, che si traduce in una sensualità ammiccante ma ancora acerba, ed uno stile raffinato intriso di note retro, la donna Blumarine ostenta capi a stampa floreale, in un mood bucolico di virgiliana memoria. Romantica ed eterea come una ninfa, la musa di Anna Molinari sfoggia impalpabili abitini a stampa mimosa tempestati di paillettes, tailleurini bon ton con rose applicate e coletti da collegiale che si aprono a scolli più ampi, in velati accenni ad una femminilità matura. Immancabili gli abiti in pizzo, da sempre cifra stilistica del Brand, che si alternano alla pulizia di gonne indossate con castigate house con fiocco. Non mancano cardigan bordati in pelliccia ed abitini da cocktail in argento e nero, anch’essi profilati di pelliccia. Un capo appartenente agli archivi del brand, oggi riportato in auge da Anna Molinari in un anno importante, che segna i quarant’anni di vita di una maison impostasi all’attenzione della moda mondiale come sinonimo di uno stile italiano dalle note Luxury. Sofisticata ed altolocata, la donna Blumarine non ha mai avuto bisogno di ostentare, forte di una identità dalla forte connotazione romantica. Una parata di jeans strappati e magliette con logo in colori vitaminici chiude la sfilata: l’armata di giovani ninfe metropolitane è capeggiata da Bianca Balti. Anna Molinari si arrende alla filosofia del see-now-buy-now con una capsule collection di maglie in pregiato cashmere impreziosite dal logo Blumarine in cristalli: la collezione è già disponibile nella boutique milanese.

Milano Moda Donna: l’activewear luxury di Versace

Felina ed irriverente, la donna Versace è stata protagonista assoluta sulle passerelle milanesi, in una collezione che inneggia ad uno sportswear dalle note Luxury. Donatella Versace aveva già inaugurato due stagioni fa la sua nuova estetica sporty, celebrando le infinite sfumature stilistiche offerte da una moda active, più improntata alla vita contemporanea. Anche per l’autunno/inverno 2017-18 la stilista punta ad una femminilità distopica, in cui romanticismo e sensualità si uniscono a citazioni urban e dettagli sporty-chic. Un manifesto stilistico inedito, che si rivolge ad una donna forte e consapevole: forse utopico, l’universo di Donatella Versace è intriso di colori e note strong, in un melting pot ispirazione le che unisce dettagli hip hop a sensuali nude look, sovrapposizioni street a materiali techno. Sulle note di Peder Mannerfelt sfila una donna coraggiosa che ama le sfide: note grunge nei capelli bicolor di ispirazione Eighties, citazioni Oriental negli occhi bistrato nero, che osservano con curiosità la realtà circostante sotto cappucci dall’aria hip hop. Una sfila ricca di suggestioni mannish, che celebra l’addio alla sirena che da sempre incarnava la quintessenza dello stile della maison della Medusa. Le silhouette cessano di ostentare una femminilità che è andata trasformandosi per adattarsi ad una contemporaneità in cui dominano i contrasti. Le linee ora accompagnano il corpo con naturalezza, tra parka e piumini con spalle oversize e note metalliche. Lievi i fiori appoggiati su chiffon impalpabile e gonne a velo, tra knitwear degrado e montoni camaleontici. La sirena Versace fa un timido ingresso nelle sottovesti tempestate di cristalli che si alternano sul finire della sfilata, ma è un commiato definitivo di cui avvertiamo tutto il peso. In una moda frastagliata da continui mutamenti, la donna Versace si trasforma, liberandosi dal peso di una femminilità talvolta divenuta pericolosa arma a doppio taglio. Non c’è tempo per indugiare, lo Zeitgeist impone una corazza che occulta ogni residua civetteria: come una guerriera Hi-tech, la donna Versace scende in campo, stretta tra piumini oversize tempestati da slogan che inneggiano a sentimenti come l’amore, il coraggio, l’uguaglianza. Tra psichedelici coup de thêatre e colori vitaminici, sfila una valchiria depersonalizzata, quasi robotica, in un mix di sentimenti contrastanti che celano anche un messaggio di natura politica. Largo a suggestioni tailoring che si uniscono a note sporty, tra grafismi e flash irriverenti.

Milano Moda Donna: l’impressionismo urban di Giorgio Armani

Vibranti contrasti cromatici intrisi di suggestioni esotiche, caleidoscopici effetti trompe l’oeil e citazioni urban: la collezione autunno/inverno 2017-18 di Giorgio Armani non lesina in arzigogolati virtuosismi stilistici, in un tripudio di puntellature degne di una tela impressionista, tra note urban e silhouette fluide. Una sfilata iconica, che celebra lo stile Armani tra stratificazioni e citazioni etniche: un viaggio in territori inesplorati, tra Cile e Perù, per uno stile che unisce cristalli e frange a sarong e capi che strizzano l’occhio all’esotismo. Largo a bluse impalpabili, sovrapposizioni di gonne e pantaloni, cristalli preziosi che illuminano giacche e abiti, in un affascinante viaggio attraverso epoche e culture millenarie. Re Giorgio non si risparmia e celebra una moda impressionista, tra cromie accese e nappine, gioielli dal gusto tribale e sfumature accese. Blu notte, verde smeraldo e rosso cardinalizio sono le nuance predilette per completi dal gusto timeless e cappotti caratterizzati da grafismi arditi. Torna in auge il blazer, che accompagna il corpo e la silhouette con la maestria di cui solo Armani è capace. La gonna-panta si preannuncia come must have incontrastato della prossima stagione invernale, tra sete plissé e twist irriverenti che smitizzano senza mai tradire l’heritage primigenio del brand. Semplice ed efficace, la collezione celebra uno stile iconico, tra contrasti vibranti e pittoreschi tocchi di artigianalità dal sapore esotico. Sul défilé si alternano poncho in mohair e pellicciotti, pantaloni ampi e smoking con cristalli. Onirica e lussuosa, la collezione non lesina in citazioni allo stile che ha reso emblematico il marchio pur proponendo una vasta gamma di capi che strizzano l’occhio alla contemporaneità.

Milano Moda Donna: sfila l’eleganza mannish di Emporio Armani

Voltare pagina- questo lo scopo dichiarato da Giorgio Armani, che con la collezione autunno/inverno 2017-2018 di Emporio Armani punta a creare un guardaroba pensato per la donna moderna. Uno stile iconico e fortemente riconoscibile, improntato alla contemporaneità, perfetto per una donna dinamica e moderna. Re Giorgio si propone di rompere con i diktat della moda attuale, in tempi in cui ancora le persone guardano al passato per avere esempi di stile da prendere come ispirazione. Sulla passerella della Milano Moda Donna sfilano silhouette comode e linee allungate, in un alternarsi di gonne nere ricamate, maglie che inneggiano ad un’eleganza disimpegnata e tailleur pantaloni sartoriali impreziositi da trasparenze. Largo a colori vibranti, in particolare rosa, rosso e verde, pattern da cui fanno capolino cut out che ricordano i quadri di Matisse; non mancano inoltre stampe floreali a conferire un tocco di colore a giacche scure dal piglio altrimenti formale. Protagoniste le pellicce, decorate con grafismi optical in black & white, cappotti oversize e silhouette morbide. Stampe floreali fioriscono su top e gonne, pantaloni in pelle si indossano con tuniche in pizzo mentre la giacche si accorcia e si indossa con una sorta di cravatta. L’androginia, da sempre cifra stilistica per antonomasia dell’estetica di Armani, si unisce in questa collezione a silhouette decostruite e dettagli che inneggiano allo sportswear. Tripudio di colori, declinati in geometrie e grafismi optical, che si alternano al black all over. La collezione si snoda nel segno del contrasto, in un mix & match iconico che si arricchisce di suggestioni mannish. Tra blu notte predominante si fanno largo inaspettate esplosioni di rosa shocking, accanto a pois irriverenti, motivi Chevron e paillettes in PVC. Non manca un tocco classico nel Principe di Galles, che si alterna ai tessuti glitterati, in un interessante crogiolo di ispirazioni multiformi.

I migliori look di Chiara Ferragni

Regina indiscussa delle fashion blogger e capostipite del fenomeno stesso dei blog, icona di stile contemporanea ed influencer di fama internazionale, Chiara Ferragni è in assoluto la it girl più seguita ed imitata. Protagonista del fashion biz, che è riuscita a dominare grazie a notevoli doti di businesswoman, la bella Chiara è diventata presenza fissa non solo delle fashion week, ma anche dei tabloid: la sua storia d’amore con Fedez è infatti uno dei temi più dibattuti nelle riviste dedicate alla cronaca rosa.

La cremonese Ferragni, diventata anche ambasciatrice Pantene e volto televisivo, è da anni la più acclamata nei front row delle sfilate: lei che la moda la detta, grazie ad un gusto eclettico nel mixare i capi, ha vestito recentemente anche i panni di professore, in una lectio magistralis tenuta nel prestigioso Ateneo di Harvard. Chiara Ferragni sembra avere avuto tutto dalla vita: non ancora trentenne, la bionda blogger vanta un curriculum di tutto rispetto che l’ha portata ad affermarsi in pochissimi anni come uno dei volti più influenti della moda.

Considerata una delle donne più eleganti del mondo, il suo stile è copiatissimo dalle teenager e dalle fashioniste di ogni parte del mondo: la blogger, seguita da milioni di persone sui principali social network, è riuscita da sola a creare un impero: The Blonde Salad è il suo blog, grazie al quale Chiara ha ottenuto la fama mondiale. Da allora l’it girl non si è più fermata: tantissime le cover che la ritraggono, innumerevoli le interviste rilasciate alle riviste patinate, molteplici i contratti firmati. Tutti la cercano, tutti la vogliono e tutti vorrebbero copiare il suo stile.

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Chiara Ferragni è nata a Cremona il 7 maggio 1987



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Eclettica e romantica, poliedrica e spumeggiante, Chiara Ferragni ha sdoganato uno stile divenuto iconico: sempre impeccabile, qualsiasi mise indossi, la blogger italiana adora variare, tra innumerevoli ispirazioni che spesso anticipano quelli che poi diverranno i must have di stagione. Altezza svettante e fisico esile, l’influencer può davvero permettersi ogni capo, alternando il focus sulle lunghe gambe da fenicottero o sulla schiena e sul décolléte: nel suo guardaroba largo a capi coloratissimi e stampe patchwork, in un crogiolo di suggestioni. Tra jumpsuit e note denim, Chiara Ferragni ha un debole per i maxi fur coat, meglio se impreziositi da dettagli mix & match. Splendida anche in pantaloni skinny e capi monocromatici, la blogger non lesina in inusitati coup de theatre, per un’eleganza fortemente personale, che riflette il suo stato d’animo. Playful ed ironica, Chiara alterna minigonne e minidress dal piglio bon ton, declinati in balze e rouches, a gonne pencil dalle suggestioni lady like. Paillettes e nude look ad alto tasso erotico sono i dettagli prediletti per la sera, mentre per il giorno la blogger predilige shift dress che scoprono le gambe e cappelli di ispirazione Seventies. Note boho-chic si alternano sapientemente ad eleganza timeless, per uno stile che è entrato nel mito.

Milano Moda Donna: l’estetica active di Sportmax

Sportmax torna alle origini, con una collezione che celebra l’identità primigenia del brand, tra note sportswear e tessuti techno. Sulla passerella della Milano Moda Donna sfila una collezione dinamica e minimale, tra volumi esasperati e suggestioni sporty. Da sempre divisa tra l’anima sportiva e la femminilità, la donna Sportmax tenta di coniugare i due poli opposti della propria personalità in un inedito sincretismo, che unisce i pilastri su cui si fonda l’heritage della griffe: maschile e femminile si fondono, insieme a note active e sofisticata sartorialità. La young label del gruppo Max Mara si rivolge ad una donna fortemente legata alla contemporaneità: largo a capi sportivi e silhouette oversize che sembrano strizzare l’occhio agli Eighties. L’atmosfera che si respira in passerella è nuova, in un inedito ritorno al passato, per un autunno/inverno 2017-18 vissuto attraverso gli occhi di una donna stanca di adattarsi a standard che non le appartengono: grintosa ed eclettica, la musa di Grazia Malagoli, direttore creativo del brand che fa capo al gruppo Max Mara, si riappropria di elementi che rientrano a pieno titolo nell’abbigliamento sportivo, impreziositi però da note femminili che fanno capolino qua e là. Largo a tute oversize, giacche e camicie, tra knitwear pregiato e materiali techno trapuntati, perfetti per affrontare il rigore inverale. Comfort e stile diventano il fil rouge di una sfilata coraggiosa, che vede una virata decisa verso il passato più autentico: tra materiali hi-tech e dettagli sporty-chic sfilano capi in total black: funzionali ed essenziali, le mise che si alternano sul catwalk vedono un tripudio di grafismi optical intervallati da tocchi arancio. Il logo torna prepotentemente alla ribalta e lo fa in chiave tutt’altro che low profile, divenendo onnipresente come inedita stampa che impreziosisce felpe e capispalla. Atletica e pratica, la donna Sportmax sfoggia leggings e tute workwear e maglioni raffiguranti slogan che inneggiano a correre e a praticare sport, in linea con lo spirito della collezione. Astenersi pigre.
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Milano Moda Donna: l’eleganza effortlessy-chic di Max Mara

Morbidi cappotti avvolgenti, pregiato knitwear e note minimal-chic pervadono la collezione autunno/inverno 2017-18 di Max Mara: sfila sulla passerella milanese una femminilità rilassata e sofisticata, in un tripudio di effortlessy-chic. Banditi inutili coup de theatre, l’eleganza è minimale e si esprime in una collezione all’insegna del rigore, declinato in chiave luxury, attraverso l’uso di materiali di pregio, che conferiscono un’allure chic alla donna che calca la passerella: “Questa collezione parte dal rigore e dalla classe femminile. Interpretiamo lo spirito di una donna intelligente, che vuole arrivare in alto”, ha dichiarato Ian Griffiths, direttore creativo del marchio. Una sfilata suggestiva, che si rivolge alla donna contemporanea esaltandone la femminilità in chiave daywear: e se la donna ha il volto di Gigi Hadid, Natasha Poly, Elsa Hosk e Lily Donaldson -solo per citare alcune delle top che si sono alternate sulla passerella- il risultato è assicurato; il cappotto cammello si rivela capo principe di una collezione che punta al comfort. Largo a cappotti sartoriali oversize in velluto e shirling, gonne a matita in velluto abbinate a morbide maglie a collo alto, pantaloni ampi da indossare con knitwear a trecce. In passerella sfila una parata di top model, tra cui la brasiliana Isabeli Fontana, Eniko Mihalik e l’italianissima Vittoria Ceretti, che incarnano alla perfezione il mood della collezione, che si rivolge ad una bomba sexy che non ha bisogno di ostentare le curve per apparire comunque bellissima. Volti puliti con poco trucco e lunghi capelli lasciati lisci sulle spalle: questa è la nuova femminilità sdoganata da Max Mara, in un revival di bellezza acqua e sapone destinata a non passare mai di moda. Le modelle indossano cappe in cashmere, trench sartoriali e mise ton sur ton, in una palette cromatica che abbraccia il cammello, l’oro, il nero, il marrone, il grigio e il rosso. Pulizia e rigore di ispirazione scandinava si traducono in capi dalle linee essenziali, per un ritorno al minimalismo più chic.